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747 pensieri riguardo “Per contattarci”

  1. Buongiorno, dopo una brutta uveite che mi ha lasciato aderenze tra iride e cristallino, sto soffrendo di una grave secchezza oculare. Ho usato ozodrop ma tende a seccarmi tutta la zona e devo metterlo anche 7-8 volte senza beneficio.

    L’oculista mi ha segnato hylo gel ma mi ha portato un bruciore talmente intenso che ora sto in cura con cortivis. L’oculista dice che è colpa dell’infiammazione subclinica da occhio secco e non tanto di hylo gel ,e mi dice di riprovarlo…solo che ho paura! Non so come fare…sono forse allergica alle lacrime artificiali?

  2. Buongiorno sono una donna di 42 anni. Miope (-7 e -9) senza nessun altro problema e senza casi di glaucoma in famiglia. Un mese fa ad un controllo mi viene diagnosticata iop di 21. Campo visivo ok oct ok fdt ok. Pachimetria 615 entrambi gli occhi. Il medico mi prescrive saflutan ma non lo prendo. Sento un altro parere che rimane sorpreso del consiglio del primo medico. Effettuo curva tonometrica con questi risultati

    Ore 9 17 17
    Ore 10 16 16
    Ore 11 16 16
    Ore 12 16 16
    Ore 14 14 14
    Ore 15 14 14
    Ore 16 14 14
    Ore 17.30 14 14

    Come posso considerare questi valori?

  3. Buonasera Dottore,
    soffro da ormai due anni di occhio secco causato dalla disnfunzione delle ghiandole di meibomio. Ho provato moltissime lacrime artificiali che non mi hanno mai dato benefici e in alcuni casi hanno peggiorato i sintomi. Ho fatto per lunghi periodi impacchi di acqua calda per pulire le palpebre che presentano spesso molto sebo. Ho fatto anche un ciclo di un mese di cura con colliri antibiotici e cortisonici che mi hanno però solo peggiorato la situazione. Ho preso integratori di omega 3 e omega 6 , come l’olio di pesce, vitamina E. Durante l’ultima visita oculistica mi è stata prescritta la seguente terapia: Atrelac Reactive monodose, Neviblef schiuma intensive care e Mucosolvan compresse per 10 giorni. Volevo avere un suo parere a riguardo. Secondo lei questa cura può essere indicata o peggiorerà nuovamente la mia situazione? Dopo tutto quello che ho passato sono un pò titubante ad intraprendere nuove cure. Inoltre lei cosa mi consiglierebbe di fare?
    Ho anche fatto tutti gli esami inerenti possibili patologie autoimmuni e sono risultati tutti negativi.
    La ringrazio per l’aiuto.
    Cordiali saluti

  4. Buonasera Dottore

    Mi chiamo Fabio, ho 33 anni e da circa 8 anni soffro di Dry Eye associato a MGD. La patologia adesso è diventata invalidante. Ho usato ciclosporina collirio, tetracicline per os, azitromicina coll e per os, corticosteroidi coll, terapie fisiche con impacchi caldi,Lipiflow e Luce Pulsata. Lacrime artificiali con ialuronato di sodio e lacrime lipidiche. Sono parecchio scoraggiato.

    Le volevo chiedere un suo parere sul collirio di prossima commercializzazione a base di NGF, se può rappresentare una risposta valida a problemi di secchezza oculare severa come la mia che non hanno risposta ai tradizionali trattamenti.

    La ringrazio tanto in anticipo

    Fabio

  5. Salve, ho letto sul vostro sito la prepoarazione estemporanea di un collirio a base di vancomicina, chiedevo se fosse possibile sostituire la vancomicina on la teicoplanina ( targosid) , considerato che questo è l’unico non resistente. Vi ringrazio .

  6. Buongiorno,
    soffro di congiuntivite allergica dalle elementari (22 anni, donna) curata con antistaminici sistemici e colliri senza successo. Tutti gli esami allergologici hanno solo riscontrato una ipersensibilità all’istamina che tento di controllare con adeguata dieta. Ieri sono stata dall’ennesimo Oculista che mi ha prescritto il Visuglican collirio M. da usare a cicli di 15 gg. Spesso però soffro di episodi sporadici di congiuntivite allergica per cui mi basta un’applicazione occasionale di 1-2 giorni. Posso usare il suddetto collirio anche in questi brevi periodi o ci sono alternative più idonee?
    Grazie molte!

  7. Gentile dottore,
    Ho 23 anni e sono portatrice di lenti a contatto.
    Ho avuto una congiuntivite batterica intorno al 15 giugno, curata in modo altalenante con betabioptal. La congiuntivite é passata, ma ancora da due settimane ho problemi ad aprire un occhio al mattino. Non ho secrezioni, sento solo pesantezza. Mi lavo la faccia e tutto passa. Non ho alcun problema per il resto della giornata, nessun arrossamento, nessun dolore, nessuna sensazione di corpo estraneo o prurito. Durante la visita oculistica, il dottore mi ha detto che ho l’occhio secco e mi ha prescritto theaoloz duo 1 goccia due volte al giorno da usare PER SEMPRE. É possibile una cosa del genere? E ancora, potrei ritornare a mettere le lenti a contatto o questa condizione di occhio secco potrebbe peggiorare le cose? Il theaoloz duo devo per forza utilizzarlo o posso farne a meno e magari metterlo solo quando ho bruciore all’occhio?
    La ringrazio.

  8. Buongiorno,
    vista la Sua esperienza pensa che nel mio caso possa provare con la Citicolina prima di effettuare una iridoclasia ad entrambi gli occhi?
    pressione ODT 17-19 OST 16-18
    ODV 9/10 OSV 9/10
    non ho alcun disturbo visivo o di altro tipo però ho il diabete tipo 2

    grazie molte

  9. Salve dottore ho un problema mia figlia respirava male. ..e stata visitata da un dottore Orl poi li hanno fatto la endoscopia nasale. …pensava che ci fosse i adenoidi. …ma niente. ..sono a posto. ..mi è stato detto di fare una cura per 10 giorni con il rinorex spray …lavande mattina e sera. ..poi di mettere combitimor fl monodose 1/2 per fossa nasale mattina e sera. ….il mio dubbio è anche della farmacista il combitimor si può usare anche per il naso? ??? Grazie mille

  10. grazie dottore, anche io come amica di torino come le dicevo non occhio rosso ma interno palpebra sempre rosso,i vari suoi colleghi sempre diagnosticato BLEFARITE, uno mi ha prescritto INDOM collirio che ne pensa funziona (tra latro mi pare di aver letto sospetto canceroso ?).? Ma nei casi di protratto rossore dell’interno pelle palbebrale cosa meglio solo pomatina antibiotica Exocin che ne pensa ? o meglio con cortisone tipo betapiobtal ma ho paura in futuro della possibile catatatta da cortisone, che ne pensa ? mi passa il LINK che non trovo nel suo sito della cura blefarite ? ma meglio come scrivono molti suoi colleghi imapcchi caldi al mattino con shamppo neutro, o con sale o con bicarbonato ? Come leggo siamo in molti con questo problema di rossore continuato e per anni.

  11. Salve dottore uso iridina 2 perche l’ho visto in farmacia che diceva occhio bianco e io lavoro con il computer segno di stanchezza.. ho iniziato a usare iridina due per meno di un ‘anno e ora ho laciato e ho sempre l’occhio sinistro rosso sto iniziando a preocuparmi mi dica lei se passa o devo urgentemente farmi visitare grazie

  12. Cara Alessandra,
    Per un leucoma corneale, Systane e Dacriogel sono palliativi: non mi meraviglio che abbia distrubi visivi e che non tragga vantaggio dai semplici lubrificanti. Il problema non è se la terapia sia adeguata, ma se sia sufficiente. Deve stabilire l’esatta causa del leucoma e quindi verificare se esiste una possibilità chirurgica. Il suo caso è un caso complesso che richiede competenze adeguate: le consigliamo di rivolgersi ad un centro universitario specializzato in malattie della cornea

  13. Cara Giusy
    No, il Cortivis non va bene in chi ha avuto una cataratta dopo una PRK. Esistono trapianti di cellule staminali limbari, ma non credo che sia il suo caso. E comunque, se è seguita da un esperto della materia, fosse stato necessario, glielo avrebbe già consigliato.
    Lei fa molte domande, ma non si pone la domanda fondamentale: “perchè non mi fido di nessun medico che mi sta curando?”. Trovi una risposta a questo e vedrà che poi molti problemi andranno meglio.

  14. Caro Enrico,
    purtroppo tutto quello che si può fare per la blefarite l’ho già suggerito nel sito. La ciclosporina non ha un valido razionale di impiego in questa patologia.

  15. Caro Fabio,
    personalmente, sono totalmente contrario a iniziare una terapia ipotonizzante con il laser, specialmente se, come dice lei, non c’è ancora alcun danno alla papilla ottica. Prima di tutto, verifichi le condizioni del suo nervo ottico con qualche indagine adeguata (OTC, HRT o simili). Poi se necessario, un collirio alternativo va provato: non esiste soltanto il timololo.
    La tonografia e inutile. Andava di moda 40 anni fa. Oggi fa solo sorridere…

  16. Cara Giusy, non so chi le ha detto che consiglio solo acido ialuronico, ma certamente non è così. Anzi, in linea di principio, tendo a preferire le emulsioni fosfolipidiche. La scelta del lubrificante dipende da molti fattori, che ovviamente non posso valutare a distanza. Per quale motivo ha usato un collirio all’eufrasia? Sono prodotti erboristici con scarsa utilità per il trattamento dell’occhio secco. Certamente, non sono stati gli eccipienti che ha elencato ad averle dato intolleranza. Se il prodotto era monodose, potrebbe essere stata l’eufrasia stessa.

  17. Caro Michele, piu che altro, non esiste alcuna logica nel prescrivere un antistaminico per un periodo tanto lungo per una “lieve congiuntivite allergica”. O ha capito male, oppure è meglio cambiare oculista.

  18. Gent.mi Dottori

    sono una donna di 56 anni, a dicembre dello scorso anno sono stata ricoverata d’urgenza con diagnosi finale:
    leucoma corneale in alterazione del film lacrimale.

    La terapia da seguire quotidianamente prevede 3 gocce al giorno di systane balance e una goccia la sera di dacriogel.

    Nonostante segua la terapia, non ho notato nessun miglioramento, ovvero avverto ancora un forte dolore collocato all’interno dell’occhio, difficoltà ad aprire le palpebre al risveglio, nonché bruciore, arrossamento e sensazione di corpo estraneo negli occhi, con conseguenti disturbi visivi.

    Ho il dubbio che i colliri non stiano agendo oppure siano inadeguati, pertanto chiedo il vostro parere in merito.
    Inoltre vorrei sapere se esiste qualcosa per alleviare i forti dolori che quotidianamente devo sopportare.

    In attesa di un vostra risposta, vi ringrazio anticipatamente.

  19. Aggiungo alle domande precedenti: per me operata di prk, il Cortivis va bene nei momenti di infiammazione? Come mai non riesco ancora a trovare una cura che vada bene per i miei occhi secchi? Mi sembra che negli anni peggiorino sempre di più. Ci sono novità nel campo delle staminali? Posso nutrire speranze in una cura?

  20. complimenti dottore per ottimo suo blog e per le risposte che ci da, da parecchi anni sto combattendo con l’interno palpebra occhio sempre arrossata e con a volte i conseguenti e ripetuti calazii, vari suoi colleghi o mi hanno fatto cambiare le lenti, o controllare intestino, o varie pomate o colliri, ma sono ancora qui ! ma davvero non c’e nulla da fare per sto continuo rossore inerno della palpebra, come scriveva lei magari la cicloposrina per occhio secco? grazie per la sua eventuale precisa risposta in merito. in pronto soccorso prescritto lacrisek con vitamia A ma nulla.

  21. ps: aggiungo alla domanda precedente che in occasione dell’ultima visita, mi è stata richiesta dall’ambulatorio l’effettuazione di una TONOGRAFIA. Avevo letto in questo articolo: http://www.farmacologiaoculare.com/2010/03/07/i-limiti-della-tonografia-applicata-agli-studi-farmacologici/
    delle critiche che mi paiono effettivamente razionali in merito all’effettiva utilità e affidabilità di questo esame (che in effetti nessuno dei precedenti oculisti mi aveva mai richiesto). Mi chiedo se effettivamente possa aggiungere alcunché al quadro di valutazione già in essere…

  22. Buongiorno. Ho oggi 44 anni e all’età di 36 anni mi è stata casualmente rilevata in una visita occasionale e quindi verificata in visite successive una PIO mediamente piuttosto elevata e parecchio variabile, in particolare all’occhio destro (OD mediamente intorno ai 26, OS intorno ai 21). A seguito di varie visite successive si è delineata diagnosi di (potenziale) glaucoma pigmentario. Dico “potenziale” in quanto, pur esistendo una certa asimmetria fra le papille destra e sinistra, con destra un più escavata (ma in un solo settore, gli altri circa uguali), entrambe risultano entro i valori di normalità e non paiono essersi modificate negli anni successivi: eseguo infatti OCT, campo visivo (sempre normale) e visite di controllo periodiche dal 2006 in assenza di terapia. Negli ultimi 4 anni PIO era poi sempre stata rilevata normale a entrambi gli occhi (sotto i 20) , facendo pensare ad una situazione di PIO elevata transitoria in quegli anni passati, ma successivamente risolta spontaneamente. Purtroppo invece, nell’ultimo controllo recentemente effettuato, la PIO è stata nuovamente trovata alta (OD 26, OS 27) a entrambi gli occhi. Da qui, sebbene in assenza di danni rilevabili a carico dei nervi ottici, l’indicazione di iniziare precauzionalmente una terapia al fine di abbassare la PIO. Mi è stato prescritto come primo approccio timololo 0,5mg mattina e sera. Purtroppo, dopo la seconda assunzione, l’occhio destro è divenuto rossissimo (e un poco anche il sinistro), con i vasi visibili dietro la cornea rossissimi. Ho quindi immediatamente sospeso il timololo e l’infiammazione sta (molto lentamente) migliorando in questi giorni successivi a quelle due assunzioni. Mi sono intanto chiesto: posto che probabilmente non potrò assumere il timololo per evidente grave intolleranza soggettiva, perché anziché provare con altri colliri che comunque potrebbero comportare simili reazioni, non procedere con una trabeculoplastica laser SELETTIVA, che a mio avviso potrebbe abbassare la PIO in modo non traumatico senza sottoporre l’occhio ad alterazioni artificiose della PIO cercando di inibire la produzione del liquido (come da azione del timololo) a fronte di un problema che invece riguarda la meccanica del suo deflusso attraverso il trabecolato? A seguito di diverse letture in rete, mi sembra che l’idea di una para-chirurgia laser selettiva possa avere un suo razionale in un caso come il mio, al fine di abbassare preventivamente la PIO senza dovere iniziare una terapia a vita con colliri che, come dimostrato, potrebbero dare luogo a reazioni avverse immediate (come ha fatto il timololo) o magari di futura sensibilizzazione, con il rischio che possano rivelarsi, in prospettiva, un’arma infine inadeguata al controllo della malattia in prospettiva futura in quanto non utilizzabili per eventuali effetti collaterali. Non sarebbe invece più prudente tentare da subito una trabeculoplastica laser selettiva, che a quanto leggo parrebbe sicura e non invasiva, e riservarsi invece l’uso dei colliri solo in caso di insuccesso della prima ed evidenza di inizio/aggravamento della patologia glaucomatosa? (patologia che al momento nel mio caso, a discapito della PIO altalenante, parrebbe non essere ancora chiaro con certezza se effettivamente sussista o se mai sussisterà…)

  23. Gentile dottore, la mia cataratta e’ nucleare e probabilmente (come mi e’ stato spiegato), per la sua stessa caratteristica/tipologia non causata dai cortisonici.
    Avrei una curiosita’: come mai mi consiglia solo l’uso di colliri a base di acido ialuronico? La mia secchezza oculare e’ di tipo evaporativo con BUT tra i 12 e 14 secondi, con il valore piu’basso di 5 nell’aprile del 2013. Lo schirmer invece si mantiene tra i 14 e i16 mm/5′. Dato che la composizione delle lacrime e’ varia, non dovrei alternare colliri che hanno ciascuno le caratteristiche delle lacrime: lipidi, amminoacidi e acido ialuronico, ecc…
    Ultimamente ho usato un collirio a base di eufrasia, che invece di darmi sollievo mi ha irritato ancora di piu’ gli occhi. Tra gli eccipienti c’e’ cloruro di sodio, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico diidrato. Quale potrebbe essere secondo lei, la componente che potrebbe avermi dato fastidio?

    La ringrazio infinitamente per le sue indicazioni
    Un saluto, Giusy

  24. Gentile dottore, sono un ragazzo romano ventisettenne, portatore di LAC da quando avevo 19 anni. Da alcuni anni ho una lieve forma di congiuntivite allergica (a volte anche blefarite), che si manifesta con la formazione di follicoli sotto la palpebra. In realtà per la quasi totalità dell’anno non ho alcun sintomo tranne, a volte, lievi arrossamenti serali non accompagnati da prurito o altro, mentre a giugno-luglio ho spesso l’occhio arrossato, prurito, sensazione di sabbiolina e corpo estraneo e quindi devo far ricorso al cortisone per 10 giorni. Il mio oculista mi ha giorni fa suggerito di usare il collirio Levoreact continuativamente per un anno 2 gocce al giorno, forse per tenere sotto i controlli i sintomi blandi che comunque ho, senza ricorrere al cortisone. E’ possibile usare un tale farmaco così a lungo? Sul foglietto illustrativo c’è poi scritto di usarlo solo per brevi periodi.
    Cordiali saluti

  25. Cara Giusy, io le consiglio un lubrificante a base di acido ialuronico (almeno 0.2%), non conservato. Nessuno di quelli elencati lo contiene. Ne esistono molti in commercio: può farsi aiutare dal farmacista.
    Se ha instillato cortisone per lunghi periodi, è molto probabile che sia una cataratta iatrogena. Si puo stabilire (o almeno sospettare) con relativa facilità dal suo aspetto durante una visita specialistica (spesso sono cataratte sottocapsulari).

  26. Gentile dottore, vorrei chiederle se questi colliri vanno bene per occhio secco post prk (2005). Optive fusion, nextal, thealoz, brunicrom, systane ultra. Mi sembra che il systane ultra, messo la sera, mi fa svegliare la mattina con gli occhi sensibilmente peggiorati, cioè con le palpebre più gonfie.
    L’occhio secco, con cui convivo dopo l’intervento non è migliorato con gli anni. Non riesco ancora a trovare dei colliri che calmino la sintomatologia. E mi capita di avere anche frequenti mal di testa. Da pochi mesi inoltre ho scoperto di avere la cataratta all’occhio sinistro (ho “solo” 45 anni!). Può essere una conseguenza della prk o dei colliri cortisonici usati (in prevalenza cortivis)?
    Un saluto e un ringraziamento per la sua risposta
    Giusy

  27. Salve mi si è formata una specie di pallina all’interno dell’occhio ma non ho ne dolore ne fastido ne prurito niente di niente, solo questa pallinache sembra essere come un pezzettino di carne attaccato alla palpebra- cosa può essere. Sono preoccupato

  28. Cara Elisa
    sembrerebbe una congiuntivite allergica. Occorre una visita specialistica per categorizzare correttamente la forma di cui è affetta e stabilire una terapia corretta.

  29. Caro Giuseppe,
    il distacco di vitreo è un evento molto comune legato alla fisdiologica involuzione del gel vitreale, ed è molto frequente che si presenti dopo un intervento di cataratta. E’ un evento pressochè innoquo, salvo rari casi ad insorgenza acuta e non esiste alcuna terapia.

  30. Salve, le scrivo per chiederle chiarimenti riguardo un problema che mi capita spesso al mattino:
    All’incirca una o due volte al mese, quasi ogni mese, al risveglio ho un solo occhio irritato, non sono sicura se sia sempre lo stesso occhio, inizio a credere che sia spesso il destro ma non so se e’ rilevante.

    L’occhio all’inizio del risveglio e’ arrossato solo dove e’ coperto dalla palpebra inferiore (anch’essa arrossata) e sento il punto lacrimale superiore, all’angolo interno dell’occhio, come estraneo (l’angolo superiore lo sento come un qualcosa che tocca sull’occhio e da’ fastidio).

    La caruncola e’ secca ed arrossata, tutto l’angolo interno fa male al contatto come se fosse gonfio.

    Con il passare delle ore il rossore e’ piu’ vasto e di un colore molto acceso, pur lavando l’occhio con acqua, persiste e sento l’occhio stanco alla vista. Solitamente metto i miei occhiali riposanti per rilassare la vista.

    Solitamente applico un collirio (euphralia) una o due volte nell’arco della giornata, l’occhio rimane ugualmente arrossato per tutto il giorno, alla sera chiarisce leggermente e il mattino dopo non c’e’ piu’ nulla.

    Io sono un soggetto allergico, ma non ho problemi di allergia al polline, sono allergica alla polvere ed al pelo di cani e gatti, ma svegliandomi cosi al mattino, prima ancora di uscire, mi chiedo se sia un fatto allergico o qualcosa diverso.

    Oggi il mio occhio destro era come da descrizione alle sei del mattino e verso il mezzogiorno circa (non ho usato make up e non l ho sfregato se non con acqua fresca) era come iniettato di sangue, un colore quasi fluo.
    Vivendo in un paese straniero vorrei capire un attimo cosa potrebbe essere per poter descriverlo meglio in lingua. La ringrazio, cordiali saluti

  31. Mi ritrovo il distacco del corpo vitreo, dopo l’intervento circa 5 mesi fa di cataratta il medico oculista mi dice che non ce nessuna cura volevo sapere se e vero neanche un collirio. Ringrazio anticipatamente aspetto un vostro riscontro. Giuseppe

  32. Salve dottore, miope e ho alcuni fori nella retina meno male dicono in zona non pericolosa, ma il prendere il Sole e il caldo relativo dell’esposizione al sole oppure non ci sono problemi ..che faccio ? PS ma la migliore protezione per il sole oltre agli occhiali da sole, leggo la luteina vero, oppure ? che dice serve la luteina mi pare con gli spinaci o bastano gli occjiali da sole. grazie pernso interssi a molti con problemi alla retina come me.

  33. Cara Anna,
    non è questa la terapia corretta per un glaucoma acuto, pertanto dubito che questa sia la vera diagnosi e non posso darle una risposta alla sua domanda. Posso solo dirle che un trattamento YAG laser può essere definitivo in alcune forme di glaucoma ad angolo stretto con rischio di chiusura d’angolo.
    Per quanto riguardo i farmaci da banco, se controindicati in caso di glaucoma, contengono chiare avvertenze nel loro foglietto illustrativo. FANS come aspirina o paracetamolo, in caso di raffreddore o mal di testa, possono essere assunti senza rischi di interferenza con il glaucoma.

  34. Gentile dottore, ho 28 anni e dopo svariati disturbi all’occhio destro mi è stato diagnosticato un glaucoma acuto da trattare con brimonidina e cosopt ogni 12 ore. La terapia funziona e sto decisamente meglio ma volevo sapere se l’operazione con il laser può essere una soluzione definitiva o se sarò comunque costretta al collirio per tutta la vita… In più ora mi spaventa usare qualsiasi altro farmaco, ma se dovessi avere, come in questo momento, mal di gola e raffreddore o un semplice mal di testa posso comunque curarmi con i soliti metodi tipo farmaci da banco senza che questi influiscano sull’effetto dei colliri? La ringrazio in anticipo!

  35. Caro Silvano (o come altro si chiama),
    è dal 2012 che continua a messaggi a raffica, con vari pseudonimi (Mery, Giovanna, Gio). La invitiamo a rileggere con attenzione le Regole d’uso . ll punto 4 recita: Non inviare messaggi/commenti con più nomi o nicknames: è un comportamento da bandire in quanto genera il sospetto che si tenti di ingannare gli altri utenti sulla propria vera identità.
    Ci dispiace dover interrompere questo suo comportamento, che per durare da più di due anni doveva essere frutto di grandi soddisfazioni per lei, ma se non si adegua ad una regola tanto elementare, i suoi prossimi commenti saranno rimossi.

  36. grandissimo dott, lei e’ un vero mito ! dopo operazione di ieri al laser argon tutt bene..solo che stanotte con occhi serrati e al buio e non sempre girando occhio dx vedevo verso il basso a volte ma NON sempre come un cerchietto debole di luce, normale o devo preoccuparmi ? forse devo asepttare che si cicattizza dopo laser di ieri ? a volte vedo anche chaizze di luce debole ma NON lampi, sempra al buio a occhi chiusi e ruotandoli. che faccio rivado al pronto soccorso o dice che normale sta cosa la buio e a occhi chiusi ? aiutoooooo, grazie

  37. Caro Silvano, se il trattamento è eseguito correttamente, la lesione in quella sede è al sicuro e non può recidivare. Tuttavia non si può competamente escludere la formazione di fori/rotture in altre aree della retina periferica. Per quanto riguarda i ”microaneurismi”, non posso dirle nulla: per esprimermi sarebbe necessario vedere la lesione. Come unico consiglio: beva molta acqua, assuma integratori salini, si faccia controllare il fondo oculare ogni 6-12 mesi e non ci pensi più. Integratori al mirtillo servono a poco o nulla, ma prenderli non fa male, mentre le ripeto che né calazio, ne blefarite, non c’entrano nulla con la formazione del foro retinico. Per la cura della blefarite, posso solo indirizzarla a questo link e consigliarle di seguirne le indicazioni

  38. grandissimo dott ! oggi telenovelas vado per prenotare come da suo consilgio x operazione e meno male che ha visto per caso la prescrizione del oculista e mi hanno portato subito d’urgenza al pronto soccorso e subito fatto il LASER, sono gia a casa ! Ma c’e rischio di recidive ? e per i microaneurismi h9 ? cmq sperando sia ora tutto ok, per evitare in futuro c’e qualcosa per prevenire ? dicono integratori alla mirtillina che dice ? potrebbe essere che da 2 anni ho appunto in quel occhio sempre ROSSO dentro alla pelle palpebra inf e mi hanno detto blefarite che appunto leggo da i calazi che ho avuto ? ma come la curo sta maledetta blefarite? grazie mille , cari saluti

  39. Caro Silvano, il trattamento laser è necessario quando si rileva un foro retinico all’interno di una lesione distrofica, quindi potenzialmente regmatogena. La localizzazione inferiore determina minori rischi di distacco, ma le consiglio comunque di sottoporsi al laser prima possibile e di non limitarsi al semplice controllo periodico. Non ne faccia un dramma, il trattamento laser è una pratica sicura e semplice da eseguire. Si ritenga invece fortunato ad aver scoperto il suo foro adesso e non dopo la formazione di un distacco retinico. Il cortisone, né il calazio, hanno nulla a che vedere con il foro e le sue distrofie retiniche periferiche. Per quanto riguarda il Betabioptal, il giudizio sull’opportunità al trattamento deve essere basato su una visita diretta.

  40. Caro Carlo, converrà che è impossibile darle un consiglio sensato sul suo disturbo senza eseguire una visita. E’ meglio che lei rivolga questa domanda all’oculista che la ha in cura

  41. Esimio Prof. Sono soggetto ultimamente a calazi ora, durante una visita di controllo oggi oculista mi ha riscontrato: “OD :Tutto nella norma tranne un Piccolo foro retinico di zona di distrofia, a lembi edematosi in periferia h6, area di distrofia retinica con microaneurismi al bordo periferico h9” Mi ha detto di fare Barrage laser retinico.Che dice ? Consilgia davvero operaz. Laser o rischiosa, posso aspettare o meglio farla subito? ma come mai si e’ creato questo foro, potrebbe essere per cura con cortisone per quasi 2 mese per calazio, possibile ? Ora mi ha scritto betabioptal per 7 gg, altro cortisione, lo faccio o no? Un Suo gentile parere in merito, attendo un suo prezioso consilgio.
    52 anni e mai nessun problema agli occhi, leggermente miope, devo fare davvero operazione con laser o basta controllare questo piccolo foro ? aiutoooo

  42. Gentile Dottore, Sono stato operato di Cattarata in entrambi gli occhi, mentre l’occhio sinistro da ottimi risultati, il destro a circa 45 giorni dall’intervento , mi lacrima e arrossisce spesso dandomi qualche dolorino. Cosa mi consiglia onde evitare questo fastidio?.
    Grazie di un’eventuale riscontro e in attesa porgo Cordiali Saluti.
    Carlo

  43. Professore, da anni continuo arrossamento interno palpebra inferiore dell’ OD (ma non l’occhio!) varie visite e confermata Blefarite (tra altro li c’e pure un calazio incistato e soffro anche di dermatite seborroica) nell’ultima visita hanno notato anche concrezioni calcaree ma nella norma per eta’, Che posso fare per curare o cmq stabilizzare la blefarite? Impacchi ogni tanto di acqua calda e massaggi palpebra o pulizia con shampo neutro o cosa? aiutooo, garzie.

  44. Non capisco l’origine di questo dilemma. Sta seguendo un trattamento antiallegico? E’ efficace? Se si, è inutile fare ulteriori accertamenti. Questi sono riservati ai casi gravi in cui la terapia è inefficace e occorre assolutamente identificare la corretta etiologia del problema, per rimuovere l’esposizione (sempre sia possibile) all’allegene. Non mi fisserei sulla ricerca dell’eosinofilia nelle lacrime, i motivi per cui non è stata rilevata possono essere vari. Le allergie presentano spesso reazioni crociate, per cui se lei è allergico alle graminacee, nulla esclude che possa esserlo anche ad altri fattori.

  45. Mi scusi ma il mio deilemma è uno; ho letto che se non si ha eosinofilia nelle lacrime non è allergica. Poi c’è l’ho anche in inverno che le graminacee non ci sono……..

  46. Luigi, mi sembra di aver capito che la sua congiuntivite risponde molto bene alla terapia antiallergica e che un’allergia alle graminacee è già stata identificata. Quale altre indagini vorrebbe fare?

  47. Cara Alessandra,
    no, ovviamente non è normale, ma le ragioni possono essere molte.
    Mi spieghi meglio la situazione: che tipo di “vitreopatia” era? Quale intervento ha subito? Dove e’ stata operata? Sua madre è diabetica? E’ miope? Se mi fornisce un quadro più preciso potrei saperle dire di più.

  48. Avrei una domanda. Mia madre, 73 anni appena compiuti, è stata operata a causa di vitreopatia ad entrambi gli occhi, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Sempre tenuta sotto controllo, 6 mesi fa trovano la pressione endoculare di entrambi gli occhi troppo elevata. Provano tantissimi colliri, ma senza risultato, quindi optano per l’intervento chirurgico in modo da cercare di evitare il peggioramento del glaucoma. Per ora è stato fatto un intervento chirurgico all’occhio destro, all’inizio di gennaio. Nonostante passino i giorni, mia madre vede molto male. Presso l’ospedale dove è in cura (uno dei reparti di oculistica migliori di Italia, ci dicono che è normale). Io vorrei un altro parere. Come mai mia madre non recupera una visione che corrisponda a quella che aveva prima dell’intervento? E’ davvero normale?
    Grazie

  49. Salve, vorrei un’infromazione, due oculisti mi hanno detto che ho una congiuntivite allergica cronica. Ho gli occhi sempre con i vasi sanguigni dilatati, la mattina appena sveglio ho nell’accumulo di muco (è gelatinoso) e mi goccia sempre il naso. ho fatto il test citologico sia del naso che delle lacrime con questi risultati: eosinofilia assente, cellule esfoliative narici: varie lacrime: rare, granuloiti neutrofili: rari eosinofilia assente. Il mio oculista mi ha dato in quel momento il visuglian insieme al cortisone e in 1 secondo mi si è sbiancato l’occhio; il mio oculista mi ha spiegato che è allergica per quel motivo.Vorrei sapere se non si tratta di occhio secco. Sono allegico alle graminacee. non porto ne occhiali ne lenti a contatto.

  50. Cara Giovanna,
    se non brucia, non ha prurito, non ha secrezioni, la congiuntiva sclerare è bianca e il fenomeno perdura da anni, sicuramente non si tratta né di una congiuntivite, né di una blefarocongiuntivite. L’assenza di miglioramento con lacrime artificiali, escluderebbe anche un occhio secco, indicando una produzione lacrimale nella norma. Essendosi sottoposta a numerose visite, possiamo anche escludere che si tratti di una neoformazione, altrimenti sarebbe stata diagnosticata. E’ quindi molto probabile, soprattutto se l’arrossamento è localizzato in una porzione circorscritta della congiuntiva palpebrale, che si tratti semplicemente di un piccolo calazio cronicizzato che non si è manifestato con la comune tumefazione o che è regredito sontaneamente. Lo lasci stare e se lo dimentichi. Se si dovesse ingrossare, esistono terapie appropriate.

  51. 9 gennaio 2013

    Gentilissimo Professore,

    mi rivolgo a Lei dopo il pellegrinare da vari suoi colleghi ma senza risultati tangibili,confido nella sua grande esperienza. Da alcuni anni ho solo nel occhio DX (altro no) occhio bianco ma dentro la pelle girandola con il dito sempre arrossata, NOn prude o brucia oe non ha secrezioni varie, solo rossa . Alcuni dicono congiuntivite, altri blefarocongiuntivite, che ne pensa ? provato con le varie lacrime tipo Celluvisc o altro e con il Lipimix, ma non vedo alcun cambiamneto nel interno arrossato della pelle. Che ne pensa ? potrei fare impacchi di camomilla che dice ? meglio in questo caso caldi o freddi ? Grazie mille e cari saluti.Giovanna

  52. Caro Giuseppe,
    le cause di perdita di nitidezza della visione dopo un intervento di cataratta sono molteplici, ma tutte facilmente identificabili durante una normale visita o con accertamenti supplementari, di facile esecuzione. Escluderei un’origine retinica, data la relazione, che lei riferisce, con la luminosità ambientale. E’ probabile che in condizioni di scarsa luminosità, la dilatazione pupillare faciliti la percezione del sintomo. Non posso pronunciarmi su quale sia l’origine della perdita di nitidezza e non posso escludere che si tratti di qualche aggregato fibrillare nel corpo vitreo o di qualche residuo lenticolare disposto lungo l’asse ottico. Una visita ben fatta dovrebbe documentare il tutto con relativa facilità.
    Il Clarastill è un semplice mucomimetico, non è un farmaco ma un dispositivo medico con marchio CE. Contiene anche un po’ di acetil-carnosina (veda questi due articoli su miodesopsie e cataratta) che consente di creare fantasiosi razionali terapeutici all’azienda farmaceutica che distribuisce il prodotto. La tranquillizzo: ovviamente, nessun collirio può recare danno al cristallino artificiale, altrimenti non sarebbe mai approvato per la commercializzazione. Teoricamente, il cristallino artficiale può opacizzarsi, ma questo fenomeno è avvenuto in rarissimi casi, dipende da difetti qualitativi dello stesso ed escludo che possa essere accaduto nel suo caso.

  53. Grazie per la precedente risposta. Ma avrei un altro quesito da porvi. Il mio occhio sx operato sempre di cataratta nell’luglio 2011 e sottoposto a caspsulotomia posteriore dopo circa un anno presenta adesso, quasi subito dopo l’intervento dello Yag Laser, una visione leggermente offuscata (ma senza perdita di visus) che si accentua soprattutto in presenza di scarsa luce e di visione attorno alle luci dei lampioni di un alone stellato, mentre di giorno vedo bene. Mi sono già sottoposto a visita oculistica senza che mi abbiano riscontrato nulla sia sull’IOL impiantata nè tantomeno circa la possibilità di ridotta apertura della capsula posteriore ipotizzando una degenerazione del vitreo.

    Premetto che durante l’intervento una parte del vecchio cristallino rimase in sede e viste le dimensioni fu ipotizzato dai dottori che non potesse essere riassorbito e che se mi dovesse dare fastidio poteva essere trattato con il laser. Ebbene nel corso dell’anno che passo dall’intervento di cataratta al momento della capsulotomia questo residuo è scomparso (forse riassorbito).

    Chiedo:
    1 – A cosa può essere dovuta questa opalescenza serale o in presenza di scarsa illuminazione ?
    2 – E’ ipotizzabile che quel residuo abbia potuto “sporcare” il vitreo passando in esso dopo l’apertura della capsula posteriore ?
    3 – Posso utilizzare il collirio Clarastill in presenza di un IOL visto che ho letto che in un certo modo può interaggire con i CMV, sul bugiardino dice che protegge il cristallino non vorrei che invece arrechi danno all’IOL impiantatami visto che di un materiale diverso del cristallino naturale ??

    Grazie

  54. Caro Marco, la ciclosporina presenta grossi problemi di solubilità. E’ insolubile in acqua, ed è anche poco solubile in olio: per questo motivo la preparazione di un collirio efficace e tollerabile a base di ciclosporina è particolarmente difficile. L’ideale sarebbe preparare una sospensione in un veicolo oleoso. Noi consigliamo di utilizzare una formulazione (già in sospensione) del commercio (per uso orale) diluita in olio di semi di girasole come veicolo (adatti queste indicazioni ai suoi scopi).
    Le facciamo presente che il rischio che la preparazione bruci è sempre possibile, specialmente in chi è affetto da occhi secco.
    Il collirio Resolvis è una soluzione acquosa contenente qualche acido grasso: non ritengo possa essere utilizzato come veicolo per la ciclosporina.

  55. Caro Giuseppe,
    la ptosi postoperatoria tende a risolversi spontaneamente.
    Non commentiamo invece le sue proposte di modificare le prescrizioni mediche perchè non approviamo questi atteggiamenti: le terapie mediche vanno seguite scrupolosamente. Ogni tentativo di modificarle senza il parere del medico curante è pericoloso per la sua stessa salute, e quindi lo sconsigliamo categoricamente.

  56. Cara Francesca,
    Bisogna prima stabilire da cosa dipende il disturbo visivo: le cause possono essere molte, dipendenti o indipendenti dall’intervento di PRK.
    Probabilmente, esiste un rimedio e una terapia a base di colliri potrebbe essere indicata. Ma per stabilirlo occorre una attenta visita oculistica: di più non posso dirle.

  57. Caro Filippo,
    Un’interazione tra moxifloxacina e contraccettivi estroprogestinici è teoricamente possibile quando l’antibiotico è assunto per via orale, anche se è non dovrebbe avere alcuna rilevanza clinica. Nel caso dell’assuzione per via topica oculare, considerando la minima quantità assorbita per via sistemica, ogni forma di interazione può essere ragionevolmente esclusa.

  58. Caro Gianluca,
    l’acido ialuronico è sicuramente un mucomimetico superiore alle mucillagini di cellulosa, ma molto dipende dal peso molecolare e dalla concentrazione. Il trealoso è una simpatica aggiunta, ottimo per sostenere interessanti razionali farmacologici, ma del tutto privo di reale utilità terapeutica. Per il resto, una volta identificato il collirio a base di ialuronato con la concentrazione e il peso molecolare ottimale per il suo caso, è indifferente se usa flaconcini monodose o altri sistemi multiuso senza conservanti.

  59. Cara Antonella,
    dipende dall’intensità la gravità e la frequenza con cui i sintomi descritti si presentano. Si può associare un corticosteoride a cicli o ricorrere a procedure più invasive per ridurre la proliferazione delle macropapille congiuntivali. La scelta terapeutica spetta ad uno specialista della malattia, a cui le consiglio di affidare suo figlio.

  60. Caro Stefano,
    La ciclosporina non è controindicata nel glaucoma e non aumenta la pressione oculare.
    Il Restasis non è in commercio in Italia semplicemente perché non non funziona (più precisamente, funziona alla pari di una lacrima artificiale): infatti non ha superato i requisiti minimi di efficacia richiesti per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio. Il motivo è legato alla concentrazione bassa di ciclosporina contenuta nel prodotto. Esistono altri colliri a base di ciclosporina attualmente in fase di sviluppo clinico che sembrerebbero un po’ più efficaci, ma non sono ancora disponibili. Pertanto, l’unica possibilità al momemento, per chi ha necessità diutilizzare ciclosporina per via topica, è di ricorrere a preparazioni galeniche, che tra l’altro consentono di ottenere concentrazioni di pricipio attivo più elevate.
    Comunque, si tolga dalla testa la farlocca idea che la ciclosporina possa aumentare la produzione di lacrime: questo può avvenire solo in modo indiretto e solo in alcune rare e gravi forme di occhio secco, riducendo l’infiammazione a carico delle ghiandole lacrimali. Non credo sia questo il suo caso.

  61. Cara Mery,
    se l’occhio non le da alcun sintomo, non deve fare nulla. Probabilmente si risolverà tutto i pochi giorni. Se il rossore persiste, si sottoponga ad una visita oculistica.

  62. Cara Natalia,
    suo figlio deve essere visitato da un medico oculista per stabilire l’esatta natura del disturbo. Da come lo descrive non sembra un problema importante, ma va ugualmente valutato con attenzione.

  63. Cara Barbara,
    Ovviamente deve evitare un eccessivo uso di corticosteroidi, ma finora, le quantità somministrate sono ancora contenute, percui non deve preoccuparsi.
    Etacortilen non è uno steroide di superficie, anzi, è uno steroide piuttosto potente, ma d’altra parte nella vernal steroidi più blandi sono scarsamente efficaci.

  64. Cara Diana,
    faccia attenzione a non abusare del Dexamono: contiene desametasone, un corticosteroide molto forte. Occorre eviatarne l’abuso per non esporsi al rischio di gravi complicanze oculari

  65. Cara Prices, Ovviamente, la sua bambina deve essere visitata. A nove mesi eviterei di somministrare Tobradex a caso, ma solo se assolutamente necessario e su indicazione di uno specialista

  66. Cara Federica, mi spiace per il ritardo della mia risposta. Spero che nel frattempo abbia risolto il suo problema. Nel futuro, sappia che il Pensulvit è del tutto inutile in un calazio. Eviti di rivolgersi al farmacista in queste situazioni perché non può assumersi la responsablità di prescrivere corticosteroidi, che sono l’unica terapia efficace in questi casi, ma va prescritta e monitorizzata da uno specialista.

  67. Caro Moreno,
    Si, il corretto uso di corticosteroidi nel postoperatorio della chirurgia refrattiva è importante. Segua le indicazioni del suo oculista e se non si fida, si rivolga a un altro, ma eviti le terapie “fai-da-te”

  68. Caro Massimo,
    Eolus contiene un betastimolante, il cui uso non è controindicato per chi soffre di glaucoma. Non so cosa abbia letto, ma lo può assumere secondo le indicazioni del suo medico curante

  69. Gentilissimo dottore sono un giovane uomo affetto da occhio secco e le volevo chiedere un chiarimento per quanto riguarda l’uso della ciclosporina in collirio preparata galenicamente. Il mio oculista (un luminare delle patologie della superficie oculare) mi ha prescritto questo collirio allo 0.5% in soluzione acquosa ma un secondo oculista che ho consultato successivamente mi ha detto che in questo modo non funziona assolutamente perche la ciclosporina e’ lipofila e quindi in acqua non si scioglie e mi ha consigliato di farla preparare in olio di ricino all’1%. E così l’ho fatta preparare con olio di ricino ma è venuto fuori un collirio troppo denso che bruciava cosi tanto da non poter essere usato. Le volevo chiedere come stanno effettivamente le cose e se il collirio alla ciclosporina può essere preparato correttamente anche in soluzione acquosa. E nel caso il veicolo debba essere per forza di natura oleosa cosa poter usare per far venir fuori un collirio che funzioni e che non bruci. Il farmacista che me lo prepara mi ha proposto di prepararlo in soluzione con le lacrime artificiali “resolvis” ma questa è una sua proposta. La ringrazio in anticipo per l’attenzione.

  70. Salve, ho 47 anni e giorno 12/12 ho subito il mio secondo intervento di cataratta questa volta all’occhio dx. Tutto è andato per il meglio ma noto che la palpebra dell’occhio operato è leggermente più caduta non precludendo per fortuna la visuale. Il problema più estetico che funzionale è minimo però mi dà un po’ di fastidio visto che comunque si nota.
    Ho riferito quanto detto ai medici nel corso della seconda visita di controllo e mi hanno spiegato che è dovuto alla pinza che serve a tenere l’occhio aperto durante l’intervento ma che comunque si risolverà da solo.

    Vi chiedo se effettivamente è possibile che il problema rientri da solo e soprattutto dopo quanto tempo potrei vedere dei miglioramenti se così non fosse esistono dei farmaci che potrei adoperare considerando che sto ancora seguendo la terapia di VIGAMOX e NETILDEX che terminerò il VIGAMOX giorno 24 e il NETILDEX il 29.

    Altro consiglio posso sostituire il NETILDEX che è un cortisone e che userei (a detta dei medici) per ben 18 giorni con il Yellox che è un FANS ??

    Io vorrei fare in questo modo VIGAMOX e NETILDEX fino al 24 ovvero per 13 giorni dall’intervento e poi proseguire fino al 29, ovvero per 5 giorni con il solo yellox ??

    Grazie mille e Buon Natale a tutti !!!

  71. Alla cortese attenzione dei dott. sopra citati.

    Sono una ragazza di 23 anni e precisamente un anno fa, mi sono sottoposta ad un intervento laser (prk) per poter eliminare la miopia. Direi che per ora, è stata una vera svolta poter sottoporsi a quest intervento, poichè non si è più dipendenti da lentine e occhiali. Mi sono sottoposta a visita medica di controllo ed effettivamente la miopia è sparita completamente.A distanza di poco più di un anno però, con un occhio, mi riesce difficile, la sera, poter mettere a fuoco le luci, o meglio la mia vista è sfocata. Vi è un rimedio al problema? Vi sono colliri che potrebbero essermi d’ aiuto? La situazione potrebbe peggiorare o rimarrà costante nel tempo?
    Sperando in una soddisfacente risposta, vi saluto augurandovi buon lavoro.
    Francesca.

  72. salve dottore, ringraziandola per l’attenzione vorrei chiederle se il collirio VIGAMOX crea problemi all’azione della pillola loette, cordiali saluti.

  73. Salve. Sono stato operato di PRK 8 gg fa. Mi hanno prescritto ancora 10 gg di collirio antibiotico NETTACIN monodose, più 30 gg di ETACORTILEN monodose, 2 gt 4 volte al giorno.
    Idem per le lacrime artificiali ad oltranza. Ora la mia domanda è questa. Quale lacrime sono più adatte al postoperatorio per questo tipo di intervento? Ci sono lacrime a base di carbossilmetilcellulosa sodica 0.5 % tipo OPTIVE UD, e altri a base di acido ialuronico e trealosio come THEALOZ DUO. Può essere valido magari alternarle? Inoltre per risparmiare vanno bene le confezioni multidose in flaconcino sterile ABAK senza conservanti come il THEALOZ DUO, anziché i flaconcini monodose che costano un patrimonio?
    Grazie

  74. Buongiorno Dottore

    Ho usato ALFAFLOR collirio per 3 giorni 1 goccia mattino e sera entrambi gli occhi. Al 4 giorno la mattia non riuscivo piu’ a mettere a fuoco o comunque in maniera stabile. Mi chiedo se possa essere stato il collirio oppure se si tratta di una coincidenza. So che la mi apressione oculare a settembre 2013 era di 12 entrambi gli occhi. Mio papa’ ha preso molto cortisone in vita sua ma non ha mai avuto problemi. Grazie x qualsiasi commento.

    Cordiali saluti
    Marco da Genova ,48 anni.

  75. buongiorno, ho un figlio di 4 anni, a cui è stata diagnosticata la cheratongiuntivite di vernal, la cura predisposta è 1 goccia per occhio per tre volte al dì di collirio in ciclosporina 1%.la cura attenua e riduce complessivamente di molto i fastidi che la malattia procura, però alcune volte la cura non basta. ed il bambino si ritrova, nonostante la somministrazione del collirio, ad avere gli occhi molto rossi, lacrimazione continua, fotofobia e prurito. cosa fare in questi casi?cambiare cura, oppure integrare con altro farmaco?
    grazie

  76. Buongiorno Gent.mo Dottore

    mi chiamo Stefano, di Palermo, ho 40 anni, e soffro di glaucoma, che tengo sotto controllo applicando una goccia di timogel per occhio prima di andare a dormire.

    Da qualche mese soffro altresì della cosiddetta sindrome dell’occhio secco, che faccio fatica a controllare con i normali rimedi.

    Ho sentito parlare di colliri a base di ciclosporina (per es. del Restasis, non ancora venduto in Italia), che avrebbero effetti positivi aumentando la produzione lacrimale.

    Vorrei però sapere se sono controindicati in caso di glaucoma e se potrebbero aumentare la pressione intraoculare.

    Grazie mille!

    Stefano

  77. 23 settembre

    Prof, aiuto…. da alcuni giorni rando la palpebra del occhio dx (occhio sx nulla ) dentro la palpebra la pelle non e’ rosea ma rossa, ma non brucia o prude, solo rosso!

    che fare ? un collirio ma quale ? o impacchi di camomilla caldi o lacrime artificali ?

    ripeto nessun sintomo solo girando la pelle della palpebra dentro rosso, occhio invece e’ bello bianco. che faccio ? grazie

  78. salve dottore, mio figlio a tre anni, o notato da tre giorni che le casca la palpebra sx, quando diventa no solo quando e nervoso lo fa poche volte, pero questo mi preocupa . praticamente o notato che lo a comenciato a fare il giorno prima di comincare il asilo sara un problema oculistico?
    aspetto risposta grazie

  79. Buongiorno dottore, sono mamma di una bimba di 7 anni che soffre do congiuntivite di vernal e che da giugno fa uso oltre che di ketoftil anche di etacortilen a cicli!
    Non le hanno ancora dato la ciclosporina perchè prima volevano tentare con l ‘uso del cortisone.
    La mia preoccupazione nasce dall ‘uso prolungato del cortisone per gli effetti collaterali descritti!
    Sofia ha iniziato a giugno con 21 gocce per un tot di 12 giorni, luglio 12 gocce per tot di 8 giorni, agosto 19 gocce per tot di 10 giorni ed ora a settembre altro ciclo di 7 giorni a scalare.
    Preciso che ad esempio a giugno non é che le ho dato il cortisone per 12 giorni di fila, ma spalmati nel mese a cicli di tre/4 giorni per un totale appunto di 21 gocce nel mese e via dicendo nei mesi successivi.
    Devo preoccuparmi per un uso eccessivo secondo lei?
    L ‘etacortilen è un collirio di superficie o è forte?
    Aggiungo che a tutte le visite la pressione oculare andava bene!
    Mi scusi per la lunghezza del messaggio ma sono davvero preoccupata e il cortisone mi spaventa tanto!
    Grazie mille

  80. Buongiorno,
    Soffro di una congiuntivite allergica durante il periodo estivo e il mio oculista mi ha consigliato DEXAMONO con cui mi trovo benissimo!l’ho usato per 10 giorni una volta al giorno i primi di luglio e poi esattamente un mese dopo per una sola settimana finendo il 18 agosto.
    La mia domanda è: posso riusarlo da domani che è il 29 nonostante siano passati solo 10 giorni?
    Grazie mille

  81. salve ho bimba da 9 mesi per caso se puo utillizare il tobradex collirio da 5ml peche lei c’e occhi rossi e poi se gratta sempre..grazie

  82. Gentile dottore,
    sono una ragazza di 22 anni. Da sei giorni circa la palpebra inferiore dell’occhio sinistro si è rigonfiata e all’interno noto un rossore diffuso e una puntina un po’ giallastra; sospetto sia un calazio (avendone già avuti altri in passato). Sotto consiglio del farmacista ho iniziato la cura con Pensulvit unguento oftalmico (3 volte a giorno per 5 giorni); domani dovrei terminare la cura ma non noto alcun miglioramento se non un leggero alleviamento del dolore. Come già detto, in passato ho avuto problemi di questo tipo e utilizzando il collirio Betabioptal tutto spariva in pochi giorni. Posso cambiare terapia o sottoporrei l’occhio ad uno stress eccessivo?
    La ringrazio anticipatamente,
    Cordiali saluti.
    Federica

  83. Buongiorno, sono stato operato mediante tecnica prk per eliminare una miopia di -6 ed un astigmatismo di -1.25 ad entrambi gli occhi in data 18-07-2013. Il decorso post operatorio è stato abbastanza felice, ovvero trascorsi i primi 2-3 giorni “fastidiosi”, tutto si è susseguito senza particolari problemi, tanto è vero che dopo 7 giorni dall’intervento vedevo divinamente e la visione migliorava ulteriormente ogni qual volta instillavo delle gocce di lacrime artificiali. La cura dopo la prima settimana era l’utilizzo di Cloradex per 3 volte al giorno per 10 gg poi a scalare ogni 10 gg (a due e poi ad una volta al gg). Dopo 15 giorni dall’intervento però ho notato un peggioramento della qualità visiva molto marcato specialmente dall’occhio sx. parlando con il medico che mi ha operato ho riferito di avere dei giramenti di testa e pulsazioni oculari notevoli, costanti abbagliamenti (anche con occhiali da sole) e ovviamente qualità visiva non soddisfacente. Ho fatto presente che forse il collirio al cortisone non era ben tollerato e mi ha prescritto un collirio antinfiammatorio Yellox (una volta al giorno) in alternativa al Cloradex. Effettivamente già il giorno dopo non ho più avuto quei sintomi. Ad oggi gli occhi sono però sempre rossi e qualche capillare risulta marcatamente rosso in entrambi gli occhi. Uso costantemente lacrime artificiali e collirio Euphrasia (alla camomilla) ma nulla migliora. Il mio medico è in vacanza fino a fine mese (torna il giorno dopo che partirò io). Non è che dovrei utilizzare nuovamente il cloradex magari due volte al giorno una goccia? Probabilmente prima sbagliavo le dosi perchè ne mettevo molto di più di quanto diceva il dottore (in quanto non riuscivo bene a dosare le gocce)? La qualità visiva può dipendere dalla sospensione dell’uso del collirio cortisonico dopo una cura di appena 15 giorni? Ringrazio per le eventuali risposte. Cordiali saluti

  84. ho un quesito…. ho 59 anni ed un glaucoma bilaterale trattato con 3 interventi 2 all’occhio sinistro che ha perso moltissimo dopo l’evento acuto che ha iniziato i trattamenti chirurgici (ho anche un’ambliopia) il destro che è l’occhio pigro ha invece resistito meglio tanto è che guido senza difficoltà. il quesito è: dal momento che, per non farci mancare nulla, ho una tendenza al broncospasmo al momento ed al bisogno la sera prendo una spruzzata di eolus ovvero fumarato che il medico di famiglia mi ha prescritto perchè a suo dire si puo utilizzare nei casi di glaucoma …. ho letto in giro e così non sembrerebbe!!! a Lei la palla.

  85. Caro Marco,
    per farla molto semplice, esistono 2 tipi di occhio secco: uno quantitativo, dove la produzione di lacrime è ridotta, un’altro qualitativo, dove la qualità delle lacrime è alterata e rende più facile la loro evaporazione. Un soggetto affetto da disfunzione delle ghiandole di Meibomio presenta sempre un alterazione della componente lipidica del film lacrimale che lo rende instabile, poco adatto alla lubrificazione e con spiccata tendenza ad evaporare, Questo è il caso suo: il suo è un occhio secco (documentato all’esame citologico) dovuto a una cattiva qualità delle lacrime, che pure risultano di quantità normale (Schirmer test nella norma). Il BUT nel suo caso dovrebbe essere ridotto, ma non si meravigli più di tanto: è un esame molto poco attendibile e soggetto ad estrema varibilità.

  86. Caro Corrado,
    se il trattamento farmacologico non si dimostra sufficiente ad arrestare la progressione del deficit campimetrico è bene intervenire chirurgicamente al più presto.
    Non esistono studi epidemiologici che abbiano evidenziato un’associazione tra intolleranza al glutine e il glaucoma/ipertensione oculare, esistono solo alcuni sporadici casi aneddotici riguardanti particolari forme di glaucam. La mia opinione è che non esista alcuna inter-relazione tra le due patologie.

  87. buona sera dottore,
    la leggo con molta attenzione sul blog, è sempre molto esaustivo; complimenti.
    Le pongo un quesito.
    Da diversi anni soffro di glaucoma ad angolo aperto, su osx ho 40 anni e la pressione oculare varia tra il 18 e il 24. l’oculista che mi cura mi ha prospettato l’intervento, premetto che la cosa mi preoccupa alquanto, ma il mio medico sostiene che le gocce che sto prendendo, 4 volte al di, ( azopt allergan, duotrav) non sono sufficienti. il c visivo è leggermente peggiorato. ritiene che sia necessario l’intervento? ed inoltre, l’alimentazione in particolare glutine ( cui sono intollerante) può incidere sull’aumento pressorio?
    la ringrazio per un riscontro,
    Cordialità
    Corrado

  88. Gentile Dottore sono un giovane uomo di 28 anni affetto da diversi anni da occhio secco,patologia che ha fortemente ridotto la qualità della mia vita. Sono in ottimo stato di salute generale,non ho patologie sistemiche e dermatologiche particolari. Recentemente in un centro del nord italia per le malattie della superficie oculare ho eseguito l’analisi del film lacrimale. Test di Schirmer I nella norma,Break Up Time nella norma,La citologia per apposizione riporta questo referto : “La zona superficiale dell’epitelio congiuntivale appare affetta da una importante condizione di secchezza,OO nelle zone di prelievo,ove si rilevano azzenza di cellule mucipare ed aumento delle cellule epiteliali superficiali non cheratinizzate.Assenti inclusi intracitoplasmatici in cellule epiteliali.” La citologia per striscio riporta questo referto :”Il prelievo mostra scarsa cellularità,si evidenzia la presenza di cellule infiammatorie e microorganismi nei limiti nella norma. Assenti gr.eosinofili,mastociti,inclusi intracitoplasmatici in cellule epiteliali”. Esame dell’osmolarità lacrimale nella norma con valori al di sotto di 305 mOsmol\l.
    Io ho sempre saputo che per parlare di occhio secco occorre che almento lo schirmer test o il But test siano patologici. Dato ciò le chiedevo:come si fa a porre una diagnosi oggettiva di occhio secco? Io in questi due test sono risultato negativo ma sono sempre stato trattato con paziente con occhio secco! Per me è importante sapere questa risposta,oltre ad essere una mia curiosità personale è importante per me sapere se sono affetto da dry eye o meno. Vorrei un suo parere. P.s:le ricordo che sono affetto da blefarite posteriore con disfunzione delle ghiandole di meibiomio. La ringrazio tanto in anticipo

  89. Cara Eliana,
    Ci scusiamo del ritardo con cui rispondiamo alla sua domanda. Purtoppo la descrizione che ci fornisce e’ molto vaga.. Potrebbe essere una semplice dacriocistite del lattante, ma la prenda come una semplice ipotesi, in quanto non abbiamo elementi per essere piu’ precisi. Non crediamo debba preoccuparsi, ma una visita di controllo gliela consigliamo ugualmente.

  90. Ho bimbo di 15 mesi. È’ da un po’ di tempo che appena gli pulisco gli occhi con una garza sterile imbevuta di fisiologica sento come se avesse della sabbiolina all’interno della palpebra superiore. Entrambi gli occhi non sono arrossati , ma spesso gli lacrimano. Se li strofina poche volte nell’arco della giornata. Cosa può essere? Mi devo preoccupare? Ringrazio anticipatamente. Eliana

  91. Buonasera dottore, vorrei sapere cosa ne pensa del fattore di crescita NGF e del suo impiego nella cura del glaucoma. Sono direttamente interessata in quanto in famiglia c’è un malato con glaucoma grave. Grazie e cordiali saluti. Anna Baldi.

  92. Cara Veronica,
    Mi sembra molto strano che lei si fidi di un medico per farsi “tagliuzzare” la cornea e poi si spaventi e non si fidi piu’ dopo che le ha prescritto un blando cortisonico. Stia tranquilla: e’ corretta pratica prescrivere questo tipo di colliri dopo una PRK.

  93. Buona sera dottore sono una ragazza di 25anni e le scrivo perché gentilmente vorrei dei chiarimenti sull’uso del collirio lotemax che è un cirticosteroideo dopo l’intervento prk per togliere una miopia di -1.75 occhio dx e di -2 occhio sx. Il mio oculista mi ha dato questo collirio 4 volte al giorno per un mese, per poi scalare nei successivi tre mesi alla somministrazione di rispettivamente 3, 2, 1 volta al giorno nel 2, 3, 4, mese dall’operazione. Ora leggendo il bugiardino vedo che l’uso prolungato del cortisone può causare assottigliamento corneale, aumento della pressione intra oculare e peggio ancora glaucoma allora mi sono allarmata tantissimo perché preoccupa questo effetto collaterale. Mi può dare informazioni al riguardo se posso stare tranquilla o mi becco un glaucoma al posto degli occhiali appena tolti? Grazie buona serata

  94. Cara Romana,
    la caduta dei capelli è una reazione avversa possibile con i betabloccanti, anche per uso topico. E tuttavia una reazione rara. Essendo affetta da uveite, è più probabile che sia da attribuire ad altri trattamenti o ad altre cause cliniche. Questa possibilità va attentamente valutata prima di sostituire il betabloccante con altri farmaci ipotonizzanti meno indicati nel suo caso clinico.

  95. sono portatrice di valvola di Ahmed in seguito a glaucoma da uveite. Faccio uso per il controllo della pressione da diverso tempo di colliri betabloccanti. Ho notato una forte caduta
    di capelli, a mio parere legato all’uso del collirio, che mi preoccupa. I medici non danno importanza a questo. Vorrei sapere se si può utilizzare un altro tipo di collirio per il controllo della pressione.
    Grazie
    Romy

  96. Cara Alessia,
    capirà che non posso fare diagnosi e prognosi a distanza. Considerando la descrizione che mia ha dato, le consiglio di consultare un internista e un dermatologo per eliminare, se possibile, le cause che mantengono la sua blefarite. Dopodichè sarà possibile stabilire se e quanto la sua condizione si potrà normalizzare nel tempo.
    Non credo che i farmacisti marchigiani abbiano una laura differente da quella del resto d’Italia. Qualsiasi farmacista deve saper preparare un medicamento galenico sulla base delle indicazioni di un medico. Le indicazioni su come preparare un collirio non conservato a base di ciclosporina le può trovare nel mio sito di farmacologia oculare (http://www.farmacologiaoculare.com/2009/05/11/preparazione-estemporanea-di-un-collirio-a-base-di-ciclosporina-a-al-2/). Naturalmente avrà bisogno di una prescrizione di un oculista, che si assuma la responsabilità di prescrivere il trattamento e di valutarne i benefici.

  97. 1) Considerato che da piccola ho sofferto di Blefarite ulcerativa e poi di Mucus fishing, entrambe passate negli anni, ci si può aspettare un miglioramento anche di una Blefarite di tale tipo? Cioè, essendo il problema di natura organica e non oculistica, invecchiando (ora ho 28 anni) si puo sperare nella scomparsa del problema oppure è meglio mettersi l’anima in pace e imparare a conviverci?
    2) Io vivo nelle Marche e qui non ci sono farmacie che fanno la ciclosporina (solo una la fa, ma con conservanti e preferirei evitare). Saprebbe per caso darmi qualche informazione in più su dove reperirla?
    La ringrazio davvero tanto per la cortesia e la pazienza che ha nel rispondere, ma sopratutto per il tempo che ci regala. Un atteggiamento del genere è davvero raro nei dottori, ma sopratutto è raro avere un dialogo intelligente e costruttivo. Questo le fa molto onore.
    Buon fine settimana

  98. Cara Vale,
    è impossibile darle suggerimenti sulla base dei vaghi sintomi e della descrizione che ci ha fornito. Prima di assumere qualsiasi farmaco le suggeriamo una visita specialistica

  99. Cara Giusy,
    la relazione tra infezione da Epstein Barr virus, autoimmunità e forme di occhio secco è stata avanzata alcuni anni fa, ma non ha mai trovato un conferma. Posso dirle solo che è verosimile, ma non so quanto realistico nel suo caso. Comunque sia, antinfiammatori e lacrime artificiali sono la base terapeutica per casi simili al suo.

  100. Cara Alessia,
    Non si preoccupi, non è invadente. Rispondo alle sue domande:
    1) non credo che ulteriori indagini diagnostiche siano di utilità e non apporterebbero nulla alla diagnosi, che mi sembra abbastanza chiara. Soprattutto, non apporterebbe nulla all’approccio terapeutico del suo occhio secco, che rimarrebbe identico a quello suggerito nell’articolo.
    2) Il suo Schirmer, essendo nei limiti della norma, è appunto normale
    3) essendoci uno stato infiammatorio, è bene cercare di controllarlo, soprattutto per ridurre la sintomatologia associata. Non credo comunque che debba temere particolari danni nel tempo,
    4) e’ difficile dire se un collirio a base di ciclosporina preparato in farmacia sia ugualmente efficacie. Potrebbe anche essere migliore, ma occorre valutarlo clinicamente

  101. prof, aiuto, da alcuni giorni (mai successo) e sempre al mattino verso le 9-10, mentre sto usando il computer in ufficio nel occhio dx si annebbia .,ma se chiudo occhio ci vedo bene. poi tutto ok, anche il pomeriggio !ho 49 anni che dice forse occhio secco ? solo il dx ? che devo fare o usare ? grazie

  102. Gentile dottore, e’ verosimile un rapporto tra occhio secco e mononucleosi? Dalle mie analisi risulta l’EBNA IgG con valore di 142,0. Il mio oculista mi ha spiegato che potrebbero essere gli anticorpi di una mononucleosi contratta in passato a causare l’attuale secchezza oculare. Sarebbe una specie di malattia automimune in cui alcuni anticorpi non riconoscono il liquido lacrimali e reagiscono provocando infiammazioni agli occhi.

    Ho capito bene? E se fosse cosi’, e’ la mia una delle situazioni croniche in cui le cure (antiinfiammatori e lacrime artificiali) possono poco o niente?

    Grazie, Giusy

  103. Lei ha colto nel segno perché ho problemi digestivi e calcoli biliari, ma sopratutto ho il cuoio capelluto grasso, con pelle grassa e tendente a formare squame. Se strofino le sopracciglia, scende tutta forfora.
    Ho letto il suo bellissimo articolo sulla Blefarite posteriore e credo (spererei di no) che sia affetta proprio da questa patologia. Sento di chiederle altre cose, può rispondermi anche sinteticamente:
    1) ho pensato di fare questi 2 esami: meibometria e ricerca delle IgE. Pensa che possano essere decisivi per una corretta diagnosi?
    2) perché uno Schirmer di 18 e 21 lo ha definito “nei limiti di norma”. Non è nella norma?
    3) Non ridurre l’infiammazione, ma limitarsi a lavaggi e lacrime artificiali, può portare danni nel tempo?
    4) ci sono alcune farmacie in Italia che preparano la Ciclosporina in collirio, pensa che possa sortire gli stessi effetti di quella della case farmaceutiche?
    Grazie di nuovo. Spero di non essere stata troppo invadente

  104. Cara Nadia,
    la citicolina appartiene a quel gruppo di farmaci per cui ottenere evidenze cliniche di efficacia è estremamente difficile, se non impossibile. Ne consegue che i medici tendono a dividersi in due distinte correnti: sostenitori e scettici. I primi sono quelli più attenti ad identificare nella farmacologia di base trattamenti potenziali prima che l’evidenza medica ne documenti l’efficacia con assoluta certezza. I secondi, di solito, sono quelli orientati verso un aspetto più “pratico” della professione e non mostrano alcuna attenzione alle terapie farmacologiche non ancora confermate dalla evidence based medicine . Mi sono occupato di citicolina per molti anni e le confermo che può essere di aiuto per rallentare/arrestare l’evoluzione del glaucoma in molti pazienti. Le allego il link ad un articolo in cui potrà trovare molte informazioni di suo interesse
    Tuttavia occorre sempre precisare che non si può sperare di ottenere alcun vantaggio dalla somministrazione di citicolina se la situazione pressoria non è normalizzata e se i principali fattori di rischio non siano stati rimossi. Quindi, la somministrazione di citicolina va integrata nel contesto di un approccio terapeutico personalizzato sul singolo paziente.
    Per stabilire quale sia il miglior approccio terapeutico per suo figlio occorre stabilire:
    1) il grado di malformazione delle strutture trabecolari (i glaucomi dei giovani hanno sempre una base malformativa)
    2) distingure in quale parte il difetto perimetrico è attribuibile alla miopia e in quale al glaucoma
    3) identificare tutti i fattori di rischio, sia oculari (per esempio, dispersione di pigmento) che sistemici (per esempio, essendo asmatico potrebbe far uso, o aver fatto uso di corticosteroidi per inalazione, che possono facilmente aumentare il tono oculare – veda questo articolo), che legati ad abitudini di vite (per sempio, il fumo in questi casi è deleterio)
    Quindi occorrerà scegliere se il trattamento farmacologico è indicato e sufficiente, oppure sia preferibile un trattamento laser (differente dalll’iridoclasia) o, come spesso accade per il glaucomi malformativi, un piccolo intervento chiriurgico.
    Se il processo diagnostico/terapeutico viene correttamente seguito, la prognosi in questi casi è ottima e suo figlio potrà convivere con il suo glaucoma senza problemi funzionali per tutta la vita.

  105. Cara Alessia,
    I suoi esami indicano un occhio secco di tipo iperevaporativo, ovvero dove la quantità di lacrime prodotte è nei limiti della norma, ma la loro qualità è alterata. In questa forma di occhio secco le lacrime tendono a evaporare con facilità e non garantiscono una sufficiente protezione della superficie oculare, che ovviamente mostra segni di infiammazione.
    E’ probabile che dietro al suo occhio secco ci sia una disfunzione delle ghiandole di Meibonio.
    Nel suo caso occorre trovare un lubrificante che stabilizzi il film lacrimale, riducendone l’evaporazione. La ricerca del lubrificante giusto è empirica: occorre provarne diversi per identificare quello che fa al caso suo. Indicazioni sui vari tipi di lubrificanti le può trovare su questo blog o sul sito farmacologiaoculare.com. Ovviamente i lubrificanti devono assolutamente esserre privi di conservanti, in quanto sono sostanze tensioattive che destabilizzano ulteriormente un film lacrimale instabile, peggiorando il suo quadro clinico. Alla terapia lubrificante va associato un trattamento antinfiammatorio: in questo caso la responsabilità è del suo oculista che deve scegliere il farmaco indicato (corticosteroide di superficie o ciclosporina) monitorare e modulare la terapia nel tempo. La ciclosporina per via locale è ottimamente tollerata ed è molto meno pericolosa dei corticosteroidi. Purtroppo non è in commercio in Italia e per ottenerla dovrà rivolgersi a farmacie che importano farmaci dall’estero.
    Infine, casi come il suo possono nascondere disordini alimentari o disturbi dell’apparato digestivo. Un consulto con un gastroenterologo e la correzione di cattive abitudini alimentari potrebbe essere utile.

  106. grazie per la risposta in merito alla citicolina.Volevo sapere però se risulta che contribuisca (ovviamente unita ai colliri per abbassare la pressione endoculare ) in caso di glaucoma, a preservare il nervo ottico.
    Sono angosciata perchè il glaucoma riguarda mio figlio che è un ragazzo di soli 21 anni.Ci sono esperienze a riguardo di esordi così giovanili che con le cure e i controlli consentono di mantenere comunque la vista per tutto il (lungo)decorso della vità?
    Inoltre ho letto un vostro commento di qualche anno fa sui danni derivanti dall’uso delle prostaglandine.
    Mio figlio è asmatico e sta usando Lumigan 0,1(in passato ha provato saflutan perché senza conservanti ma aveva congiuntiviti recidivanti): cosa rischia(a livello sistemico e/o locale) essendo così giovane e cosi lunga la somministrazione(tutta la vita)?
    Mi permetto di illustrare sinteticamente la sua situazione:
    -all’età di 4 anni per una forte miopia all’occhio sinistro (-7,50. destro -3) ha messo lenti a contatto per preservare la visione binoculare che è stata mantenuta.
    -da un paio di anni usa gli occhiali con i quali dal sinistro legge 8 decimi.
    -a febbraio del 2010,nel corso di una visita di controllo è stato riscontrato il tono oculare elevato (22 e 23)da entrambi gli occhi (pachimetria 577) e sono stati fatti tutti gli approfondimenti (CV, OCT)che hanno individuato a
    sinistra una iniziale periferica restrizione del CV (comunque ancora nella norma: MD -2,84).Inoltre è stato fatto un intervento bilaterale di iridoclasia.
    -da allora usa LUMIGAN 0,1,una goccia alla sera.
    -ai successivi controlli il tono oculare è sempre parso ben controllato (da 16 >a 19)in entrambi gli occhi ma al CV di gennaio 2012,nell’occhio sinistro l’MD era -4,05, poi confermato a ottobre 2012 a -4,4.
    Il CV dell’occhio destro stabile (-0,7).
    Grazie per la preziosa attenzione,una mamma preoccupata

  107. Grazie per la risposta dottore. Uno Schirmer buono (21) con un But scarso (6 sec) potrebbero far pensare ad una meibomite? Finora nessuno ha avuto il coraggio di farmi una diagnosi. Il fatto è che le cure al cortisone non sono piu cosi tanto efficaci e poi, nonostante lo scali sempre, quando lo smetto, l’occhio nel giro di 4-5 giorni, torna come prima. Le chiedo 2 cose:
    1) quanto agli esami, a parte il But, come li trova? Credo che questa infiammazione cronica sia meglio debellarla, ma non è molto grave, giusto?
    2) anche io avevo pensato alla Ciclosporina, ma ancora non ne ho mai parlato con lo specialista. Per quanto tempo si può usare? Con gli effetti collaterali come siamo messi? Lo chiedo a lei perché è specializzato in questo settore.
    Grazie davvero di cuore per il servizio.

  108. grazie per la risposta in merito alla citicolina.Volevo sapere però se risulta che contribuisca (ovviamente unita ai colliri per abbassare la pressione endoculare)in caso di glaucoma a preservare il nervo ottico.Sono angosciata perchè il glaucoma riguarda mio figlio che è un ragazzo di soli 21 anni.Ci sono esperienze a riguardo di esordi così giovanili che con le cure e i controlli consentono di mantenere comunque la vista per tutto il (lungo)decorso della vità? cari saluti NADIA

  109. Cara Nadia,
    esistono vari prodotti a base di citicolina, sia inettabili (farmaci) che per via orale (integratori). Sono abbastanza costosi, ma il suo farmacista potrà aiutarla a trovare quello più convenente, Non ho capito la prima parte della sua domanda: cosa vuole sapere esattamente?

  110. Caro Clemente,
    Lei deve essere un simpatico burlone e voglio prendere il suo commento come una battuta scherzosa.
    Le ricordo che l’uso di marijuana è illegale in Italia. Ma indipendentemente da questo, il fumo )ache quello da tabacco) è irritante per le mucose oculare, ancor di più dopo un intervento. Basta guardare gli occhi arrossati di chi fa uso di cannabis per capire e darsi una risposta da soli.

  111. Caro Marco,
    1) se l’occhio secco è secondario a una specifica causa, la sua rimozione consetirà di guarire definitivamente. Purtroppo, nella maggiorparte dei casi, il dry eye è una patologia cronica, che presenta fluttuazioni nel corso della vita, ma che non guarirà mai definitivamente.
    2) in alcuni casi, la ciclosporina è utile a controllare la componente infiammatoria e quindi a ridurre i sintomi dell’occhio secco.
    3) non esiste una risposta a questa domanda, in quanto dipende da troppi fattori.

  112. Caro Vincenzo,
    occorre accertare se la malformazione a carico delle vie di deflusso sia presente anche nell’occhio “sano” e quantificare il grado di eventuale malformazione. Sulla base di queste informazioni si potrà stabilire quale terapia è, o sarà, necessaria per garantire la preservazione della funzione visiva in quest’occhio. Se l’occhio ha un campo visivo e un nervo ottico normale, le prospettive sono ottime, in quanto c’e tutto il tempo per prendere provvedimenti terapeutici, anche se l’occhio risultasse predisposto. Piu’ precoce è la diagnosi, migliore è il successo delle terapie e quindi della prognosi.

  113. Cara Rossana,
    Lei si sta preoccupando delle futilità, mentre tralascia le cose più importanti. Il betabloccante contenuto in Azarga (timololo) è lo stesso che sta tranquillamente instillando nell’occhio destro con il Timoptol. Quindi, perchè preoccuparsi solo del sinistro? Per tranquillizzarla le dico che il timololo si usa da più di 30 anni e le reazioni avverse serie sono limitate ad un gruppo molto ristretto di pazienti a rischio. Perdipiù, riducendo la frequenza cardiaca, di solito fa bene a chi soffre di tachicardia. Credo che sia molto, ma molto più importante concentrarsi sul Diamox, che alla posologia di 3 volte al giorno non si può usare per periodi prolungati, in quanto, questo si, può dare reazioni avverse importanti.

  114. Caro Vito, io non sono un fautore dei punctal plugs e ne suggerisco l’impiego solo in casi selezionati ed associato a particolari terapie antinfiammatorie. Certamente non con il Lotemax in quanto è un collirio conservato ed i conservanti vanno assolutamente evitanti se si hanno i plugs inseriti. Infatti il conservante permane per più tempo a contatto della superficie oculare, amplificando la sua azione tossica.
    Ho molti dubbi sull’efficacia terapeutica del meibomian gland probing, ma non avendo alcuna esperienza diretta, ma non sono nella posizione per dare giudizi o consigli.

  115. Caro Mirko, Non mi risulta che sia stata ritirata o non rinnovata l’autorizzazione all’immisione in commercio di Xantervit. Comunque, per maggiori informazioni le consiglio di contattare direttamente l’azienda produttrice (SIFI)

  116. per favore posso sapere qualcosa sui fattori protettivi per il nervo ottico ,in caso di glaucoma,riferibili alla citocolina?se ci sono aspetti positivi come si chiama il farmaco e che effetti collaterali ha? grazie

  117. Caro dottore,
    da quasi due mesi ho un occhio gonfio sotto.Sono andato anche da un oculista che mi ha dato un collirio per 7 giorni l’ho preso e dopo qualche giorno l’occhio mi si è gonfiato di nuovo.Mi hanno detto che erano un può infiammati .al mattino sono un può appiccicosi .
    Volevo sapere anche qualche informazione sul occhio secco.
    Grazie mille

  118. Salve dottore,
    ho avuto un intervento con intralasik ieri mattina ora l’occhio non mi da problemi sono tornato a casa e non ho nessun tipo di fastidio, volevo chiederle: se fumo un pò di marijuana posso andare incontro a effetti collaterali e controproducenti?? mi sento molto nervoso e una canna mi aiuterebbe a rilassarmi…in attesa di una gentile risposta,
    cordiali saluti.

  119. Gentile dottore, ho da poco eseguito i test per il dry eye. Dopo aver provato diversi sostituti, sono ancora alla ricerca di quello adatto. Spero possa aiutarmi.
    Questi sono i risultati:

  120. Gentile Dottore sono un ragazzo di 28 anni affetto da piu’ di 5 anni da occhio secco,MGD e mucus fishing syndrome. Patologie che hanno inficiato significativamente la qualità della mia vita. Non soffro di patologie sistemiche particolari e sono in ottimo stato di salute generale. In questi anni ho provato di tutto:lacrime artificiali,impacchi caldi,igiene palpebrale,acetilcisteina,omega 3,minociclina,loteprednololo a scalare per lunghi cicli ma nonostante tutto il problema non si è risolto. C’è stato un miglioramento ma non al punto tala da ritornare ad una qualità di vita normale. Visti questi trascorsi e sotto consiglio medico qualche giorno fa mi sono recato in un centro per la superficie oculare del nord italia.. Dopo attenta visita mi è stato chiuso il puntino lacrimale inf. nell’occhio destro e prescritta una cura con collirio a base di Ciclosporina A alla 0.5 % associato ad un cortisonico (cortivis) da usare per i primi 2 mesi. Volevo chiederle: 1) una sindrome da occhio secco in assenza di patologie sistemiche particolari come nel mio caso può guarire definitivamente (dopo tanti anni non ho ancora capito)? 2)cosa aspettarmi dalla terapia con ciclosporina? un ritorno ad una funzionalità lacrimale normale o solamente una riduzione dei sintomi soggettivi? 3) quando incomincerà a fare effetto la ciclosporina e per quanto tempo dovò farne uso? La ringrazio tantissimo. un saluto.

  121. Salve! Mio figlio di 12 anni affetto da glaucoma congenito tardivo all’occhio sx è stato operato 2 anni fa di trabeculectomia e trabeculotomia per regolare una pressione oculare molto elevata che ha causato un deficit al campo visivo contenuto ma ovviamente irrimediabile. La mia domanda è sapere innanzitutto se la malattia col tempo interesserà anche l’occhio destro che attualmente risulta essere perfettamente sano e le prospettive di vita future, se è altamente probabile che degenerino e se l’intervento ha una durata oltre la quale non sarà più efficace e se il danno subito dal nervo ottico progredirà col tempo anche se la pressione rimarrà controllata nei limiti ottimali. Grazie mille.

  122. salve, mi hanno riscontrato un glaucoma probabilmente ad angolo aperto..mi hanno dato il timoptiol per l’occhio destro preventivamente,mentre per l’occhio sinistro interessato, assumo il Diamox 3 volte al giorno, il Lumigam e l’Azarg..quest’ultimo leggendo le controindicazioni mi ha spaventata non poco poichè soffro di tachicardia e problemi circolatori…inoltre non sapendo come usarlo l’ho inserito nella tasca dell’occhio senza agitarlo rendendomi conto che non era liquido come sono di solito i colliri…e poi dopo 5 minuti ho letto che dovevo tenere premuto sull’angolo dell’occhio vicino al naso per evitare che entrasse in circolo nel corpo..nell’eventualità che questo fosse accaduto cosa devo fare per evitare qsiasi cosa? e per il fatto che non l’ho agitato? Le parranno paranoie queste ma ho paura che il farmaco possa farmi male..può rispondermi? grazie mille
    Rossana

  123. Gentile Dottore,soffro di glaucoma all’occhio sinistro in seguito ad un incidente, l’occhio destro è normale.La situazione è stabile da molti anni e assumo il collirio Lumigam 0,1.vorrei chiederle che cosa consiglia come neuroprotettori dell’cchio e quale altra terapia è suggerita per mantenere stabile la situazione .La ringrazio molto Anna C

  124. Gentile Dottore le volevo chiedere quali devono essere le condizioni per procedere con l’inserimento dei Punctual Plugs per chiudere i canalini lacrimali in caso di occhio secco. Sono un ragazzo di 28 anni affetto da MGD e occhio secco. Propio oggi l’oculista mi ha proposto l’inserimento di questi tappini dicendomi che il mio Schirmer test era di 10mm/ 5 minuti e che non è un valore buono. Il BUT è nella norma. Non è eccessivo procedere così con questi valori di Schirmer? Non soffro di altre patologie sistemiche particolari. Ho fatto sia terapia con lotemax sia con tetracicline ma il volume lacrimale è questo. Cosa posso fare per incrementare il volume lacrimale? Inserendo questi punctual plugs il valore di Schirmer aumenterebbe? Oltre a questo volevo sapere cosa ne pensava delle nuova procedura del “probing” secondo Maskin sulle ghiandole di meibomio procedura a quanto pare recentissima che il mio oftalmolgo mi ha anche proposto contestualmente all’inserimento dei punctual plugs. La ringrazio tanto in anticipo.

  125. Buon giorno, vorrei sapere se l’unguento oftalmico xantervit è ancora in produzione poichè nelle varie farmacie in cui mi sono recato non lo trovato.
    grazie Mirko

  126. Caro Vama,
    E’ il quarto commento che invia in pochi giorni. Siamo sempre disporti a rispondere alle domande dei lettori, ma non quando avvengono a raffica, come in questo caso. Non comprendiamo la necessità di reiterare con richieste mancanti di filo logico e, soprattutto, quando non esiste una reale necessità di colmare un vuoto di informazione.

  127. Gentile Dottore,
    dopo lo scioglimento del vitreo e la fotocoagulazione delle retine è opportuno usare le lenti scure dentro e fuori casa?
    Perchè dopo tale operazione alcune persone vedono sempre un’antenna fissa davanti agli occhi?

  128. Caro Vama,
    le patologie dell’interfaccia vitreoretinica sono complicazioni possibili, anche se abbastanza rare, della fotocoagulazione con argon laser.
    Per le altre domande la risposta è no: i colliri non provocano la perdita delle ciglia e l’uso abbondante di lacrime (artificiali) non causa gonfiore agli occhi, a meno che non si sviluppi un’allergia al conservante.

  129. Caro Nicola,
    L’haze coseguente a PRK si tratta con colliri corticosteroidei. Dal momento che in questi casi occorrono trattamenti energici e prolungati, non posso darle ulteriori indicazioni. Tali terapie possono determinare gravi effetti collaterali: quindi è assolutamente necesario un oculista che le prescriva il farmaco, che stabilisca la durata del trattamento più idonea al suo caso e che la segua molto attentamente.

  130. Gentile Dottore,
    grazie per aver risposto alle mie domande, ma ho ancora alcuni dubbi.
    E’ vero che dopo la fotocoagulazione laser delle retine perforate dallo scioglimento del vitreo, le retine dopo alcuni anni potrebbero raggrinzirsi?
    E’ vero che i colliri e le lacrime fanno cadere le ciglia?
    E’ vero che quando si usano le lacrime tutti i giorni, a lungo andare le palpebre si gonfiano perchè l’occhio è più umido?
    Spero che lei risponda anche a queste domande e la ringrazio.
    vama.

  131. Buongiorno,
    trattato circa 16 anni fa con PRK e successivi interventi riparatori all’occhio dx, ho subito un parziale distacco del corpo vitreo (non le solite mosche bensì uno “straccio” che gironzola nell’occhio. Tra l’altro, dopo tanti anni di visione buona, l’oculista mi ha detto che si sta riformando l’haze e quindi si sta riducendo la visibilità.
    Mi suggerisce dei colliri per risolvere e/o migliorare la visione.
    Ho letto che il trattamento periodico con collirio cortisonico aiuta in questi casi.
    Può darmi delle informazioni ?
    Ringrazio di cuore per l’interessamento ed in attesa di riscontro, porgo distinti saluti

    Nicola

  132. Faccio seguito alle due domande inviate da Vama
    Un’allergia al benzalconio può determinare gonfiore, o altre manifestazioni a carico delle palpebre.
    Danni a carico della retina, invece, non sono assolutamente plausibili se il benzalconio non viene iniettato dierettamente all’interno dell’occhio.

  133. Cara Andra,
    sinceramente, non sappiamo come esserle utili. L’unico consiglio che possiamo darle è di rivolgersi a un centro universitario, dove troverà medici di cui fidarsi

  134. Cara Vale,
    l’iniezione intralesionale di corticosteroidi è efficace, anche se il calazio è presente da molti mesi. Per quanto riguarda la terapia locale, deve farsi visitare per stabilire quale sia la più idonea al suo caso.

  135. Caro Sergio, gli infiltrati subepiteliali che seguono una cheratite da adenovirus sono manifestazioni immunologiche e quindi rispondono ai corticosteroidi. L’acido spaglumico (Naaxia) non ha alcun effetto su tali infiltrati. Come ha giustamente osservato, non è comune una ricomparsa a distanza di 6 mesi, ma non è impossibile. L’ipotesi che fossero già presenti e solo successivamente diagnosticati è probabile, ma non l’unica possibile.

  136. Caro Roberto, gli unici farmaci efficaci contro gli infiltrati subepiteliali sono i corticostroidi. Vanno usati adosaggi opportuni e quindi interrotti molto gradualmente, altrimenti gli infitrati ritornano.

  137. Cara Alessia, per una congiuntivite stagionale esistono certamente prodotti più indicati ed efficaci del Voltaren. Provi un antistaminico in monodose (per esempio Ketoftil) e si aiuti con un abbondante uso di lacrime artificiali. Un breve periodo di cura con un corticosteroide può essere utile, ma va prescritta dallo specialista. Talvolta, può anche essere utile associare, per brevi periodi, un antistaminico per bocca e/o per spray nasale.

  138. Cara Giusy,
    E’ senz’altro molto meno tossico degli ammoni quaternari, quali il benzalconio. Di solito è ben tollerato anche per lungi periodi di trattamento. Se non ha particolari disturbi, continui pure ad usarlo

  139. Gentile dottore,
    spero che risponda presto sia a questo post che a quello di qualche giorno fa. Facendo delle ricerche ho scoperto che il benzalconio cloruro è contenuto anche nelle gocce che dilatano le pupille. Il gonfiore che ho alle palpebre può essere causato da tale allergia? quali sono le conseguenze sulle retine e sugli occhi e la vista?
    Grazie in anticipo.
    vama

  140. io non so piu a chi rivolgermi, non so piu cosa fare, mio ragazzo ha sempre avuto problemi agli occhi ha fatto il trapianto dei cristalini, poi da allora al occhio destro ha sempre avuto dei problemi ma ci vedeva bene, poi da 3 anni in qua piu niente lo hanno operato 5 volte in un anno, mi sembrava che facevano dei provini su di lui, io l’unica cosa che chiedo e un bravo dottore e nn sentirsi dire sempre le stesse cose da dottori diversi

  141. Salve, cosa potrei fare per un calazio interno ormai presente e di piccole dimensioni
    da 8 mesi ? Servira’ a qualcosa fare ancora impacchi caldi per sbloccarlo? Ma soprattutto
    dopo 8 mesi si puo’ tentare con la puntura interna di cortisone (Triamcinolone) o inutile ora? E visto che ho perennemente nello stesso occhio del calazio interno la pelle interna della palpebra (congiuntiva) un rossore persistente (diagnosi di Blefaro-Congiuntivite) cosa usare Goccie Lipimix o cosa? grazie e scusi per il disturbo.

  142. Gentile dottore,
    ho subito circa un anno fa, una fotocoagulazione laser alle retine perdelle perforazioni causate dallo scioglimento del vitreo che continua a colare. Mi dissero di mettere una goccia di tobradex per un giorno dopo l’operazione. A gennaio 2012 ebbi una infezione all’occhio destro (era arrossato dalla parte della ghiandola lacrimale e intorno alla pupilla dal lato destro); mi dissero di mettere il tobradex 3 volte al dì per 5gg. A marzo le palpebre si sono gonfiate e ho incominciato a perdere le ciglia e a sentire dolore quando aggrotto le sopracciglia (il dermatologo mi ha diagnosticato l’ulerythema oprhiogenens), le ige totali sono a circa 1300. Alcune settimane fa ho eseguito i test per le allergie alle lacrime artificiali ed è risultato un’allergia ai parabeni mix, ai benzolati ed al kathon cg. Tutti questi disturbi possono essere stati causati dal benzalconio cloruro contenuto nel tobradex e quali conseguenze possono subire le mie retine?attualmente uso anche il celluvisc 0,5% monodose perchè ho l’occhio secco.
    Spero che lei possa rispondermi il più presto possibile e la ringrazio in anticipo per la risposta.
    vama

  143. Dottore, sono molto interessato alla risposta che dara’ alla domanda di Roberto del 28 luglio 2012, riguardo il possibile uso di colliri non cortisonici per curare gli infiltrati post congiuntivite da adenovirus, e vorrei aggiungere una domanda: il collirio naaxia potrebbe essere indicato in questi casi ?
    Roberto parla pero’ di infiltrari epiteliali, la congiuntivite da adenovirus lascia spesso infiltrati corneali, che se non sbaglio sono piu’ profondi, stanno cioe’ sotto l’epitelio. Mi sorprende leggere il post di Roberto, perche’ lui parla di ricomparsa degli infiltrati a distanza anche di 6 mesi dalla loro scomparsa, ma e’ possibile che a distanza di cosi’ tanto tempo possono ricomparire questi infiltrati ? oppure Roberto si e’ accorto dopo 6 mesi di averli ma che erano gia’ presenti prima e che solo una visita osulistica li avrebbe colti ?
    grazie in anticipo, in bocca al lupo a Roberto, cordiali saluti

  144. buon giorno dottore, volevo chiedere se esiste un antinfiammatorio di superficie in grado di contrastare gli infiltrati epiteliali ricorrenti dopo una cheratite da adenovirus (anche a distanza di anni dall’episodio ogni 6 ,7 mesi ricompaiono)per non usare sempre coricosteroidi tipo fluaton che sono leggeri ma …..grazie mille Roberto

  145. Gentile dottore,
    uso il voltaren monodose per aiutarmi contro la congiuntivite stagionale.
    Siccome mi dà bruciore (anche dopo diverso tempo dalla somministrazione), volevo chiederle se esiste un qualcosa di simile, se possibile monodose. Grazie

  146. Gentile dottore, ho finalmente trovato delle lacrime artificiali che giovano molto ai miei occhi secchi dopo prk. Ma contengono il conservante Purite. Secondo la sua esperienza puo’ essere tossico? Non ci sono ancora i monodose di questo collirio che sto usando.

    Grazie infinite,
    Giusy

  147. Cara Loredana,
    dopo una PRK, un trattamento prolungato con fluorometolone, o con un altro corticosteroide di superficie, è necessario per garantire la migliore riuscita del trattamento fotoablativo. La durata, che puó essere anche di qualche mese, deve essere stabilita dallo specialista che la cura. Alternare acido ialuronico e Lipimix va benissimo, ma la risposta al trattamento dipende dal grado di secchezza oculare di cui è affetta. Per valutare se le terapie finora attuate hanno determinato problemi a carico delle strutture di deflusso occorre una visita presso un centro specializzato in glaucoma, ma è molto improbabile che soli 2 mesi e mezzo di trattamento possano aver causato danni permanenti.

  148. Cara Vale,
    ovviamente, per inquadrare in modo corretto il suo problema occorre una visita. Posso solamente dirle che non deve fare abuso di corticonici e che, probabilmente, dalla sua descrizione si tratta solo di un calazio interno. Si rivolga ad un buon oculista di cui abbia fiducia: il problema non mi sembra grave. In attesa della visita, non assuma farmaci, ma solo delle semplici lacrime artificiali. Il Lipimix va bene in questi casi.

  149. Scusi,
    Volevo solo dettagliare i dubbi che mi sono sorti leggendo le sue risposte, avendo io usato il Flumetol per 2 mesi e mezzo:
    Come verificare se c’è stato un effetto tossico del benzalconio?
    Come assicurarsi che non ci siano stati danni a carico delle strutture di deflusso dell’umore acqueo?

    Grazie,

    loredana

  150. Buongiorno dottore,
    sono l’ennesima persona che a seguito di una PRK all’occhio destro soffre di secchezza oculare.
    La mattina quando mi sveglio aprire gli occhi richiede uno sforzo di volontà, perchè devo sopportare la sensazione di grattugia che avverto. Su intenet ho trovato questo blog e sono rimasta molto colpita dall’attenzione con cui risponde a tutti e dal tempo che dedica loro. Per me ciò è molto ammirevole.
    Io ho fatto la PRK il 20 marzo all’occhio destro (-5). Ad oggi continuo ad assumere Flumetol e Systane Ultra. Dal suo blog mi è sembrato di capire che il flumetol è sconsigliabile due volte, di per sè e su un periodo lungo (io l’ho assunto fino a due settimane fa 4 volte al giorno, poi scese a 3). E anche sul Systane, e sui colliri non monodose in generale, si espresso con la consueta chiarezza. Di fatti io non trovo nessun giovamentto da questo Systane: dopo averlo messo sento di nuovo la stessa sensazione di bruciore con la quale oramai convivo. Tanto che sto seriamente pensando di non operare l’altro occhio.
    Pensavo di fare come Guglielmo, alternare oftaial e lipimix.
    E per l’abuso di Flumeol, e le possibili conseguenze, come mi dovrei comportare?
    La ringrazio molto per il lavoro che fa.
    Cordialità

  151. Buongiorno,malgrado i vari oculisti, mi aiuta Lei a capire come risolvere? Ho la sola pelle
    interna (e non il bianco dell’occhio) e stranamente del SOLO occhio dx che e’ sempre rossa?
    Alcuni dicevano blefarocongiuntivite allergica oppure seborroica (ho sulla cute la dermatite seborroica)solo che NON posso passare la vita con pomate cortisoniche! Aiuta, ammesso sia solo blefarite (ho il solo arrossamento interno palpebra dx e NESSUN altro sintomo!) usare crema o collirio antibiotico(Exocin va bene?)? Quale meglio,e ora che mi espongo al sole ci sono problemi con crema antibiotica? O meglio usare solo lacrime artificiali ? Quali migliori x la Blefarite?o piu specifico il LIPIMIX ? insomma non so piu che fare per questo continuo rossore interno da 1 anno, grazie e cari saluti vale

  152. Cara Raffaella,
    brevi cicli con un cortisonico di superficie li puó fare anche se ha un a tendenza all’ipertensione oculare, ovviamente sotto stretto controllo medico.
    Come trattamento di base, provi ad utilizzare del semplice cromoglicato di sodio in monodose (4 volte al giorno) e faccia abbondante uso di lacrime artificiali.
    Le possono essere di aiuto anche cicli di terapia con antistaminici orali. Talvolta, anche se non è presente una rinite, la congiuntivite puó trarre beneficio dall’uso di un antistaminico spray nasale.

  153. Gentile dottore, per una congiuntivite allergica associata ad occhio secco ho provato diversi tipi di antistaminici monodose (sono intollerante ai conservanti!) ma , per quanto mi riducano la reazione allergica, peggiorano il mio problema di secchezza oculare anche se li uso alternandoli con lacrime artificiali (xiloial, optive, thealoz). Non posso usare cortisonici perchè ho un’ipertensione oculare attualmente sotto controllo. Non posso far nulla quindi per la reazione allergica? Naaxia , Ketoftil o Opatanol mi lasciano una sensazione di bruciore. L’unico a cui sembro reagire meglio è il livostin-levoreact ma poi mi viene la reazione allergica da benzalconio… spero che lo possano fare monodose prima o poi!!
    Raffaella

  154. Cara Alessia,
    rispondo alle sue domande:
    1) la tollerabilità e l’efficacia di un collirio dipende non solo dal principio attivo, ma anche dalle caratteristiche chimico fisiche della formulazione
    2) se i cicli di terapia cortisonica non superano una determinata durata, si utilizza uno steroide di superficie e avvengono dietro stretto controllo di uno specialista, i rischi sono contenuti
    3) un collirio a base di fosfolipidi potrebbe facilitare la stabilizzazione di un film lacrimale alterato
    4) esistono colliri antistaminici a base di ketotifene, che non è un antistaminico di ultima generazione, ma è ugulamente efficace, almeno quanto la levocabastina

  155. Dottore un’ulteriore informazione. Saprebbe dirmi un antistaminico di 2° generazione in monodose? Ho visto che il Livostin e il Levoreact non li fanno in monodose ….
    Grazie di tutto

  156. Gentile dottore,
    soffro di congiuntivite allergica stagionale (che mi provoca anche secchezza oculare).
    1) Ho notato che ho piu giovamento dall’utilizzo del clobetasone e del Fluorometolone, rispetto al Betametasone, nonostante quest’ultimo rientri nella categoria dei corticosteroidi piu forti. E’ possibile? Se si, come mai?
    2) L’oculista mi fa fare spesso cicli di cortisone monitorando sempre la pressione oculare.
    Con le sostanze sopra menzionate a bassi dosaggi (4-5 terapie l’anno) si possono correre rischi per il cristallino e il vitreo?
    3) Ho una secchezza oculare dovuta ad alterazione qualitativa del film lacrimale (lacrime grasse), saprebbe consigliarmi un buon sostituto lacrimale?
    Grazie

  157. Cara Lara,
    Lei sta già utilizzando Tobradex, non ha senso aggiungere un altro cortisonico. Invece, le devo far notare, che per un calazio, l’impiego del collirio cortisonico (Tobradex) è molto meno efficace della pomata. Ho l’impressione, mi corregga se sbaglio,che la sua sia una terapia fai-da-te: quindi, mi sento in dovere di ricordarle i rischi di un uso inappropriato dei corticosteroidi. Affidarsi ad un buon oculista è il miglior consiglio che posso darle.

  158. Salve dottore:
    mi sà dire qualche cosa in merito al laser TECNOLASER BAUSH-LOMB FLYNG SPOT per rimouvere astigmatismo ipermetrofico??

  159. salve da qualche giorno mi è venuto un pallino piccolissimo all’occhio destro, all’interno della palpebra superiore (penso a un calazio) da molto fastidio perché sta proprio davanti la pupilla, sto seguendo da 2 giorni una cura usando tobradex collirio 3 volte al giorno e lavaggi oculari con acqua borica 3 volte al giorno, secondo lei posso continuare così o posso aggiungere magari una pomata da mettere prima di andare a dormire tipo flauto?
    grazie

  160. Caro Mimmo,
    sono entrambi prodotti indicati per la lubrificazione oculare, anche se contengono ingredienti differenti.
    Li puó usare indifferentemente e orientare la sua scelta sulla base della tollerabilità individuale.

  161. salve, per una paresi facciale da herpes in via di ripresa, la palpebra inferiore dx è un po’ bassa e l’occhio mi lacrima molto.
    L’oculista mi ha prescritto del Blugel collirio; io ho in casa il Lacrinorm che ho usato nei primi gg di paresi quando l’occhio non si chiudeva: è la stessa cosa del Blugel? posso usarlo in sostituzione o sono presidi diversi? grazie

  162. Buongiorno,
    ho un problema di blefarite da un paio d’anni che riesco a tenere sotto controllo con il collirio Zaditen monodose ( sono allergica al mercurio cloruro e nichel solfato) e la crema Luxazone. Purtroppo però il prolugarsi di questa crema cortisonica mi ha provocato del rossore intorno agli occhi e sugli zigomi. Sono andata dal dermatologo il quale mi ha detto che l’utilizzo prolungato del cortisone in viso , in una pelle sensibile come la mia, può provocare la rosacea. Mi ha prescritto la crema Elidel ma purtroppo il risultato è stato disastroso mi è tornata fuori l’infiammazione alle palpebre. Io vi chiedo cortesemente se esiste una crema, sostitutiva del Luxazone, che non contenga cortisone ma che tenga sotto controllo la blefarite….
    Infinitamente grazie
    Morena.

  163. La ringrazio per i consigli dettagliati e per la velocità della risposta,
    ho letto anch’io che all’ospedale Di Venere, sempre a bari c’è un centro specialistico con un ottima valutazione,e credo che prenderemo quella direzione qualora fosse consigliato l’intervento.
    capisco che la certezza della guarigione nessun medico sia in grado di darla,ma voglio ringraziarla ugualmente per l’iniezione di fiducia!

  164. Cara Annalisa,
    Non è necessariamente vero che nei giovani il glaucoma sia piú aggressivo, è soltanto diverso e va affrontato in modo piú attento.
    Se un glaucoma giovanile viene curato correttamente, le prospettive di vita non cambiano e la patologia non degenera.
    Questi sono i miei consigli:
    1. eseguire una gonioscopia che consentirà di classificare correttamente la forma di glaucoma (giovanile tardivo? Pigmentario? Glaucoma dell’occhio miope?). E’ molto importante perchè la scelta terapeutica puó essere diversa.
    2. eseguire un esame che valuti lo stato attuale del nervo ottico (per es HRT, OCT o GDX. Anche una semplice fotografia puó andar bene, soprattutto se l’occhio è molto miope) e completare gli esami funzionali con ERG, PEF e perimetria a raddoppio di frequenza (utile soprattutto per l’occhio migliore), indispensabili per monitorizzare accuratamente l’evoluzione del glaucoma nel tempo
    3. eseguire uno studio della pressione oculare (curva tonometrica e test di provocazione) per stabilire quanto aggressiva deve essere la terapia medica (o chirurgica).
    4. instaurare una corretta terapia e seguirla con scrupolo e regolarità. Non esitare a ricorrere all’intervento chirurgico, se riconosciuto come necessario.
    5. pianificare controlli periodici e vivere tranquilli.
    Non so chi lo abbia in cura, ma voglio avvisarla che per la corretta gestione di un glaucoma non basta semplicemente un buon oculista (non serve un primario, per intenderci): occorre un oculista che si occupi specificamente di glaucoma. Quindi, le consiglio di affidarsi a un centro univeristario specializzato in questa malattia. A Bari ne esiste uno ottimo.

  165. Caro Gio,
    I corticosteroidi fanno parte del trattamento della blefarite, quindi deve seguire le indicazioni terapeutiche come le sono state date. Se il collirio non risulta tollerato, lo faccia presente al suo oculista che lo sostituirà con un prodotto alternativo. L’igiene palpebrale e la lubrificazione (Lipimix è preferibile inquesti casi) fanno anche parte della terapia a lungo termine, ma non escludono la necessita di brevi cicli corticosteoridei.

  166. Salve,a seguito di una visita,al mio fidanzato di 29 anni è stata diagnosticata un ipertensione oculare,è in cura da un anno circa dal primario del policlinico di bari,ad un occhio il suo campo visivo è attualmente al 90%,l’altro resiste al 100%.Settimane fa nonostante la cura la sua pressione oculare era di 28(lui è miope,non so se questo falsi i valore e se in tal caso ne abbiano tenuto conto),di conseguenza il medico gli ha aumentato il dosaggio,prima metteva il collirio un mese si ed uno no,ora tutti i giorni,e questa notizia non è stata presa per niente bene.
    ho sentito che questa patologia nei giovani è più aggressiva,e vorrei sapere da lei quante possibilità ci sono che degeneri,o che guarisca,le sue prospettive di vita stanno cambiando,e sinceramente cerco rassicurazioni,e dati che inducano a non fossilizzarsi sulla malattia e ad andare avanti.
    La ringrazio sentitamente
    Annalisa.

    P.S.:se può esservi utile,anche sua madre ha avuto lo stesso problema,ma la malattia nel suo caso è insorta ai 60 anni ed a seguito di un operazione chirurgica,ne è completamente uscita.

  167. grazie dottore, non capisco come mai per blefarite seborrica oculista mi ha scritto un CORTISONICO e per ben 10 gg ! AlfaFlor con tetraciclina, tra altro appena la metto in goccie la palpebra diventa rossa e brucia leggermente ma passa subito, NORMALE o no secondo lei ? proseguo o smetto ? tra altro vedo che ha anche un vasodilatatore e a che serve boh ? se uso solo come mi ha detto lei acqua calda con shampoo neutro e magari goccie optive o meglio limpimix che ogni tanto lei consiglia ? grazie e cari saluti

  168. Grazie dottore. Tanti giovani sono affetti dalle miodesopsie, un mistero destinato ancora a rimanere tale. Genitori 50enni (come i miei) con vitreo quasi intatto e figli 20enni con vitreo rovinato. Se resta ancora difficile ipotizzare le cause (secondo me sono: lo stile di vita, stress, i videoterminali e la lettura, perche le generazioni precedenti hanno letto meno, vivevano piu sereni e i computer negli anni 60-70-80 erano poco usati), almeno cerchiamo di evitare le cause farmacologiche. Quante volte gli oculisti come vedono l’occhio arrossato, prescrivono cortisonici come se fossero “acqua benedetta”?!
    Studiate dottori e continuate a farlo fino all’ultimo dei vostri giorni: per passione, per ricerca, per progresso e per il bene dei piu giovani e dei vostri figli. Grazie per tutto quello che fate. Siete il bene della società

  169. Cara Alessia,
    prometto di dedicarle, prossimamente, un articolo che tratti dei farmaci con effetti negativi sul corpo vitreo. Per sua tranquillità, le posso anticipare che tali effetti sono rari in quanto l’interno dell’occhio è ben protetto dalla barriera emato-oftalmica.

  170. Caro Gio,
    diluisca una parte di shampoo neutro in 10 parti di acqua tiepida ed otterrà un’ottima soluzione con cui pulire quotidianamente il bordo palpebrale. Economica e perfettamente tollerata.

  171. Grazie per la risposta. Avendo una degenerazione del vitreo mi chiedevo se, oltre agli antibiotici e i cortisonici, anche gli antistaminici potessero comportare un peggioramento dell’umor vitreo. I fans (es. voltaren, nevanac) fanno male al vitreo? Sarebbe bello sapere qualcosa in piu su questo argomento, al fine di una corretta prevenzione. Sono giovanissima e non vorrei peggiorare il mio vitreo. Grazie mille dottore

  172. grazie dott. scusi ancora oggi fatto visita oculistica e per blefarite seborrica mi ha dato salviette IRIDIUM con echinacea che avevo gia usato alcuni mesi fa e mi avevano gonfiato occhio ! cosa posso usare di alternativo? blephasol, blefaroshamppo o il NUOVO naviblef o come dicono molti suoi colleghi SOLO acqua calda o al massimo con qualche goccia di shamppo neuto per bambini ? saluti

  173. Caro Gio,
    E’ un prodotto tutt’altro che nuovo. Infatti, gira da molti anni, sotto vari nomi e distribuito da varie aziende, senza mai ottenere successo, nè tra i medici, nè tra i pazienti.
    Personalmente, trovo che la composizione, contenendo due alcoli potenzialmente citotossici (etanolo e fenossietanolo, fortunatamente a concetrazioni basse), non sia particolarmente indicata per chi soffre di occhio secco. Inoltre, il fenossietanolo possiede anche una certa allergenicità che ne sconsiglia l’impiego nei soggetti affetti da congiuntiviti e dermatiti allergiche.

  174. Cara Giusy,
    E’ possibile, anche se improbabile. L’effetto negativo potrebbe essere legato a un’ipersensibilità ad uno dei componenti del prodotto, a impurità presenti nel prodotto o incorretta utilizzazione del prodotto stesso.

  175. Caro Giovanni,
    Ovviamente, il collirio va instillato senza lenti e piú tempo trascorre dall’instillazione, prima di ri-indossarle, meglio è. Comunque, tale intervallo non deve essere inferiore a 15 minuti.

  176. dottore bella la sua tabella sulle lacrime artificali ma cosa dice di questo nuovo (?)
    prodotto in spray “lipomyst” ai FOSFOLIPIDI ?

    che ne pensa e a quale categoria serve ? solo per secchezza o ? ecco gli ingredienti che ne pensa ?

    • Lecitina di soia
    • Cloruro di sodio
    • Etanolo
    • Fenossietanolo
    • Vitamina A Palmitato
    • Vitamina E
    • Acqua purificata

  177. Gentile dottore, può accadere che usando lacrime artificiali, rigorosamente monodose, come raccomanda sempre lei, ci possa essere un peggioramento dell’infiammazione oculare? Ne faccio uso per secchezza oculare dopo prk, ma a volte ho l’impressione che il disconfort oculare peggiori invece di migliorare.
    Grazie

  178. Gentile Dottore.
    Se ho ben capito la sua risposta posso mettere il betabloccante e dopo circa 15 minuti posso mettere le lenti a contatto? non devo instillare il collirio dopo aver rimosso le lenti?
    grazie per i suoi consigli

  179. Caro Giovanni.
    L’importante è non instillare il collirio dopo aver rimosso le lenti a contatto e attendere almeno 15 minuti prima di indossarle di nuovo. Non ci sono altre precauzioni particolari da seguire.

  180. Cara Angela,
    dopo una PRK sconsiglio sempre l’impiego di colliri contenenti conservanti. Se l’occhio continua ad essere arrossato è indispensabile un’accurata visita per identificare le cause.

  181. Caro Giuseppe,
    cambiare una terapia senza consultare il medico che gliela ha prescritta è una scorretta mancanza di fiducia oltre che un’atto potenzialmente pericolo per la sua salute.
    Detto questo, e precisando che il fluaton lo deve assolutamente continuare fino a diversa indicazione, non vedo problemi nell’aggiugere alla terapia anche il Ketoftil. E’ comunque buona norma informare il suo curante di questa aggiunta.

  182. buon giorno, uso un beta bloccante per il glaucoma, posso usare le lenti a contatto saltuariamente solo per delle occasioni tipo quando faccio sport, preciso quando metto le lenti la mattina non metto il betablocante, lo metto solo dopo aver levato le lenti. ci sono controindicazioni grazie.

  183. Gentile dottore,
    sto curando congiuntivite con antistaminico (ketoftil). Volevo sapere se questo fa male per il vitreo e l’occhio in genere, e se posso assumerlo anche per tutta la stagione. Grazie

  184. ho fatto il prk per astigmatismo due mesi fa, mi hanno prescritto il fluaton monodose, ma l’occhio è sempre infiammato, volevo sapere se posso usare il fluaton collirio invece del monodose o altro!

  185. Salve dottore,ho fatto l’intervento per correggere l’astigmatismo 3 settimane fà.Al giorno d’oggi mi ritrovo capillari rossi che,al mattino sono molto chiari e alla sera rossi,insieme al resto dell’occhio..In precedenza soffrivo di perenne congiuntivite alleggirca,nonchè il vecchio oculista mi ha prescritto Ketoftil.Adesso l’oculista attuale che mi ha operato non me ne ha parlato di ketoftil,mi ha prescritto il flauton.Secondo lei posso riutilazzare il ketoftil,o pensa che c’è da stare cauti con questo antistaminico??

  186. Caro Fabio,
    il risultato della PRK non viene compromesso da episodi di secchezza oculare. Usi il gel monodose prima di coricarsi e continui a lubrificare l’occhio durante il giorno.

  187. Si si di giorno l’occhio sta bene. Dottore I suoi consigli sono utilissimi e spesso efficaci,non pretendo diagnosi. Sto un pò angosciato perchè non riesco a trovare un buon prodotto per la notte e temo che risvegliarsi con gli occhi un po arrossati e attaccati alle palpebre possa avere conseguenze sulla cornea. Ho fatto una prk 16 mesi fa e non vorrei che l’occhio infiammato possa compromettere quanto ottenuto dall’operazione. Tutto qui!

  188. Cara Mery,
    potremmo cortesemente pregarla di smettere di invire commenti e richieste inutili, visto che non ci sembra che lei sia particolarmente ricettiva verso i consigli che le abbiamo più volte dato. E’ nel suo stesso interesse.

  189. Caro Roberto,
    Esistono alcuni farmaci che rallentano la formazione della cataratta secondaria, Però, dato che il problema è facilmente risovibile con un veloce trattamento laser, non ritengo sia necessario assumere farmaci per un problema marginale come questo.

  190. Caro Fabio
    Per la sera viscotears monodose va bene.
    I consigli che posso darle sono solo generici: non pretenda di avere diagnosi per corrispondenza. Capisco che questi problemi di discomfort oculare possano essere molto fastidiosi, ma se mi dice che la sua congiuntivite durante il giorno è ben controllata dalla terapia che ha descritto, non capisco la causa della sua demoralizzazione?

  191. mitico Dottore…aiutoooo

    cmq forse capito….anno prima avevo problemi di occhio secco (sempre e solo il dx)
    quindi leggo che potrebbe se non curato dare la blefarite o la meibomite posteriore…
    corretto dottori ?

    che poi a loro volta (eppure curata con il tobradex !) mi hanno dato il calazio…

    se uso ammesso che si trovi pure quello il LIPIMIX ?

    che faccio se trovo COLBIOCIN posso usarlo per 1 settimana ? aiutooo che faccio ?

    crema o collirio e 1 o 2 volte al di ? aiutooo…grazie mery

  192. buongiorno, ho 43 anni operato di cataratta circa 10 anni fa senza nessun inconveniente, da un mese ho un piccolo problema di riproduzione cellulare sul sacco capsulare assolutamente innocuo secondo il mio oculista. è come se un minuscolo frammento cresca sul bordo superiore della ressi cadendo sul bordo inferiore. è possibile un riassorbimento di questi frammenti come dice il mio dottore? esiste un farmaco per bloccarne lo sviluppo ?grazie della gentile rispostaRoberto

  193. Dottore, in passato ho provato il blu gel, l’optive plus ma con questi è come se non mettessi nulla. Ho pensato di provare con il viscotears monodose. Ma questo è piu denso degli altri 2?
    Ho anche la congiuntivite allergica (polline e graminacee) non batterica (tampone negativo) che tengo a bada con lacrime, naaxia e voltaren monodose con buoni risultati di giorno.
    Come si fa a capire se il rossore del risveglio dipenda da occhio secco o allergia?
    Sono demoralizzato, non so come poter risolvere. Mi scusi

  194. Quindi questo rossore per 6 mesi era Blefarite che ha causato il calazio? Ora vedo alcuni puntini sopra palpebra sempre dx,non vorrei altri calazi! Possibile anche una disfunz.ghiandole Meibomio o Blefarite? Posso proseguire solo impacchi acqua calda con massaggio?Leggo che Tetracicline sono utili x fluidita’di quelle ghiandole, posso provare?con pomata sul occhio,ma quale?leggo il COLBIOCIN ma non si trova da nessuna parte ! quale altro collirio alle tetacicile posso usare ? aiutoooo…grazie

  195. Caro Giorgio,
    non credo che la soluzione per un caso complesso come il suo possa essere trovata in un semplice collirio. Forse, se il danno estetico è rilevante, si potrebbe provare con una lente cosmetica. Si rivolga ad un esperto che sappia valutare l’indicazione e la fattibilità di quanto le ho suggerito.

  196. Cara Mery,
    credo che stia esagerando nel preoccuparsi per un semplice calazio. Glielo dico nel suo interesse: la prenda con meno ansia, si trovi un oculista che le dia fiducia, si affidi a lui e il suo problema le verrà risolto con inattesa semplicità

  197. Caro Giuseppe,
    il profilo di tollerabilità/sicurezza oculare della cefuroxime è stato definito per una singola iniezione intracamerulare al termine dell’intervento. Non vediamo la necessità di somministrarla con i liquidi di irrigazione e tale impiego lo sconsigliamo. Oltretutto, è praticamente impossibile stabilire la diluizione necessaria per mantenere una concentrazione di antibiotico adeguata a svolgere le funzioni batteriostatiche/battericide. Ricordiamo a proposito che diluizioni eccessive possono favorire lo sviluppo di batteri resistenti, mentre concentrazioni troppo elevate sono tossiche per i tessuti intraoculari.

  198. Caro Fabio,
    le avevo anticipato che con i punctal plug le pomate oftalmiche si tollerano male.
    Provi con un gel o un collirio ad elevata viscosità. Dati i sintomi riferiti, eviti prodotti conservati. Si può far aiutare dal suo farmacista per identificare il prodotto idoneo al suo caso.

  199. fino al 1992 ho subito 6 trapianti di cornea,a lion in francia,niente da fare,uso una lente a contatto colorata,il mio problema è che l’occhio è sempre rosso,chiedo:esiste un collirio o una pomata per sbiancare l’occhio?grazie per la vs risposta.

  200. Possibile sia stata una meibomite posteriore che ha facilitato la genesi del calazio? Leggo in un documento dell’Univ.di Genova che potrebbe essere “Blefarite Tipo V seborroica con meibomite”che ne pensa? Solo che ora ho solo il calazio, loro parlano di cura con o Acido Fusitico o lacrime artificiali quale consiglia dei due?

    se vanno bene le lacrime artificiali quali le milgiori ?

    grazie mille mery

  201. AVREI LA NECESSITA DI CONOSCERE LA DILUIZIONE DELLA CEFUROXIMA DA USARE NEL LIQUIDO DI IRRIGAZIONE ,PER LA PROFILASSI DELLE INFEZIONI, DURANTE L’INTERVANTO DI CATARATTA.
    GRAZIE

  202. Esiste una pomata (tipo lacrilube, recugel, viscotirs) di facile tollerabilità. Quando ho usato recugel al risveglio l’occhio era comunque rosso e secco?perchè?
    Spero potra rispondermi. Grazie di cuore

  203. Dottore ho provato il vitan ma mi dà prurito alla congiuntiva inferiore. Ho notato che ormai quasi ogni prodotto mi dà fastidio alla congiuntiva inferiore anche quando l’occhio è bello e lubrificato. A cosa è dovuto? Sono i plug o è una complicanza post intervento?

  204. Gentilissimo Professore, dall’alto della Sua esperienza mi puo’ aiutare in una diagnosi differenziale per capire un problema, che 2 oculisti malgrado la visita (fatta male e velocemente e senza neppure ascoltarmi) NON hanno saputo capire? Iniziato tutto a giugno 2011 con interno della palpebra inferiore del SOLO occhio destro rossa, ma non prudeva o lacrimava o c’erano residui o appicicaticcio, solo rossore senza sintomi. Curato dal oculista con Tobradex, poi ritorna a agosto e ancora a dicembre 2011, sempre rossore interno palpebra e sempre solo occhio dx. Riprovo con Tobradex per 1 settimana ma nulla, sospendo e inizio con collirio antistaminico ketoftil e dopo SOLI 2 giorni li mi appare un calazio!!! Possibile arrosamento di giugno (6 mesi prima) inizio del calazio o era una allergia o cosa dovuto secondo la Sua esperienza clinica? Ripeto solo occhio dx, solo arrossamento interno palpebra e nessun altro sintomo e/o disturbo. Grazie per aiuto. Mery

  205. Se non si dovesse risolvere ci sono altre possilità per riacquistare la vista ?

  206. Cara Alessia,
    qualsiasi unguento oftalmico, anche della semplice paraffina liquida oppure dell’olio di vaselina per uso oftalmico va bene. Può usare Lacrilube oppure Vitan, per esempio. Se l’apertura palpebrale è troppio ampia potrebbe essere necessario applicare una protezione notturna (per esempio, una bendatura notturna).

  207. Caro Gianluca,
    Purtroppo l’edema corneale è una possibile complicanza dell’intervento di cataratta, ed è legato a un trauma a carico delle cellule endoteliali della cornea, causato dalle manovre chirurgiche e favorito da una predisposizione individuale. Se il danno è limitato, la funzione endoteliale si recupera entro alcune settimane e l’edema si risolve. Per facilitare la guarigione si utilizzano anti-infiammatori steroidei ed agenti osmotici applicati localmente (per esempio glicerolo o propilenglicole). Etacortilen, pertanto, è perfettamente indicato nel suo caso, ma non sappiamo dirle se efficace, in quanto ciò dipende dall’entità del danno subito.

  208. buongiorno mi è stata diagnosticata una paresi facciale. Il neurologo mi ha prescritto per l’occhio che non si chiude bene, la pomata xantervit che però non è più in produzione. con cosa possa sostituirla e che precauzioni devo usare?? grazie mille

  209. Mi scuso per l’errata omissione. L’intervento alla cataratta.
    Grazie

  210. Cara Mery,
    Esistono le calaziosi, ovvero la formazione di calazi multipli che appaiono simultaneamente su una o entrambe le palpebre. Le occorre una visita per stabilire se questo è il suo caso e, consequentemente, identificare la terapia piú corretta.

  211. Caro Denis,
    non esistono particolari controindicazioni alle procedure anestetiche odontoiatriche per chi è affetto da glaucoma. D’altra parte, se ne ha bisogno, vede altre alternative?

  212. Caro Fabio,
    per l’uso notturno, di solito, consiglio Vitan, un unguento oftalmico che contiene vitamina A e quindi possiede una certa azione trofica per l’epitelio della superficie oculare. Si ricordi peró che la tolleribità a questi prodotti è molto individuale. Nel suo caso, portando i plugs, l’unguento potrebbe darle fastidio. Comunque lo provi per alcuni giorni, per verificare l’effetto.

  213. Cara Giusy,
    Ha capito perfettamente. Per quanto riguarda i sostituti acrimali a base di acido ialuronico, ne esistono talmente tanti che sarebbe impossibile nominarne alcuni senza fare torto ad altri. L’importante è che siano in formulazione privi di conservante.

  214. mitico dottore, aiuto…. a parte che ho smesso dopo solo 2 giorni la crema betabioptal perche mi aveva dato sulla pelle del volto un rossore (dermatire da cortisonico) e ora dopo oltre 2 settimane la pelle e’ ancora leggermente rossa …normale ? devo mettere qualche crema o ci vuole tempo ? inoltre oltre al calazio nella palpebra inferiore ora in quella superiore vedo 2 punti in rilievo… altri DUE CALAZI in formazione ??? spero di no ! che fare attendo o rimetto il betabioptal ? aiutoooo

  215. Dopo l’inervento mi hanno diagnosticato un edema corneale e dopo 2 settimane ancora non ci vedo. Mi hanno prescritto etacortilen 0,15 2 gocce 6 volte al giorno. Leggendo il foglietto illustrativo mi è venuto qualche dubbio sull’efficacia di questo collirio per il probrema.
    Cosa ne pensate ?

  216. Salve. Soffro di ipertensione oculare e per questo prendo il Timogel giornalmente. Devo farmi curare dal dentista. Ci possono essere dei problemi con l’anestesia?
    La ringrazio.
    Cordiali saluti.

  217. Grazie dottore, lei è molto in gamba. Infatti giovedi l’oculista me l ha sostituito con optive di giorno e optive plus la sera. Mi trovo meglio, anche se ho notato che dopo qualche mese l occhio si abitua, si perdono un po gli effetti ed è meglio cambiare prodotto.
    Io porto anche i punctum plug, ma faccio ancora tanta fatica (sono a 15 mesi dalla prk).
    Dottore un altro consiglio: puo consigliarmi un prodotto per la notte (es. pomata oftalmica)? Grazie mille

  218. Gentile dottore,
    se interpreto bene il consiglio dato a Fabio, per l’occhio secchio dopo chirurgia refrattiva, bisognerebbe far uso, regolarmente, di colliri a base di fosfolipidi, come il Lipimix e, contemporaneamente, di altri che contengono ialuronato di sodio? E quali sarebbero questi ultimi?

    Grazie mille per le sue spiegazioni

  219. Caro Fabio,
    Systane Balance è un prodotto che non ha particolari vantaggi rispetto a molte altre lacrime artificiali commercializzate in Italia. Anzi, promette caratteristiche che non ha.
    Infatti, è presentato come un prodotto specificamente formulato per i pazienti con blefarite posteriore (MGD), in ragione di una sua supposta capacità di reintegrare lo stratolipidico del film lacrimale. In realtá Systane Balance contiene un fosfolipide, il fosfatidilglicerolo, in quantità non definite, che potrebbe agire da stabilizzante del film lacrimale, ma contiene anche un ammonio quaternario, il Polyquad, che ha effetti esattamente opposti. La presenza del polyquad non lo rende particolarmente adatto a soggetti che sottoposti a chirurgia refrattiva, anche se ció non puó ovviamente essere considerata una controindicazione assoluta.
    A mio avviso esistono preparazioni piú indicate per i pazienti sottoposti a chirurgia refrattive, come indicato in questo articolo: http://www.farmacologiaoculare.com/2009/11/02/il-trattamento-dellocchio-secco-conseguente-a-chirurgia-refrattiva/

  220. Gentile dottore conosce le lacrime Systane Balance? Sono usate dai portatori di lenti a contatto. Mi chiedo se sia possibile usarle anche da chi ha subito intervento di prk.
    Grazie

  221. Cara Mery,
    dopo tre mesi, gli impacchi sono assolutamente inutili. Consulti un oculista per verificare se un’iniezione di cortisone è indicata nel suo caso. L’iniezione è del tutto indolore.

  222. grazie mille prof, quindi cosa faccio dopo 3 mesi proseguo con impacchi caldi o non servono piu ? se si meglio di sola acqua o con camolilla ? iniezione dentro fa molto male ?grazieeee mille

  223. Caraa Mery,
    lasci stare ittiolo e zinco che non servono allo scopo. Eventualmente puó provare con dell’ossido giallo di mercurio, la cui efficacia comunque è molto limitata. Come abbiamo detto piú volte, un’iniezione intralesionale di cortisone è efficace nel ridurre le dimensioni del calazio, anche di vecchia data, e consente spesso di evitare la soluzione chirurgica..

  224. Cara Giorgia,
    il Kestine non contiene cortisone, ma un antistaminico. Lo prenda senza temere per il suo peso forma: se non è una buona forchetta, non corre alcun rischio di ingrassare.

  225. Cara Ismete,
    non esistono brufoli dell’occhio, probabilmente si tratta di un calazio. Dieci giorni di terapia antibiotica sono sufficienti. E’ sconsigliato superare questo limite teorico non solo per il rischio di facilitare sovrainfezioni micotiche o resistenze batteriche, ma anche perché è totalmente inutile. Informazioni utili sui trattamenti normalmente utilizzati per il calazio le puó trovare nei commenti pubblicati in questo sito

  226. Per quanto tempo poi usare antibiotici nell’occhio senza causare funghi o altri problemi?Grazie

  227. Professore, un suo illuminante parere, da 3 mesi calazio interno che pero’ si vede anche esternamente, ho fatto di TUTTO ma nulla. Leggo che alcuni oculisti consigliano una Iniezione di steroidi nella lesione,altri la sconsigliano.Qualche risultato si è riscontrato usando pomate a base di ittiolo e zinco,che ne pensa? Altri leggo che dicono che basta attendere che si riassorbe da solo(a una donna si e’ riassorbito dopo BEN 4 anni!). Essendo interno si puo’ tentare con questa pomata all’ossido di zinco e ittiolo? E l’iniezione diretta di cortisone che ne pensa? E se dopo 3 mesi proseguo ancora con gli impacchi di acqua calda o non servono piu ? meglio solo acqua o acqua e sale? Scusi per il disturbo e grazie per aiuto.Mery

  228. Salve! Avrei bisogno di una risposta seria ed onesta…il medicinale Kestine 10mg,contiene cortisone?! Rischio di ingrassare una volta iniziato questo medicinale? grazie.

  229. Ciao.
    Ho un brufolo piccolo nell’occhio e sto usando tobral(tobramicina) pomada ma sto usando antibiotici da 10 giorni.il bruffolo e diventato piccolo,pero non e sparito.non so se deve ancora usara l’antibiotico.Il bruffolo e nell sacco congiuntivale.Ma ho paura che l’antibiotico mi può causare funghi.per quanto tempo poi usare l’antibiotico nell occhio?

  230. Buon giorno a seguito di ipertensione oculare mi è stato prescritto NYOGEL 1 mg. 1 goccia al giorno ma allo stato attuale detto farmaco non è più disponibile nelle farmacie a Genova. Vorrei sapere se esiste un equivalente.
    carlo botto

  231. Cara Silvia,
    Non credo che sia il caso di assumere antibiotici per via orale, a meno che non è stata diagnosticata un infezione batterica: e non credo che questo sia il suo caso. Potrebbe invece essere una risposta allergica al prodotto.
    In tal caso la terapia corretta puó essere stabilita dopo una valutazione clinica della parte lesa. Pertanto, mi scusi, ma preferirei non suggerirle un medicamento che potrebbe essere non indicato nel caso suo.

  232. buon giorno dottore, ho effettuato un piccolo intervento per asportare xantelasmi da entrambi gli occhi sopra e sotto. mi sono stati asportati con il laser e dopo l’abrasione, sulla stessa, mi e’ stato passato acido jaluronico, metto pomata tobradex e faccio lavaggi con acqua distillata, il mio problema non e’ l’edema sopra e sotto ma il gonfiore alle palpebre con prurito ogni volta che metto la pomata, mi sembra adirittura che dopo l’applicazione si gonfi l’occhio e tutto intorno, puo’ essere un episodio allergico? devo prendere antibiotici per via orale?, che altra pomata antibiotica mi consiglia? ( mi hanno detto che con il colbiocin ci sono problemi) la ringrazio per la risposta che mi vorra’ dare

  233. Cara Alessandra,
    come tutti gli integratori, deve essere assunto per periodi lunghi. Come indicazione generica, faccia cicli di almeno 3 mesi, intervallati da un mese di sospensione

  234. Salve, vorrei sapere se il PRESERVISION deve essere sospeso e, nel caso, con quale frequenza…..grazie!
    Alessandra

  235. Caro Luigi,
    che cosa ha non possiamo dirlo, possiamo solo avanzare un ipotesi. Le patologie osteoarticolari si associano spesso ad occhio secco: quindi come primo tentativo, provi ad utilizzare lacrime artificiali. Ne scelga un paio da questo elenco (http://www.farmacologiaoculare.com/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/class-sostituti-lacrimali1.pdf) e li provi per un paio di settimane. Se non basta, è necessaria una visita oculistica.

  236. Caro Raffaele,
    provi ad eliminare qualsiasi prodotto oftalmico contenente conservanti e sostituirlo con un equivalente in monodose. Puo’ chiedere aiuto al farmacista in questo. Poi mi faccia sapere.

  237. Caro Giorgio,
    Il timololo è generalmente ben tollerato anche per terapie molto prolungate, se non si soffre di bradicardia, asma o altre patologie dell’apparato respiratorio

  238. salve sono luigi ho 46 anni e da 2 con i mesi freddi da novembre a marzo soffro di una cervicale che interessa anche gli occhi con gonfiore lacrimazione e prurito in questi mesi praticamente quotidiani cosa ho?cosa devo fare ?grazie in anticipo per la risposta.

  239. torno a disturbarvi dopo appena pochi giorni che mi avete gentilmente risposto sulla blefarocongiuntivite.i miei guai non finiscono mai.ho preso un forte raffreddore con naso che colava in continuazione ecc.Ma il disturbo piu’grave si è attaccato ai miei occhi gia’abbastaza sofferenti.Praticamente ho avuto un emorragia ad entrambi gli occhi con bruciore fortissimo e dolore.L’oculista mi ha diagnosticato congiuntivite infettiva (colpa del raffreddore?).Mi ha prescritto VISUCLOBEN antibiotico e IRIDIUM A.Ho cominciato la cura l’iperemia è un poco migliorata ma….i miei soliti disturbi di prurito,secrezione ecc.sono peggiorati .Sono veramente preoccupato e non so piu’cosa fare.Sono nella disperaziuone totale.COME POTETE AIUTARMI?SPERO IN UN VOSTRO AIUTO.Cordiali saluti,Raffaele Conciauro

  240. caro dottore ,e da tre anni che mi anno riscontrato un glaucoma oculare mi stanno curando con nyogel gocce una volta al giorno. Volevo sapere sel a lungo tempo possono causare problemi all’organismo e che tipo di problemi . grazie

  241. A MALINCUORE HO RINUNCIATO ALLL’INTERVENTO,ANCHE PERCHE’ QUALCHE ORA PRIMA MI HA CONTATTATA LA DOTT.PER SAPERE COME STAVO,E SENTENDOMI ANCORA LA TOSSE MI HA CONSIGLIATA DI RIMANDARE..
    ANCHE OGGI MI HA TELEFONATA PER SAPERE COME STAVO, SICURAMENTE HO FRAINTESO IL DISCORSO DELL’ANTIBIOTICO.
    GRAZIE MILLE PER I SUOI CONSIGLII.
    MI HA FATTO IMMENSAMENTE PIACERE CHE LEI ABBIA RISPOSTO ALLE MIE DOMANDE PERCHE’ IN ALTRI SITI NON RISPONDONO…
    LASCERO IL SUO CONTATTO SUI PREFERITI…..GRAZIE

  242. Cara Gabriella,
    da come ha descritto la sua sintomatologia, sembrerebbe che lei abbia una forma importante di occhio secco, molto frequente dopo la chirurgia refrattiva.
    Abbiamo pubblicato un articolo a riguardo (http://www.farmacologiaoculare.com/2009/11/02/il-trattamento-dellocchio-secco-conseguente-a-chirurgia-refrattiva/), ma per un corretto inquadramento clinico e terapeutico occorre che si sottoponga ad una visita da un buon oculista.

  243. Cara Danila,
    Credo che se la collega si assume questa responsabilità, vuol dire che ha valutato la sua condizione clinica e ne ha tratto le doverose conclusioni. Ma se lei comincia a non fidarsi dell’oculista che la deve operare già da ora, meglio che ne scelga un altro.

  244. Buongiorno Dottore,
    ho 39 anni sono stata operata nel 2001 col PRK per una miopia bilaterale di 3,5 circa. Purtroppo mi sono agitata parecchio durante l’intervento al primo occhio DX e in 11 anni che sono ormai trascorsi ho avuto spesso vari fastidi che spesso si presentano anche singolarmente come sensazione di occhio: caldo o rosso o che ‘tira’, con eccessiva lacrimazione oppure opposta secchezza, ma più invalidanti senza dubbio sono le congiuntiviti che ogni tanto si presentano: la prima congiuntivite della mia vita infatti proprio dopo due settimane dall’intervento per una ciglia incastratasi sotto la lentina che mi avevano messo. Neanche a dirlo l’occhio SX operato in tranquillità non mi da problemi se non quando parte la congiuntivite dal DX che gliela passa… inoltre sempre il DX ha recuperato 9/10 mentre il SX ben 12/10 questo a maggior dimostrazione di quanto indicato. Ora le chiedo che tipo di esame strumentale è possibile fare a questo punto per capire quale causa renda il mio occhio DX cosi esposto alle congiuntiviti? In quanto constatare puntualmente che ho l’ennesima congiuntivite non mi sembra di particolare aiuto. Tra l’altro ora ne ho una che non si sta risolvendo da agosto 2011 (6 mesi) cosa che non era mai capitata prima. Grazie mille per un suo consiglio.
    Gabriella Bassi

  245. GRAZIE PER IL SUO CONSIGLIO.NON SO’ CHE FARE,PERCHE’ LA DOTTORESSA CHE MI DEVE OPERARE DICE DI STARE TRANQUILLA CHE ESENDO COPERTA DALL’ANTIBIOTICO NON POSSO ANDARE INCONTRO AD INFEZIONI…AIUTO NON SO’ CHE FARE….

  246. salve a giorni dovrei fare l’intervento con prk.ma ho una bronchite e’ sto prendendo l’antibiotici avalox 400 in compresse.ci possono essere complicanze?o e’ il caso di rimandare l’intervento?grazie

  247. ringrazio per la rapidita’della risposta sulla blefarocongiuntivite oculare.Praticamente mi devo rassegnare?Non riesco a trovare l’articolo che mi è stato suggerire di consultare su tale diagnosi .Mi potete aiutare?Ve ne srei veramente grato.distinti saluti.CONCIAURO RAFFAELE

  248. Caro Raffaele,
    purtoppo le befariti/blefarocongiuntiviti sono un problema cronico, molto fastidioso e di difficile soluzione. L’unico consiglio che possiamo darle è quello di seguire le indicazioni pubblicate su questo nostro articolo.
    Un’ultima raccomandazione: non faccia abuso di corticosteroidi e, quando è possibile, eviti prodotti contenenti conservanti, dando la preferenza ai monodose

  249. Caro Marco,
    le associazioni corticosteroide+antibiotico per uso oculare non sono molto diffuse in UK.
    Può provare con MAXITROL ointment ed eventualmente aggiungere un unguento oftalmico a base di cloramfenicolo; facile da reperire in qualsiasi farmacia o anche da Boot’s, se si vuole intensificare il trattamento antibiotico.

  250. DA CIRCA TRE ANNI SOFFRO DI BLEFAROCONGIUNTIVITE.HO FATTO TUTTI GIE ESAMI DEL CASO,HO MESSO COLLIRI DI QUALSIASI GENERE SENZA MAI OTTENERE MIGLIORAMENTI.E’UN VERO E PROPRIO CALVARIO:PRURITO,SENSAZIONE DI CORPI ESTRANEI.IPEREMIA ECC…SONO STATO DA TANTI OCULISTI ANCHE FUORI DALLA MIA CITTA’.OGNUNO DICE LA SUA MA…..IO NON MIGLIORO MAI.E’UNA VERA SOFFERENZA.

  251. Salve,

    mi rivolgo a voi in quanto, vivendo ora in Scozia, non riesco a trovare un corrispettivo del farmaco “betabioptal” (pomata e collirio) con cui curarmi un imminente (nel senso che per ora e’ visibile appena dall’interno) oraziolo, prima che esploda e l’occhio diventi una pallina da tennis. Essendo la terza volta che mi capita in 3 anni, conosco sia la cura che le modalita’ di somministrazione del farmaco, solo che qui non si trova. Sapreste suggerirmi un equivalente reperibile in UK?

    Grazie.

  252. Caro Max,
    siamo costretti a sottolineare ancora che il suo atteggiamento è pericoloso per la sua salute. Dobbiamo ripeterle che un calazio è una patologia banalissima se trattata da uno specialista, mentre l’uso improprio di medicamenti, assunti su iniziativa individuale del paziente, può essere molto pericoloso. Vorremo concludere questa serie di risposte assicurandole che l’evoluzione del suo calazio rientra nella norma e una semplice iniezione di cortisone intralesionale, o la rimozione chirurgica, le risolverà definitivamente il problema. Da questo momento, per il suo stesso interesse, non riteniamo più opportuno rispondere alle sue domande perchè non farebbero altro che supportare una condotta, da noi ritenuta inopportuna. Ogni ulteriore commento che ci farà sospettare che lei continui a perseverare in pratiche di automedicazione, più volte sconsigliate, verrà puntualmente rimosso.

  253. un dubbio, dopo aver sospeso terapia con crema cortisonica per la cura di un calazio, ora sto proseguendo SOLO con gli impacchi caldi, ma vedo che ogni giorno che passa non si ingrandisce esternamente ma aumentano le pieghe sulla pelle e SEMPRE DI PIU! Come mai , forse perche non uso piu la crema cortisonica? O secchezzza della pelle dopo i vari impacchi caldi con acqua?Come idratare la zona?Come fermare queste pieghe che si espandono sempre piu verso esterno ? Forse con im pacchi caldi ma non solo con acqua ma con sale o con camomilla o con cosa? Grazie. Ecco la foto delle pieghe che aumentano giorno x giorno sotto al calazio cerchiato in rosso. aiutoooo PROF …

  254. grazie mille prof. sempre gentile e preciso….

    no le cure con creme cortisoniche sospese visto che sono piu di 20 giorni.

    ho dice che posso tentare ancora per altri 5 gg ?

    ma il massaggino sul calazio come si fa in modo circolare o rotativo o verso il
    lungo ? in che modo ?

    quindi ora che non prendo piu nulla, mi consiglia lo setsso impacchi con sale
    e acqua ? e con la camomilla ?

    quale e’ il suo parere invece della operazione per asportazione del calazio
    di fare una punturina interna di cortisone (alcuni dicono di si altri di no).

    ancora grazie mille e cari saluti MAX

  255. Caro Max,
    per gli impachi occurre utilizzare acqua tiepida e sale, abbastanza concentrato perche si dece cercare di sfruttare l’effetto osmotico della soluzione. Non ha comunque alcune effetto sul rossore, ma solo un effetto disidratante che riduce l’edema del tessuto e facilita l’effetto delle terapie associate.

  256. Cara Maria
    Il calazio va affrontato chirurgicamente solo se dopo le terapie mediche (pomate, impacchi, massaggi, iniezioni all’interno del calazio ecc.) residua una tumefazione esteticamente apparente. Se la lesione residua non è più esteticamente percepibile, e comunque non crea disagi personali, si può tranqullamente lasciarla dove sta. Se il calazio è molto infiammato e tende a produrre secrezione, è consigliabile non fare uso di lenti a contatto. Stesso dicasi se si usano pomate, in quanto tendono a sporcare le lenti. I calazi non hanno un’origine allergica, per cui l’impiego di cosmetici ipoallergenici non ha alcun significato preventivo. Ciò che può favorire la formazione dei calazi sono i cosmetici applicati a livello del margine palebrale (quindi, le matite soprattutto), ma esistono altri fattori di rischio molto più rilevanti su cui si deve agire. L’uso di cosmetici va comunque evitato quando c’è un calazio in atto.

  257. gentile prof.

    scusate ma gli impacchi caldi per far maturare un calazio devono essere di sola acqua , o come alcuni dicono di acqua e sale o di acqua e camomilla ?

    o ancora un po’ la palpebra esterna rossa e gonfia, magari per defiammare visto che ho usato troppa crema cortisonica, per togliere il rossore cosa meglio, SOLO acqua o con sale o camomilla ?

    grazie

  258. Gentile Dottore, la contatto per avere un consiglio…le espongo brevemente il mio problema…ho 26 anni e da 19 anni porto le lentine a contatto morbide, in quanto a causa di un occhio pigro non riesco a “correggere” la mia miopia con gli occhiali essendoci troppa differenza di gradazione tra un occhio e l’altro…purtroppo all’incirca da un mese soffro di calazio all’occhio destro, palpebra superiore, dopo aver utilizzato Alfaflor per una settimana, è rispuntato il calazio e a quello già presente sì è aggiunta un’altra piccola ciste..mi è stato sconsigliato l’utilizzo delle lentine a contatto e di trucco in generale…Nonostante ora si sia ridotta la dimensione della due “cisti” mi consiglia di intervenire uglualmente chirurgicamente? e’ daccordo sul non utilizzo delle lentine a contatto?Sa se posso continuare ad usare matita contorno occhi, mascara ipoallergenici, qualora fosse vero che questi cosmetici possono favorire la formazione del calazio??In attesa di un suo riscontro le porgo distinti saluti e anticipatamente la ringrazio.

  259. Caro Max,
    non lo diciamo con polemica, ma per darle un reale consiglio. Continuare a consultare troppi medici è un atteggiamento molto pericoloso per la sua salute. Ne cerchi uno, si affidi a lui e la smetta di innondare la rete con richieste di terapie, nel tentativo di curarsi il calazio da solo. Un risultato è gia evidente: 20 giorni di cortisone assunto a caso. Decisamente troppo.
    Le indicazioni terapeutiche che riteniamo opportune in un caso come il suo gliele abbiamo già inviate per email e le riconfermiamo, anche sulla base delle immagini che ha linkato. Il suo è un banalissimo calazio che non può essere fonte di preoccupazione, ma che le potrà causare problemi se continuerà a curarselo da solo. Ulteriori precisazioni non sono solo inutili, ma anche pericolose per lei, in quanto sobillerebbero un atteggiamento che le sconsigliamo nel suo stesso interesse.

  260. Scusate ancora gentili dottori, ma come ha capito SONO molto ansioso e preoccupato.

    Calazio su palpebra inf. Interno abbastanza grande, curato dal oculista con 10 giorni di
    Pomata Tobradex e impacchi caldi e massaggi, nessun risultato, vado al pronto soccorso oculistico prescrive Betabioptal gel 3 volte al di e di notte pomata Fluaton, dentro stazionario ma fuori sulla pelle della palpebra esterna dopo quasi 6 giorni, a parte il rossore si e’ molto ingrossato esternamente…quindi e’ un BUON SEGNO oppure no? Significa che non si e’ incistato ma sta maturando ?

    Che faccio proseguo ancora per altri 3-4 giorni come prescritto o sospendo tutto e aspetto ? che faccio?

    Faccio bene o male a mettere anche collirio e pomatina anche sulla palpebra esterna ,
    o sulla pelle fuori meglio non mettere nulla per farlo magari uscire da li ?

    Le allego le foto di 5 giorni fa, di oggi (molto piu grosso esternamente) e la foto del interno.

    Sospendo il collirio betabioptal e crema fluaton oppure proseguo ?

    TROPPI vero 20 gg di creme e gel cortisoniche ?

    Con queste dimensioni possibile che se ne va da solo o dice di no ? troppo grande o
    Potrebbe maturare e andarsene ? aiutoooo

    Leggo da una consulenza a altro utente con problema simile al mio:

    “ Aggiunga che una pomata antibiotica con tetracicline e/o l’assunzione di antibiotici attivi sulle metalloproteinasi per via orale e di coleretici-colagoghi per 3 – 4 settimane rientra nell’armamentario terapeutico. “

    posso provare anche questo antibiotico per via orale ? grazie

  261. Caro Ivan,
    dovremmo conoscere un po’ più a fondo il suo caso clinico per poterci esprimere in modo corretto.
    In termini molto generali, la condotta consigliata è la seguente
    – accertarsi che la retina sia al sicuro da recidive di distacco
    – verificare che a seguito del distacco e dell’intervento non si sia formata una cataratta
    – assicurarsi che la correzione ottica (occhiali o lenti a contatto) sia adeguata
    – escludere la presenza di altre patologie oculari concomitanti
    – stimolare la funzione retinica con appropriati trattamenti farmacologici (nel nostro sito abbiamo dedicato ampio spazio ai trattamenti neuroprotettivi e neurostimolati)
    – condurre una vita sana ed un’alimentazione completa ed equilibrata

  262. Caro Max,
    (le abbiamo già risposto direttamente, in replica alla sua email. A vantaggio dei lettori del sito, alleghiamo, sinteticamente, la risposta)
    Provi ad utilizzare Visublefarite gocce oculari, applicando qualche goccia direttamente sul calazio (sia all’interno che all’esterno della palpebra), massaggiando la palpebra in direzione delle ciglia per 2-3 minuti. Ripeta l’applicazione 3 volte al giorno per 7-10 gg al massimo. Se il calazio non si riduce, un’iniezione intralesionale di cortisone molto spesso è risolutiva, o almeno efficace per ridurre il calazio a dimensioni esteticamente inapparenti. Non bastasse, l’unica soluzione sarebbe quella chirurgica.

  263. Cara Francesca, purtroppo non sono al corrente di queste difficolta nel reperire il prodotto Vit An. In commercio non esistono prodotti equivalenti o simili. Le consiglio, quindi, di contattare direttamente l’azienda produttrice (Farmigea http://www.farmigea.it ) a questo indirizzo: info@farmigea.it : senz’altro le sapranno dare informazioni a riguardo.
    Nel frattempo provi ad utilizzare Lipimix e Pensulvit (oppure Xantervit, se si trova ancora).

  264. Caro Alessandro,
    Probabilmente è un effetto del collirio midriatico, normalmente prescritto in tali situazioni (controlli se la pupilla è ancora dilatata). Ma potrebbe anche dipendere dall’entità del trauma subito e dalla qualità del processo riparativo dell’epitelio corneale. Aspetti qualche giorno ancora, poi si faccia visitare nuovamente.

  265. Caro Riccardo,
    occhio secco e sinusite sono patologie completamente diverse. Può esserci un certo grado di comorbidità, per alcuni elementi patogenetici condivisi, ma tale associazione è piuttosto marginale ed è doveroso tenere le due malattie ben distinte. Quanto ha letto nel sito non è palesemente sbagliato, ma è comunque fuorviante e non corrisponde pienamente alla realtà delle cose. I sintomi che riferisce possono essere indicativi sia di occhio secco che di sinusite: si affidi ad un valido oculista per una diagnosi definitiva.

  266. ciao dottore io sono una ragazza di 25 anni o un rigonfiamento alla palpebra inferiore e mi hanno detto che e’ un colazio e da 6 giorni che sto facendo una cura con colirio e pomata a base di cortisone ma vedo che quella palla e sempre li …. ho un po paura … lei cosa mi consiglia

  267. salve dottore.ho 29 anni e ho avuto un parziale distaccamento di retina nel 2000 a causa di un petardo.
    ho rischiato d perdere la vista ma fortunatamente sono riusciti a ‘ricucire’ la retine tramite un intrvento a laser.da allora mi è rimasto un problema di messa a fuoco dovuta ad una sorta di pallino ke si sposta propio nel punto che fisso in quel momento.mi avevano detto ke era dovuto ad uno sfrangiamento della retina.ultimamente però penso d aver perso gradi ma è assai difficile capirlo xkè questo ‘punto’ penso si sia allargato e non riuscendo a leggere le lettere dell oculista non si quantifica il grado di vista.aggiungendo poi che nell’occhio sano inizio a fare fatica specie quando sono sul pc o leggo(tanto da frmi prescrivere una lente da 0,5 per l’occhi buono).vorrei chiedele un parere a lei di che cure si potrebbero intrprendere sempre se ne dovessero esistere.
    grazie e cordiali saluti

  268. esimio porfessore , calazio interno abbastanza grande all’occhio dx palpebra inferiore da 10 giorni, trattato con Tobradex crema 2 volte al di e massaggi e impacchi tiepidi con acqua come consigliato dal oculista.

    Ora dopo 11 giorni il calazio interno e’ ancora li ma esternamente arrossamento che prima era poco evidente si e’ allargato , che faccio ? non faccio piu nulla ne impacchi tiepidi e massaggi ? metto ancora il tobradex magari solo seternamente per la zona arrossata o magari meglio una pomata di solo cortisone o cosa fare ? aiutooo….grazie

  269. Gentilissimo Dottore, innanzitutto vorrei complimentarmi con lei e ringraziarla per la sua disponibilità. Le scrivo per avere un consiglio. Da tempo utilizzo costantemente e più volte al giorno la pomata VIT AN, purtroppo sono costretta dato che tempo fa ho avuto un’ulcera corneale e purtroppo questa non guarirà mai del tutto avendo una paresi facciale. VIT AN ha rimesso a posto il mio occhio ed è la mia salvezza! ovviamente però devo continuamente applicarla. Ultimamente non so perché questa pomata ,che è l’unico sostentamento per il mio occhio, non viene distribuita e quindi non si trova nelle farmacie, non ne conosce nessuno il motivo. Il mio oculista mi ha dato in sostituzione dei prodotti lubrificanti e ne ho provato tanti ma tutti mi provocano arrossamento all’occhio… sono preoccupata perché a quanto pare non esiste nulla che possa sostituire la VIT AN che si è dimostrata l’unica salvezza per il mio occhio. Lei cosa mi consiglia ?
    Confido in una sua celere risposta, ringraziandola infinitamente. Un cordiale saluto.

  270. Gentile dottore, qualche giorno fa mi sono provocato un’abrasione corneale urtando una foglia di yucca, mi sono recato al pronto soccorso e li mi è stata diagnosticata un’ abrasione corneale, guaribile in tre giorni bendando l’ occhio e applicando tre volte al giorno di una pomata a base di antibiotico. Il dolore e quel senso di fastidio che sembrava avessi un corpo estraneo nell’ occhio è passato del tutto ma ancora vedo molto sfocato, sono passati 3 giorni da quando ho tolto la benda, è normale?
    La ringrazio Alessandro

  271. Gentile dottore,
    la ringrazio molto per la celere ed esauriente risposta. Mi permetto solo di chiederle da ultimo, a questo punto, se è possibile che una sinusite (acuta/cronica) possa essere la causa o concausa dell’occhio secco.
    Leggo su internet che ” ..Molte persone affette da sindrome degli occhi secchi soffre anche di disturbi alla gola e al seno paranasale: congestione nasale o sinusite, tosse cronica, raffreddori frequenti, allergie stagionali, congestione al centro dell’orecchio, mal di testa”. Non mi è chiara la relazione tra le due cose, posto che in questo periodo unitamente all’occhio secco, soffro di mal di testa ,congestione nasale e dolore in zona orbitale, tutti sintomi che non mi sono abituali in genere.

  272. Caro Gabriele,
    I prodotti multidose non conservati, garantiscono che la soluzione contenuta all’interno del flacone mantenga la sterilità anche dopo l’apertura, utilizzando particolari sistemi che impediscono l’entrata di batteri. Il beccuccio, chiaramente, non può essere protetto da contaminazione, ma questa protezione non avviene neanche nei prodotti che utilizzano conservanti. Da ciò, l’avvertenza, riportatata in ogni prodotto oftalmico, di prestare attenzione ad evitare il contatto del beccuccio con superfici sporche o con le dita. Il comportamento da seguire deve essere regolato dal buon senso: non deve diventare un ossessione, considerando che la superficie stessa dell’occhio ed il fornice congiuntivale stessi non non sono sterili, ma si consiglia di eliminare il prodotto se si sospetta che il beccuccio possa essere diventato un veicolo di infezione.
    Utilizzare disifettanti per pulire il beccuccio è una pratica sconsigliata che rischia di far entrare in contatto l’occhio con sostanze di cui non è stata testata la tollerabilità oculare.

  273. Gentile Doc, utilizzando frequentemente le lacrime artificiali, ho comprato un flaconcino multidose, ma senza conservanti, si tratta di Hilo-gel. Nell’applicarlo può capitare che con il dito tocchi il beccuccio del flacone erogatore, e mi chiedo, vista l’assenza di conservanti antibatterici, quanto possa essere igienico per gli occhi. Cosa devo fare? Continuo comunque a utilizzare la confezione? E se dovessi pulire il beccuccio, come dovrei fare? Utilizzare un disinfettante esterno oppure no? Devo dire che non è il massimo della comodità il tappo e proprio per questo motivo possono accadere i contatti di cui sopra.
    Grazie mille per il Suo tempo.
    Gabriele

  274. Caro Riccardo,
    non vedo come un’infezione da adenovirus possa durare tutto questo tempo. Un tampone congiuntivale con antibiogramma potrebbe essere utile per competare la diagnosi, ma non c’è alcuna necessità di andare in Svizzera: è un esame di comune pratica nel nostro paese. Si rivolga ad un centro universitario qualificato, che saprà sicuramente affrontare correttamente il suo problema.

  275. Buonasera Dottore,
    Da oltre 1 mese e mezzo soffro di sindrome di occhio secco. Ho 51 anni e ho iniziato ad avere disturbi dopo il rientro da un viaggio in USA. L’oculista mi dice che potrebbe anche trattarsi di un adenovirus come ipotesi di diagnosi alternativa.
    Vorrei fare il test per togliermi il dubbio di infezione ma pare che in Italia non sia così praticato e quindi cercherò di farlo in svizzera.
    Sto utilizzando lacrime artificiali e pur avendone cambiate molte, non trovo particolare beneficio; oltre a ciò ho usato per alcuni gg. un blando cortisonico (visucloben) ma anche qui senza esito.
    Sono piuttosto scoraggiato e gradirei una sua gentile opinione e consiglio .
    Grazie anticipate e cordiali saluti.

  276. Cara Silvia,
    gli occhiali prescritti sono tutti molto simili: probabilmente il problema non è nella correzione ottica. Non mi ha detto la sua età: se ha passato i 40 anni potrebbe aver bisogno di una correzione aggiuntiva per lettura/scrittura e uso del PC. Ha provato una correzione con lenti a contatto per lontano ed un occhiale (con le lenti indossate) per le attività da vicino?
    Credo che non sia impossibile trovare una soluzione per il suo discomfort visivo. Talvolta sintomi simili possono essere dovuti anche ad un occhio secco: prima di fare altri tentativi, provi semplicemente a d utilizzare delle lacrime artificiali, 3-4 volte al giorno, e mi faccia sapere come va.

  277. Buonasera dottore, mi sono iscritta a questo sito che leggo da tempo per un consulto su un problema a cui non riesco a dare risposta da circa un anno. sono miope, astigmatica con inizio di presbiopia, porto occhiali da tanto tempo, e non ho mai avuto grossi problemi visivi. circa un anno fa ho iniziato ad avere una dolenzia all’occhio sinistro, una visione un poco distorta, e tanta stanchezza visiva, fino spesso a non riuscire a tenere gli occhi aperti e avere il bisogno di fermarsi sul lavoro piu di una volta per togliere gli occhiali e riposare la vista. ad oggi il problema persiste, e la cosa mi reca non pochi problemi di nervosismo, stanchezza e spesso anche di vero dolore. il primo oculista che mi ha visitato in privato mi ha dato la seguente prescrizione:
    ODV -1.25 CIL -2 AX 5 OSV -1.75 CIL -1.5 AX 175
    ho fatto immediatamente gli occhiali nuovi ma il problema persisteva , cosi nel giro di quattro mesi, altre visite private da altri oculisti, mi prescrivevano nell’ordine altre misurazioni che qui riporto:
    ODV -1.25 CIL -1.50 AX 10 OSV -2 CIL -1 AX 175
    ODV -1.25 CIL -1.50 AX 180 OSV -2 CIL -1 AX 180
    ODV -1.50 CIL -2 AX 180 OSV -2 CIL -1.75 AX 180
    a cui ovviamente ho fatto fare un nuovo paio di occhiali ogni volta senza comunque ancor oggi aver risolto nulla….anzi, due occhiali non sono nemmeno riuscita a portarli in quanto mi sembrava di essere altissima e mi davano molto fastidio .
    nel frattempo, tanto per metterla al corrente, ho cercato per mio conto altre vie, ho effettuato PEV, motilita’ oculare, campo visivo, tonometria, fondo dell’occhio… tutti esami con esiti negativi.
    ho effettuato visita neurologica, negativa, risonanza magnetica, negativa dal punto di vista oculare, hanno trovato una piccola ciste sul talamo, ma troppo piccola a parere di due neurochirurghi per crearmi questi problemi visivi.
    a tutt’oggi con l’ultimo occhiale fatto, ho sempre questa stanchezza/dolore che per fortuna di giorno in giorno non e’ sempre uguale, ma che comunque persiste…
    Non riesco davvero a capire come sia possibile che ogni visita mi dia sempre una misurazione diversa, e soprattutto vorrei un consiglio su cosa posso ancora fare per risolvere questo problema che realmente mi sta complicando la vita. grazie mille

  278. Cara Marianna,
    una midriasi permanente da danno a carico dello sfintere dell’iride è corregibile chirurgicamente mediante una plastica iridea, ma non posso dirle se l’intervento è indicato (o attuabile) nel caso di sua madre.Le lenti a contatto diaframmate sono una soluzione alternativa più semplice e quasi sempre applicabile. Mi permetta però di dubitare, però che la causa del calo visivo di sua madre sia dovuto esclusivamente alla midriasi.

  279. Cara Tiziana,
    disfunzionalità tireoidee possono determinare disturbi a carico dell’occhio.Questa possibilità deve essere valutata mediante una visita oculistica. Nel suo caso i sintomi che riferisce possono essere dovuti anche ad altre cause, quali la mancata correzione del suo difetto refrattivo, per esempio. Chi le ha suggerito di non utilizzare una correzione ottica per lontano? Spero non sia stato un medico. La correzione miopica ed astigmatica è indispensabile, sia per lontano che per vicino, per migliorare il confort visivo, la performance visiva e per limitare (per quanto è possibile) la progressione del difetto miopico (le immagini sfocate sulla retina rappresentano infatti uno dei fattori favorenti l’evoluzione della miopia). Si affidi ad un bravo medico oculista e vedrà che molte cose andranno meglio. Potrà anche verificare se in un futuro una correzione chirurgica (laser) sia attuabile nel suo caso oppure no. Le ricambi gli auguri di buone feste.

  280. Caro Vito,
    I prodotti per uso dermatologico possono essere applicati nella regione perioculare, avendo però di evitare il contatto diretto o indiretto con la superficie interna delle palpebre (congiuntiva palpebrale) e con la superficie oculare.

  281. Buonasera dottore,mia madre ha 48 e l’anno scorso ha subito un intervento per distacco di retina,una decina di giorni fa ha fatto l’intervento alla cataratta. Purtroppo continua a non vedere bene poichè la pupilla è troppo dilatata(o almeno così le è stato detto dal medico),ieri ha consultato un altro oculista che le ha detto secondo lui durante l’intervento è stata accidentalmente danneggiata l’iride e questo impedisce che la pupilla ritorni nelle sue condizioni “normali”. Secondo lei c’è un rimedio? se pure l’iride fosse stata “danneggiata” questa è una situazione irreversibile? Esiste un modo per far tornare la pupilla dilatata in condizioni “naturali” ? La ringrazio moltissimo!

  282. Buongiorno dottore,
    vorrei chiederle un informazione. Ho 31 anni, qusi 32 e dalle superiori ho iniziato a portare gli occhiali. Inizialmente da riposo attualmente fissi in quanto, da circa 3 anni ho iniziato ad avere un abbassamento continuo di vista. Prima ero solo miope ora ho sia miopia che astigmatismo. Gli occhiali da lontano non li uso quasi mai a differenza di quelli da vicino per nn impigrire gli occhi ma mi rendo conto che la mia vista cala sempre di più. Lavoro in ufficio per cui passo tantissimo tempo al pc. Non posso usare le lenti a contatto e ho sempre gli occhi rossi, a volte ho come la sensazione di avere degli spilli negli occhi e fanno malissimo. Cosa posso fare per stare meglio e per far stabilizzare la vista? Da poco ho scoperto di avere problemi di ipertiroide, è possibibile che questa sia la causa? e nel caso in cui riuscissi a stabilizzare la vista, potrei in futuro fare il laser per correggere il problema visivo ed evitare di cambiare continuamente occhiali???
    In attesa di un suo gentile riscontro,
    la ringrazio e le inoltro i miei più sinceri Auguridi Buon Natale e Buon Anno.

  283. Gentile dottore,
    per una dermatite sopra l’occhio, sto mettendo una crema al cortisone, vietata però all’uso oftalmico.
    Quando è vietata all’uso oftalmico significa che è vietata all’interno dell’occhio o anche sopra l’occhio, nella zona peri oculare, sulla palpebra?

  284. Cara Sara,
    si tranquillizzi. Sulla base della descrizione che ci ha dato, la sua anisocoria sembra del tutto benigna. Non è raro osservare lievi irregolarità del diametro pupillare dopo trattamenti fotocoaglativi (laser). Nel suo caso, il laser eseguito su un solo occhio e l’uso abituale di venlafaxina spiega i sintomi riferiti. Comunque, un controllo accurato va fatto e le consentirà di escludere qualsiasi dubbio residuo.

  285. Caro Cristian,
    Rispondiamo alle sue domande:
    1) la terapia è corretta, ma può trovare altri utili suggerimenti in questo nostro articolo sulle blefariti posteriori
    2) la MGD è una patologia cronica molto difficile da eradicare. E’ probabile che dovrà imparare a conviverci.
    3) nel futuro, i disturbi procederanno con un andamento ciclico legato a fluttuazioni stagionali, condizioni ambientali e abitudini di vita e alimentari. I disordini della funzione delle ghiandole meibomiane sono legate anche alla sua acne. Perciò, è probabile che quando l’acne scomparirà anche la sua blefarite andrà meglio

  286. Cara Maria,
    le risposte che cerca le potrà avere solo affidandosi ad un medico di cui abbia assoluta fiducia e sia in grado di verificare se, ed entro quali limiti, il trattamento di PRK è stato eseguito correttamente. Inoltre, solo attraverso una accurata visita si potrà stabilire quali azioni correttive e terapeutiche sono indicate es attuabili nel suo caso.

  287. Gentile dottore,

    ho 35 anni e le scrivo per raccontarle cosa mi accade da circa una settimana.
    Una notte, mentre facevo un sogno, mi sono svegliata di soprassalto con forte tachicardia. Ho pensato fosse la solita ansia ed ho cercato di calmarmi. Ho notato però che provavo un particolare fastidio alla luce. Mi sono istintivamente guardata allo specchio e mi sono accorta che la pupilla destra era fortemente dilatata. Non così la sinistra. La cosa si è risolta solo al mattino. Ieri notte mi è capitato di nuovo. Per ben due volte mi sono svegliata col batticuore e la pupilla destra dilatata (forse però un pò meno della prima volta). In un primo momento ho pensato che fosse una reazione alla paura ma l’episodio non si è risolto in breve tempo, ma dopo ore. Durante il giorno controllo gli occhi e le pupille non sono mai piccolissime e la destra è sempre lievemente più dilatata dell’altra. Ma questa particolarità, pensandoci, forse l’ho sempre avuta. Comunque le pupille, stimolate da luce intensa, reagiscono insieme e si restringono.
    E’ inutile dirle che ora sono spaventata a morte, avendo letto nei vari siti che l’anisocoria può essere sintomo di patologie importanti. Non ho sintomi di alcun genere, nè dolori. Forse ogni tanto il mal di testa.
    Preciso che:
    1) Ho una miopia di livello medio. Una decina di anni fa ho subito un piccolo intervento laser all’occhio destro per assottigliamento della retina. Periodicamente mi controllo ed è tutto a posto.
    2) Da molti anni faccio uso di antidepressivo (venlafaxina). Soffro di depressione e attacchi panico.
    3) Da circa due anni uso il contraccettivo Evra a causa di cisti ovariche.
    4) Non ho usato altri tipi di farmaci in questo periodo.

    La mia paura più grande è che possa esserci qualche grave problema all’occhio, magari causato dall’uso prolungato di antidepressivo, di cui non posso fare a meno. Poi ovviamente mi mette ansia l’idea che possa avere qualcosa di ancor più grave a livello cerebrale.
    Ho prenotato una visita oculistica, nell’attesa spero vorrà darmi il suo parere.
    Grazie.

  288. Gentilissimo Dottore sono un ragazzo di 27 anni e da circa 4 anni soffro quotidianamente di fastidiosi sintomi da occhio secco (difficoltà ad aprire agli occhi al mattino,senso di sabbia negli occhi,bruciore,secrezioni filamentose,vista poco nitida e spesso appannata). Dai test sulla funzionalità lacrimale emerge un test di Schirmer perfettamente nella norma ma un BUT test patologico (5 secondi) e da qui mi è stato detto che si tratta di blefarite posteriore e di qualità dello strato lipidico. Quei filamenti staccati manualmente per così tanto tempo a quanto pare erano il sintomo della cosiddetta Mucus Fishing Sindrome. Non soffro di patologie dermatologiche particolari se non di una lieve forma di acne giovanile. Sono stato un fumatore da 20 sigarette/die per circa 8 anni e recentemente ho smesso. In tutti questi anni sono andato avanti con solo lacrime artifiiciali fondamentalmente autoprescritte senza migliorare assolutamente ma cercando di tamponare lievemente i disturbi. A febbraio di quest’anno finalmente si è arrivati (almeno così sembra) ad una corretta diagnosi:MGD (disfunzione ghiandole di meibomio) e così è iniziata una terapia con impacchi caldi,lacrime artificiali senza conservanti,acetilcisteina in collirio e azitromicina topica. La terapia dopo diversi mesi ha quasi completamente eliminato i filamenti ma i sintomi da occhio secco continuavano e così circa un mesetto fa mi sono rivolto ad un nuovo oculista che mi ha prescritto una terapia a base mi minociclina 100 mg al giorno per 3 mesi più Lotemax per un mese. Ho quasi terminato il primo mese di cura ma i sintomi persistono. Le volevo chiedere 1)cosa ne pensa della terapia? 2)è mai possibile che questa patologia sia così difficile da trattare? 3)cosa mi devo aspettare per il fututo? E’ ormai una condizione che si è “costituzionalizzata” e quindi posso solo trattare i sintomi oppure posso guarire definitivamente e riavere uno strato lipidico normale?
    La ringrazio davvero tanto.

  289. Buongiorno, mi chiamo Maria e scrivo nel tentativo di trovare risposte:)
    Esattamente 51 giorni fa ho effettuato un intervento PRK ad entrambi gli occhi per correggere astigmatismo e ipermetropia.
    Lasciando stare che il post-operatorio è stato doloroso, ad oggi il mio occhio destro vede bene, senza aloni ne ombre e non necessita di lenti, quindi la correzione ha funzionato,mentre l’occhio sinistro, non solo non ha recuperato, ma addirittura ha raddoppiato l’astigmatismo, sono passata da -2.70 a -6.Il chirurgo che mi ha fatto l’intervento continua ad essere vago, mi dice di aspettare etc etc, intanto io a distanza di due mesi non riesco a lavorare al pc piu di 10 mnuti, ho forti emicranie e perdo continuamente l’equilibrio, non posso frequentare la palestra e uscire la sera è fastidioso per le luci della città.
    Mi sono rivolta anche ad un altro oculista, ed è stato lui a palesarmi che l’astigmatismo è raddoppiato, ha accennato che potrebbe essere stato commesso un errore, ma non si è sbilanciato più di tanto….
    a questo punto volevo chiedervi cosa sgnifica quello che mi è capitato e cosa posso fare per recuperare.
    Buona giornata
    Maria

  290. Caro Vito,
    un astigmatismo non corretto può giustificare le cefalee che riferisce. Modelli e tipologie di monitor o televisori non hanno alcuna relazione con il suo disturbo, mentre può essere rilevante la distanza di osservazione o la luminosità dell’ambiente. Corregga gli occhiali e verifichi se va meglio.

  291. Buongiorno,
    sono miope (-6) e astigmatico (-0,75 per occhio).
    Non riesco a vedere televisori LCD e Plasma di dimensione da 32 pollici in su, mi viene un forte mal di testa. Ho provato vari modelli e settaggi (luminosità, contrasto, ecc…).
    Non ho nessun problema invece con i vecchi televisori CRT, al cinema e coi proiettori.
    Porto occhiali con solo correzione della miopia ma non dell’astigmatismo. Potrebbe essere questa la causa? grazie

  292. Cara Federica,
    in termini generali, sarebbe più prudente non utilizzare lenti a contatto per tutta la durata del trattamento corticosteroideo. Comunque, qualora fosse indispensabile continuarne l’uso (a condizione che la sua situazione clinica lo consenta), se lei utilizzasse il Fluaton monodose potrebbe addirittura instillare il collirio con le lenti indossate. Con l’uso del prodotto multidose, invece, è bene rispettare un intervallo di 15 minuti dall’instillazione prima di riapplicare la lente a contatto.

  293. Caro Marco,
    Non si può escludere, ma se l’uso è saltuario e non abituale, mi sembra improbabile. La cocaina può, teoricamente, determinare patologie a carico della cornea, ma probabilmente la causa dello scarso risultato funzionale va ricercata altrove. Non credo, invece, che l’uso di cannabis, possa rappresentare un fattore di rischio per un soggetto sottoposto a chirurgia refrattiva.

  294. Buonasera,
    Ho bisogno di un chiarimento a proposito dell’uso di lenti a contatto durante una cura con collirio al cortisone.
    Ieri ho fatto una visita oculistica poichè riscontro diversi fastidi agli occhi (lacrimazione, arrossamento, prurito.. ). L’oculista ha diagnosticato una congiuntivite allergica e mi ha prescritto il Fluaton per 15 giorni. Purtroppo sono molto miope (- 7 e -5.50) e facendo sport, ho bisogno di portare le lenti a contatto qualche ora al giorno (porto le lenti a contatto giornaliere Dailies Aqua Confort). L’oculista mi ha detto di non applicare il collirio e subito dopo le lenti, ma di preciso, dopo quanto tempo posso applicare la lente??
    Grazie
    Federica

  295. Salve, ho subito, circa un mese fa, un intervento di chirurgia refrattiva con laser PRK, ma i miglioramenti sono piuttosto esigui e lenti. Al momento 8/10 occhio destro e 7/10 occhio sinistro. Mi chiedo se l’uso, anche solo saltuario, di sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis) possa aver inciso negativamente sul processo di guarigione.
    Grazie

  296. Grazie Dottore per la Sua risposta. Il trapianto di cornea e’ stato fatto a causa del cheratocono, in uno stadio alquanto avanzato. Sicuramente mi rechero’ dal mio oculista per un ulteriore controllo, augurandomi che questa volta lo specialista abbia le idee meno confuse!!!

  297. Caro Enrico,
    Non conosciamo la sua situazione clinica e le ragioni mediche che l’hanno portata al trapianto corneale, ma le consigliamo, comunque, di non fare variazioni al regime terapeutico prescritto, anche se solo temporanee, senza aver consultato prima l’oculista che la tiene in cura. Può essere molto pericoloso.
    La cause della sua lacrimazione possono essere varie (un’intolleranza alle suture, una reazione irritativa ai conservanti, allergia ecc.) e non necessariamente dovute a infezioni intercorrenti. Il tampone congiuntivale non esclude la presenza di infezioni virali o di altri patogeni intracellulari. Ce ne rammarichiamo, ma per il suo disagio la risposta che possiamo darle rimane molto vaga e tutt’altro che convincente: d’altra parte, una diagnosi può e deve essere fatta sul paziente e non per corrispondenza.

  298. Buonasera! Ho subito un trapianto di cornea perforante 9 mesi fa….. Non ho mai avuto nessun tipo di fastidio, l’unico “inconveniente” si sta presentando ora: l’occhio operato lacrima in continuazione, ma non e’arrossato! Ho sospeso momentaneamente l’uso di farmaci di cui facevo uso, ma non vedo nessun tipo di miglioramento. Il tampone congiuntivale ha dato esito negativo. Gradirei avere una risposta piu’ convincente al mio disagio. Grazie per la vostra collaborazione.

  299. Cara Laura, dovrà continure la terapia indicata per almeno 2-3 mesi dopo l’ultima recidiva.
    Mi dispiace, ma non ho più uno studio a Roma. Ho interrotto la mia attività privata per trasferirmi all’estero e dedicarmi a tempo pieno al mio ruolo di Persona Qualificata per la Farmacovigilanza (QPPV). Le consiglio di rivolgersi ad un centro universitario: se fosse necessario procedere a un trattamento con autosiero, diventerebbe molto compesso praticarlo in un contesto privato.

  300. La ringrazio tanto per la risposta, proverò con i prodotti che mi ha consigliato e poi parlerò delle altre soluzioni ad un oculista ( che a questo punto dovrò trovare in quanto il “mio” mi ha detto che non ci sono soluzioni e soprattutto è talmente impegnato che non mi può seguire come vorrei). Lei per caso ha uno studio a Roma? Grazie ancora, Laura

  301. Cara Laura,
    Non sono disponibili in commercio altri gel oftalmici a base di dexpantenolo (vitmina B5). Come alternativa terapeutica le consiglio di instillare Lipimix, una microemulsione a base di fosfolipidi, 3 volte durante il giorno e Vitan, un unguento oftalmico a base di retinolo (vitamina A), la sera prima di coricarsi.
    In commercio esistono anche altri colliri che aiutano i processi di riepitelizzazione corneale (Citophase, Epitaloe e tutti i colliri a base di acido ialuronico in genere) che però, a mio avviso, sono meno efficaci della terapia che le ho consigliato.
    Nel caso in cui l’erosione corneale dovesse ripresentarsi (non si può escludere) o non risolversi con le indicazioni fornitele, esistono altri approcci terapeutici, medici (per esempio autosiero) o chirurgici (per esempio PTK), che può discutere direttamente con il suo oculista.

  302. Buonasera dottore seguo da molto tempo le Sue risposte, ho un’abrasione corneale che sto combattendo da circa due anni, la prima volta si è richiusa senza problemi, poi dopo un anno si è riaperta e mi ha fatto impazzire la scorsa estate, è da giugno del 2010 che uso ogni notte Recugel e le cose vanno finalmente meglio, ora però credo mi abbia fatto allergia perchè mi fa prudere ed arrossare l’ occhio, volevo il nome di un altro gel per sostituirlo ugualmente o maggiormente pastoso in quanto il mio oculista me ne ha dato uno che non vale niente (lacrinorm), La ringrazio anticipatamente – Laura

  303. Cara Annalisa,
    le consiglio di insistere con le lacrime artificiali, magari cambiando prodotto, seguendo le indicazioni ripetute più volte all’interno di questo blog. Inoltre, potrebbe trarre giovamento da una terapia mucolitica, sia locale (per esempio Tirocular collirio) che sistemica, (per esempio Fluimucil) e di un trattamento antinfiammatorio, che però va assunto solo se il suo oculista ne condivide la necessità e dietro sua stretta sorveglianza

  304. Cara Stefania,
    tutte le complicazioni possibili legate alla chirurgia refrattiva si presentano con un’incidenza maggiore se i valori pachimetrici preoperatori sono bassi. In particolare è aumentato il rischio di perdite di trasparenza del tessuto corneale, di haze corneale, di regressione dell’effetto terapeutico e di ectasia della cornea.

  305. Egregio dottore,
    da circa tre mesi soffro di secchezza oculare. Mi spiego meglio. In entrambi gli angoli palpebrali interni (quelli che confinano con il naso, per intenderci), noto che si forma una sorte di pellicola sottilissima, trasparente, alquanto vischiosa,sensazione di lacrima appiccicosa che si ferma e non scivola dagli stessi angoli e, che se non viene asportata in tempi brevi, essiccandosi viene via sottoforma di microgranuli secchi. Questa condizione mi innervosisce, anche perchè nonostante abbia consultato un oculista in tempi rapidi, la terapia prescrittami(lacrime artificiali) non ha prodotto risultato. Vorrei un consiglio da Lei. La ringrazio anticipatamente.

  306. Caro Luigi,
    cosa intende per “dolore al nervo ottico”?
    Gli altri sintomi sono indicativi di una congiuntivite, che può essere allergica, da occhio secco o infettiva. Solo una visita può orientare la diagnosi.
    Per il momento faccia abbondante uso di lacrime artificiali e verifichi come va.

  307. Cara Stefania,
    più la cornea è sottile, maggiori sono i rischi. Se vuole correggere la sua miopia, l’unica possibilità che vedo nel suo caso è una PRK (a mio avviso la LASIK non è consigliabile con i suoi valori pachimetrici). Le sconsiglio l’applicazione di lenti intraoculari come altre opzioni chirurgiche, il cui ricorso deve essere limitato a rari e selezionatissimi casi. Può chiedere al suo oculista di eseguire una simulazione per calcolare lo spessore di tessuto da asportare: lo spessore corneale residuo non deve assolutamente essere inferiore a 350 micron. Comunque, non esistono numeri magici, e il rischio in cui andrà incontro, anche se lo spessore residuo risultasse superiore, sarà sempre maggiore di quello se avesse avuto una pachimetria normale. Di questo rischio aggiuntivo dovrà assumersi la responsabilità, e condividerla, ovviamente, con il medico che accetterà di operarla. Un’opzione alternativa è l’ortocheratologia (veda questo link): anche se temo che potrebbe avere difficoltà anche con questa tecnica non invasiva, un tentativo potrebbe farlo.

  308. Cara Michela,
    Potrebbe essere così. E’ possibile, infatti, che la posizione del calazio determini difficoltà o rischi alla sua rimozione. In questi casi si può cercare di ridurre le dimensioni del calazio iniettando un forte corticosteroide (per esempio triamcinolone acetonide) al suo interno.

  309. Caro dottore,
    Da un po’ di giorni soffro di secchezza oculare e un lieve dolore al nervo ottico che mi causa una leggera nevralgia.
    Inoltre al mattino le palpebre sembrano quasi appiccicarsi e durante la giornata ho l’impressione di sentire l’occhio gonfio.
    Cosa mi consiglia di usare.
    Grazie

  310. Caro Dottore,
    ho fatto la topografia corneale e la pachimetria per l’intervento laser a eccimeri. L’occhio è risultato sano e con una buona curvatura della cornea, l’intoppo è stato che lo spessore centrale della cornea è di 490 micron. Io ho come miopia -4,25 al destro e -4,75 al sinistro, il medico mi ha detto che ci può essere la possibilità di non poter fare l’intervento perchè la cornea è un pò più sottile della norma e che l’intervento diventa più rischioso… Non so cosa fare, sono molto preoccupata e l’idea che non potrò mai togliere gli occhiali mi fa stare male perchè non mi permettono di fare alcune cose e le lenti a contatto non le sopporto (ne ho provate tantissime). E’ vero che c’è la possibilità di inserire una lente? C’è qualche altra opzione a parte il laser (per evitare la fotoablazione)? Quale spessore dovrebbe mantenere la cornea (ho letto che dovrebbe essere almeno di 410 micron)?
    La ringrazio in anticipo
    Stefania

  311. Gentilissimo Dottore,
    le scrivo per un problema apparentemente banale ma che il mio oculista non è stato in grado di risolvere.nell’angolo interno dell’occhio è nato un calazio da più di 2 mesi. ho usato tobradex x più di venti giorni, ma il calazio è ancora qui. l’oculista ha sostenuto che non ci sono soluzioni in quanto con un intervento sarebbe facile toccare il condotto lacrimale. E’ realmente così?la ringrazio sinceramente.,

  312. Cloradex e Tobradex sono cortisonici troppo forti e quindi non adatti al trattamento dell’occhio secco. L’antibiotico serve solo se c’è un’infezione, o bisogna prevenire un’infezione: altrimenti è inutile, se non dannoso.

  313. il cloradex e il tobradex hanno un’azione simile a quella del fluorometolone? Questi hanno anche una componente di antibiotico?

    Grazie alle sue risposte il quadro mi diventa sempre piu’ chiaro. La ringrazio infinitamente

  314. Cara Giusy,
    gli antinfiammatori non steroidei, determinando una certa analgesia locale, riducono ulteriormente il riflesso alla lacrimazione, già molto ridotto nei soggetti operati di chirurgia refrattiva. Inoltre il loro abuso è legato al rischio di sviluppare gravi danni permanenti a carico della cornea. Pertanto sono sconsigliati in chi soffre di occhio secco. E’ vero che i corticosteroidi possono determinare aumenti della pressione ocualare, ma brevi cicli di una molecola ad azione superficiale (per esempio il fluorometolone, 1-2 volte al dì per 5-7 giorni al mese), sono relativamente sicuri e ben tollerati. E’ ovvio comunque che, come d’altra parte le avevo già detto proprio in ragione della loro potenziale pericolosità, devono essere assunti solo dietro consiglio e sorveglianza di uno specialista.
    Come orientarsi nella scelta del lubrificante? Ovviamente, non esiste la formula magica. Provi uno di questi: Lipimix, Cationorm, Ialurex, Optive. Hanno caratteristiche chimicofisiche differenti. Se non troverà giovamento con nessuno di questi prodotti, dovrà considerare, assieme al suo oculista, differenti opzioni terapeutiche (autosiero, secretagoghi, punctal plugs, ecc.).

  315. Gentile dottore,
    perche’ e’ meglio non usare colliri antinfiammatori non steroidei? Pensavo fossero i cortisonici a dover essere usati con cautela (causa aumento pressione oculare). Mi sbaglio?
    Per quanto riguarda i lubrificanti, ne ho provati tanti, anche i 5 tipi di Hedera, ma finora mi sembra di non aver trovato giovamento con nessun tipo. Come mai? Come orientarsi nella scelta? L’uso di lacrime artificiali non dovrebbe evitare l’insorgere di nuovi episodi?
    Cosa dovrebbe farmi capire qual’e’ il lubrificante adatto per me?

    Grazie ancora per i suoi preziosi consigli

  316. Cara Abby,
    le do una serie di suggerimenti generici. Verifichi quali sono applicabili nel suo caso:
    – se porta lenti semirigide, provi a passare ad una lente morbida a ricambio mensile
    – se già usa questo tipo di lenti, provi a cambiare tipologia: consulti un buon contattologo a questo riguardo.
    – provi a limitare l’uso delle l.a c., (max 5-6 ore al dì) utilizzando per qualche mese delle lenti a ricambio giornaliero
    – sospenda qualsiasi collirio che contenga conservanti. Usi solo monodosi
    – cambi sistema di pulizia delle lenti: provi con un sistema al perossido.
    – non usi soluzioni saline commerciali, ma umetti la lente con della semplice soluzione fisiologica sterile
    – eviti assolutamente vasocostrittori: nel caso suo sono come il “veleno”
    – assolutamente niente fumo e superalcolici.
    Ovviamente, esistono molti altri interventi terapeutici da tentare, ma per adesso provi a seguire queste semplici indicazioni e verifichi se ne trae beneficio.
    La chirurgia refrattiva è un opzione che va valutata con accurati accertamenti preoperatori. E’ chiaro, tuttavia, che un caso come il suo il rischio di aggravare i suoi disturbi è molto elevato, soprattutto se deciderà di sottoporsi alla LASIK.

  317. Cara Giusy,
    l’occhio secco può essere molto fastidioso, ma solo in rarissimi casi è invalidante al punto da non consentire lo svolgimento di comuni attività quotidiane quali l’uso del PC o un bagno in piscina. Certo, dovrà abituarsi all’idea che episodi di recrudescenza possano verificarsi, anche frequentemente, ma se riuscirà a eliminare le cause che peggiorano il suo discomfort (per es. disturbi ormonali, eventuali allergie, fumo di sigaretta, anche passivo, ecc. – leggendo tra i vari commenti potrà trovare informazioni utili per il suo caso) e a trovare un lubrificante che le sia di aiuto, vedrà che riuscirà a convivere con il suo occhio secco senza eccessivi problemi.
    Non posso dirle se Hylocomod va bene nel caso suo, perchè i lubrificanti hanno un efficacia molto individuale: dovrà provarne diversi (sempre senza conservanti, mi raccomando), prima di trovare quello idoneo al caso suo. In questo link sono segnalate varie tipologie di lubrificanti che potrà provare. Beva molta acqua, assuma un integratore a base di acidi grassi polinsaturi (legga questo post) ed eviti di usare colliri antinfiammatori non steroidei (come dicloftil): se ha bisogno di un trattamento antinfiammatorio, meglio pianificare dei brevi cicli di corticosteoridi, ma sempre e soltanto dietro la vigilanza di uno specialista

  318. Salve Dottore, ho iniziato a portare gli occhiali a 10 anni per miopia, ora ho 30 anni, porto la lenti a contatto da circa 12 anni e la miopia ha raggiunto il tetto di -7.50 + 0.75 di astig.

    Sono una grafica e fotografa e lavoro, molte, MOLTE ore di fronte al pc.
    Non ho mai sofferto di secchezza oculare , quando sono al computer spesso utilizzo gli occhiali invece delle lenti, e mi idrato spesso gli occhi con lacrime artificiali, o comunque colliri blandi.

    Ormai convivo con la mia miopia, tra occhiali, lenti ecc…il problema che mi distrurba in questo momento sono gli occhi rossi: ho perennemente gli occhi rossi e questa cosa mi disturba molto.
    Premetto che ho gli occhi molto chiari e sensibili alla luce, sia artificiale che naturale.

    Mi sveglio già con gli occhi rossi e ” me li tengo” rossi fino alla sera.
    Ogni tanto utilizzo colliri più specifici come Stilla Blu- Iridina due o Imidazil, ma sono consapevole che non posso abusarne, mentre invece li metterei perennemente visto il mio problema.

    Questa cosa, mi sta causando vari problemi anche sul posto di lavoro.

    Che cosa mi consiglia?
    Pensa che sia legata alla mia miopia? all ‘uso delle lenti a contatto?

    A anno nuovo ho deciso di sottopormi alla procedura LASIK crede che avendo gli occhi così sensibili, possa peggiorare?

    La ringrazio per la sua disponibilità
    Cordiali Saluti

  319. Gentile dottore, grazie per le sue esaurienti spiegazioni.
    Non credo di soffrire di tiroide, ma ho gia’ fatto degli esami di controllo e sto aspettando i risultati. Per ora uso Hylocomod 3 volte al giorno e in caso di peggioramento Dicloftil. Crede che sia sufficiente? Non posso fare a meno di usare il pc (e’il mio lavoro), di andare in piscina, di andare al mare, ecc…ma mi sembra di aver capito che dovro’ accettare delle recidive. E’cosi’?
    Grazie ancora, Giusy

  320. Cara Giusy,
    per una paziente con problemi tiroidei, soffrire di occhio secco dopo una PRK è praticamente la regola. Lettura prolungata, lavoro al PC ed esposizione ad agenti chimicofisici (vento, aria condizioata, acqua della piscina, fumo di sigaretta, ecc.) facilitano l’insorgenza dei classici sintomi da discomfort oculare, esattamente come quelli che lei riferisce. L’uso di colliri lubrificanti, per umidificare e proteggere la superficie oculare, è pressocchè obbligatorio in caso come il suo.
    Gli antistaminici sono utili solo se è stata accertata una componente allergica, altrimenti possono anche peggiorare il discomfort oculare. Brevi cicli terapeutici con un collirio cortisonico leggero, di superficie sono utili, ma sempre sotto il controllo dello specialista.
    Potrebbe essere allergica, ma la diagnosi è molto semplice: basta una visita di routine. Non si meravigli se i sintomi allergici sono solo oculari: per struttura e disposizione anatomica, le mucose oculari e nasali sono le più esposte agli allergeni e quindi le più sensibili. Non è affatto raro che i sintomi oculari siano gli unici accusati da un soggetto allergico.
    Per quanto riguarda l’alimentazione, non è detto che abbia un’influenza determinante nel suo caso, ma vale la pena verificare se i sintomi tendono a peggiorare in occasione dell’assunzione di alimenti ricchi di grassi, spezie, ecc., oppure ad elevato rischio allergenico (frutta secca, crostacei, fragole, pomodori, glutine, lattosio ecc.). Eviti di assumere alcolici, niente fumo – entrambi peggiorano l’occhio secco – e beva molta, molta acqua.

  321. gentile dottore,
    soffro di occhi gonfi al mattino. Conseguenza di occhio secco o facile ad allergie? I miei occhi si sono indeboliti, credo, dopo l’intervento di prk del 2005.

    Ma tutti gli oculisti che mi hanno visitata finora hanno quasi tutti sostenuto che non e’ un problema oculare, ma di tiroide, di ritenzione, metabolico, ecc…

    Ma allora, come mai, periodicamente, avverto fastidio agli occhi? Sono gonfi (le palpebre) al mattino e la sera mi bruciano se leggo o se uso il pc?

    Nell’ultimo periodo andava meglio, poi, 4 giorni fa’, dopo la solita nuotata in piscina, ho ricominciato ad avvertire i soliti fastidi, accompagnati, per la prima volta, da occasionali starnuti continui.

    Sono allergica? E lo sono solo gli occhi? Perche’ nessuno riesce a farmi una diagnosi? Devo usare lacrime artificiali, colliri antistaminici, antinfiammatori o altro? davvero non so piu’ che fare.

    Ho letto che a Maria (con cui sento di condividere situazione e sintomi) ha suggerito di fare attenzione anche all’alimentazione.
    Grazie per quello che potra’ consigliarmi

    Giusy

  322. Grazie per la sua risposta che come sempre è riuscita a chiarirmi alcuni dubbi.riguardo una eventuale corretta alimentazione penso che riuscirò ad avere le idee più chiare martedì prox infatti ho la visita allergologica, perchè continuo ad avere fastidi sia come la rinite soprattutto notturna e una forma di orticaria.
    Cercherò di non preoccuparmi più del dovuto e seguirò la cura oculistica, rassicurata anche dal suo parere positivo.
    La ringrazio sinceramente per la sua gentilissima quanto preziosa risposta.Maria

  323. Cara Maria, la terapia è corretta e dovrebbe darle benefici. Non si scoraggi però se dovesse avere recidive: finchè non identifica con certezza (e questo può essere difficile) l’allergene e lo allontana (obiettivo ancora più difficile se l’allergene è ubiquitario) dovrà accettare di convivere con sintomi e fastidi che si ripresentano con una certa frequenza. Talvolta anche una dieta appropriata può essere di aiuto in casi come il suo. Infatti, il processo di saponificazione del film lacrimale, indicativo di un’alterata produzione dei lipidi che vanno a costituire e stabilizzare il film lacrimale, può avere relazioni con il regime alimentare ed eventuali disordini a carcico dell’apparato digerente.

  324. Cara Arianna, le interazioni farmacologiche possono essere imprevedibili, pertanto non posso darle una risposta definitiva. Posso però dirle che è estremamente improbabile che ciò avvenga e pertanto può assumere il collirio con sufficiente tranquillità.

  325. Cara Maria Gabriella, l’intervento di cataratta può, raramente, determinare una particolare maculopatia denominata edema maculare cistoide. Si tratta di una reazione infiammatoria che può essere trattata e risolta con successo con appropriate terapie farmacologiche. Non ha nulla a che vedere con la maculopatia senile, che non ha alcuna relazione con l’intervento di cataratta.

  326. Cara Gabriella, il mio parere è che l’interruzione della sua gravidanza sia da attribuire a cause differenti dall’assunzione di timololo per via topica oculare. Tuttavia questa relazione non può essere esclusa in modo assoluto. Per tale motivo, questi casi vanno segnalati alle autorità sanitare (è obbligo del suo medico curante riportarle al responsabile di farmacovigilanza dell’ASL di zona). In questo modo, una volta raccolte sufficienti informazioni si potrà valutare l’eventuale nesso di causalità con il farmaco e, quindi, se necessario, porre provvedimenti che riducano il rischio che in futuro altre mamme possano soffrire della grave perdita che ha colpito lei. Personalmente le sono vicino.

  327. Caro Fabio, è pericoloso se ne fa abuso. Trattamenti prolungati (oltre le due settimane) sono da evitare con qualsiasi antinfiammatorio non steroideo per il rischio di melting corneale

  328. Caro Gianluca, non posso dirle cosa potrebbe essere, posso solo fare un’ipotesi. Potrebbe essere un piccolo calazio. Ma anche una reazione allergica non può essere esclusa sulla base della sua descrizione.

  329. Salve dottore, ho finalmente fatto la visita dall’ensimo oculista(spero l’ultimo) e mi ha effettuato un sondaggio dei dotti lacrimali, in quanto conseguentemente alla congiuntivite allergica e all’alterazione del film lacrimale si erano entrambi ostruiti.Inoltre mi è stato trovato del muco in entrambi gli occhi, normale secondo l’oculista in quanto le mie lacrime sono più grasse del normale.
    La diagnosi definitiva è stata , occhio allergico e secco.Terapia assegnatami per entrambi gli occhi:
    Cloradex coll monodose 1 gc 3 volte al dì, x 8 gg,
    Brunistil 0.25% coll monodose , 1 gc 2 volte al dì, x 20 gg,
    Artelac rebalance più volte al giorno

    Dovrò rivedere il mio oculista fra un mese esatto, naturalmente niente lenti a contatto.
    Volevo sapere se secondo la Sua esperienza la suddetta terapia potrebbe sortire un qualche risultato positivo, visto che ad oggi non ho risolto nè il problema della continua lacrimazione, nè tantomeno quello degli occhi arrossati soprattutto al risveglio, ma a volte anche la sera dopo aver visto la TV.
    Aspettando un Suo prezioso parere, le porgo i miei saluti.maria

  330. buongiorno…sto assumendo un collirio in formula antibiotica di nome tobral,vorrei sapere se essendo comunque un antibiotico può far contrasto con la pillola anticoncezionale,pur non venendo ingerito! grazie

  331. sento da varie parti dire che l’intervento di cataratta potrebbe avere un nesso con l’insorgenza della maculopatia, come è successo a mia madre.
    vorrei sapere se ci sono degli studi in proposito che confermano questa voce.
    grazie

  332. Gent.mo dottore,
    in attesa del nuovo consulto oculistico, mi è stato chiesto di effettuare sia un tampone batteriologico, che citologico.Il primo è risultato negativo, mentre l’esito del secondo dimostra che c’è in atto una saponificazione del film lacrimale con verosimile componente allergica.
    Se è possibile vorrei sapere cosa significa “saponificazione del film lacrimale”, non ne ho mai sentito parlare prima.
    La ringrazio sempre per la Sua disponibilità e gentilezza.
    Maria

  333. Gentile dottore,
    mi chiamo Gabriella, ho 39 anni. Sono in cura da alcuni anni con il collirio Timoptol (0,50 una goccia al giorno)che ho preso anche in gravidanza, dopo aver consultato Telefono Rosso dato che nessuno specialista mi ha saputo consigliare, gravidanza interrottasi, purtroppo, alla 39 settimana perchè non c’era più battito.
    E’ stata una gravidanza fisiologica senza problemi nè per me nè per la bimba, ora il mio sospetto è che l’arresto cardiaco sia stato causato dall’uso del collirio. Gradirei, se possibile, un suo parere in proposito.

    La ringrazio
    Gabriella

  334. Gentile dottore,
    sono stato sottoposto a prk nel mese di dicembre 2010. A distanza di 10 mesi, l’uso del Nevanac è pericoloso ? Ho letto della possibile insorgenza di haze corneali.

  335. Spett.le Dottore,

    Questa estate tutto d’un tratto ad un occhio mi è comparso un gonfiore strano dato che lo avevo solamente al mattino e poi, durante la mattinata se ne andava.
    Mi sono recato in farmacia, che pensando fosse una puntura d’insetto, mi avevano consigliato una crema antibiotica.
    L’ho presa per un paio di giorni e sembrava che il sintomo se ne andasse.
    Da circa 20 giorni mi si è riproposto il problema ma non piu di giorno ma di sera prima di andare a letto.
    Mi sento l’occhio lacrimare e presenta un leggero gonfiore alla palbebra.
    Mi saprebbe dire cosa potrebbe essere? Un’allergia, o un infezione non curata bene?
    La ringrazio in anticipo e le auguro buona serata.
    Distinti Saluti
    Gianluca Cunico

  336. Si, è vero.la cosa migliore è recarmi di nuovo dall’oculista, anche perchè ho notato che gli occhi di notte quando mi sveglio sono arrossati nella congiuntiva, cosa che non mi accade durante gli occhi..e poi questa sensazione di occhio pesante e con muco vischioso e trasparente mi preoccupa.
    un saluto,maria

  337. Cara Laureta,
    in questo caso la cosa migliore da fare è recarsi al più presto presso un pronto soccorso ospedaliero. L’ospedale universitario Careggi è un’ottima struttura: le consiglio di rivolgersi lì.

  338. Cara Maria,
    Mi risulta difficile darle un suggerimento: dipende dal tipo di secrezione, che potrebbe essere normale durante una fase di riattivazione della congiuntivite allergica, ma potrebbe anche nascondere una sovrapposizione batterica. Non posso consigliarle altro che recarsi da un oculista per verificare. Mi rendo conto che è un consiglio ovvio generico, ma converrà che non è possibile eseguire diagnosi a distanza.

  339. Caro Liviu,
    di solito, al termine dell’intervento viene eseguita una medicazione, per cui la successiva applicazione di colliri e/o pomate può essere rimandata alla mattina giorno successivo.

  340. Caro Giuseppe, televisione e monitor del computer determinano un rallentamento del tempo di ammiccamento. In occhi con alterazioni del film lacrimale, questo può determinare occasionali sintomi di discomfort e irritazione della superficie oculare.

  341. Cara Alice, l’unico rischio legato ad impiego dei lubrificanti è un eccesso di esposizione alla tossicità legata alle sostanze chimiche che garantiscono la conservazione del prodotto. Questo rischio può essere eliminato utilizzando preparazioni prive di conservanti (per es. monodosi). Non c’è invece alcun effetto sulla pressione oculare.

  342. Gentile dottore,io ho un frattello qe a tagliato con fresibel pietre la venna del occhio destro.ora quel occhio solo li piange perche ha taliatto la vena del lacrime .io volevo sapere dove poso trovare uno specialista occhulistico .a firenze o ale vicinanze di firenze perche non ho la posibilita di spostarmi piu lontno di toscana. con rispetto laureta se e posibile aspetto questa risposta con masima urggensa ..grazie

  343. Salve Dott., volevo chiederLe un’ultima cosa..da due notti , mi sveglio con la sensazione di avere l’occhio destro pesante, e mi sono accorta che è arrossato adesso anche dentro, con del muco trasparente ed entrambi gli occhi appaiono leggermente gonfi e sporchi.
    Io sto seguendo la terapia, ketoftil e gocce di lubrificante Oxyagel(il mio oculista mi ha consigliato anche Hylo comod). Lei mi ha anche consigliato di usare per 5 giorni al mese come cura di mantenimento il Fluaton, ma siccome ho utilizzato il tobradex per quasi tre settimane in questo momento non sò se è il caso di riprendere un cortisone.
    La mia domanda riguarda questo muco vischioso che noto solo quando il mio occhio è a riposo notturno, gli occhi che diventano arrossati e questo sporco che appare come quando l’occhio è appiccicato. devo riandare dall’oculista? magari fare un’analisi delle lacrime?io non sò più cos’altro fare, mi creda.Da luglio non faccio altro che usare colliri e prendere antistaminici. Non ho più nemmeno truccato gli occhi e le lenti a contatto sono ormai un ricordo..cosa mi consiglia?Un saluto,Maria

  344. Salve Dottore

    Il tobradex gocce si prende subito già dal giorno dell’intervento per cataratta togliendo la garza o bisogna aspettare il giorno dopo (in cui ci sarà il controllo)?

    Grazie!

  345. Grazie per la risposta. Venerdì scorso mi sono fatto visitare per una seconda opinione da un altro oculista. Il residuo non è talmente piccolo da poter essere riassorbito ma è ben ancorato e mi è stato detto che se non dà fastidio può stare li. Riguardo questi sporadici episodi di lacrimazione serale (ad entrambi gli occhi) mi è stato detto di utilizzare delle comunissime lacrime artificiali. Mi ha spiegato che durante un intervento di cataratta il film lacrimale viene comunque interrotto (anche se per poco tempo) è ci vorrà un pò affinchè il tutto si riassetti. Ma mi chiedo come mai prima non avevo mai avuto problemi di questo tipo e come mai anche l’occhio operato la sera davanti alla TV mi inizia a lacrimare ? Non succede tutte le sere ma alcune volte e non mi accade se magari sono fuori casa ma solo davanti alla TV.

    Solo per un mero senso di cronaca adesso l’occhio operato vede nuovamente 10/10, a quanto pare era dovuto ad un periodo di assestamento dopo aver eliminato il punto di sutura che con la sua eliminazione ha assottigliato l’anisometropia visto che adesso porta una miopia di -1,5 e un astigmatismo di -0,75 (anche se prima dell’intervento il mio astigmatismo era di -1,75 bho! dove sarà finito il resto ?) e anche l’effetto appannato è migliorato di molto effetto da imputare a quanto pare a quell’unico decimo che non era corretto (prima 9/10 adesso 10/10).

    Grazie ancora

  346. Buongiorno,
    vorrei sapere se usare un collirio lubrificante tutti i giorni può portare ad effetti collaterali e/o danni e se può provocare l’aumento della pressione dell’occhio. E’ da un anno circa che uso 1 o 2 volte al giorno il Systane (nei rari casi disperati 3 volte) e la pressione dell’occhio è passata da 12 a 17.
    Grazie
    Alice

  347. Grazie dottore, per avermi rassicurato, magari facendo una visita dall’allergologo riuscirò a combattere meglio questa nuova situazione per me. Riguardo i cuscini oggi stesso provvederò a cambiarli , magari in lattice .
    invece il suo consiglio sul mare mi rende felice anche perchè ho evitato di andarci nell’ultimo mese, pensando che il sole mi facesse male, pur mettendo gli occhiali da vista e mascherina sopra..ma a quanto pare mi sono sbagliata!
    La Ringrazio infinitamente per la risposta e soprattutto per avermi sopportata, è un periodo molto stressante per me..emotivamente e fisicamente per motivi personali e mi rendo conto di essere più fragile, e di questo mi vergogno un pò.Pertanto mi perdoni per averla bombardata di mail.
    Un saluto, Maria

  348. Cara Maria, fintanto che lei resterà esposta all’allergene, la reazione allergica ricorrerà sempre. La terapia può ridurre l’intensità dei sintomi, ma non risolvere completamente il problema.
    Purtroppo esistono allergeni ubiquitari, quali gli acari ad esempio, da cui è difficile allontanarsi. Deve avere pazienza e seguire le indicazioni terapeutiche che le verranno date, senza spaventarsi perchè queste sono malattie fastidiose, ma non gravi.
    I motivi per cui la reazione si accentua la notte possono essere vari: per esempio variazioni dell’assetto ormonali, dello stato del sistema vegetativo, una maggiore esposizione all’allergene. Provi a cambiare i cuscini, che sono notoriamente un ricettacolo di acari. E magari un periodo al mare, lontano dalla polvere di casa potrebbe essere di giovamento.

  349. Caro dott. mi scuso se inserisco quest’altra mia mail , ma stasera sto avvertendo un particolare bruciore agli occhi e mi chiedo come mai, prendendo aereus ormai da luglio e avendo fatto fino a ieri tobradex e ketoftil io continui ad avere questi sintomi di occhio non ancora guarito..mi scusi ma sono un pò preoccupata , perchè quando sembra che il problema si stia risolvendo ecco che appare un altro sintomo, o che gli occhi mi mostrano che ancora stanno male..non sò nemmeno perchè durante la notte i miei occhi finiscono per gonfiarmi e al mattino appunto mi sveglio con le palpebre pesanti e un occhio in particolare è un pò più gonfio dell’altro, sia la palpebra superiore che la inferiore, questo gonfiore dopo un paio di ore sparisce….ma perchè al mattino gli occhi sono gonfi? l’allergia è più forte nelle ore notturne?Ma devo continuare aereus e se sì, per quanto ancora?
    Scusi le innumerevoli domande e la mia doppia mail, ma sono un pò spaventata da un problema che potrebbe sembrare banale,ma che per me non lo è affatto.
    Purtroppo, anche portando gli occhiali da quasi un mese ininterrottamente e non usando trucchi sugli occhi, continuo ad avere questi disturbi e non sò più cosa fare…
    Mi scusi ancora dottore per il mio sfogo ma se può, mi faccia chiarezza.
    Maria

  350. Gent.mo dott. La ringrazio di cuore per i suggerimenti e per la celerità nel rispondermi,
    con questa mail vorrei dirLe che mi ha aiutata tanto, e spero di risolvere definitivamente nel tempo questo fastidioso problema.
    La prossima settimana vedrò di poter effettuare il patch test , sò già di avere un’allergia agli acari e alla polvere in generale, ma vorrei capire di più..magari c’è ancora qualcos’altro che mi crea problemi e il mio medico mi ha consigliato di fare questi test.Nel frattempo Le chiedo , continuo l’antistaminico aereus o no?La mattina a volte ho il naso che mi gocciola e prurito sia al naso che agli occhi.
    Riguardo ai trucchi, sinceramente non penso di truccarmi gli occhi per molto tempo , pensavo più a una terra per colorare il viso che si è impallidito, malgrado la stagione, poi inserirò un cosmetico alla volta, così da vederne la reazione, e naturalmente userò quelli consigliati dalla mia farmacista, ipoallergenici e testati senza nichel e altri allergeni.
    Chissà,magari lentamente tornerò alla normalità, e riuscirò anche se per poche ora al giorno a rimettere le lenti a contatto (usa e getta) così da non affaticare troppo gli occhi.Ho anche smesso, ahimè , di andare a mare, perchè ho paura che sudando, mi arrivi si irritino gli occhi o magari con la luce, tutto ricominci e sebbene da siciliana mi faccia soffrire non vivere il mare a settembre, farò la brava..pazienza!
    La ringrazio ancora per la disponibilità e complimenti per questo blog.
    Un caro saluto, dalla Sicilia con gratitudine.Maria

  351. Cara Paola,
    Non so se sarò in grado di tranquillizzarla, ma, creda, spesso l’anisocoria è una condizione assolutamente benigna, come probabilmente lo è in suo figlio, avendo gli accertamenti a cui è stato sottoposto escluso la presenza di patologie importanti.
    Per rispodere specificamente alle sue domande:
    1) la prova dei colliri ha un valore diagnostico molto limitato e non fornisce informazioni aggiuntive a quelle ottenute con la RNM. Pergiunta, alcuni colliri necessari per eseguire in modo completo questa prova sono di difficile reperimento.
    2) Non so dirle se con il tempo la pupilla potrà tornare normale. Bisognerebbe conoscere la causa esatta per fare una prognosi attendibile. Se la causa fosse un infezione virale, potrebbe con il tempo recedere o ridursi in modo significativo.
    3) Condivido in parte l’opinione dei colleghi: pur non potendo escludere completamente il nesso causale, ritengo che l’anisocoria sia difficilmente imputabile all’anestetico Carboplyna o alla procedura odontoiatrica. Peranto, rimuovere la piombatura mi sembra un tentativo inutile. Di conseguenza, ulteriori visite odontoiatriche non deve rappresentare un timore. Anzi, dal momento che problemi dentari (carie, granulomi, ascessi ecc.) non curati possono causare infiammazioni oculari, è assolutamente necessario che suo figlio completi tutte le terapie dentarie ritenute necessarie. Non posso, infatti, escludere che l’anisocoria possa essere stata causata da un’iridociclite non diagnosticata indotta da un focolaio di infiammazione dentale (daltronde, suo figlio ha notato l’anisocoria in modo occasionale, guardandosi allo specchio, non perchè associata ad una specifica sintomatologia).
    4) Un’anisocoria benigna non comporta alcuna limitazione alla normale vita di suo figlio e non necessita di alcuna precauzione particolare: se necessario, può essere utile una correzione del leggero difetto refrattivo (i.e. 0,75) con occhiali o lenti a contatto, e l’impiego di occhiali da sole in condizioni di forte luce ambientale (per es. al mare, in montagna, ecc.).
    5) Se l’anisocoria comporta per suo figlio un trama emotivo insostenibile o un importante disagio estetico, è possibile trovare un collirio miotico da instillare periodicamente per ridurre il diametro della pupilla, oppure utilizzare una lente a contatto diaframmata. Ovviamente né il collirio miotico, né la lente a contatto sono terapie, ma esclusivamente soluzioni per correggere il difetto estetico. Il suo oculista potrà senz’altro aiutarla in questo.

  352. Cara Maria,
    Almeno per adesso, riduca al minimo l’uso di prodotti cosmetici e dia comunque la preferenza a prodotti ipoallegenici, seguendo le indicazioni del suo farmacista. Per la detersione, per il momento si limiti ad usa uno shampo neutro delicato diluito in acqua e provi successivamente le garze preimbibite utilizzate per l’igiene oculare postoperatoria. Anche qui, il farmacista le saprà consigliare. Per l’igiene personale, eviti anche saponi liquidi e bagno schiuma ed utilizzi del semplice sapone di Marsiglia. Per qualche settimane eviti anche di usare creme antirughe. Potrà ricominciare ad utilizzate le lenti a contatto appena i sintomi sono completamente scomparsi, ma riprenda l’uso gradualmente, da 2 ore al giorno, aumentando progressivamente fino ad un normale utilizzo nell’arco di alcune settimane.
    Ovviamente il rischio che le compaia una nuova reazione allergica non si può escludere. Per questo, il ritorno alla normalità deve essere fatto gradualmente, reintroducendo un elemento alla volta per identificare con più facilità quello che dovessere risultare allergenico.

  353. Caro Giuseppe,
    Proviamo a rispondere alle sue domande:
    1 – Normalmente i residui lenticolari non causano problemi e si riassosbono spontaneamente se non sono troppo grandi. Talvolta, però, possono determinare processi infiammatori cronici, ma ovviamente non possiamo stabilire a priori se questo sia accaduto o possa accadere nel suo caso. Dipende dalle dimensioni e dalla sua reattività individuale.
    2 – L’occhio secco è una patologia molto frequente, escluderei che dipenda dall’intervento. La risposta positiva al cortisonico potrebbe indicare una tendenza allergica che amplifica il discomfort oculare. Provi con un collirio antistaminico ed eviti l’uso di colliri multidose: il conservante di solito è mal tollerato in casi come il suo. Non possiamo dirle se è una cosa che si porterà dietro per tutta la vita, probabilmente dovrà imparare a convivere con un certo discomfort che assumerà un andamento ciclico, anche in funzione delle condizioni ambientali, con episodi di recrudescenze alternati a periodi di remissione della sintomatologia. Un’appropriata correzione può aiutarla a controllare i fastidi.
    3 – Ovviamente, non sappiamo perchè l’occhio operato vedeva 10/10 prima dell’intervento e adesso vede solo 9/10. Le cause possono essere molte: un malposizionamento della lente, un astigmantismo postoperatorio non corretto, una iniziale cataratta secondaria, un edema maculare o altre ancora. Sono tutte cause facilmente identificabili durante una visita oculistica.

  354. Mì scusi ancora Dottore, pensavo che il Dott. Lanzetti collaborava con il vostro blog. Se può aiutarmi a chiarire la mia situazione, la ringrazio.

    Carissimo dottore,
    sono la mamma di Riccardo, mio figlio quattro mesi fa è stato colpito da midriasi all’occhio sinistro. Tutto è cominciato dopo aver fatto la cura di una carie in zona26 del dente molare. (Forse sarà stato casuale) .Il giorno dopo mentre si specchiava sì e accorto di avere la pupilla dilatata. Inizialmente abbiamo pensato a una situazione provvisoria dovuta a un fastidio che mio figlio accusava all’occhio associando la cosa a un problema di allergia primaverile.

    Alla prima visita oculistica il dottore l’ha tenuto sotto controllo per una settimana, facendogli applicare un collirio, dopodiché, mi ha consigliato una visita dal neurologo con una risonanza magnetica dell’encefalo con contrasto e l’angioROM DEI VASI INTRACRANICI. La visita neurologica ha escluso qualsiasi problema cerebrale confermando alla visita una pupilla iporeagente. L’esito della risonanza, grazie a Dio è stato anche negativo, il neurologo mi ha consigliato un’altra valutazione oculistica con test di collirio.

    A distanza di due mesi abbiamo fatto un ricovero in ospedale, qui mio figlio è stato sottoposto a numerosi controlli: RMN del’ encefalo e midollo con e senza Mdd, TAC massiccio facciale, consulenza neurologica, otorino, endocrinologica (ipotiroidismo sub clinico) consulenza allergologica con risultato negativo. Tutti questi esami sono stati di esito negativo non siamo riusciti a capire la causa scatenante, del problema.

    Per quanto riguarda l’anestesia che il dentista ha usato (la carboplyna, anche se fra gli effetti collaterali poteva causare midriasi) i medici hanno escluso che potesse essere la causa. Come diagnosi di dimissioni risulta Anicrosia con paralisi intracranica del terzo n.c. di sinistra.

    Durante il ricovero, una volta, è stata fatta una prova collirio, la pupilla è diventata piccolissima, mio figlio da vicino non vedeva più ombrato, mentre da lontano vedeva male. Dopo che l’effetto del collirio è passato, la pupilla ha riacquistato la forma dilatata. A una seconda prova collirio, dopo una settimana non ci è stata nessuna reazione. Una dottoressa in servizio mi ha spiegato che bisognava fare altre prove prima del trovare il collirio giusto. Altre prove però non sono state fatte, ma abbiamo fatto per 20 giorni una fiala di benexol B12 sperando di vedere dei cambiamenti.

    Ora la situazione non è cambiata mio figlio da lontano secondo i medici ha una vista 10/10 da vicino l’occhio sinistro vede ombrato con una gradazione di 0.75, non sono state consigliate lenti, ma un controllo fra un mese. Spero di aver spiegato con precisione tutto.

    Caro dottore,
    anche se mi hanno detto di stare tranquilla, io sono molto preoccupata, vorrei farle alcune domande e chiederle di consigliarmi altre terapie o indicarmi dei centri specializzati per curare questa patologia.
    Prima di tutto vorrei sapere quali rischi in futuro ci saranno per l’occhio e per la vista, mio figlio ha 33 anni.
    Mi domando perché’ non hanno insistito con la prova collirio?
    Col tempo la pupilla potrà tornare normale?
    Secondo lei l’anestetico del dentista può essere stato la causa?
    Mio figlio vorrebbe rimuovere la piombatura del dente potremmo fare un tentativo?
    Andare dal dentista adesso ci fa paura esiste un altro anestetico più leggero?
    Mio figlio potrà svolgere una vita normale o deve usare delle precauzioni per proteggere l”occhio?
    Attraverso la sua esperienza ha mai avuto dei pazienti con casi analoghi che sono guariti?

    Sono ansiosa di ricevere delle risposte. La prego di aiutarmi a capire perché’ queste cose accadono a un giovane sano che non fuma non beve e conduce una vita tranquilla?

    Io ho perso la mia serenità guardare negli occhi di mio figlio mi fa paura.

    Saluti. Paola.

  355. Gentilissimo Dottore, in aggiunta alla mia ultima mail in risposta alla sua , volevo chiederle alcune cose che mi sono sfuggite.
    La prima fra queste, potrò in futuro truccare i miei occhi e se sì esistono secondo lei cosmetici che non diano problemi con allergeni? io ancora oggi non sò se mi ha determinato questa dermatite una matita per occhi o una terra abbronzante. La mia farmacista mi ha consigliato la linea della Dolomia, ma io nn sò cosa fare e francamente non voglio tornare con gli occhi penosi e gonfissimi.
    Altra cosa che vorrei sapere da Lei è se posso lavarmi gli occhi e il viso con l’acqua o è sconsigliato? esistono dei detergenti soprattutto per gli occhi , sembrano tutti buoni..ma ho paura di sbagliare anche in questo.Prima non ho mai avuto problemi nè per gli struccanti (uso la linea Avène anche come crema antirughe)ma adesso non sò nemmeno come lavarmi.
    In ultimo , una cosa che mi interessa molto è sapere se con questo disturbo potrò tornare a indossare le lenti a contatto, io uso le usa e getta della dailies, ma potrò rindossarle sparito il problema?Riguardo la mia situazione, stamattina, i miei occhi stanno molto meglio e l’eruzione e il gonfiore palpebrale sembra quasi sparito. Ho preso in farmacia il Ketoftil monodose e anche il lubrificante Oxyal, continuo il tobradex per altri due giorni come prescrittomi dal mio oculista e il luxazone fino a domani(in totele 3 giorni).
    Spero di non averla tormentata troppo con tutte le mie domande e mi scuso anticipatamente, solo che ho paura di sbagliare qualcosa e di compromettere sia la guarigione e magari di innescare nuove reazioni allergiche.
    Coridali saluti , Maria

  356. grazie Dottore della risposta immediata.il bruciore efettivamente e’ scomparso subito.
    Carmela

  357. Innanzitutto complimenti per il blog di cui sono venuto a conoscenza solo adesso. La mia storia è abbastanza tribolata e se avrete la bontà di leggerla Vi ringrazzierei anticipatamente, cercherò di essere il più sintetico possibile.

    Sono un uomo di 44 anni e cerca un anno fà, a causa di continui abbassamenti del visus, mi è stata diagnosticata una cataratta giovanile all’occhio sx. Ho cercato di rimandare il più possibile l’intervento per la paura ma alla fine ho dovuto affrontarlo. l’11 Luglio di quest’anno ho effettuato l’intervento e da lì è iniziato il mio calvario sia psichico che oftalmico. Premetto che ho portato gli occhiali da sempre con un visus di 10/10 in entrambi gli occhi ovviamente con le opportune correzioni.

    L’intervento è andato in parte bene, dico in parte perchè è stato lasciato un piccolo frammento di cristallino (non riassorbibile) è praticato un punto di sutura (cosa desueta oramai).

    Dal giorno dell’intervento ho una visione non proprio nitida ma leggermente opaca, leggeri lampi di luce quando cerco di focalizzare da vicino e suppongo un problema di lacrimazione ma la cosa che mi ha fatto sfiorare la depressione e che mi è stata provocata una anisometropia di ben 4 diottrie. l’IOL impiantada da 16D ha corretto troppo la mia miopia e pertanto adesso mi ritrovo ad avere sull’occhio operato -1,00 e -1,00 di astigmatismo e sull’occhio non operato -3.25 e – 2,85 di astigmatismo. Ciò ovviamente per rimettere nuovamente gli occhiali mi ha dovuto far penalizzare l’occhio “buono” abbassando la correzione e vedendo solo 8/10 mentre il sx operato non và oltre i 9/10 (strana sta cosa).

    Adesso passo alle domande che disgraziatamente non sono poche chiedo scusa anticipatamente:

    1 – Il residuo di cristallino lasciato in sede cosa può provocare ? E possibile che la vista opacizzata sia dovuto ad esso visto che dall’esame dell’occhio (cornea e fondo oculare) tutto è OK ?
    2 – Questa senzazione di occhio secco che è leggermente rientrata dopo aver eliminato il punto di sutura (circa 15 gg fà) in virtù del fatto che non ho mai sofferto di questo disturbo in vita mia a cosa può essere dovuto ? E’ una cosa che mi porterò dietro per tutta la vita o può essere imputato anche ad un occhiale che non corregge perfettamente il visus e pertanto porta a sforzare gli occhi ? Alle volte infatti accade che la sera davanti la TV mi iniziano a lacrimare e bruciare entrambi gli occhi e non riesco a trovare colliri che mi possano rinfrescare. Cosa strana è che dopo l’eliminazione del punto di sutura ho messo per una settimana un collirio a base di cortisone e antibiotico (solprene) e in questa fase il mio occhio andava bene, appena l’ho sospeso dopo 8 giorni sono reiniziati (in maniera più lieve) i fastidi. Ci può entrare qualcosa il residuo di cristallino che magari provoca una leggera infiammazione ?
    3 – Come mai l’occhio operato che prima (corretto) vedeva 10/10 adesso vede solo 9/10 ?

    Scusandomi ancora per la lunghezza del quesito, Vi ringrazio anticipatamente se potreste anche tramite email fornirmi anche dei nomi di colliri che possano alleviare questa noiosa e invalidante sensazione di bruciore e lacrimazione serale.

    Grazie

  358. Grazie innanzitutto per la Sua risposta in tempi brevissimi.
    Parlerò con il mio oculista dei Suoi suggerimenti circa la terapia e penso che presto fisserò una visita al centro da Lei citato a Messina.
    attualmente con il tobradex e il luxazone la situazione è migliorata, ma resta un pò di lacrimazione e il rossore palpebrale.ma il luxazone lo faccio solo da ieri, forse necessita di un altro paio di giorni.solo che ho letto che l’uso dei cortisonici dovrebbe essere limitato nel tempo per cui sia il tobradex che il luxazone dovrei smetterli a breve.Spero di superare il problema e la ringrazio infinitamente per la Sua corte e preziosa risposta.Maria

  359. Cara Maria,
    la sua situazione sembra abbastanza chiara: lei è un soggetto atopico che manifesta una sintomatologia allergica a vari tipi di agenti allergenici, anche ubiquitari (come gli acari ad esempio), quindi è destinata ad avere facili recidive. Vista la sua buona risposta alla terapia cortisonica (Tobradex e Luxazone), si tratta adesso di individuare una terapia di mantenimento che impedisca o limiti la frequenza delle crisi allergiche.
    Le suggeriamo di seguire queste indicazioni di trattamento che dovrà continuare per almeno 3 mesi e che potrnno essere modificate dal suo oculista a secondo della risposta clinica:
    1) un antistaminico usato con regolarità (per es. Ketoftil monodose oppure Visuglican monodose, 3 volte al giorno)
    2) un lubrificante, che dovrà utilizzare per facilitare l’allontanamento dell’allergene dalla superficie oculare (per es. Oxyal monodose: più volte al giorno secondo necessità)
    3) un cortisonico di superficie usato a brevi cicli mensili (per es. Fluaton monodose 1 goccia 2 volte al giorno per 5 giorni al mese)
    Faccia attenzione: eviti per quanto possibile i colliri multidose, in quanto soggetti come lei sono molto spesso allergici al conservante, fatto che riduce notevolmente l’efficacia della terapia.
    L’opportunità di eventuali terapie sistemiche dovrà essere valutata dall’oculista che la prenderà in cura. Non possiamo fornirle nomi di specialisti, ma un problema come il suo può essere trattato con successo in un centro universitario che si occupi di patologie della superficie oculare (un’ottimo centro, per esempio, si trova a Messina)

  360. Salve Dottore, sono Maria e le scrivo piuttosto avvilita perchè dal mese di luglio ho un problema riguardante gli occhi che non sono riuscita a risolvere nè andando da un oculista, anzi tre, nè da un dermatologo e nemmeno rivolgendomi disperata a un allergologo.Le spiego: i primi di luglio ho iniziato ad avere una forte lacrimazione a entrambe gli occhi, con gonfiore alle palpebre e arrossamento, ho smesso di usare le lenti a contatto e mi sono recata dopo un paio di giorni dalla mia oculista.Mi ha detto che era solo un problema di tipo allergico e mi ha prescritto prima il tobradex e poi di tamponare gli occhi con acquafredda e mettere gocce di lubrificante, Systence Balance,.Il problema continuava così mi ha indirizzata a un allergologo, questi mi ha costatatoun’allergia agli acari, mi ha prescritto Aerius 1cp al dì per un mese, e Allergodil collirio, da instillare due volte al giorno fino a scomparsa sintomi.
    Per 15 gg circa il problema del gonfiore è sparito restando la lacrimazione piuttosto copiosa, poi s’è ripresentato dopo ferragosto.Gonfiore e palpebra rossa sopra e sotto, nelle cosiddette borse , tutto gonfio e rosso. quindi..e con presenza di rughette che nn ho in condizioni normali.Mi reco dall’oculista che mi dice che non ho nulla e di aspettare che sgonfi, naturalmente cambio oculista che mi riscontra una leggera stenosi ai dotti lacrimali e mi prescrive Exocin coll, peerchè trova del muco in entrambi gli occhi.Per il gonfiore mi dà Ketoftin unguento da instillare la sera, dopo qualche giorno mi rivede e trova un dotto lacrimale più aperto e mi fa continuare con il tobradex, per 5 gg.al terzo giorno di Tobradex , messo 3 volte al dì, gocce lacrimali 2 volte al dì e Aerius , ieri mattina mi risveglio con un occhio quasi totalmente chiuso, e l’altro gonfio ma meno.La notte mi era venuto un gran prurito e sentivo l’occhio inumidirsi, al mattino ero un mostro.Le palpebre rugose e arrossate e in più sopra e sotto.Chiamato il mio medico mi suggerisce di andare al pronto soccorso di palermio, Ospedale civico, e lì l’oculista mi ha prescrittto un decongestionante , mi ha poi fatta vedere da un dermatologo che mi ha detto che avendo una Dermatite da contatto poteva solo prescrivermi una pomata, Luxazone.
    Rientrata a casa sono riuscita a rintracciare l’oculista che m’ha consigliato telefonicamente di continuare il tobradex, mettere il luxazone 3-4 volte al giorno esternamente.
    Stamattina è meno gonfio uno l’altro sembra guarito..fino alla prossima volta.adesso io qui Spero davvero che Lei possa consigliarmi almeno daa chi andare per risolvere questo problema..perchè mi creda sono disperata.Non sono andata più a mare, non riesco a uscire di giorno perchè vivendo in Sicilia e in piena estate ancora il sole mi accieca pur portando gli occhiali da vista.Mi aiuti se può.Maria (disperata)

  361. Cara Carmela,
    la soluzione otologica Cue contiene alcoli, olii e altre sostanze irritanti per la superficie oculare, ma il contatto accidentale con l’occhio non è in grado di causare danni seri e permanenti. Se il bruciore è scomparso e non avverte altri sintomi, ritenga l’incidente concluso senza conseguenze.

  362. buonasera dottore,
    una domanda: per errore ho utilizzato la soluzione cue (soluzione otologica) al posto del collirio EXOCIN per una congiuntivite. A parte il grande bruciore immediato che ho risoltocon abbondante acqua fresca, posso avere problemi ulteriori?
    sto comunque usando il collirio per la conguintivite.
    grazie CARMELA

  363. Cara Antonella,
    Un trattamento di 10 giorni con Cloradex non comporta rischi. Anche se dovesse sviluppare un rialzo del tono oculare, questo recede spontaneamente con la sospensione del farmaco. Pertanto se la terapia le è stata prescritta da uno specialista, la segua senza timori come indicato

  364. Cara Giusy,
    Non c’è alcun bisogno di sospendere la pillola anticoncezionale. L’unica influenza che può avere con l’intervento di chirurgia refrattiva è correlato alla tendenza degli estroprogestinici ad indurre occhio secco. Per tanto, se gli accertamenti preoperatori hanno stabilito che la sua funzione lacrimale è compatibile con l’intervento, sospendere per alcuni giorni la pillola non ha alcun senso.
    Anche se fosse affetta da un occhio secco di rilevanza clinica, interrompere la pillola temporanenamente non servirebbe a molto, mentre andrebbe rivalutata l’indicazione stessa all’intervento oppure iniziare un trattamento che cerchi di ripristinare una sufficiente lacrimazione: in questo caso potrebbe essere necessaria la sospensione permanente della pillola estroprogestinica

  365. Buona sera vorrei un consiglio.
    Ho riportato verso fine luglio abrasione corneale e congiuntivale all’ occhio sx. dovuta alla cinghia di una borsetta.
    Sono stata visitata il 7/8/11 , l’occhio è stato bendato x 2 gg. applicata ribomicin pom.e successivamente naflox coll. 3 volte al dì x 10 gg.

    Terminata la cura dopo 15 gg. ho deciso bene di rompere le scatole e farmi rivedere in quanto avvertivo bruciore, 1 po’ di prurito con la sensazione di avere qualcosa nell’occhio e avvertendo fastidio alla luce.
    Concludendo le abrasioni sono guarite, ma è presente un’ iperemia congiuntivale e sto applicando cloradex coll. 3 volte al dì x 10 gg. per entrambi gli occhi.Domanda:
    NON E’ TROPPO USARLO PER 10 GG? Finito il cloradex userò xiloial coll. 3 volte al dì per 1 mese circa .

    Grazie Antonella

  366. DEVO SOTTOPORMI AL LASER PER CORREGGERE LA MIOPIA E DAL MOMENTO CHE ASSUMO LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE VORREI SAPERE QUANTO TEMPO PRIMA DELL’INTERVENTO LA DEVO SOSPENDERE. E SE LA SOSPENDO UNA SETTIMA NA PRIMA PUO’ COMPORTARE QUALCOSA?

  367. Cara Stefania,
    stia tranquilla: un impiego controllato di bupropion e alprazolam (Xanax), nel rispetto delle indicazioni, controindicazioni e precauzioni d’uso, non causa danni permanenti a carico dell’apparato visivo. L’effetto indesiderato oculare più frequente è la secchezza oculare. Tale effetto è reversibile con la sospensione del trattamento. Inoltre, occorre ricordere che, seppur molto raramente, negli occhi anatomicamente predisposti (angolo stretto) si può determinare un aumento della pressione oculare che potrebbe provocare attacchi di glaucoma acuto, motivo per cui è consigliato sottoporsi ad una visita oculistica (cosa che lei ha ovviamente già fatto) prima di iniziare un trattamento con antidepressivi e/o benzodiazepine, per escludere questa predisposizione.

  368. Grazie, in effetti non intendevo chiedere se il Tobradex serve in assoluto, ma se poteva servire nel mio caso, comunque ho già prenotato la visita dall’oculista, perchè prima che mi rispondesse l’ho messo per una volta e ho sentito molto male per due -tre ore….magari sarà normale, ma ho pensato che prima di continuare è meglio andare dall’oculista come dice lei.

    Buona giornata

    Patrizia

  369. le volevo chiedere un’altra cosa ma gli antidepressivi e gli ansiolitici potrebbero causare dei danni visivi tali da non poter poi fare l’intervento visto che agiscono a livello del SNC (mi riferisco a terapia terminata con gli psicofarmaci)?
    La ringrazio vivamente del consiglio e mi ha chiarito molti dubbi
    Stefania

  370. Cara Patrizia,
    certo che il Tobradex serve!! Ed è anche un farmaco pericoloso se assunto in presenza di alcune patologie oculari!! Quindi, prima di impiegarlo, bisogna stabilire se è indicato nel caso suo: non mi sembra che il farmacista sia in grado di farlo. Anzi, il farmacista non dovrebbe mai suggerire colliri contenenti corticosteroidi, perchè potrebbero essere in atto patologie che ne controindicano la somministrazione e non aver la capacità di individuarle. Non a caso il Tobradex è dispensabile solo dietro presentazione di ricetta medica ed è una grave infrazione del farmacista suggerirlo in propria autonomia, in quanto potrebbe causare seri danni alla salute del paziente. Per tranquillizzarla le posso dire, comunque, che da come ha fornito la descrizione, è probabile che si tratti di un calazio e quindi il Tobradex potrebbe andar bene. Ma le sconsiglio ugualmente l’impiego senza aver prima consultato uno specialista.

  371. Buongiorno,
    da ormai una settimana solo ad un occhio ho un leggero edema della palpebra inferiore, di conseguenza l’occhio sembra più piccolo, abbassando la palpebra si vede che all’interno è rossa. Il problema peggiora fino a sera, in cui la asimmetria tra i due occhi è più evidente. Oggi poichè avevo anche la congiuntiva rossa ho deciso di andare in farmacia, mi hanno consigliato il tobradex, serve a qualcosa?
    Preciso che negli ultimi anni mi è capitato altre volte, però durava 1, massimo 2 gg….
    Grazie
    Patrizia

  372. Cara Stefania,
    si, se lo psichiatra le ha detto che terapia antidepressiva verrà prima o poi sospesa, il mio consiglio è rimandare l’intervento. Soprattutto se, nel frattempo, riesce a trovare un tipo di lente a contatto sufficientemente tollerata (con i nuovi materiali a disposizione, la tollerabilità alle lenti a contatto è stata enormemente migliorata).
    Poi, invece, se ritiene che, in funzione delle sue esigenze visive e delle sue abitudini di vita, il beneficio dell’intervento sia talmente grande da farle accettare i lievi rischi che ciò comporta, lo faccia, ma non interrompa il trattamento antidepressivo.

  373. Caro Dottore,
    la depressione mi è stata diagnosticata dallo psichiatra e sono in cura con lui da 8 mesi e a dir la verità sto meglio con la terapia che sto facendo, ci sono stati una serie di eventi nella mia vita che mi hanno condotto verso questa strada…
    per me fare l’intervento è molto importante sia perchè avverto disagio con gli occhiali (non li sopporto!!!) sia perchè le lenti a contatto non le sopporto molto…poi faccio anche sport ecc.. aspettavo da anni questo momento, ho dovuto aspettare un bel pò affinchè si stabilizzasse in quanto studiando all’università l’occhio ne risentiva abbastanza, da quando mi sono laureata la vista infatti non è più peggiorata… ancora non ho parlato con il mio oculista di questi farmaci che assumo anche perchè io non avverto nessun problema alla vista, casualmente ho letto su internet il problema che potrebbero dare facendo l’intervento. Da quanto lei mi sto riferendo comunque deduco che l’intervento è meglio non farlo fino a quando non termino la terapia con gli psicofarmaci, o sbaglio?

  374. Cara Stefania,
    personalmente, non sottoporrei mai ad un trattamento refrattivo un soggetto che assume psicofarmaci. Non tanto per il noto rischio di avere problemi a carico dell’endotelio corneale con conseguenti perdite di trasparenza della cornea (rischio più teorico che concreto), ma per una serie di ragioni che cercherò di sostanziare.
    Innanzitutto, è praticamente sicuro che lei andrebbe incontro a sintomi di discomfort oculare, forse anche importanti, associati all’occhio secco. Occorre considerare che l’azione farmacologica inibente la produzione e l’ammiccamento, tipico di questa categoria di farmaci, si sommerebbe a quella indotta dal trauma operatorio.
    Tuttavia mi preoccuperei ancora più di chiarire le motivazioni e il significato che lei attribuisce a questo trattamento e le sue aspettative. Di questo ne discuterei con lo psichiatra che la tiene in cura. Probabilmente non le sarà consigliato di interreompere sia il bupropione che gli ansiolitici (lo dovrebbe fare per molto tempo, almeno 6 mesi, non solo per pochi giorni: altrimenti non servirebbe a nulla).
    Se invece, non è in cura da uno psichiatra, come sospetto, prima di sottopormi all’intervento di chirurgia refrattiva, mi preoccuperei di capire chi si è azzardato a darle una terapia tanto pesante (gli psicofarmaci sono pericolosissimi se assunti al di fuori delle loro specifiche indicazioni e di uno stretto controllo specialistico) senza definire prima una diagnosi precisa e corretta (cosa che può fare solo lo specialista). Quindi il mio consiglio è di non affrontare questo intervento con leggerezza, non limitandosi al parere dell’oculista (che potrebbe sottovalutare il problema), ma di coinvolgere uno specialista dei problemi depressivi nella decisione finale

  375. Caro Marco, non è possibile darle una risposta. Potrebbero essere stati i liquidi di pulizia, o un granello di polvere sulla superficie interna della lente, oppure un’iniziale congiuntivite, o una lieve abrasione della cornea provocata dalla lente stessa. L’unica cosa da fare in queste cisrcostanze è sospendere l’uso delle lenti per alcuni giorni e, se il problema persiste, farsi visitare da uno specialista.

  376. Mi scuso per l’errore le compresse sono da 0.50 mg dello xanax (ansiolitico).
    Dell’elontril prendo una compressa al mattino, il principio attivo è il bupropione cloridrato, inibitore della ricaptazione della noradrenalina e dopamina, non agisce sulla serotonina.
    Il 10 Settembre dovrei fare la visita complessiva dell’occhio più la topografia corneale, anche in questo caso dovrei sottopormi alla visita senza assumere questi farmaci?
    Mi scuso per la precisione sul principio dei farmaci che lei già saprà, lo faccio per essere più chiara. La terapia l’ho iniziata inoltre il 13 gennaio e comunque non ho avvertito alcun problema a livello visivo, però ho letto che l’intervento con il laser è sconsigliato per l’opacità visiva che possono causare questi farmaci, un effetto collaterale che io non ho avvertito. Questa mattina ho provato a chiamare l’oculista e la segretaria mi ha detto che rientrerà la seconda settimana di Settembre ed è fuori e la visita è vicina…spero in una risposta immediata.
    Ringrazio in anticipo
    Stefania

  377. Caro Dottore io dovrei sottopormi all’intervento con il laser per correggere la miopia ma ho appena letto che in caso di assunzione di psicofarmaci non posso fare l’intervento.
    Prendo l’elontril da 150mg (antidepressivo) e lo xanax 2 compresse al giorno da 50mg.
    Dovrei quindi sospendere la terapia e poi sottopormi all’intervento? Ma dopo l’intervento posso riprendere la terapia?
    Non so come comportarmi il mio oculista è in ferie e non mi ha avvertito di questo…
    Ringrazio

  378. Buona sera Dottore, le scrivo per porle il mio problema. Porto da quasi un anno le lenti a contatto, ma non lo faccio sempre e fin da subito ho avuto problemi nel metterle e nel toglierle, ma col passare del tempo questo problema è passato grazie all’ aiuto di un optometrico. Ora mi trovo in vacanza da 3 giorni, ed il primo giorno ho utilizzato le lenti, comunque senza fare bagno o andare sulla sabbia perchè le ho usate solamente la sera. Il giorno seguente, durante il mattino, ho provato a mettermi le lenti e qui è sorto il problema; presa in mano la lente ed appoggiata lievemente sull’ occhio, quest’ ultimo ha cominciato a bruciare in modo intenso e la stessa cosa è avvenuta con l’ltra lente e di conseguenza l’ altro occhio. Ragion per cui non sono riuscito a mettermi le lenti. Adesso, volevo sapere quali fossero le ragioni e come evitare questo intenso bruciore che mai mi era capitato di sentire.
    Spero vivamente che lei possa darmi una risposta al più presto.
    Cordiali saluti e grazie.

  379. Cara Rossella,
    vorrei tanto capire che cosa diavolo sia un intervento di chirurgia refrattiva eseguito utilizzando due laser diversi.
    Spero che sia solo un equivoco generato dal tentativo in buona fede dell’oculista di rendere in termini molto semplici la procedura a cui lei è stata sottoposta e non uno dei tanti “specchietti per allodole” utilizzati troppo spesso nel nostro ambiente per “ammaliare” e reclutare i pazienti.
    Resta il fatto che i suoi sono sintomi che spesso affliggono i soggetti sottoposti a chirurgia refrattiva.
    Non mi riferisco al risultato funzionale che va valutato a parte – a tale proposito ritengo scorretto “assicurare” ad un paziente la corretta riuescita di un intervento: in medicina, soprattutto in chirurgia, la sicurezza assoluta non esiste – Tanto più che, più è alta la miopia di partenza, maggiori sono i rischi e le incertezze del trattamento. Mi consenta un breve sfogo: la colpa di questi “equivoci” è di voi pazienti, che non vi fidate dei medici che espongono in massima onestà i rischi, anche se rari, ma inevitabili, delle più semplici procedure chirurgiche, mentre vi sentite rassicurati e date la vostra fiducia a chi, scarsamente ispirato dai principi deontologici, assicura successi al 100%.
    Tornando al suo caso, per capire se la funzione visiva può essere migliorata dovrà verificare, con l’aiuto del suo oculista, se la scarsa qualità della visione sia dovuta ad una regressione dell’effetto chirurgico, ad una correzione parziale, oppure a problemi indipendenti legati allo stato della sua retina (che, ovviamente, rimane miope anche dopo l’intevento). Per quanto riguarda gli altri sintomi, sono probabilmente banali (intendo non pericolosi) ma fastidiosi episodi di discomfort oculare, attribuibili ad un occhio secco (frequentissimo dopo questo tipo di trattamenti) con cui dovrà imparare a convivere facendo abbondante uso di lacrime artificiali (NB: senza conservanti), come più volte suggerite nei vari articoli e commenti di questo blog e del sito Farmacologia Oculare

  380. 3 mesi fa ho effettuato una lasek per correggere una forte miopia (-10 e -9 con – 3,5 di astigmatismo). Per farlo, il medico scelto dopo tante ricerche, e per farmi togliere completamente gli occhiali (come assicuratomi) il dottore ha utilizzato due differenti laser, entrambi nello stesso giorno.
    Ad oggi, non vedo ancora bene (megli di prima, ma non alla stessa stregua). Ma ciò che mi sta torturando è il fatto che dal giorno dell’intervento è un susseguirsi di irritazioni, cheratiti e congiuntiviti. Ho gli occhi molto pesanti e doloranti nonostante i numerosi colliri, lacrime artificiali, defluenti etc etc che il dottore man mano mi consiglia. Per i primi due mesi, pessima visione a parte, mi è stato impossibile tornare al lavoro, in quanto l’esposizione all’aria condizionata peggiora ulteriolmente la situazione.
    a metà luglio la situazione pareva essere migliorata, sono riuscita a riprendere l’attività lavorativa (lavoro 8 ore al pc) per altre due settimane.
    Dopodichè sono andata in vacanza al mare, e la situazione era migliorata decisamente, tanto che pensavo che l’infiammazione fosse scongiurata. E così è stato per una 20na di giorni, dove sono riuscita a stare in spiaggia seza problemi. Sentivo un pò di fastidio quando, alla sera, truccavo gli occhi.
    Da una settimana circa sono rientrata a casa, e da un paio di giorni è ritornata l’infiammazione (eppure non sono stata a contatto con aria condizionata e non ho ancora ripreso a lavorare).
    Ho gli occhi pesantissimi e doloranti. Una situazione disastrosa che mi crea nervosismi (tenga conto che non vedo nemmeno bene).
    Pensa che sia possibile che un intervento laser (doppio) possa rendere gli occhi così tanto sensibili (occhi sani, non avevo mai preso nemmeno una congiuntivite in vita mia!) e malati?
    Pensa che abbia una qualche speranza che col tempo passi?
    Grazie
    Rossella

  381. Caro Roberto,
    La bradicardia è presumibilmente dovuta al timololo (betabloccante) contenuto nel collirio Azarga.
    Per quanto riguarda la scialorrea, credo che non abbia nulla a che vedere con i colliri menzionati. Infatti, nessuna delle sostanze assunte possiede effetti colinergici, non è farmacologicamente plausibile (questi colliri tendolo a determinare l’effetto opposto, ovvero secchezza delle mucose) e non sono noti casi di eventi simili riportati in letteratura. Probabilmente le cause della sua scialorrea sono da ricercare altrove.
    Comunque, non posso esimermi da darle un consiglio: per un glaucoma ad angolo stretto, non è questa la terapia più indicata. Lei sta seguendo una terapia molto energica, quasi massimale, che è giustificata in forme avanzate di glaucoma ad angolo aperto. Ma nella forma ad angolo stretto (quella di cui lei riferisce di essere affetto), la corretta pratica clinica suggerisce prima di tutto di ridurre il rischio di chiusura d’angolo con uno specifico trattamento laser (iridoclasia YAG laser) e solo successivamente, se necessario, aggiungere un ipotonizzante oculare, meglio se con un’azione miotica (ma non colinergica nel suo caso). Si rivolga ad uno oculista che sia esperto nella gestone del glaucoma e sappia identificarre il trattamento più corretto per il suo caso clinico. Oltretutto, potrà in tal modo verificare se la sospensione dei farmaci assunti faccia regredire o meno la sintomatologia riferita.

  382. Gent.mo Dott. Mi chiamo Roberto e ho 54 anni. circa un’anno e mezzo fa da una visita di controllo mi è stato diagnosticato un glaucoma ad angolo stretto all’occhio sinistro che sto curando con collirio Azarga 1 goccia ogni 12 ore circa e la notte 1 goccia di Xalatan.
    In coincidenza dell’uso di questi colliri ho avuto una crescente scialorrea e bradicardia. Potrebbe essere solo una coincidenza ma ho fatto ogni genere di analisi possibili e immaginabili per il fastidio tremendo che questo scompenso mi comporta nella vita quotidiana. Tra l’altro tale scialorrea tende a “bruciare” il sottolingua e poi l’esofago. Da tutte le indagini che ho fatto (gastroscopia, eco-ghiandole salivari, visite neurologiche ottorine, markers tumorali e quant’altro) non è emerso nulla. L’unico sospetto di alcuni specialisti è legato all’uso di questi farmaci che, anche per uso topico, potrebbero dare questi problemi visto che alcuni di essi sono dei colinergici. Le chiedo cosa ne pensa in merito e quale dei due potrebbe eventualmente essere piu determinante in tal senso e quindi sostituito. Insomma le chiedo un consiglio sul come muovermi visto che lo specialista dice che devo pazientare ma ciò non è piu tollerabile. La saluto cordialmente Roberto

  383. Carissimo dott. Lanzetti,
    sono la mamma di Riccardo, mio figlio quattro mesi fa è stato colpito da midriasi all’occhio sinistro. Tutto è cominciato dopo aver fatto la cura di una carie in zona26 del dente molare. (Forse sarà stato casuale) .Il giorno dopo mentre si specchiava sì e accorto di avere la pupilla dilatata. Inizialmente abbiamo pensato a una situazione provvisoria dovuta a un fastidio che mio figlio accusava all’occhio associando la cosa a un problema di allergia primaverile.

    Alla prima visita oculistica il dottore l’ha tenuto sotto controllo per una settimana, facendogli applicare un collirio, dopodiché, mi ha consigliato una visita dal neurologo con una risonanza magnetica dell’encefalo con contrasto e l’angioROM DEI VASI INTRACRANICI. La visita neurologica ha escluso qualsiasi problema cerebrale confermando alla visita una pupilla iporeagente. L’esito della risonanza, grazie a Dio è stato anche negativo, il neurologo mi ha consigliato un’altra valutazione oculistica con test di collirio.

    A distanza di due mesi abbiamo fatto un ricovero in ospedale, qui mio figlio è stato sottoposto a numerosi controlli: RMN del’ encefalo e midollo con e senza Mdd, TAC massiccio facciale, consulenza neurologica, otorino, endocrinologica (ipotiroidismo sub clinico) consulenza allergologica con risultato negativo. Tutti questi esami sono stati di esito negativo non siamo riusciti a capire la causa scatenante, del problema.

    Per quanto riguarda l’anestesia che il dentista ha usato (la carboplyna, anche se fra gli effetti collaterali poteva causare midriasi) i medici hanno escluso che potesse essere la causa. Come diagnosi di dimissioni risulta Anicrosia con paralisi intracranica del terzo n.c. di sinistra.

    Durante il ricovero, una volta, è stata fatta una prova collirio, la pupilla è diventata piccolissima, mio figlio da vicino non vedeva più ombrato, mentre da lontano vedeva male. Dopo che l’effetto del collirio è passato, la pupilla ha riacquistato la forma dilatata. A una seconda prova collirio, dopo una settimana non ci è stata nessuna reazione. Una dottoressa in servizio mi ha spiegato che bisognava fare altre prove prima del trovare il collirio giusto. Altre prove però non sono state fatte, ma abbiamo fatto per 20 giorni una fiala di benexol B12 sperando di vedere dei cambiamenti.

    Ora la situazione non è cambiata mio figlio da lontano secondo i medici ha una vista 10/10 da vicino l’occhio sinistro vede ombrato con una gradazione di 0.75, non sono state consigliate lenti, ma un controllo fra un mese. Spero di aver spiegato con precisione tutto.

    Caro dottore,
    anche se mi hanno detto di stare tranquilla, io sono molto preoccupata, vorrei farle alcune domande e chiederle di consigliarmi altre terapie o indicarmi dei centri specializzati per curare questa patologia.
    Prima di tutto vorrei sapere quali rischi in futuro ci saranno per l’occhio e per la vista, mio figlio ha 33 anni.
    Mi domando perché’ non hanno insistito con la prova collirio?
    Col tempo la pupilla potrà tornare normale?
    Secondo lei l’anestetico del dentista può essere stato la causa?
    Mio figlio vorrebbe rimuovere la piombatura del dente potremmo fare un tentativo?
    Andare dal dentista adesso ci fa paura esiste un altro anestetico più leggero?
    Mio figlio potrà svolgere una vita normale o deve usare delle precauzioni per proteggere l”occhio?
    Attraverso la sua esperienza ha mai avuto dei pazienti con casi analoghi che sono guariti?

    Sono ansiosa di ricevere delle risposte. La prego di aiutarmi a capire perché’ queste cose accadono a un giovane sano che non fuma non beve e conduce una vita tranquilla?

    Io ho perso la mia serenità guardare negli occhi di mio figlio mi fa paura.

  384. Può senz’altro utilizzare Lumigan in alternativa a Saflutan. Tenga a mente, però, che sia il conservante che lo stesso principio attivo di Lumigan tendono ad essere meno tollerati e ad indurre una lieve iperemia congiuntivale.

  385. salve, sono in cura da gennaio per un glaucoma (saflutan 1 goccia per occhio al g); la pressione oculare è diminuita del 30% rientrando nel limite alto del range di normalità; faccio controlli (misurazione pressione e campo visivo ogni 4 mesi); a quanto pare la leggera escavazione del nervo ottico (os) nn è peggiorata; il mio problema riguarda 15 gg di vacanza ad agosto in cui nn potro’ contare su un frigo; posso sostituire il saflutan con il lumigan?

  386. Caro Lorenzo,
    le devo ricordare che è vietato dalla legge importare principi attivi per la produzione di farmaci se non si dispone della necessaria autorizzazione. Quanto meno, si affidi all’esperienza di un farmacista.

  387. Cara Francesca,
    Può usare Xiloial per tutto il tempo che vuole, meglio se nella formulazione monodose, per evitare i possibili fenomeni irritativi legati alla tossicità del conservante presente nel flacone multidose. Se ha vericato una tendenza al peggioramento dei sintomi legati alla secchezza oculare, provi ad aggiungere un paio di gocce al giono di Lipimix. Se non è sufficiente, potrebbe essere necessario un trattamento antifiammatorio, che dovrà però essere prescritto e periodicamente controllato dal suo oculista.

  388. gentile dott de gregorio buongiorno
    scrivo in quanto sono riuscito ad avere l’ibopamina dalla leiters in tempi notevolmente ridotti usando il coriere UPS e per cui stavolta spero di poterla utilizzare per più tempo e verificare i risultati che mi auguro possano ridare un po di gioia a mariagrazia.nel contempo ho scoperto la fonte di approvvigionamento che utilizza la leiters e stavo pensando di contattarli per chiedere la materia prima e realizzare il collirio senza “stress” e costi immani.se possibile sarebbe buono per tutti quelli che ne hanno bisogno:che ne pensa???
    in attesa di un suo gradito cenno le i nvio uncaro saluto

  389. vorrei sapere se xiloial a lungo andare può fare male, esiste un farmaco simile poichè mi sembra che lo xiloial non mi faccia più tanto effetto dopo 5 mesi che lo uso.ringrazio francesca

  390. Caro Mimmo,
    Aminoftal è una soluzione lubrificante a base di ialuronato di sodio, arricchita da tracce (pochi microgrammi per goccia) di quattro aminoacidi levogiri. Non ha alcuna attività antinfiammatoria, ma può essere utile per umettare e proteggere la superficie oculare e per aiutare i processi di riepitelizzazione successivi a trattamenti parachirurgici della cornea. Può tranquillamente utilizzarlo in entrambi gli occhi secondo le sue necessità. Non lo confonda con il Tobradex, che essendo un potente corticosteroide abbinato ad un antibiotico, non è indicato per trattamenti prolungati, va instillato solo nell’occhio in cui è stato prescritto, per il tempo strettamente necessario e sotto il controllo del medico specialista.

  391. Cara Giadina.
    Non è corretto fare diagnosi a diastanza. Le posso solamente dire che i sintomi riferiti e la secrezione potrebbero essere indicativi di una congiuntivite o di un occhio secco e consigliano quindi che si sottoponga ad un’accurata visita oculistica.

  392. vorrei avere delle informazioni in merito all’uso del collirio aminoftal, se posso utilizzarlo in ambedue gli occhi o solo nell’occhio dove ho fatto il trattamento per il cheratocono, il collirio mi è stato prescritto dall’oculista poiché avevo una forma di infiammazione agli occhi associato a rossore abbinato al tobradex. risp grazie

  393. Gentile Dottore, da una settimana ho riscontrato delle bollicine trasparenti all’interno delle palpebre inferiori di entrambi gli occhi, situate verso l’angolo esterno degli occhi.(non in corrispondenza delle ciglia, porprio dentro l’occhio.
    Nell’occhio destro è presente una bollicina anche sulla palpebra superiore, sempre verso l’esterno dell’occhio.. Non ho particolari fastidi, ma ogni mattina mi sveglio con gli occhi attaccati, inoltre penso che durante la notte mi lacrimi l’cchio destro perchè trovo tracce bianche (come dopo aver pianto e aver fatto seccare le lacrime).
    Premetto che sono da anni portatrice di lenti a contatto morbide, naturalmente ho interrotto adesso. Ma di cosa si può trattare?

  394. L’ibopamina, al momento, non è reperibile in nessuna forma farmaceutica, almeno sul territorio europeo. Presumo che l’immissione in commercio più prossima sia proprio il collirio.
    Per quanto riguarda il colore e l’odore (molto fastidioso), sono indicativi di una certa degradazione del principio attivo, che è particolarmente instabile in soluzione (per questo viene liofilizzato). Non, necessariamente, il prodotto è da eliminare se ha mistrato un lieve viraggio cromatico. L’esperienza personale mi ha inseganto che soluzioni leggermente imbrunite sono ancora efficaci e comunque non c’è alcuna modifica nella tollerabilità locale della soluzione. La conservazione in frigorifero e in scatole che proteggano dalla luce, rallenta enormemente il processo di degradazione del principio attivo: purtroppo, non sappiamo se queste condizioni sono state rispettate durante le fasi di trasporto e consegna del prodotto. Se la soluzione è diventata scura (marrone) e l’odore (puzza) molto pronunciato, il prodotto è decaduto ed occorre eliminarlo.

  395. Cara Concetta,
    La quantità di principio attivo assorbito attraverso l’instillazione è piuttosto bassa, sia per il Dexamono che per il Brunistil, per cui assumere questi farmaci oftalmici dopo il terzo mese di gravidanza non costituisce un rischio particolarmente importante per il feto. Le preciso però che non essendoci studi specifici, tale rischio non può essere considerato assolutamente assente. E’ sempre doveroso informare il proprio medico sull’impiego di qualunque farmaco durante la gravidanza, dovrebbero notificare tali informazioni siano ai servizi di farmacovigilanza pertinenti.
    Su un impiego prolungato di colliri steroidei vedo invece altri rischi legati ai noti effetti secondari sulle strutture oculari. E’ di questo che deve maggiormente aver timore. Personalmente, le consiglierei di provare con il solo antistaminico (Brunistil) per verificare se è sufficiente a controllare la sua sintomatologia allergica; potrebbe cominiciare con una sola instillazione al dì e comprimendo i puntini lacrimali per ridurre al minimo l’assorbimento sistemico. Le ricordo, tuttavia, che qualsiasi terapia, ed in particolare durante la gravidanza, deve essere consigliata e seguita dal suo medico di fiducia.

  396. gentile dott de gregorio grazie sempre per la tempestività e professionalità che riserva a chi ha problemi.le scrivo in quanto stamani ho notato variazioni sul colore ed odore dell’ibopamina per quanto abbia seguito le sue istruzioni.si può continuare ad usare ??
    ho provato a chiedere alla leiters se possono inviare il principio attivo per evitare gli stress da viaggio,pensi 10 giorni per arrivare ma niente da fare.a che lei sappia nn è che producono pillole magari con altro nome?
    grazie sempre e mi scusi per i disturbi ma so che può capire!!!

  397. buongiorno dottore.soffro da piu’ di un anno di una fastidiosissima congiuntivite allergica, dopo aver effettuato tantissime cure il mio oculista mi ha prescritto una terapia a base di dexamono e brunistill.dopo 14 giorni di cura stavo molto meglio, ma appena ho smesso il fastidio e’ subito tornato….la mia domanda e’: posso continuare la cura piu’ a lungo nonostante sia al quarto mese di gravidanza?????grazie per la cortese attenzione ketty

  398. Caro Roberto,
    Se la riduzione dello spessore è omogenea ed è un rilievo occasionale, non legato ad alcuna patologia del tessuto corneale, non occorre fare nulla perchè rientra assolutamente nella normalità.
    Se invece è legata ad una patologia distrofica (potrebbe essere un cheratocono, per esempio) e si accompagna ad una riduzione dell’acutezza visiva, dovrà approfondire gli accertamenti diagnostici per stabilire la condotta terapeutica più adeguata. Colliri “vitaminici” in questo caso non servono a nulla.

  399. Cara Alessia,
    una refrazione postoperatoria di +1.50 non è una conseguenza dell’uso dei colliri, ma di un eccesso di trattamento laser. Non è un gran bel risultato, ma non si preoccupi: non è grave. Forse le provocherà, con il tempo, una tendenza all’affaticamento nelle attività visive per vicino e, probabilmente, la presbiopia (necessità di utilizzare occhiali per la lettura) comparirà con un po’ di anticipo.
    Se l’andamento del postoperatorio lo consente, il Fluaton può essere interrotto, anche se dubito che la sua interruzione possa normalizzare la situazione refrattiva.

  400. Buongiorno Dottore,
    a mia madre di 63 anni e stata diagnosticata la cornea sottile a seguito di pachimetria;l’oculista ha detto che comunque non ci sono cure.
    E’ veramente cosi’ oppure c’e’ qualche collirio vitaminico che si puo’ provare a instillare?
    grazie per la sua risposta

  401. Buon giorno.
    Mi scusi sono sempre alessia (aleb5) le avevo scritto in data 3 luglio e lei mi ha gentilmente risposto subuito subito e la ringrazio. Solo che ho scritto ASTIGMATISMO ed invece ho sbagliato perchè volevo dire IPERMetropia. quindi le ricopio correttamente quanto è successo.
    Mi sono sottoposta all intervento laser ad eccimeri a fine aprile su entrambi gli occhi nei quali avevo una miopia di 3.75 per occhio da qndo avevo 16 anni (adesso ne ho 31).
    A fine luglio farò tre mesi.
    Al momento posso dire di vedere bene e ne sono molto contenta. Anzi mi pare di vedere anche troppo bene dall occhio destro rispetto che dal sinistro in cui mi pare di vedere un pizzico meno rispetto che dal dx.
    Ho fatto la visita di controllo dopo un mese dall’ultima e l’oculista mi ha confermato che dal sin ho 10 decimi e dal dx anche 10-11 decimi.
    Solo che nel dx al momento è stato rilevato un IPERMETROPIA di 1.50. Mi ha quindi ridotto il fluoaton (che, assieme alle lacrime z-yal, come trattamento dovevo mettere 4 volte al gg) a due volte al gg dicendomi che potrebbe dipendere anche dai colliri. Ed è per qsto che mi ha ridotto il fluaton.
    Attendo una sua risposta, grazie mille.

  402. Caro Lorenzo,
    In frigorifero, al riparo dalla luce (per esempio, in una scatola di cartone) e a confezione integra, la preparazione dura molto di più: non posso precisarle quanto, ma almeno alcuni mesi. La posologia varia a seconda della gravità del caso: le suggerisco di iniziare con 4 volte al giorno, eventualmente aumentare o ridurre, sulla base della tollerabilita e della risposta del tono oculare. Il cortisonico migliore da utilizzare in questi casi è Luxazone collirio (fino a 6 volte al dì), oppure Cloradex se vuole anche una copertura antibiotica.

  403. Cara Alessia,
    astigmatismi di questa entità fanno parte del normale decorso postoperatorio (soprattutto se è stata sottoposta ad una PRK). Segua le indicazioni del suo oculista che saprà come gestirli, sulla base dei rilievi obiettivi.

  404. Caro Paolo,
    Il Visublefarite è un ottimo prodotto per questo tipo di patologia, ma non è l’unico. Anche se di composizione differenti, sia Cloradex che Betabioptal o Tobradex svolgono un’altrettanto efficace azione terapeutica. Li scelga sulla base del tipo di formulazione (collirio multidose, monodose, gel o unguento) più adatto al suo caso.

  405. gentile dott de gregorio,sono riuscito finalmente a procurare l’ibopamina dalla leiters e quello che mi fa incazzare è che nn solo devi stare male,avere disponibilità economiche ma poi subire i “passaggi” mafiosi ed onerosi…..va be l’italia è anche questo.!!mi rivolgo ancora a lei per chiederle cortesemente come usare il collirio (x4 o x6) e quale tipo di cortisonico abbinare in considerazione che ad oggi usiamo il netildex x6 ma senza risultati.le chiedo ancora se,avendone richieste due confezioni se la seconda nn utilizzata e tenuta in frigo scade sempre dopo 21 giorni.sempre grato per la sua attenzione le invio un caro saluto

  406. Buona sera, avrei cortesemente bisogno di una informazione.
    Mi sono sottoposta all intervento laser ad eccimeri a fine aprile su entrambi gli occhi nei quali avevo una miopia di 3.75 per occhio da qndo avevo 16 anni (adesso ne ho 31).
    A fine luglio farò tre mesi.
    Al momento posso dire di vedere bene e ne sono molto contenta. Anzi mi pare di vedere anche troppo bene dall occhio destro rispetto che dal sinistro in cui mi pare di vedere un pizzico meno rispetto che dal dx.
    Ho fatto la visita di controllo dopo un mese dall’ultima e l’oculista mi ha confermato che dal sin ho 10 decimi e dal dx anche 10-11 decimi.
    Solo che nel dx al momento è stato rilevato un astigmatismo di 1.50. Mi ha quindi ridotto il fluoaton (che, assieme alle lacrime z-yal, come trattamento dovevo mettere 4 volte al gg) a due volte al gg dicendomi che potrebbe dipendere anche dai colliri. Ed è per qsto che mi ha ridotto il fluaton.
    Ora devo tornare tra un mese.
    Cosa ne pensa?
    Grazie mille

  407. Salve io assumo la pillola Loette da diversi mesi, ora per un problema agli occhi mi è stato detto di prendere il Kestine (ebastina) e 3 gocce al giorno di Fluaton collirio.. questi medicinali interferiscono con la pillola? (Li ho presi sempre lontani dalla pillola, di almeno 1 o 2 ore minimo) Grazie.

  408. Buonasera, è molto tempo che ho una blefarite cronica ad entrambe gli occhi.
    Come prima mossa sono andato da un dermatologo che mi ha consigliato l’uso del VISUMETAZONE ma con scarsi risultati quindi rivolgendomi ad un oculista ho seguito una cura che a mio avviso sembra funzionare….consiste in pulizia quotidiana con salviettine BLEFARETTE e l’utilizzo delle goccie CLORADEX ed il VISUBLEFARITE applicato sulle palpebre con ovatta….quando il fenomeno si è attenuato sono rimasto con l’ultizzo sempre delle salviettine quotidianamente e del VISUBLEFARITE.
    Il problema che forse qualcuno di voi si è accorto è che ormai il VISUBLEFARITE è diventato introvabile e rivolgendomi al il mio medico curante mi ha detto che non esiste nessun equivalente che contenga gli stessi componenti….qualcuno sa aiutarmi?? grazie!

  409. grazie infinite per l’esaustiva risposta.farò presente a chi di dovere il tutto.nel contempo mi sto mobilitando al fine di potere ricevere il preodotto dalla leiters e spero possano farmelo pervenire al più presto.
    a ben risentirla ed ancora grazie

  410. non potrebbe nemmeno indicarmi almeno la struttura? Se Policlinico, Gemelli, Tor Vergata…? Non saprei davvero da dove iniziare la ricerca. L’ambiente medico universitario e’ totalmente sconosciuto per me.

    Grazie, Giusy

  411. Cara Giusy,
    prima di utilizzare un corticosteroide è sempre meglio eseguire un controllo da uno specialista. Sicuramente, non sarà il suo caso, ma se ci fosse un’infezione, potrebbe essere pericoloso. A Roma esistono moltissimi specialisti che conoscono perfettamente questo problema e sanno come affrontarlo. Ovviamente, non posso fornirle nomi e indirizzi, ma posso suggerile di rivolgersi ad una struttura universitaria, dove troverà tutte le competenze necessarie.

  412. Caro Lorenzo,
    L’ibopamina è un farmaco che stimola la produzione di umore acqueo. Se le strutture anatomiche deputate a a questa funzione, i corpi ciliari, non sono andati completamente distrutti, il farmaco consente di aumentare significativamente la pressione oculare, riportandola nella maggoior parte dei casi e a valori superiori a 6-7 mmHg (il limite al di sotto del quale l’occhio può soffrire di serie complicanze). Secondo la mia esperienza, il farmaco è efficace in circa il 70% dei casi di ipotonia oculare, con percentuali più elevate per l’ipotonia post-trabeculectomia e meno elevate per quella secondaria a interventi di chirurgia vitreoretinica.
    Lo so che esiste qualche collega che ridacchia. Non so quanta fiducia si meritino persone così profondamente ingoranti. Mi limito a segnalarle tre articoli (non sono mie pubblicazioni, perchè non voglio suonarmela e cantarmela da solo) pubblicati su tre importanti riviste internazionali, da oculisti di differenti parti del mondo che confermano l’utilità dell’ibopamina nel trattamento dell’ipotonia oculare.
    1) Ugahary LC, Ganteris E, Veckeneer M, et al.. Topical ibopamine in the treatment of chronic ocular hypotony attributable to vitreoretinal surgery, uveitis, or penetrating trauma. Am J Ophthalmol. 2006 Mar;141(3):571-3.
    2) Windisch BK, Iliev ME. Treatment of uveitis-associated refractory ocular hypotony with topical ibopamine. Klin Monbl Augenheilkd. 2006 May;223(5):422-4.
    3) McLaren JW, Herman DC, Brubaker RF, et al. Effect of ibopamine on aqueous humor production in normotensive humans. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2003 Nov;44(11):4853-8.
    Lo renda noto a questi incompetenti che definiscono l’ibopamina acqua-fresca. Non ho problemi a definire questo come un atteggiamento tipico di individui imbecilli e insensibili, incapaci anche di avere rispetto per coloro che soffrono a causa di un’ipotonia oculare. Se incontra qualcun’altro in vena di affermazioni così spiritose, le suggerisca di inventarsi qualcosa di più efficace, se ne sono capaci.
    Per concludere, mi scusi, ma su questo blog non è consentita alcuna forma di promozione per attività di assistenza privata, per cui non posso dare seguito alla sua richiesta di consulenza a studio. Oltretutto, in questo periodo vivo all’estero e sarebbe molto compicato per lei raggiungermi.

  413. gentile dott de gregorio,
    mi perdoni le ulteriori domande, ma non riesco ancora a trovare una soluzione per i miei occhi.
    Dopo un mese di Lipimix, i gonfiori mattutini e i fastidiosi bruciori serali si erano lievemente attenuati.
    Ma da ieri il problema si e’ ripresentato. Significa che il Lipimix non mi protegge abbastanza? In questo caso devo ricorrere al Doricum per qualche giorno, come fatto altre volte?
    Non so se questo blog e’ la sede giusta per chiedere informazioni sui medici, ma sa se a Roma c’e’ qualche oculista che conosce bene la problematica del dry eye post prk, che potrebbe seguirmi ?

    Grazie infinite, Giusy

  414. gentile dott de gregorio,ho avuto il piacere di incontrarla sul sito e le scrivo per via del grosso problema che affligge la mia compagna,che a seguito di trab eseguite perfettamente c/o struttura garibaldi di catania dal dott. antonino rapisarda,si ritrova purtroppo ad avere subito due distacchi di retina ravvicinati sul dx con conseguente ipotonia grave e grande ematoma che non si riasorbe.impossibile per via della pressione bassa eseguire ulteriori interventi per la rimozione sta facendo da circa 5 mesi terapia cortisonica (netildex x 6) ma senza risultati apprezzabili.desidero a tal punto sapere cosa ne pensa sull’ibopamina dato che ci è stato detto che è solo palliativo e su quali sono le eventuali conseguenze.non ultimo desidero chiederle se è possibile avere una sua consulenza a studio e dove contattarla per un appuntamento.in attesa le porgo un caro saluto

  415. Cara Liliana,
    Lei non è più di 4 o 5 chili in sovrappeso: non mi dica che le è così difficile correggere l’alimentazione e fare un po’ di attività fisica. Sono sicuro che in due o tre mesi, senza sottoporsi a diete particolarmente restrittive, lei può raggiungere facilmente il suo peso forma. Si faccia consigliare da un bravo dietologo, ma le sconsiglio categoricamente il ricorso ad alcun aiuto farmacologico, che va esclusivamente riservato a casi ben più gravi del suo. Rifugga da stregoni e fattucchieri che le propongono pozioni magiche per dimagrire: nessuna sostanza dimagrante (anche quelle cosiddette “naturali”) sono scevre da rischi per la salute.
    Anche se il suo metabolismo è un po’ rallentato, basta un’ora di corsa o passeggiata veloce al giorno per ottenere effetti superiori a quelli delle famigerate pozioni bruciagrassi. E non mi venga a dire che non trova il tempo… Si ricordi anche questo mio consiglio: i chili persi troppo facilmente e rapidamente, senza un’appropriato sforzo e con consapevolezza, si recuperano subito con gli interessi.

  416. Caro Angelo,
    Le manifestazioni allergiche terminano quando l’organismo non entra più in contatto con la o le sostanze che scatenano l’allergia. Quindi, primo passo di ogni terapia deve essere l’identificazione dell’allergene. Anche se spesso la ricerca non da esiti positivi oppure si scopre che l’allergene è una sostanza ubiquitaria da cui non è possibile allontanarsi, un tentativo deve comunque essere fatto.
    Per quanto riguarda la terapia, questa deve essere modulata sulle caratteristiche individuali di ciascun caso clinico. Essendo terapie potenzialmente pericolose (assolutamente vietato il “fai-da-te”) vanno prescritte, modificate e attentamente monitorate esclusivamente dallo specialista.  Le posso solamente dire, in termini molto generali, che antistaminici come levocabastina (Levostin) o principi simili (per es. ketotifene, Ketoftil monodose), sono sufficientemente sicuri da poter essere impiegati anche per trattamenti molto prolungati. Il ricorso ai corticosteroidi va, invece, limitato a brevi periodi, durante le fasi più acute. Personalmente preferisco utilizzare uno steroide più blando, di superficie (per es. fluorometolone, Fluaton monodose) in prima linea, lasciando li desametasone (per es. Dexamono, oppure Cloradex monodose) per le situazioni più impegnative. Il Visublefarite è un eccellente prodotto per le manifestazioni a carico delle palpebre, utile per l’uso esterno, in virtù della sua formulazione molto viscosa, ma se instillato può dare qualche disturbo (bruciore, annebbiamento visivo, ecc.). Inoltre, contiene un conservante che può non essere ben tollerato dai soggetti allergici. Per le manifestazioni allergiche più gravi (per es. la congiuntivite vernal) può essere necessario un trattamento sistemico associato a ciclosporina per via topica.

  417. non riesco a dimagrire anche seguendo una dieta ho 50 anni il mio peso era tra 56 n58 hg ora sono 62.8 sono alta 160, ce’ un farmaco che mi può aiutare senza darmi problemi alla salute.grazie

  418. Gentile Dottore… soffro da un pò di anni di congiuntivite allergica (soprattutto nel periodo estivo),con presenza di “flittene” o “flittenule” , maggiormente nell’occhio sinistro … ho provato varie terapie con diversi oculisti ma con risultati altalenanti… l’ultima consiste nell’uso di 2 tipi di collirio : Livostin e Visublefarite x circa 20 giorni, con possibilità di usare Dexamono in caso di forte, successiva, reazione (la cura và bene ma i sintomi si ripresentano puntualmente dopo un pò di giorni,e sono costretto ad usare livostin tutti i giorni)…volevo sapere, vista la composizione dei farmaci, se fosse possibile ripetere la cura una volta che i sintomi si ripresentano… e se Visublefarite è un collirio troppo forte e quindi sia possibile sostituirlo nella cura con Dexamono
    Ps.e magari come fare x eliminare le flittenule (si ripresentano con gli altri sintomi dopo una decina di giorni dal termine del periodo di cura) … La ringrazio anticipatamente!
    Cordiali saluti.

  419. Caro Guglielmo,
    Sedici mesi è un periodo sufficientemente lungo per considerare gli esiti di una PRK come definitivi. Eventuali cambiamenti sono marginali e spesso non correlabili al trattamento. 
    Non esistono particolari precauzioni, comunque una regolare lubrificazione con colliri non conservati ė una norma consigliabile in tutti i casi come il suo.

  420. Caro Fabio,
    Nessun antinfiammatorio non steroideo è in grado di far regredire un haze: non è plausibile con le caratteristiche farmacologiche di questa classe. Per quanto riguarda specificamente il nepafenac, l’utilità è limitata al controllo dei processi dolorosi, ma esistono alcuni studi, sia clinici che sperimentali, che fanno sorgere alcuni dubbi sulla sua sicurezza durante e dopo chirurgia refrattiva

  421. Buongiorno,

    gentile dottore, a 16 mesi dalla PRK con risultato ottenuto 10/10 in entrambi gli occhi, salvo piccoli bruciori episodici, posso considerare il risultato come definitivo oppure si possono verificare ancora episodi tali da condizionare l’esito refrattivo .
    In caso negativo quali sono le precauzioni da osservare, oltre al buon senso, al fine di evitare che ciò si verifichi.
    Sono ovviamente cosciente che l’intervento non può escludere un aggravamento della miopia o l’arrivo della presbiopia, che a 52 anni si è già manifestata.
    Un cordiale saluto,

    Guglielmo

  422. Grazie dottore per le risposte.
    Mi ha prescritto il Nevanac, ma lei pensa che davvero il Nevanac possa mandar via un haze?
    Ho letto, invece, che li fa venire. Vero ?

  423. Caro Fabio,
    Il periodo di maggior sviluppo dell’haze è proprio intorno ai 4-6 mesi dall’intervento, quindi a mio avviso il trattamento con un potente corticosteroide in questa fase è imprescindibile. Inoltre, è importante rimuovere tutti i fattori di rischio che facilitano la progressione e l’intensificazione dell’haze, primi fra tutti i conservanti contenuti nei colliri. Non sono in grado di dirle di più, non conoscendo la sua situazione clinica. Mi sembra sia ancora troppo presto per pensare ad una PTK.

  424. Avevo un 4.5 di astigmatismo per occhio con 1.5 d’ipermetropia. A sx leggo 10/10, a destra 8/10 per colpa della cicatrice.
    Abbiamo provato in tutti i modi con vari cortisonici, ma l’haze non va via …
    Il dottore ha ipotizzato una PTK …
    A distanza di 6 mesi dall’intervento, lei pensa che il cortisone possa essere usato ?

  425. Cara Giusy, se il miglioramento c’è stato, deve continuare. Lipimix deve essere conservato in frigorifero dal farmacista. Durante l’impiego, può rimanere a temperatura ambiente (circa 20-25 gradi) per un periodo massimo di 4 settimane.

  426. Caro Fabio,
    Non mi sembra eccezionale il risultato di una PRK che lascia un haze. Nel suo caso è necessario un trattamento steroideo che va prescritto al più presto e controllato attentamente da uno specialista. Recugel e lacrime artificiali sono insufficienti in questo momento.

  427. Cara Anna, Potrebbe essere ipermetrope. Probabilmente si riferiva a questo l’oculista che l’ha visitata menzionando un problema al cristallino. Una correzione ottica potrebbe essere risolutiva nel suo caso

  428. Gentile dottor Fabio de Gregori, La ringrazio per le sue risposte.
    Ho usato il Lipimix per 15 giorni. Il miglioramento è stato lieve, ma non significativo. Inoltre il collirio ha l’inconveniente che deve essere tenuto in frigo, quindi poco pratico da portare in giro.
    Continuo ad usarlo o sarebbe meglio orientarsi verso altri tipi di lacrime artificiali?

    Grazie infinite

  429. Gentile dottore,
    da circa un anno il mio occhio destro è secco, affetto da miodesopsie e al buio vedo delle macchie gialle. La visita oculistica è andata bene, ha escluso patologie, ma l’occhio continua ad essere “strano” e capriccioso.
    A dicembre, poi, mi sono sottoposto ad una PRK. Ho avuto un risultato eccezionale ma, purtroppo, nell’occhio destro sono rimasti due haze.
    Uso recugel per la notte, Blugel il giorno e ho i punctum plug, ma il dannato occhio destro non è più quello di 2-3 anni fà e credo che la formazione di haze sia dipesa dal fatto che non sia completamente sano.
    Che cosa posso fare dottore? Che mi consiglia?
    Grazie mille

  430. Da qualche tempo avverto all’occhio destro fitte dolorose, visione di macchie nere, lacrimazione. I contorni delle cose mi appaiono sfumati.Ho spesso mal di testa (non ne sono mai stata particolarmente soggetta) e nausea tutto il giorno. Ho avuto – 1 mese fa – un periodo di intenso lavoro al pc (anche 15-16 ore/giorno), ma poi sono tornata alle 8-9 ore giornaliere. Il problema però si sta facendo più insistente. L’oculista ha escluso problemi alla retina, ma dice che il cristallino ha dei problemi e la pressione è pari a 21. Mi ha prescritto il Dicloftil e le lacrime artificiali. Mio padre ha gravi deficit visivi e pressione di 21-22 (però ha 70 anni, mentre io 36). Al momento io ho 10/10. Mi può dare qualche suggerimento?
    Grazie
    Anna

  431. Gentile dottor Fabio de Gregori, la ringrazio di cuore per il chiarimento. Ora mia moglie è più tranquilla. Andrà in visita di cotrollo in una settimana. Buon lavoro. Luigi.

  432. Caro Luigi,
    L’atropina viene correttamente prescritta quando è in atto un’infiammazione intraoculare, o esiste un rischio concreto che si possa sviluppare. La midriasi cicloplegica indotta dall’atropina contrasta la formazione di aderenze tra iride e cristallino e, mettendo a riposo il corpo ciliare, facilita la risoluzione del processo infiammatorio. 
    Non stia a preoccuparsi degli effetti indesiderati riportati nel foglietto illustrativo: sono rari e si verificano solo in particolari situazioni cliniche. Si limiti ad informare il suo oculista se ha il sospetto che una di queste reazioni avverse si stia verificando.

  433. Caro Stefano,
    In linea di principio, in un caso come il suo, una terapia potrebbe essere non necessaria e monitorare la situazione clinica con campi visivi e HRT potrebbe essere sufficiente. E non è detto che il suo ipertono si debba necessariamente convertire in glaucoma. Anzi è probabile che ciò non accada mai. Si ricordi, però, che non è possibile rilevare il danno da glaucoma prima che una rilevante quantità di fibre nervose (diciamo 20-30%) è andata perduta. Quindi, è auspicabile che il trattamento venga iniziato prima dell’insorgenza di tali danni, quando la valutazione clinica indica che il rischio di conversione in glaucoma ha superato una determinata soglia. Fare questa valutazione è compito del suo oculista.

  434. Caro Marco,
    mi risulta che il Propine sia ancora un farmaco registrato in Europa, ma non so dirle se viene distribuito. Nel Regno Unito è ancora presente nel formulario terapeutico: faccia un tentativo contattanto l’azienda produttrice ( http://www.allergan.co.uk/index.htm). Il farmaco farmacologicamente più simile è Alphagan: di solito, se non dà allergie, è ben tollerato.

  435. Cara Giusy,
    Preferirei non fare pubblicità all’azienda produtrice. Se si rivolge ad una farmacia le daranno tutte le informazioni necessarie. La risposta al trattamento steroideo è ovvia in un caso come il suo. Sono però colliri estremamente pericolosi che vanno utilizzati esclusivamente dietro indicazione e controllo dello specialista. Prima di ricorrere a qualsiasi terapia farmacologica e ad eventuali approfondimenti diagnostici, verifichi l’efficacia di un trattamento regolare e costante con lacrime artificiali. Il Lipimix è costoso, ma dopo chirurgia refrattiva tende ad essere più efficace. Comunque scelga il prodotto con cui si trova meglio e lo usi con meticolosa regolarità. Dopo alcune settimane si riverificherà la situazione. Se l’occhio è ben lubrificato, anche il gonfiore palpebrale tender a ridursi.
    Non ha alcun senso attribuire a sauna e voli in aereo l’origine del suo occhio secco. Come le ho già detto, in un soggetto con storia di uso di lenti a contatto e chirurgia refrattiva, soffrire di iposecrezione lacrimale è molto frequente, per non dire la regola.

  436. Buongiorno, vorrei avere un chiarimento. Sei mesi fa, in sud America, mia moglie ha inizato ad avere occhi arrossati e lacrimosi. La sua oculista ha dagnisticao congiuntivite allergica e le ha prescritto colliri che ha sostituito in due occasioni perché la congiuntivite si ripresentava dopo un breve periodio di miglioramento. E’ stato necessario in una occasione sturare i canali lacrimali con apposito ago. Siamo tornati in Italia 30 giorni fa e tutto pareva risolto. Tre giorni or sono ha accusato una forte dolore oculare all’occhio destro con abbondante lacrimazione. La fitta si ripresentava a intervalli. Ieri la ho accompagnata in pronto soccorso al Polo Ospdaliero Ospedale Oftalmico di Roma.
    Il dottore di turno le ha diagnosticato una infiltrazione corneale, non ha specificato di che genere.
    Le ha prescritto Atropina collirio 1%, Cloradex collirio 0,2%, Colbiocin, (quest’ultimo sostituito con Tobral 0,3 % a causa della irreperibilità del Colbiocin). La posoligia per atropina è una goccia mattina e sera. Mentre per Cloradex e Tobral 1 goccia 5-6 volte al giorno. La cura è fissata in 15 giorni.
    Nelle controindicazioni dell’atropina leggo che Atropina può causare erniazione dell’iride.
    Il dottore del pronto soccorso non ha spiigato il motivo di associazione dell’Atropina con i restanti colliri. Mi potreste spiegare il motivo di tale combinazione? Che azione avrebbe Atropina in nel caso di una infiltrazione corneale. Grazie per la vostra attenzione.

  437. Salve,
    quando avevo 19 anni mi è stato riscontrato ipertono a 20-21. Ora ho 39 anni.
    Da allora ho sempre controllato tono (sempre 20-21), campo visivo (sempre normale), HRT e GDX (sempre normali). Pachimetria 580. Dunque non ho mai instaurato una terapia.
    Le ultime rilevazioni tonometriche hanno però riscontrato pressioni fino a 24.
    Ultima curva a 5 punti: 24 – 22 – 23 – 23 – 20.

    Alchè l’oculista mi ha suggerito di cominiciare una terapia con Droptimol.

    Immagino che questi colliri possano avere effetti collaterali e possano portare ad assuefazione, vorrei dunque ritardare l’inizio di una terapia il più possibile.
    Vorrei gentilmente porre alcune domande.

    1) Visto che sono ormai 20 anni che ho l’ipertono ma questo non ha finora causato alterazioni al campo visivo o al nervo ottico, è possibile che questa mia situazione sia fisologica e non degeneri in danni concalmati?
    2) Se io continuassi a fare campo visivo e HRT o GDX ogni anno, e iniziassi una terapia solo nel momento in cui gli esami mostrassero una minima alterazione (non aconra percettibile dal mio occhio), sarebbe poi troppo tardi per iniziare la terapia in quel momento e bloccare la degenerazione?
    Capisco che i minimi danni ormai subiti sarebbero irreversibili ma, se iniziare la terapia interrompesse all’istante la degenerazione, tali minimi danni potrebbero essere accettabili col vantaggio di procrastinare l’inizio della terapia di magari altri 10 anni.

    Grazie mille in anticipo.
    Cordiali saluti
    Stefano

  438. buonasera, dottore, mia madre, 70 anni di eta,monocola per uno stacco di retina ha un glaucoma chirurgico, che veniva curato con i colliri salvavita, timololo, propine, ora avendo ritirato dal commercio propine , e stato sostituito da io pize o saflutan , i quali danno degli effetti collaterali quali offuscamento, e crescita anomala peli vicino occhio interessato , desidererei sapere se e possibile trovare in svizzera o acquistare su internetancora il propine , oppure un farmaco omologo a propine che nn dia questi effetti collaterali dannosi,presenti in io pize e saflutan. grazie per la collaborazione

  439. La ringrazio per la risposta. Avrei, pero’ altre domande da rivolgerle.

    Cosa sono le garze medicate rinfrescanti e a cosa servono? Puo’ indicarmi qualche nome?

    Ma dunque, la mia infiammazione sarebbe perenne o, meglio, cronicizzata? I miei occhi sono sempre gonfi e stanchi (di piu’ al mattino). In una fase acuta ho usato il Doricum e i sintomi si sono attenuati. Adesso la mia oculista mi ha consigliato Dicloftil, come lacrime artificiali che contengono un minimo di medicinale.

    Mi sembra di aver capito, dopo varie ricerche, che il problema non e’ risolvibile. Ma, come posso conviverci, cercando almeno di ridurre l’ anestetico problema? Lacrime artificiali (Lipimix, per esempio, che e’ anche molto caro) alternate a colliri antifiammatori (cortisonici)?
    E’ questa la strada da seguire?

    Ha senso pensare che tutto questo e’ iniziato quando un mese dopo l’intervento sono stata in una sauna e in aereo? E questo avrebbe scatenato una situazione gia’ di precedente secchezza oculare?

    Grazie ancora

  440. Cara Giusy,
    L’occhio secco è molto frequente dopo chirurgia refrattiva, quindi è probabile che sia la causa dei suoi disturbi. Il gonfiore palpebrale è un segno clinico di infiammazione e compare spesso, soprattutto la mattina, in chi presenta insufficienza lacrimale. Continui ad utilizzare con regolarità (almeno tre volte al dì) il Lipimix e, se i sintomi persistono, tra 10-15 giorni si faccia prescrivere un breve trattamento antinfiammatorio con un cortisonico. Esistono anche delle garze medicate rinfrescanti da utilizzare la sera o la mattina che può acquistare in farmacia.

  441. Ho letto con molto interesse l’articolo sulla secchezza oculare post prk.

    Sono stata operata con prk nel 2005. Vista recuperata completamente ma da allora accuso fastidi agli occhi.
    I miei occhi la mattina sono gonfi. Gli oculisti consigliati mi hanno detto che potrebbe dipendere dagli occhi secchi. Ma perche’ la secchezza gonfia gli occhi? Forse perche’ non c’e’ piu’ molta protezione e gli occhi si ammalano piu’ spesso?
    Non riesco a capire il nesso e soprattutto a trovare un rimedio. Ho provato diverse lacrime artificiali, senza successo.
    Ho cominciato da ieri con il Lipimix, ma il problema non e’ risolto.

    Cosa potete consigliarmi? Grazie

  442. Cara Linda, escluderei nel suo caso rischi di aumenti della pressione oculare attribuibili all’impiego di sibutramina. Ma in termini generali, rimango comunque perplesso sull’opportunità di utilizzare tali farmaci: immagino che le siano stati prescritti per ottenere una riduzione del peso corporeo. Non riesce a dimagrire senza ricorrere all’aiuto di psicofarmaci? Sono davvero assolutamente indispensabili per lei? Solo il suo medico di fiducia e lei stessa potete rispondere correttamente a queste domande.

  443. Salve, la ringrazio per avermi risposto in maniera così completa..
    Ho il glaucoma ad angolo aperto quindi a quanto mi diceva lei non dovrei aver problemi ad assumere il Reductil..anche perchè faccio periodici controlli..
    Che ne pensa?
    Grazie e Arrivederci

  444. Caro Cristiano,
    Purtroppo l’occhio secco è un frequente “regalo” della chirurgia refrattiva ed è difficile da trattare. Prima di tutto, si metta nelle condizioni di non irritare i suoi occhi, particolaremente sensibili. Eviti il fumo e gli ambienti fumosi, con aria secca e troppo ventilati. Beva molta acqua e si imponga un’alimentazione sana, ricca di verdure e povera di alimenti ad elevato contenuto di grassi. Dopodichè, verifichi nuovamente se una lacrima artificiale, mi raccomando monodose (scelga quella che soggettivamente tollera meglio o che costa meno), utilizzata almeno 4 volte al giorno, migliora il suo discomfort. Un cortisonico leggero (le consiglio Fluaton monodose) instillato non più di una volta al giorno per 4-5 gg alla settimana, le sarà senz’altro di aiuto, ma rifugga dalla tentazione di usarlo più spesso o di passare a cortisonici più potenti (può essere molto pericoloso).
    Esistono diverse nuove terapie allo studio, ma al momento nessuna è stata ancora approvata in Europa per la commercializzazione. Secondo me, un tentativo con i punctal plugs va fatto: sono una soluzione semplice, non invasiva e reversibile. Per giunta, può rimuoverli in qualsiasi momento se dovesse non tollerarli o essere inefficaci

  445. Cara Linda,
    La sibutramina (principio attivo di Reductil), alla pari di farmaci psicostimolanti appartenenti alla stessa o a simili categorie farmacologiche, è teoricamente controindicato nel glaucoma ad angolo stretto. Il motivo è che, in individui predisposti, può indurre midriasi e quindi determinare una chiusura dell’angolo iridocorneale con attacco di glaucoma acuto.
    Se lei non è affetta da una forma di glaucoma ad angolo stretto, può assumere il Reductil, avendo comunque l’accortezza di controllare frequentemente i valori della sua pressione oculare.
    Le ricordo che la contemporanea assunzione di psicofarmaci, come la sibutramina, e di colliri betabloccanti, frequentemente utilizzati nella terapia del glaucoma, può facilitare l’insorgenza di effetti indesiderati. Legga a tale proposito questo articolo

  446. Buongiorno
    vi avevo scritto l’anno scorso (farmacologiaoculare permalink*
    31 ottobre, 2010 10:43 ). Purtroppo la mia sindrome da occhio secco non è migliorata. L’0perazione al laser di 10 anni fa per correggere la miopia, unita alla particolare conformazione dell’occhio (grande e sporgente) hanno determinato da circa 3 anni questa situazione di fastidio (sensazione di ciglia nell’occhio) quasi perpetua. il problema svanisce in casa e si accentua all’aperto, con vento aria condizionata etc.ho fatto una visita specialistica al s.orsola di bologna. pur non soffrendo di sindrome di srheoden (?) o allergie, i due occhi manifestano moderata secchezza, acuita dalla sensazione soggettiva. Mi è stato prescritto lipimix e un collirio blandamente cortisonico, non ricordo il nome. La terapia non ha funzionato, son passato allora al famigerato faidate (optive, siccafluid,trium, tsp). Di questi solo l’optive ha dato modestissimi risultati. premetto che quando esco indosso occhiali da sole avvolgenti, ma nisba. Forse le abitudini hanno contribuito all’aggravarsi della situazione (aumento fumo di sigaretta e dai due anni insegno al serale sotto luci al neon). Se esistesse qualche nuovo farmaco o collirio in grado di aiutarmi ve ne sarei enormemente grato, visto che tale situazione mi ha gettato nella depressione, disincentivandomi alla vita sociale. I punctum plug mi son stati sconsigliati. Buona giornata

  447. grazie mille dottore!
    in effetti sono andata da un’ennesima oculista ma stavolta pare che ne abbia trovata una più scrupolosa. Mi ha fatto il test di Schirmer ed è emerso che ho l’occhio inverosimilmente secco. mi ha quindi prescritto lacrime artificiali più forti delle precedenti e anche terapia sistemica con aminoftal…speriamo funzioni. Grazie ancora!

  448. Cara Daisy,
    Prima di tutto, non si disperi. Dalla descrizione della sua storia, il collega che l’ha visitata ha escluso gravi patologie a carico del suo organo visivo, e questa è la cosa più importante.
    E’ probabile che nel suo caso, componenti infettive, allergiche e di scarsa lubrificazione oculare si siano sovrapposte e abbiano creato un quadro clinico un pò confuso.
    Ovviamente, è necessario che si faccia visitare ancora: se non ha sufficiente fiducia del collega che l’ha seguita finora, si rivolga ad un centro universitario per avere uin parere superiore. Nel frattempo, il mio consiglio è di interrompere tutte le terapie e di limitarsi ad instillare semplici lacrime artificiali non conservate (in monodose). Ovviamente per adesso niente lenti a contatto. Dopo la visita oculistica le verrà detto come e quando riprenderne l’uso.

  449. Salve sono una ragazza di 25 anni… da 7 anni mi è stato diagnosticato il glaucoma.
    Le scrivo perchè dovrei integrare un farmaco che a quanto dice il foglietto illustrativo non può essere usato in casi di glaucoma.
    La mia domanda è:quali potrebbero essere le conseguenze in caso di assunzione a scopo terapeutico?
    Grazie e Cordiali Saluti

  450. Salve, scrivo spinta da disperazione. 30 anni, lavoro prevalentemente da videoterminale, forte miopia ma nient’altro da segnalare. Un mese fa in seguito all’uso di una lente a contatto semestrale (occasionale, solitamente uso focus dailies) ho iniziato ad avvertire dolore all’occhio sinistro, con le tipiche secrezioni che vanno a disporsi sui bordi dell’occhio. Al pronto soccorso mi han diagnosticato una congiuntivite batterica su ambedue gli occhi (Sintomatico solo il sx) e prescritto 10 gg di tobradex: 4 applicazioni i primi 5 gg poi 2 applicazioni per i successivi 5 gg. Ho seguito la cura scrupolosamente. Al termine tuttavia gli occhi erano irritati e dolenti. Sono andata dal mio oculista che mi ha detto di non saper di preciso ma di sospettare una congiuntivite allergica (dubito poichè non avvertivo prurito né bruciore, ma un dolore associato a senso di fastidio e pesantezza della palpebra specie con gli occhi chiusi). Mi ha prescritto 6 giorni di collirio corticosteroide: Visucloben (sapendo comunque che avevo assunto un antibiotico associato a corticosteroide per 10 giorni) e lacrime artificiali. Ho seguito anche questa cura ma poco dopo averla terminata il problema è sempre lì: occhi rossi, dolenti, neovascolarizzazioni e impossibilità a portare lenti a c. anche giornaliere. Sono tornata in pronto soccorso dove mi han detto che non c’è niente che non va, che forse non potrò mai più portare lenti a contatto (tragico, sono miopissima) e in definitiva non mi han detto nemmeno se questo dolore passerà. Mi han prescritto un collirio FANS, il Nevanac.
    Sinceramente prima di usare anche questo, siccome mi pare un po’ un andare a tentoni, vorrei il Vostro parere…può esser stato l’uso prolungato di tobradex e/o visucloben a rovinarmi gli occhi? Prima quello destro stava bene possibile che abbia iniziato a far male solo con le cure? possibile che delle 4 visite oculistiche fatte descrivendo il problema nessuno abbia nemmeno controllato il tono oculare? Vi prego di aiutarmi non so più come fare. Grazie sin da ora!

  451. Cara Ilaria,
    E’ probabile che una componente allergica si sia sovrapposta ad una pregressa infezione, oppure la congiuntivite di cui sei stata affetta non è completamente regredita e tende a cronicizzare. Stai tranquilla, perchè non è un problema grave, ma comunque non va trascurato, soprattutto se porti lenti a contatto o se vorrai utilizzare lenti a contatto nel futuro. Ti consiglio di affidarti ad un buon centro oftalmologico e di seguire tutte le indicazioni che ti verranno date. A Siena il centro oftalmologico di riferimento è il Policlinico Le Scotte, dove troverai specialisti molto competenti nel campo delle patologie della superficie oculare che sapranno come seguirti e curarti.

  452. Buonasera Dottore,
    mi chiamo Ilaria, ho 15 anni e vivo a Siena. Circa un mese fa mi sono svegliata al mattino con gli occhi rossi, mi bruciavano, lacrimavano, ed erano appiccicati a causa di una eccessiva secrezione mucosa.
    Sono andata, accompagnata dai miei genitori, al pronto soccorso della mia città, successivamente da un altro oculista. In entrambi le visite mi hanno diagnosticato una congiuntivite con secrezione di muco. I colliri somministrati sono stati, la prima volta “Visublefarite”, successivamente “Naflox” e “Acular”. Questi, nelle dosi consigliate dal Medico, mi hanno curato, ma non guarita. Cosa mi consiglia?
    Grazie, Ilaria.

  453. Gentilissimo dottore,
    innanzitutto La ringrazio per la Sua cortese ed esaustiva risposta a riguardo.
    Devo confessarLe che prima d’ora nessuno degli oculisti che mi ha seguito mi ha mai raccomandato l’uso singolo della monodose (forse perche’ era implicito nelle indicazioni), nemmeno quando ho lamentato i primi fastidi (che un anno fa erano rari e che solo negli ultimi mesi son diventati frequenti).
    Sto quindi utilizzando come da Lei consigliato il monodose soltanto per una applicazione e devo dire (e’ passata solo una settimana) che finora non ho avuto recidive, nemmeno accenni; perdipiu’ qul leggerissimo gonfiore alla parte ciliare palpebrale (senza edema) che persisiteva anche dopo il trattamento con crema, e’ sparito.
    Continuero’ cmq a monitorare la situazione ed eventualmente se dovesse ripresentarsi il problema cambiero’ farmaco come da Lei consigliato.
    Quello che non riesco a capire è perchè adesso ho avuto tale sensibilizzazione dopo 5 anni di trattamento monodose errato (con flaconcino aperto per piu’ giorni addirittura) senza provocare nessun problema.
    Le faccio i miei complimenti per la consulenza che ci offre, La ringrazio della disponibilita’ e della Sua cortesia.

  454. Caro Franco,
    le sconsiglio di utilizzare ripetutamente la fialetta monodose: questo tipo di pratica la espone a rischi di infezioni, anche gravi. La confezione è definita monodose, proprio perchè prevede l’eliminazione del residuo dopo una singola instillazione. Pergiunta, il prodotto è almeno parzialmente dispensato dal SSN, pertanto viene meno anche la motivazione economica di tale pratica.
    Nel trattamento del glaucoma, le differenze tra i vari betabloccanti topici sono minime e non rappresentano un fattore decisionale importante per la scelta della terapia. Più importante, sia dal punto di vista clinico che della compliance al trattamento, è la formulazione. In commercio, sono reperibili sia betabloccanti (Timogel, ad esempio, è disolito ben tollerato) che prostaglandine monodose. All’estero (per esempio in UK) è diaponibile anche la dorzolamide. Nell’ambito di queste opzioni dovrà orientarsi il suo trattamento.

  455. Caro Franco,
    esiste in commercio la formulazione monodose (senza conservanti) del Vistagan. Lo provi per verificare se l’allergia dipende dal conservante, come è probabile, oppure dal principio attivo.

    Gentilissimo dottore,
    grazie per la Sua solerte risposta
    Sto usando sin dall’inizio la versione monodose del vistagan che mi basta 2 giorni (due gocce al di in ambo gli occhi) tenendo il dosatore aperto in verticale in un bicchierino per il tempo rimanente…forse dipende da questo?
    Ho provato anche a mettere il flaconcino aperto nel frigorifero e a dire il vero ho notato un minor fastidio.
    Sara’ allora che devo utilizzare ogni flaconcino per un solo trattamento?Comunque provero’ e Le faro’ sapere.
    In alternativa con quale principio attivo a parita’ di effetti posso sostituire il levobunulolo? (ho letto in letteratura farmaceutica che gli effetti dei vari betabloccanti topici selettivi e non, sono diversi)
    Grazie
    franco

  456. Cara Rita,
    Se lei ha l’accortezza di esercitare una corretta pressione dei canalini lacrimali dopo l’instillazione, è improbabile che esista una relazione con i colliri antiglaucomatosi. Tuttavia, un’effetto sistemico degli stessi non può essere completamente escluro. Ritengo, comunque, che il suo problema possa essere più probabilmente attribuibile alla terapia antitumorale oppure a una patologia concomitante delle mucose nasali. Provvisoriamente, faccia abbondante uso di lavaggi delle cavità nasali con soluzioni saline, ma le suggerisco di fare presente al suo medico questo sintomo per attuare azioni terapeutiche più specifiche, se necessario.

  457. Caro Roberto,
    non c’è alcuna correlazione tra l’uso di ibopamina e un eventuale aumento della pressione nell’occhio controlaterale.
    20 mmHg è un valore che rientra ancora nella norma. Tuttavia, essendo il suo occhio migliore, farei qualche accertamento per escludere ogni rischio di glaucoma.

  458. Cara Wilma
    Dopo l’apertura, la monodose non mantiene la sterilità. In corso di patologie croniche come il galucoma, il riutilizzo comporta il rischio di contrarre gravi patologie infettive della superficie oculare. Pertanto il residuo deve essere eliminato. Non è uno spreco perchè il costo è stato stabilito sulla base di uso corretto del prodotto. Ovviamente, i colliri monodose hanno un prezzo superiore a quello degli equivalenti multidose perchè è più costoso produrli

  459. Buonarera, Dottore.
    La mia domanda è semplice, sebbene verta su un argomento che mi sta procurando non pochi problemi: esiste un farmaco antiglaucoma che non riporti tra gli effetti indesiderati l’irritazione delle mucose nasali? (preciso che ho 69 anni e da 22 utilizzo la terapia farmacologica per tenere sotto controllo il glaucoma bilaterale, che persiste nonostante i due interventi chirurgici -1998 e 2001- per trattare la malattia, che non hanno sortito risultati definitivi, ma che certo hanno drasticamente rallentato l’avanzare della stessa). Da sempre sto attenta a tenere premuti i dotti lacrimali per 2-3 minuti dopo l’instillazione delle gocce, ma da circa tre anni è enormemente aumentato prurito nasale e la secchezza delle relative mucose e piccole crosticine, talvolta con sanguinamento. Le chiedo anche se ciò possa dipendere anche dal fatto che dalla stessa epoca assumo farmaci antitumorali inibitori dell’aromatasi (FEMARA-AROMASIN)? Le preciso che gli ultimi farmaci antiglaucoma utilizzati -il mio oculista li cambia ogni 3-4 anni- sono stati COSOPT e, attualmente, AZARGA). Grazie dell’attenzione che vorrà dedicarmi.
    Rita – NAPOLI

  460. bUONGIORNO Dottore,
    uso regolarmente l’ibopamina(3 volte al di’) da 2 anni causa atrofia dei corpi ciliari;all’ultimo controllo mi hanno trovato 20 di pressione nell’occhio”sano”(dove non instillo niente);precedentemente la pressione non aveva mai superato i 16.
    Che lei sappia ci puo’ essere una correlazione tra l’uso prolungato di ibopamina e un rialzo pressorio nell’altro occhio?
    Un ultima cosa,non mi hanno prescritto niente,un occhio sano puo’ stare tranquillamente a 20 o corro dei rischi?
    Grazie per la sua risposta

  461. Sono riuscita a procurarmi il collirio monodose COSOPT S come mi aveva consigliato.
    L’ho trovato a S.Marino. Mi trovo bene e l’occhio non è più irritato dal benzalconio cloruro
    GRAZIE !!
    Le chiedo un altro parere :
    sul foglietto illustrativo dice di usare ogni monodose una volta sola e per me è un grosso spreco poichè, tra l’altro, lo uso solo in un occhio. Lei cosa ne pensa?
    E’ una strategia perchè se ne consumi di più e quindi per guadagnare di più?
    Oppure è perchè una volta aperta la monodose non è più sterile?
    Oppure è perchè, non contenendo conservanti, il collirio si altera e non è più efficace o addirittura dannoso per gli occhi?
    Grazie wilma

  462. Caro Franco,
    esiste in commercio la formulazione monodose (senza conservanti) del Vistagan. Lo provi per verificare se l’allergia dipende dal conservante, come è probabile, oppure dal principio attivo.

  463. VISTAGAN 0.5 % :PRURITO & EDEMA PALPEBRALE

    Gentilissimo dottore,
    sono passati 10 anni da quando mi fu diagnosticata una leggera ipertensione oculare (21 22 mmhg) in mabo gli occhi con sospetto inizio di processo glaucomatoso
    In questi anni ho cambiato almeno 3 tipologie di colliri (sempre con effetti positivi sulla pressione) per motivi allergici.
    Da 5 anni sto usando un betabloccante, il vistagan 0,5 (levobonulolo) :una goccia in ambo gli occhi due volte al di’ ; non di rado mi accadeva di avere senzsazioni di prurito e fastidio come di natura allergica, senza alcun gonfiore o edema che sparivano dopo un rallentamento o sospensione del trattamento per qualche giorno.
    Da qualche mese pero’ sto avendo gli stessi fastidi con molta piu’ frequenza (mediamente ogni due settimane ):prurito, gonfiore palpebrale con edema e formazione di piccole croste bianche esfolianti sulle palpebre (quasi come dermatite) al punto da dover essere costretto a sospendere per alcuni giorni il trattamento e ad applicare un pomata al cortisone sulle palpebre (gentalyn B, uso non oftalmico) che ha fatto immediatamente regredire i sintomi nel giro di una giornata. Le crosticine non si sono piu ripresentate , continuando comunque a ripresentarsi il problema con cadenza mensile.
    Ultimamente ho sostituito il gentalyn B con cortisonchemicetina 0.5 uso oftalmico che per0′ non mi ha dato una regressione immediata del sintomo,comunque regredito.
    Nell’ultima visita il mio oculista mi disse che il problema era causato ai conservanti contenuti nel vistagan dando poca importanza al problema (non eravamo giunti pero’ a cadenze mensili).
    Quale alternativa al vistagan esisite sul mercato farmaceutico che potrei provare, fermo restando il principio attivo del levobonulolo?
    Grazie per la sua cortesissima disponibilita’
    franco

  464. Caro Fabio,
    E’ probabile che il gonfiore sia attribuibile ad un’allergia alla brimonidina, uno dei due principi attivi del Combigan, quindi l’unico rimedio è interrompere questo prodotto e sostiruirlo con un altro farmaco che sia più tollerato. Le ricordo che questa iniziativa non deve essere presa in sua autonomia, ma soltando dietro consiglio o approvazione del suo oculista curante.

  465. Caro Elio,
    Se non vuole ricorrere alle farmacie che importano farmaci dall’estero (opzione effettivamente piuttosto costosa), non esistono altre possibilità che farsi preparare una formulazione galenica da un farmacista di fiducia. In questo articolo (http://www.farmacologiaoculare.com/2009/05/11/preparazione-estemporanea-di-un-collirio-a-base-di-ciclosporina-a-al-2/) sono riportate le indicazioni per preparare un collirio di ciclosporina al 2%, che possono rappresentare un utile suggerimento da adattare al suo caso. Le precisiamo, infatti, che il Restasis ha una concentrazione di ciclosporina dello 0.05%: quindi, dovrà chiedere al farmacista di prepararle il collirio ad concentrazione diluita di 40 volte rispetto alle indicazioni riportate nell’articolo. Se dovesse trovare la preparazione galenica meno effice del Restasis – può succedere perchè gli eccipienti sono differenti da quelli della preparazione commerciale – provi ad aumentare la concetrazione fino allo 0.1-0.2%.

  466. Gentili dottori,
    Sono un ragazzo di 27 anni affetto da uveite anteriore all’occhio sinistro che sto curando da quasi 7 mesi con etacortilen e combigan. Purtroppo questo ultimo collirio mi ha causato un evidente gonfiore e abbassamento della palpebra infatti nei possibili effetti collaterali del combigan c’è scritto gonfiore, arrossamento e abbassamento della palpebra . Vorrei sapere se esiste qualche rimedio a questo brutto inconveniente. Ringrazio e porgo cordiali saluti.

  467. Caro Dottore. Sono stato in cura al policlinico di Messina. Mi hanno testato l’ Allergan Restasis con il quale ho conseguito ottimi risultati. Adesso purtroppo la terapia sperimentale è finita e i problemi ritornano. Come posso fare a continuare ad usare questo collirio senza spendere tutti quei soldi? esistono altre soluzioni? Grazie.

  468. Cara Silvia,
    Un mese di timololo non le ha sicuramente procurato alcun danno. In genere è ben tollerato anche per periodi molto lunghi, ma ovviamente, prima di continuare questa terapia dovrà accertare la sua effettiva necessità. Capisco perfettamente le sue perplessità e i suoi dubbi: per questo le consiglio di evitare oculisti “occasionali” e di rivolgersi ad un buon centro universitario dove troverà le risposte di cui ha bisogno.

  469. Caro Dottore, le scrivo per chiederle gentilmente un parere medico.
    Il mio caso è piuttosto anomalo perchè mi hanno dignosticato un glucoma dopo una visita medico specialistica e un campo visivo con relativi altri esami specifici.Ho somministrato Timod 0,50 per un periodo di circa un mese…Vorrei sapere quali sono gli effetti in caso non fosse un glaucoma dato che facendo un’altra visita da un diverso oculista mi hanno dignosticato soltanto una leggera miopia…Ma niente glaucoma!Ora comprendendo il mio disagio emotivo nel capire chi ha ragione andrò da un altro ancora..ma nel frattempo mi sono chiesta che danni e se ci sono per il farmaco che sto assumendo..cioè Timod..
    Grazie per l’aiuto

  470. Caro Giuseppe,
    la nostra opinione l’abbiamo espressa più volte, nei vari articoli di questo blog e sul sito http://www.farmacologiaoculare.com. Brevemente, il nostro pensiero è che le terapie integrative non svolgono un’attività terapeutica, ma preventiva. Per attività preventiva intendiamo sia la riduzione del rischio che compaia una malattia (prevenzione primaria), che quella del rischio che una malattia peggiori o progredisca (prevenzione secondaria). Nel caso della maculopatia senile, esistono solide evidenze scientifiche che alcuni fattori di integrazione alimentare (troverà molte informazioni utili e dettagliate sul nostro sito) riducano significativamente il rischio di comparsa, ma non hanno alcuna capacità di ripristinare la funzione visiva una volta alterata.

  471. Salve… Gentilmente , volevo un Vostro pare sulla reale efficacia di alcuni farmaci , ( come il VISIMAST e il MACULAR B- Forte ) , per la cura della maculopatia.
    Girando diversi medici , ho avuto pareri discordanti.

  472. Caro Guglielmo,
    Se i sintomi sono così lievi, li lasci passare spontaneamente e ricorra ai lubrificanti usati finora solo in occasione di intensificazioni della sintomatologia, possibili e più frequenti durante i cambi di stagione

  473. Gentile dottore,

    come da lei consigliato ho continuato sino a fine dicembre 2010 ad idratare regolarmente l’occhio con sostituti lacrimali poi visto che il discomfort era quasi inavvertibile ho sospeso le lacrime usandole solo saltuariamente quando avvertivo i sintomi di fastidio.
    Le volevo chiedere visto che a volte i sintomi, leggeri, di fastidio ( piccoli bruciori più che sansazione di occhio secco) durano solo alcuni minuti è preferibile usare sempre e comunque i sostituti, oppure se li lascio passare spontaneamente creo qualche problema alla cornea.
    La ringrazio per la cortesia e le porgo cordiali saluti,
    Guglielmo.

  474. Caro Marco,
    Temo che in caso così complesso, gli spazi per un intervento chirurgico volto a garantire un migliore sviluppo dell’apparato visivo siano molto limitati, ma non possiamo dirle di più dato che tutto dipende dal tipo di malformazione di cui sua nipote è affetta.

  475. salve io o mia nipote che e nata con l’occhio sinistro mancante e il desto nn si e sviluppato bene il nervo ottico ,cioe e molto sottile si puo intervenire chirurgicamente perke ancora oggi la bambina a 14 mesi e ancora nn riusciamo a capire quello ke vede ci anno detto ke vede solo ombra e possibile fare qualkosa? aspetto una vostra risposta corddiali saluti

  476. Cara Wilma,
    In Italia, per il momento non esistono alternative. Invece all’estero, per esempio in Gran Bretagna, è commercializzato il Cosopt monodose, un’associazione fissa di timololo e dorzolamide senza conservanti. Può chiedere informazioni contattando direttamente la ditta produttrice (Merk Sharp & Dohme) oppure ordinandolo ad una farmacia che commercializzi prodotti in vendita all’estero (per es. Farmacia del Vaticano).

  477. Cara Nadia,
    con una pachimetria di 600 micron, un tono di 21-22 mmHg non è particolarmente elevato. Inoltre il campo visivo normale è un elemento che deve darle più tranquillità. Il principale obiettivo, nel caso di suo figlio, è di stabilire, sulla base dell’entità della miopia e delle condizioni del fondo oculare, quale sia il rischio nel tempo di un peggioramento. Per questo non è sufficiente affidarsi ad un generico oculista, ma occorre uno specialista con adeguata esperienza nel glaucoma.
    Lumigan non è il prodotto più indicato per un ragazzo così giovane. E’ preferibile utilizzare una prostaglandina monodose (in Italia è da alcuni mesi disponibile il Saflutan), soprattutto in ragione della sua storia di allergia. Oggigiorno, le prospettive per chi è affetto da glaucoma, anche se giovane come suo figlio, sono più che ottime, soprattutto se la diagnosi è stata effettuata prima della comparsa di danni a carico del campo visivo. Quindi, si affidi ad un buon centro universitario e non si angosci più per il futuro di suo figlio.

  478. avevo scritto ieri per informazioni sulle prostaglandine usate da mio figlio di 19 anni.Volevo aggiungere queste informazioni:la pachimetria è quasi 600 (-4);il campo visivo è normale;è stata effettuata un anno fa l’iridicrasia laser sperando non fosse necesario ricorrere alle gocce.purtroppo se interrompe la somministrazione la pressione risale a 21-22.
    Ho letto che esiste la formulazione di LUMIGAN 0,1 che a parità di efficacia con lumigan 0,3 procura meno fastidi.Vi risulta? Si può provare?E’ dura pensare a una cura a vita in un ragazzo così giovane.E se i farmaci dessero assuefazione?Lui soffre di asma e non può usare i betabloccanti.Grazie per le risposte:sono una madre angosciata

  479. Caro Nicola,
    non ho proprio idea di quali terapie siano reperibili a Zanzibar. Il Tobradex è il prodotto più diffuso tra quelli appartenenti a questa classe terapeutica e, quindi, potrebbe essere reperibile anche lì. In ogni caso qualsiasi collirio contenente un antibiotico e un cortisonico potrebbe andar bene. Tuttavia, è mio compito ricordarle che le patologie infettive che si possono contrarre in Africa sono ben diverse da quelle abitualmente osservate nei paesi occidentali, per tanto, anche se comprendo le difficoltà, è necessario che si faccia visitare da un medico se i sintomi persistono per più di 7-10 giorni. Nel frattempo, una copertura antibiotica con Colbiocin va bene. Lo deve applicare almeno 4 volte al giorno, anche se l’unguento di giorno e con il caldo può crearle qualche disagio. Eviti di bendare l’occhio perchè potrebbe favorire una crescita batterica e, comunque, è del tutto inutile per prevenire la diffusione della malattia all’occhio controlaterale.

  480. Salve mi chiamo Nicola ho bisogno di un gorsso consiglio, io attualemte mi trovo a zanzibar per lavoro e mi è venuta la cheratocongiuntivite epidemica, e da una settimana che la porto avanti, sono stato contaggiato da un mio collega che dormiva in camera con me e attualemte è tornato in italia per cure mediche perchè lui aveva entrabi gli occhi fuori uso. Lui si è fatto visitare e gli è stato detto che ha la cheratocongiuntivite epidemica,e il dott gli ha prescritto il cloradex.. la mi domanda è:” potete dirmi se qui a zanzibar o in tanzania potrei trovare questo farmaco, o un altro farmaco con nome diverso ma con gli stessi princi?” per il momento il mio occhio sinsitro e gonfio solo alla mattina poi durante la giornata si sgonfia e molto rosso nella parte inferiore ed è presente anche una velo bianco nella parte intenra inferiore non so se sia pus o altro , di notte lo tengo bendato,cosi non infetto anche il destro, anche se penso sicuramente ti infettare a anche il destro.Come Crema per la notte ho la COLBIOCIN UNGENTO va bene o no? Non so piu cosa mettere.fatemi sapere il prima possibile è molto importante grazie mille ancora.Nicola

  481. Soffro di glaucoma secondario ad uveite e per qualche tempo sono stata curata con Travatan e Droptimol 0,50.
    Poi siccome l’occhio si irritava l’oculista mi disse che era a causa delle prostaglandine contenute in Travatan e mi cambiò collirio .
    Ora uso Azopt e Droptimol 0.50 (monodose)
    Poichè Azopt contiene conservanti tossici come il benzalconio cloruro vorrei sapere se esiste un altro collirio monodose o con conservanti meno tossici col quale possa sostituirlo

  482. buon giorno,ho letto il commento sullu prostaglandine.A mio figlio di 19 è stato purtroppo riscontrato un anno fa,in occasione di un controllo periodico per una grave miopia all’occhio sinistro,un elevato tono oculare bilaterale (21-22).Da circa un anno usa gocce di LUMIGAN (1 al giorno) perchè non può usare i betabloccanti soffrendo di asma atopica.Il tono con le gocce è sceso a 15-16 ma lui accusa ovviamente disturbi localizzati(arrossamento,occhiaie).Ho paura per l’uso di questo farmaco.E’ pericoloso? può dare assuefazione? In tal caso che fare data la sua asma?Essendo così giovane che prospettive future può avere?grazie

  483. Caro Nicola,
    ha eseguito tutti gli accertamenti necessari per escludere qualsiasi patologia, sia oculare che neurologica, quindi perchè continuare a preoccuparsi. I sintomi che riferisce non sono legati ad eventi patologici, ma presumibilmente a stimolazioni retiniche esercitate da trazioni del vitreo sulla retina: un fenomeno abbastanza frequente. Se non esistono lesioni retiniche in atto – e questo è stato escluso dalle visite mediche – la sua unica precauzione dovrà essere quella di sottoporsi a un controllo annuale del fondo dell’occhio. Se non lo fa già, si abitui a bere molta acqua durante la giornata (almeno 1,5 litri), sopratutto in estate, e prenda con regolarità un integratore di potassio (per esempio Polase, in giorni alterni). Anche se gli ansiolitici non hanno alcuna relazione con il suo disturbo, le consiglio di assumerli solo se assolutamente indispensabili, a minime dosi e sempre dietro prescrizione e controllo medico.

  484. Caro Marco
    La pallina che le hanno inciso era un calazio, ovvero una piccola ghiandola infiammata in cui si incista del grasso. E’ tipico di chi soffre di blefarite. Dovrà seguire esclusivamente la terapia prescritta in ospedale per 7-10 giorni al massimo. Al prossimo controllo le diranno come procedere.

  485. Grazie per la pronta risposta, ma a questo punto le spiego velocemente il problema:da circa un anno i miei occhi si trascinano dietro le immagini o le scie di luce, tipo quando si guarda una macchina della F1 che va talmente veloce da laciare la scia, oppure come guidare loungo una strada alberata, va bè il mio oculista mi ha detto che ho la retina talmente sensibile e forse è per quel motivo. Ho eseguito tutti gli esami possibili (oct, gdx) per quanto riguarda l’oculistica, poi siccome l’occhio è super sano mi hanno consigliato di eseguire una visita neurologica, il neurologo mi ha prescritto: il p.e.v., 3 risonanze magnetiche al cervello compreso le vene, ecografia al torace, insomma mi haano rivoltato ma tutto è più che negativo. A questo punto neurologicamente è tutto o.k., oculisticamente è o.k., secondo lei, cosa sarà? Pensa di potermi aiutare? Ah dimenticavo, sono un tipo ansioso e faccio uso di farmaci ansiolitici. La ringrazio immensamente per la disponibilità.
    A presto.
    Nicola

  486. caro dottore soffro di blefarite,ed il mio oculista mi ha detto di usare il betebioptal,ma adesso questa blefarite si è maturata,ed avevo una pallina piena di materia e visto che il mio oculista non era disponibile sono andato al pronto soccorso dove mi hanno inciso e di conseguenza è uscita la materia,mi domando ma devo usare sempre il betabioptal ho il flumetol che mi hanno insegnato in ospedale???? distinti saluti marco

  487. Grazie mille Dottore, è proprio leggendo il vs articolo che mi sono allarmata…. e infatti da una settimana non metto una goccia di collirio, spero che andrà tutto bene.
    Buon lavoro
    Patrizia

  488. Caro Nicola,
    Il test dei colliri è una metodica diagnostica ormai obsoleta e sostituita da indagini molto più accurate, moderne, specifiche e sensibili. Oltretutto, richiede l’impiego di soluzioni galeniche di cocaina che, per ovvi motivi, non sono facilmente reperibili. Questi sono i motivi per cui non trova strutture disponibili (probabilmente non esistono più) ad eseguire questo test, ormai diventato inutile.

  489. Cara Patrizia,
    le sconsiglio, categoricamente, un uso prolungato di nafazolina, come di qualsiasi altro vasocostrittore. Il rischio legato all’abuso di questi farmaci è stato ampiamente discusso in questo articolo: http://www.farmacologiaoculare.com/2009/06/28/i-vasocostrittori-il-pericolo-del-loro-abuso/ Faccia invece abbondante uso di lacrime artificiali, in formulazione monodose, che può tranquillamente instillare anche con le lenti a contatto indossate,

  490. Cara Lucia,
    il Betabioptal gel va utilizzato come un comune collirio, instillandone una goccia per volta nel sacco congiuntivale. Un eccesso di farmaco applicato (superiore a 2 gocce), pur non rappresentando un particolare rischio, non è una pratica consigliabile. Le indicazioni d’uso sono comunque riportate nel foglietto illustrativo del prodotto. Non superi la frequenza e la durata del trattamento consigliate per non esporsi al rischio di ipertensione oculare.

  491. Caro Sandro,
    i colliri che più si avvicinano a Eppy e Propine sono Iopidine e Alphagan . Il problema principale è che molto spesso inducono allergia. Eventuali alternative sono Tetramil (disponibile anche in monodose) e Oxylin. Rimango comunque dell’avviso che, in un caso come il suo, sarebbe bene trovare una soluzione alternativa all’impiego dei vasocostrittori.

  492. Gentile dottore,
    dovrei fare il test dei colliri, a ancora non ho trovato una struttura che lo esegue. Io sono di Cesenatico ma sarei anche disposto a spostarmi.
    Grazie per l’interessamento.

  493. Sono emicranica, cefalalgica e portatrice di lenti a contatto. Da “molti” anni (meglio non dire quanti) tutte le mattine prima di mettere le lenti instillo un paio di gocce di collirio negli occhi (nafazolina cloridrato) e qualche volta anche durante il giorno.
    da un po’ di tempo ho un mal di testa diverso, con dolori sui bulbi oculari e al centro della testa. Il collirio se usato così a lungo può dare qualche grave disturbo? grazie

  494. Caro dottore buongiorno,
    nell’ultimo anno soffro spesso di infezioni all’occhio destro. il quale tende, circa ogni 3 mesi, a gonfiarsi sotto la rima inferiore dell’occhio ma in pochi giorni con un’igiene corretta si è sempre risolto. questa volta mi sono apparsi per più di una settimana delle bollicine trasparenti sotto le rime dell’occhio superiori(in entrambi gli occhi), dopo di che all’occhio destro è diventato rosso e la palpebra superiore si è gonfiata in modo assurdo e mi sono cosi recata al pronto soccorso e mi hanno riscontrato una congiuntivite e mi hanno prescritto il betapioptal gel 3 volte al giorno per una settima, il mio dubbio è. quale quantità devo mettere? sino a ieri ho riempito tutta la sacca congiuntivale di gel, posso avere problemi? il farmacista nn mi ha saputo dire la quantità di utilizzo, potrebbe aiutarmi? grazie mille.

  495. Gentilissimo Dottore, mi preme ringraziare per la Sua immediata risposta. Volevo precisare che in questi venti anni mi sono sottoposto a tutte quelle cose a cui Lei faceva riferimento, laser ecc. Successivamente con il collirio Eppj prima, per circa dieci anni, con il Propine poi per altri dieci, tre goccie al giorno, non ho avuto più problemi, persistendo comunque, ai vari controlli che periodicamente mi sono sottoposto, una patologia all’occhio sinistro di “glaucoma cronico ad angolo aperto”. La pressione oculare quindi rimane sempre alta, quindi qualsiasi collirio io metta, Timoptol 0,50, Cosopt e altri, pur tenendo sotto controllo, ma sempre alta, la pressione oculare, non riescono a sbiancare il mio occhio, cosa che accade immediatamente appena io somministro una goccia di Propine 1%, purtroppo sono giunto alle ultime gocce di cui dispongo. Quale collirio in commercio si avvicina, come principio attivo, ai due a cui io faccio riferimento, ma soprattutto all’ultimo che fra alcuni giorni non avrò più? Cosa devo fare? Perchè si devono togliere farmaci senza proporre l’alternativa? L’antistaminici, Imidazyl ecc, mi danno noia in quanto controindicati per la pressione oculare alta, provo subito un noioso mal di testa. Le chiedo Dottore, ringraziandola anticipatamente, il Suo parere e suggerimento. Buonasera, Sandro da Siena.

  496. Caro Sandro,
    Nel suo caso, la trombosi ha probabilmente provocato un glaucoma neovascolare che andrebbe trattato con laser e/o con inibitori del VEGF. E’ sempre una pessima abitudine curare le infiammazioni e gli arrossamenti oculari con vasocostrittori: per il suo caso esistono molte altre terapie che ritengo più adeguate. Per il bruciore instilli lacrime artificiali a volontà e antistaminici al bisogno. Potrebbe essere necessario anche un corticosteroide, ma queste terapie non possono essere fatte per corrispondenza o per iniziative personali: vanno sempre suggerite e monitorizzate da uno specialista.

  497. Caro Gianni,
    Tutti i sintomi che riferisce sono possibili reazioni avverse, già note, legate all’impiego del Timopol. Tali reazioni sono frequenti con l’impiego di alcuni betabloccanti per via sistemica, ma possono verificarsi anche a seguito di somministrazione topica oculare, come nel suo caso. Come consiglio immediato le suggerisco di esercitare una digito pressione sui canalini lacrimali, alla radice del naso, per 1-2 minuti, subito dopo l’instillazione del collirio e verificare se gli effetti indesiderati si riducono.
    Comunque, renda nota la sua situazione al suo oculista e, se gli effetti indesiderati persistono o peggiorano, non esiti a richiedere un cambiamento di terapia.

  498. Buonasera, venti anni fa sono stato colpito da una trombosi all’occhio sinistro. Ho 53 anni vivo a Siena, per circa 10 anni ho somministrato il collirio Eppj Epinefrina, poi tolto dalle farmacie, successivamente il Propine 1%, anche questo ha fatto la stessa fine. Adesso, nonostante vari tentativi, sempre consigliati dal medico, non sono riuscito a trovare il collirio giusto, il mio occhio è sempre rosso, infiammato e provo senso di bruciore. Quale collirio posso usare? Accetto consigli, ringraziando anticipatamente, Sandro.

  499. Da circa 4 mesi uso timoptol collirio 0,50 per glaucoma da quando uso questo collirio mi sono accorto che qualcosa e’ cambiato , quando faccio attivita fisica tipo corsa mi stanco molto piu velocemente e mi capita abbastanza spesso specie se tocco qualcosa di freddo di perdere la circolazione alle dita delle mani cioe le dita diventano bianche come se non affluisse il sangue e’ solo coincidenza oppure il collirio ha influito in tutto questo?

  500. Il Betabioptal può restare alcuni giorni a temperatura ambiente, mantenendo inalterata la sua stabilità. Può quindi continuare ad usarlo in tranquillità, ma si ricordi da ora in poi di conservarlo a temperatura refrigerata.

  501. Dottore ho acquistato il BETABIOPTAL GEL in farmacia ma il farmacista non mi ha detto che bisognava conservarlo in frigo, quindi per circa 2 giorni il farmaco è stato a temperatura ambiente (circa 16-18 °C). Ora volevo sapere se è opportuno continuare ad applicarlo o è totalmente inefficace? Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.

  502. Caro Roberto,
    all’infuori delle generiche avvertenze previste per i trattamenti prolungati con corticosteoroidi topici (possono aumentare la pressione oculare, provocare cataratta ed esporre al rischio di infezioni), non esistono controindicazioni per utilizzare in concomitanza Vistagan e Fluaton.
    Ovviamente, occorre rispettare un intervallo di almeno 15 minuti tra la somministrazione dei due farmaci, per evitare che uno lavi via l’altro.

  503. gent.mo dottore, utilzzando il vistagan 0’5 monodose ci possono essere controindicazioni per il fluaton ? grazie per l’estrema chiarezza e competenza con cui ha sempre risposto

  504. Cara Elisa,
    non contenendo conservanti, può otilizzare il prodotto come preferisce, secondo le sue necessità. Scelga, tra questo e i lubrificanti precedentemente utilizzati, la combinazione che le garantisce il miglior confort e continui tranquillamente.
    Sul problema della riutilizzazione dei monodosi, ho havuto già occasione di esprimere il mio parere. Se lei mi pone la domanda in questo modo, le devo dire no. Non posso suggerire tale pratica perchè è in totale contrasto con le regole imposte dalle autorità competenti in materia di farmaci e medical devices per uso oculare; anzi, devo necessariamente ricordarle i rischi a cui va incontro seguendo questa cattiva pratica, che sono infezioni della superficie oculare, anche molto serie, fino a gravi ulcere della cornea.
    Se la sua domanda, invece, fosse stata: è possibile che un flacino monodose maneggiato con cura e conservato in frigorifero, nell’arco della stessa giornata (dalla mattina alla sera), abbia consentito lo sviluppo di una crescita di batteri tale da renderlo un potenziale veicolo di infezioni per l’occhio? La mia risposta sarebbe stata: ovviamente, non è possibile.
    Spero di essere stato chiaro.

  505. Caro Roberto,
    Non credo sia necessaria alcuna indagine specifica nel suo caso. La tendenza recidivante degli infiltrati subepiteliali è una caratteristica frequente di alcune infezioni corneali da adenovirus. La soluzione è una sola: colliri steroidei per lunghi periodi. Se è sufficiente il Fluaton, lo riprenda a dosaggio pieno (3-4 volte al dÌ) per un breve periodo (7 giorni) e poi a scalare come ha fatto finora, fintanto che identifica qual è il dosaggio minimo per mantenere impedire la recidiva degli infiltrati (normalente basta una in giorni alterni o anche meno). Con dosaggi così bassi, rialzi tonometrici sono estremamente improbabili e può continuare a instillare il collirio per alcuni mesi (orientativamente 4-6 mesi). Al termine di questo periodo, il processo immunologico con cui gli infiltrati si formano dovrebbe essere esaurito. Purtroppo, ogni volta si presenta la recidiva occorre ricominciare tutto dall’inizio.
    Esiste un’altra opzione: se gli infiltrati sono pochi e non le danno alcun sintomo, la vista perfetta e la sera non lamenta abbagliamento o altri disturbi alle fonti luminose, li lasci lì come sono. Prima o poi si riassorbono spontaneamente

  506. gentile dottore, mi scuso per l’errore: in effetti il prodotto si chiama liposic ma e’ nella versione EDO monodose, per cui contiene carbomero, trigliceridi e natriumhidrogenphosphat. Non contiene invece cetramide. Pensa che possa usarlo con tranquillita’ e meglio come lei mi ha gia consigliato? Vorrei anche chiederle se i prodotti monodose possono essere conservati in frigo e riutilizzati entro due giorni. Grazie per i consigli
    Elisa

  507. gent.mo dottore mi trovo di nuovo a scriverle in merito ai miei infiltrati sub epiteliali che sembra non mi vogliono abbandonare. ormai ho fatto un ciclo di tobradex a giugno con completa scomparsa e ricomparsa a fine agosto ciclo di fluaton (accuratamente a scalare)a fine settembre con scomparsa(fra l’altro sempre immediata) e ricomparsa in questi giorni. che ne pensa lei? dovrei fare qualche esame particolare? a parte la visione degli infiltrati non ho altri sintomi particolari (visione offuscata, rossori vari o dolori) grazie come sempre

  508. Cara Elisa,
    Non conosco alcun prodotto denominato “lipisic edo”. Forse si riferisce al Liposic (Bausch & Lomb) un prodotto presente nel mercato nord-americano. Quest’ultimo è un gel oftalmico a base di carbomer e trigliceridi a media catena, conservato con cetrimide. L’equivalente commercializzato in Italia è Lipovisc.
    Se non presenta allergie ai conservanti, può utilizzarlo con tranquillità, in accordo alle sue necessità di lubrificazione oculare, ma per un periodo limitato (qualche settimana). Per un uso continuativo, le consiglio di limitarsi ad una sola applicazione prima di coricarsi (uso notturno), in ragione di evitare una esposizione eccessiva all’azione citotossica della cetrimide sull’epitelio della superficie oculare.
    Durante il giorno, le consiglio di continuare ad utilizzare prodotti monodose.
    Se il prodotto a cui faceva riferimento non è questo, la prego di farmelo sapere.

  509. gentile dottore, vista la sua attenzione verso l’uso di prodotti che non nuociano agli occhi. Mi puo dire cosa ne pensa dei gel a base do carbomero e polifosfati come il lipisic edo? Mi e’ stato consigliato recentemente da un oculista, ma non so se devo usarlo o continuare solo col lipimix che lei mi aveva gia consigliato e che trovo abbastanza efficace se associato con lacrime artificiali a base di acido ialuronico.

    cordiali saluti
    Elisa

  510. Caro Valerio,
    non credo che il Vueffe sarebbe stato capace di risolvere un processo essudativo fibrinoso intraoculare. L’occhio è protetto dalla barriera ematoftalmica, per cui la penetrazione dei farmaci (sopratutto quelli ad elevato peso molecolare) è molto ostacolata, anche nei soggetti diabetici in cui la funzione di questa barriera è ridotta.
    Un tentativo può essere fatto con farmaci ad azione fibrinolitica, per es. defibrotide, urochinasi o T-PA (alteplase, reteplase). La terapia va accuratamente monitorizzata per il rischio di complicanze emorragiche.
    Un’alternativa più blanda (e di dubbia efficacia) è la bromelina, di cui abbiamo già discusso in questo articolo.

  511. Caro Alessandro,
    da come descrive la sua sintomatologia, la causa più probabile è, come ritiene il suo oculista, un vizio refrattivo (ipermetropia oppure astigmatismo) che agisce da elemento scatenante per il dolore cefalgico. Tuttavia le cause di mal di testa possono essere diverse: la correzione ottica (occhiali o lenti a contatto) molto probabilmente è indispensabile, ma forse è utile anche approfondire le indagini cliniche chiedendo una consulenza neurologica per verificare se lei soffra anche di una cefalea o un’emicrania ed, eventualmente, pianificare un trattamento profilattico. Anche una radiografia del rachide cervicale può essere utile per escludere una componente artrosica nella genesi del dolore.
    Dal punto di vista oculistico le suggerirei anche un controllo della pressione oculare e del campo visivo.

  512. Caro dottore,
    avrei una domanda da porle. Un paziente con retinopatia diabetica, precedentemente trattato con terapia fotocoagulativa, ha sviluppato un frustolo di fibrina all’interno dell’occhio. Gli è stata prescritta una terapia col Vueffe, farmaco ormai fuori commercio. Vorrei sapere se c’è un analogo a questo farmaco o eventualmente un’alternativa non chirurgica. Grazie

  513. Caro dottore,
    le scrivo perchè finalmente ho trovato un luogo dove ho letto di disturbi simili ai miei. Spero lei possa aiutarmi. Soffro da qualche anno di mal di testa il più delle volte associato alla visione della TV, sia LCD che CRT, e in generale in presenza di fonti luminose di forte intensità sia in luoghi chiusi che all’aperto. Nello specifico, mi trovo ad avere mal di testa dopo aver guardato anche pochi minuti di TV e in un caso particolare, a casa di mia madre che ha ancora un TV CRT, mi capita di avere un forte dolore al lato sinistro alto della testa addirittura dopo pochi secondi di visione. Un dolore lancinante che non passa se non prendendo una pastiglia, io uso il Moment. All’esterno, non riesco più ad andare al cinema o allo stadio per vedere partite in notturna e a concerti. Il mio oculista fino ad ora ha imputato tutto all’affaticamento visivo e mi ha prescritto sempre nuovi tipi di lenti, sia da vicino che da lontano, ma anche se la visione risulta nitida, i mali di testa sono rimasti e forse intensificati per frequenza e dolore. La prego mi aiuti.
    Grazie infinite.
    Alessandro

  514. Grazie mille!!! Farò come dice, nel frattempo ho preso un nuovo appuntamento con l’oculista!

  515. Cara Stefania,
    Visto che il trattamento con Cloradex è risultato inefficace, è necessario che si sottoponga ad un’altra visita che accerti la natura dei suoi disturbi. Nel frattempo, instilli lacrime artificiali (per esempio Oxyal o prodotti lubrificanti analoghi), anche in abbondanza, ma non prenda alcun farmaco senza il consenso del suo oculista.

  516. Buongiorno, 15 giorni fa mi è stata diagnosticata una leggera congiuntivite con alcuni frustoli di muco. Ho utilizzato il collirio cloradex per una settimana tre volte al giorno, poi per altri 5 giorni due volte al giorno. Non ho notato miglioramenti, anzi!! Ho bruciori e a volte fitte. Spero che la diagnosi sia corretta. Mi può consigliare un collirio o altro????

    Grazie mille.

  517. Caro Roberto,
    direi che dal punto di vista della sicurezza i due prodotti si equivalgono, anche se personalmente ho una lieve preferenza per il fluorometolone, ma è del tutto soggettiva e non sostenuta da dati scientifici.

  518. Cara Mariateresa,
    Sono tutti e tre test molto semplici. Si rivolga al reparto competente di un qualsiasi centro universitario (La Sapienza, Torvergata, Cattolica o Campus Biomedico) e non troverà alcun problema, se lo specialista che la visiterà riterrà opportuno eseguirli nel suo caso.

  519. Cara Patrizia,
    Lasci perdere i forum. Le trombosi in un soggetto di 61 anni lasciano spesso una menomazione funzionale più o meno marcata. Il suo oculista ha agito bene: se non le ha consigliato altri trattamenti, vuol dire che, purtroppo, non esistono possibilità per un miglioramento. Può provare a consultare un altro specialista per averne la conferma o per alimentare una lecita speranza, ma non cerchi la soluzione su internet: non la troverà.

  520. gent.mo dottore mi accingo ad iniziare terapia con corticosteroide per eliminare infiktrati sub epiteliali come le avevo già accennato in una mia precedente domanda; a livello di rischio innalzamento pressorio è preferibile il lotemax o il fluaton o si equivalgono?
    grazie

  521. Salve dott. De Gregorio,
    mi chiamo Mariateresa e le scrivo perchè mi è stato prescritto da un medico specialista di fare una visita oculistica con test di Schirmer, BUT e verde di lissamina ma a Roma non riesco a trovare un ospedale che faccia questi esami, o meglio tutti mi dicono di conoscere il test di Schirmer ma non sanno dirmi niente del BUT e del verde di lissamina!
    Lei sa dirmi dove posso fare questi test su Roma???
    La ringrazio di cuore!

  522. Mia madre, 61 anni, vista 10/10 e con problemi solo di vicinanza – normale per l’età – due/tre anni fa ha accusato un problema ad un occhio: una sorta di velatura con conseguente annebiamento della visione; avevamo pensato, essendo inverno, ad un raffredamento dell’occhio, risolvibile con un semplice collirio. Dopo circa due mesi, senza miglioramento, ha prenotato una visita oculistica e si é scoperto che era stato l’effetto di una trombosi, causata dalla pressione alta (non dell’occhio, ma della circolazione del sangue). Di conseguenza è stata sottoposta a quattro/cinque trattamenti laser per bloccare il processo; ma, a tutt’oggi, persiste l’effetto velo, accompagnato,soprattutto la sera oppure in presenza di luce forte, da bagliori di color verde. Secondo l’oculista, mia madre si dovrebbe rassegnare, in quanto le sedute laser erano finalizzate, come già detto, a bloccare il processo, mentre l'”effetto velo” permarrebbe, in quanto causa della trombosi, che ha provocato, mi è sembrato di capire, una dilatazione dei vasi sanguigni.
    Tuttavia, tempo fa in un forum di medicina, ho letto di un caso simile, che, invece, suggeriva una soluzione con un farmaco, disponibile presso farmacie del Vaticano: se é vero, La prego di potermi informare.
    Grazie.
    Patrizia

  523. Cara Sara,
    Se chi la ha visitata le ha prescitto lacrime artificiali è probabile che queste dilatazioni vascolari siano dovute semplicemente ad una cattiva lubrificazione della superficie oculare, sicuramente causata o aggravata dall’uso delle lenti a contatto. Se l’oculista non ha verificato altre alterazioni, sono del tutto benigne, anche se esteticamente fastidiose. Può essere difficile eliminarle, dipende da vari fattori (per esempio allergie concomitanti) che solo il suo oculista può valutare. Chiaramente, se fuma non miglioreranno mai.
    Se, in ragione di motivi estetici, vuole farle scomparire per alcune ore, può instillare un banale collirio vasocostrittore (ne esistono molti e si acquistano in farmacia senza prescrizione medica). La avviso, però, che tali colliri vanno bene se usati molto saltuariamente (diciamo, al massimo 1 goccia alla settimana). E’ assolutamente da sconsigliare ogni abuso: in tal caso i vasi congiuntivali si intossicano, si instaura una forma di congiuntivite cronica vasomotoria, gli occhi diventeranno ancora più rossi e non risponderanno più al vasocostrittore.

  524. Cara Sara,
    se la pomata a base di vitamina A le da fastidio la interrompa tranquillamente e la sostituisca con un gel oftalmico o con un collirio sufficientemente viscoso.

  525. Caro Cristiano.
    Lei soffre di occhio secco, probabilmente di una forma abbastanza avanzata (grado 2-3). E’ senz’altro una condizione costituzionale che è stata acuita dal trattamento con laser ad eccimeri e forse da sue particolari abitudini di vita. Certamente, può trarre benefici da colliri corticosteroidei (anche se non sono grechi vanno bene ugualmente), ma il loro impiego è pericoloso e vanno assunti solo dietro un accurato monitoraggio medico specialistico. Il fai da te è deleterio per questi casi. Capisco il suo sconforto, ma cerchi almeno di non peggiorare la situazione con atteggioamenti scorretti.
    Quello che possso consigliarle è:
    1- ricerchi quale è la lacrima artificiale che soggettivamente le da maggior beneficio e la instilli almeno 4 volte, e comunque ogni volta che ne avverte il bisogno, durante il giorno.
    2- eviti assolutamente i colliri contenenti conservanti. Può usare solo monodose o sistemi non preservati quali abak, comod o simili.
    3- la notte prima di coricarsi utilizzi un gel oppure una unguento oftalmico
    4- si mantenga idratato, usi occhiali da sole quando esce, corregga eventuali vizi refrattivi residui ed eviti assolutamente il fumo e, per quanto possibile, gli ambienti fumosi. In casa, mantenga l’ambiente umidificato applicanto le comuni vaschette d’acqua ai termosifoni.
    5- faccia attenzione all’alimentazione evitando tutti gli eccessi di vino, superalcolici, cibi grassi e condimenti. Faccia abbondante consumo di verdura e frutta di stagione. Cerchi di verificare se qualche alimento le peggiora il discomfort oculare ed eventualmente lo elimini dalla dieta. Se è sovrappeso, intraprenda una dieta sotto osservazione di un dietologo.
    6- in farmacia può acquistare dei bendaggi oculari rinfrescanti che può applicare sulle palpebre prima di coricarsi o al risveglio
    7- può fare un tentativo con i tappini (punctal plugs) – non si aspetti miracoli, ma talvolta migliorano il comfort oculare – ma solo dopo aver accertato (lo deve fare l’oculista) che la situazione infiammatoria della superficie oculare sia sotto controllo, eventualmente dopo un trattamento a scalare con un collirio corticosteroideo appropriato.
    Esistono anche altre possibilità farmacologiche (per secretagoghi, mucolitici, ecc.), ma la loro utilità deve essere valutata dal suo medico curante

  526. salve, mi chiamo sara e ho 22 anni, volevo chiedere da cosa possa dipendere il fatto di avere delle venuzze lvisibili nell’occhio, nn si tratta di rottura dei capillari ma solo di capillari vissibili, porto gli occhiali e ho usato lenti a contatto mesili adesso sn passata alle 15nali dell’acuve che sono le piu umide, e sottolineo che nn le porto piu di 5 ore, premetto ke ho una leggera sensazione di occhio secco , il mio medico mi ha dato delle lacrime artificiali da usare , ma volevo se chiedere queste venuzze possono dipendere dall’uso delle lenti a contatto? e se si come posso fare x farle passare…
    grazie
    arrivederci

  527. Buongiorno.
    L’ho già contattata circa dieci giorni fa per chiederle un parere su una secchezza oculare post lasik.
    Ho seguito il suo consiglio: alla sera pomata di vit A, e durante il giorno Lipimix ogni sei ore e lacrime artificiali monodose (Ialurex 0,4%).
    La situazione e’ migliorata; ho eseguito anche una visita di controllo che lo conferma. Devo pero’ continuare la terapia per un paio di mesi.
    Le chiedo ancora un parere. C’e’ qualche sostituto per la pomata di vit A? Al mattino mi sveglio con molto prurito e una sensazione di peggioramento della secchezza che migliora solo con la restante terapia.
    La ringrazio per la risposta e per il consiglio che mi ha dato precedentemente….ne ho trovato giovamento.

  528. Salve Dott. De Gregorio,
    mi chiamo Chiara e lavoro per un’agenzia di comunicazione online di nome Viralbeat.

    La contatto perché mi faceva piacere invitarla a partecipare,con il suo sito, ad un’iniziativa che sto seguendo.

    Se le può far piacere, può contattarmi all’email indicata.

    Buona serata,
    Chiara

  529. Buongiorno, da circa 2 anni soffro di un fastidioso e continuo discomfort oculare, caratterizzato da sensazione di copro estraneo, secchezza che aumentano con vento, aria condizionata, acqua della doccia, freddo inteneso, caldo. Circa 8 anni fa mi son sottoposto ad intervento laser per forte miopia, senza aver nessun problema postpoperatorio. Mi sono rivolto a numerosi oculisti (compreso chi mi ha operato). Malgrado i numerosi colliri e lacrime artificiali prescritte (lipmix, xiloial, opatanol,lacrisex, integratori per bocca, diacrigel…) non ho ottenuto giovamenti (tranne un parziale migliioramento con un collirio greco a base di cortisone, Dispersadron). Gli esami sulla dislacrimia(Schimmer) han dato esito negativo. Mi ha suggerito esame del film lacrimale, che effettuerò. Resta questa sensazione di disagio, che un oculista dice essere dovuta alla conformazione del mio occhio, troppo grande e sporgente (ma perchè prima non ne soffrivo?). Stanco di spender soldi e speranze mi son dato pure al faidate pasticcianod da solo con l’acquisto di gocce per conto mio. Ho richiesto anche di farmi mettere i tappini oculari, ma mi hanno sconsigliato in molti il loro uso, er la possibile sedimentazione di agenti negativi per l’occhio. che fare? L’esame ha rivelato un occhio sano 10 decimi, ma io soffro

  530. Grossi problemi di secchezza oculare che peggiora nonostante l’uso di lacrime artificiali e causa dolori alla testa, agli occhi e vista sfuocata.

  531. Caro Giampaolo,
    Di sospendere il trattamento neurofarmacologico non se ne parla neppure. Mi meraviglio che il suo neurologo/psichiatra non sia stato categorico a riguardo. Il trattamento che sta assumendo non è uno scherzo, è complesso, impegnativo e l’interruzione la esporrebbe a rischi (aggravamento della patologia, fenomeni di “rebound” farmacologico, ecc) che non sono accettabili, se non avallati dall’opinione di uno specialista, e comunque sotto il suo stretto controllo.
    Tanto più che sia citalopram che risperidone non determinano evidenti effetti tossici diretti sulla cornea, ma predispongono a patologie della superficie oculare in quanto possono ridurre la produzione delle lacrime. Tale effetto potrebbe, ovviamente, peggiorare la nota tendenza a deterninare occhio secco dei trattamenti fotoablativi quali la Lasik, pertanto spetta al suo oculista valutare la fattibilià del trattamento ed assumersi la responsabilità di una decisione.
    Non ritengo indicato cambiare un trattamento farmacologico che garantisce un buon compenso del suo disturbo neuropsichico, semplicemente per una riduzione del difetto refrattivo. Se la Lasik (o un altro tipo di trattamento refrattivo) non è eseguibile con la sua attuale terapia, molto meglio che se ne dimentichi e non vada a cercare problemi più seri di quelli che già ha.
    Spero di essere stato sufficientemente chiaro e averla sufficientemente allertata sui rischi che un caso come il suo propone.

  532. Egr. Dottore,
    prendo antidepressivi (ogni giorno una compressa di Citalopram 20 mg e una compressa di Risperdal (risperidone) 1 mg) e vorrei sottopormi a chirurgia refrattiva per miopia e astigmatismo (metodo Lasik).
    Ho saputo che alcuni antidepressivi sono incompatibili con questi interventi, perché hanno effetti sulla cornea. Ho chiesto lumi all’oculista e al neurologo ma questi non hanno saputo rispondere con precisione (si sono palleggiati la risposta).

    Sono incerto sul da farsi.

    Allora provo a chiedervi alcune cose, poi deciderò:
    1) i farmaci sopracitati hanno grandi effetti sulla cornea?
    2) è proprio vero che esistono antidepressivi che non influiscono sulla cornea?
    3) io in realtà, per essere sicuro al 100%, vorrei sospendere questi farmaci, far passare del tempo affinché la cornea si ristabilizzi totalmente, quindi sottopormi all’intervento. Domanda: quanto tempo dovrei aspettare, almeno, tra l’interruzione della cura e l’intervento di chirurgia refrattiva? Insomma: in quanto tempo, all’incirca, gli eventuali effetti degli antidepressivi sulla cornea regrediscono?

    Vi ringrazio in anticipo. Scusate il disturbo.

    Giampaolo

  533. Cara Sara,
    Non si tratta di provare prodotti “a casaccio”, ma di verificare empiricamente quale sia il più indicato nel suo specifico caso. L’unguento a base di vitamina A la sera prima di coricarsi va bene. Durante il giorno, provi ad instillare 4 volte (ogni 6 ore circa) Lipimix e a lubrificare abbondantemente (ogni volta che ne sente il bisogno, anche ogni ora) con prodotti monodose a base di acido ialuronico o di carbossimetilcellulosa. Importante, come suggerisco a tutti i pazienti, è di utilizzare, quando è possibile, solo prodotti monodose: in casi come il suo i conservanti presenti nei comuni colliri multidose hanno sempre un effetto molto negativo.
    A mio avviso, sarebbe necessario anche assumere un collirio corticosteroideo (per esempio fluorometolone – Fluaton monodose), ma tale indicazione deve essere valutata ed espressa dallo specialista che la ha in cura.
    Esistono anche altre opzioni, sia farmacologiche che non (ad esempio i punctal plugs, ovvero i tappini per i canalini lacrimali), che potrebbero essere valutate in un secondo momento, qualora il discomfort e la secchezza non dovessero diminuire nei prossimi mesi.

  534. Caro Guglielmo,
    La persistenza di lievi aberrazioni visive o cromatiche, percepibili prevalentemente in visione scotopica (ovvero la sera) a pupilla dilatata è abbastanza normale dopo un trattamento di PRK. E’ probabile che permangano per sempre, così come sono attualmente. E’ importante solo che non determinino disturbi tali da influenzare lo svolgimento di attività quali la guida. Continuerei per altri 2-3 mesi ad utilizzare lubrificanti regolarmente, riducendone la frequenza a 2-3 instillazioni al giorno. Poi, se i sintomi di secchezza/discomfort sono effettivamente scomparsi, potrà lubrificare l’occhio saltuariamente, secondo la sua soggettiva necessità.

  535. Buongiorno.
    Volevo chiederle un parere.
    Circa un mese fa sono stata sottoposta ad intervento di Lasik a Nizza. Ho subito riscontrato problemi di secchezza, tanto da rallentare, secondo l’oculista che mi ha visitato, la ripresa ottimale della vista. Mi hanno sospeso il Philarm (soluzione irrigante utilizzata nelle prime due settimane) e impostato come terapia: Oxial più volte al giorno e pomata di vit A prima di andare a letto. L’Oxial lo utilizzo quasi ogni mezz’ora, con scarso beneficio. Ho anche già provato altri farmaci (Cellufresh, Irina, Dacriogel) ma i risultati sono sempre: vista buona al risveglio e peggioramento dopo circa un’ora, prurito, sensazione di occhio appesantito e secco.
    Cosa mi consiglia? Ci sono colliri più efficaci di altri? Non vorrei provare ulteriori prodotti a casaccio, aggravando probabilmente la mia situazione.
    Aspetto un suo prezioso consiglio e ringrazio anticipatamente.

  536. Gentile dottore,

    ad 11 mesi dalla prk continuo, come da sue indicazioni dei mesi scorsi, ad usare regolarmente dei prodotti lubrificanti.
    Dai primi di ottobre sto constatando che il discomfort oculare si è di molto attenuato ed alcuni giorni è addirittura inesistente.
    Le volevo chiedere a questo punto devo continuare a lubrificare l’occhio con regolarità oppure attendo che si manifestino i sintomi di disagio per poi intervenire con i sostituti lacrimali.
    Volevo abusare della Sua cortesia per porgerle un ulteriore quesito: vedo ancora intorno alle sorgenti molto luminose, ( fari auto, lampioni) anche se per nulla fatidiose, in notturna due bande colorate orizzontali più accentuate nelle sere in cui l’occhio risulta più stanco (stress da pc). molto meno quando l’occhio è riposato, questa aberrazione può ancora ridursi oppure ad 11 mesi dall’intervento la devo considerare permanente.
    La ringrazio per l’attenzione,

    Guglielmo

  537. sono in gravidanza e uso il cosopt lo devo sospendre ma ho pauta che la prezione si allza stroppo

  538. Caro Roberto,
    Non esistono prodotti oftalmici contenenti loteprednolo etabonato in formulazione monodose.
    Esiste, però, un altro corticosteroide di superficie, il fluorometolone (Fluaton monodose), che può essere impiegato in alternativa al precedente.
    Per l’eventuale problema di uveite, si può rivolgere in qualsiasi centro universitario della sua provincia. Ci perdoni se non le diamo indicazioni più precise, ma fornire nomi o indirizzi di specialisti non rientra nella policy del nostro blog.

  539. Cara Ilaria,
    se lei ha già riferito la sua sintomatologia allo specialista che l’ha visitata, dovrebbe tranquillizzarsi. Sicuramente, se avesse avuto qualche dubbio le avrebbe proposto ulteriori accertamenti diagnostici.
    Ovviamente, non tutte le malattie che influenzano la funzione visiva sono rilevabili all’esame del fondo, ma si ricorre a esami particolari (per esempio i PEV, il campo visivo, la TAC o altri) quando se ne ravvede la necessità sulla base dell’intera visita oculistica. Inoltre mi ha detto che è stata visitata da differenti oculisti: mi appare molto imporbabile che possa esistere qualcosa che sia sfuggita a tutti. E’ quindi verosimile chei suoi sintomi siano manifestazioni fisiologiche e non nascondano alcuna malattia grave.

  540. grazie di nuovo, forse ho frainteso mi chiarirò al più presto; sa se esiste un centro del genere in provincia di Ancona?

  541. B.giorno, intanto la ringrazio per la risposta, io l’avevo già contattata per quanto riguardava i puntini luminosi che vedo alla luce, e la sua risposta era stata che quei puntini erano dovuti ai globuli bianchi. il punto è che io quei puntini li vedo non solo guardando il cielo ma anche di giorno in generale senza occhiali da sole (io ho gli occhi chiari), dunque sono andata avanti a cercare in internet e ho visto che esiste una visione di nome snow view (non sò se si scive così), sono già stata visitata da + oculisti e non mi hanno trovato nulla, dunque ragionavo sul fatto che potesse essere qualcosa legato all’aspetto neurologico. Ed era per questo che le scrivevo se esistono aspetti (come malattie infezioni o altro) che un oculista non riesce a vedere anche con una visita del fondo oculare.
    Spero di essermi riuscita a spiegare, io le chiedo perchè sono molto ansiosa e volevo da lei una conferma.
    In attesa di una sua risposta la ringrazio e la saluto.
    Ilaria.

  542. Cara Ilaria,
    La sua domanda è un po’ generica. Senz’altro l’oculista è in grado di verificare l’origine di un problema a carico della funzione visiva. Qualora venisse accertata o ipotizzata un’origine intracranica (cervello o vie ottiche), richiedere anche un consulto neurologico sarebbe assolutamente indispensabile.
    Se però vorrà essere più precisa potremmo fornirle spiegazioni più dettagliate.

  543. Caro Roberto,
    come le avevo già detto gli infiltrati subepiteliali hanno la tendenza a recidivare, ma rispondono bene al tratttamento corticostreroideo, quindi la terapia prescritta è corretta. Per evitare le recidive, in questi casi, è fondamentale non interrompere improvvisamente il trattamento, ma ridurlo molto lentamente nel tempo. Non mi risulta chiaro, invece, il significato di “leggera uveite cronica”. Forse ha frainteso e si tratta di una congiuntivite cronica, perché altrimenti le suggerirei un consulto preso un centro specializzato in flogosi uveali.

  544. B.giorno, sono Ilaria e volevo da lei un ‘informazione: tutti i problemi all’occhio sono riscontrabili da un oculista o bisognerebbe consultare anche un neurologo?
    in attesa di una sua risposta la ringrazio e la saluto.
    Ilaria

  545. gent.mo dottore in riferimento alla mia del 28/08 e alla sua esauriente risposta del 29/08, sono poi stato visitato e l’oculista ha escluso il ritorno di virus dicendomi che ho una leggera forma di uveite cronica. per gli infiltrati mi ha prescritto 2 gocce al dì per tre gg di tobradex e se dovessi rinotare gli infiltrati un ciclo di 2 gocce al dì per 15 gg poi 1 goccia per altri 15 gg e infine i goccia ogni 5 gg di lotemax in quanto meno forte del tobradex.
    dopo un mese ho rivisto 1 infiltrato .vorrei un suo parere sulla terapia e secondo lei questa forma blanda di uveite da cosa può essere sostenuta?e la stessa che fa formare gli infiltrati?dovrò conviverci per sempre? grazie infinite

  546. Cara lettrice,
    per entrambi i prodotti, l’uso in gravidanza deve essere giustificato dalla situazione clinica, che solo il suo medico curante conosce. I rischi che trattamenti topici oculari possano indurre malformazioni al nascituro o problemi al proseguimento della gestazione, sono minimi e di solito circoscritti al primo trimestre, ma sono pur sempre presenti. Pertanto, anche il suo ginecologo dovrebbe essere messo a conoscenza di questi trattamenti, per esprimere il suo parere medico e per ottemperare agli eventuali obblighi di farmacovigilanza.

  547. Caro Giacomo,
    le uniche differenze tra i due prodotti citati sono nella concentrazione di principio attivo (desametasone 21-fosfato disodico) che si trova allo 0,15% nel primo e allo 0,1% nel secondo.
    Se la visita di controllo non ha evidenziato alcun problema e il decorso è assolutamente normale, la leggera differenza di concentrazione non ha importanza terapeutica e quindi i due prodotti possono essere considerati pressocchè equvalenti.

  548. Caro Franco,
    Suppongo che per problemi alla cataratta intenda un iniziale processo di opacizzazione del cristallino. Effettivamente, i pazienti affetti da glaucoma sviluppano con maggiore frequenza opacità del cristallino rispetto al resto della popolazione sana. Questa comorbidità deve essere messa in relazione sia con le caratteristiche patogenetiche del glaucoma che con le terapia necessarie per controllarlo.
    In linea generale i trattamenti laser per ridurre la pressione oculare (ne esistono diverse varianti) sono sicuri e presentano solo limitati rischi per il paziente. Questi rischi devono comunque essere dettagliatamente descritti nel modulo di consenso informato che il suo oculista dovrà farle firmare prima del trattamento, fornendole tutte le ulteriori spiegazioni di cui avrà bisogno.
    Colgo l’occasione per far luce su un tipico fraintendimento nato da erronee informazioni divulgate attraverso i media, che alcuni specialisti, per mere ragioni commerciali, tendono ad alimentare: non esistono trattamenti laser per curare la cataratta, fatta eccezione per quelli indirizzati alla cataratta di seconda formazione (ovvero le opacità della capsula posteriore che si sviluppano successivamente ad un intervento chirurgico di cataratta)

  549. salve.
    oggi, a una settimana dall’intervento prk per la riduzione della miopia ho svolto una visita di controllo. tutto ok. mi hanno dato come terapia il nettacin per 10 gg e l’etacortilen per 30 gg.
    tutti e due 4 volte al gg.
    posso sostituire l’etacortilen con il dexamono? ci sono differenze?
    grazie mille

  550. Ringrazio per la solerte risposta.
    Ultima domanda.
    Essendomi stato diagnosticato un glaucoma ad angolo aperto e problemi alla cataratta, dovrò sottopormi ad un intervento chirurgico tramite laser ( non conosco l’esatta terminologia dell’intervento). Il problema alla cataratta è causato dal glaucoma ovvero è indipendente?
    Quali sono le percentuali di rischio in interventi di questo genere?
    Ringrazio per la collaborazione

  551. Caro Franco,
    l’unico modo per diminuire l’incidenza e l’intensità degli effetti collaterali sistemici dei farmaci antiglaucoma è quello di limitare l’assorbimento attraverso le mucose.
    1. rispettare la posologia e i tempi di somministrazione consigliati
    2. instillare sempre e soltanto una goccia (per occhio)
    3. dopo l’instillazione, esercitare una pressione con le dita (pollice e indice) a livello della radice del naso per per contrastare il drenaggio attraverso le vie lacrimali
    Se anche utilizzando questi accorgimenti persistono i disturbi, il suo oculista dovrà valutare l’importanza clinica degli effetti indesiderati riferiti e decidere se è il caso di passare ad un farmaco alternativo oppure orientarsi verso altre opzioni terapeutiche (trattamento laser o intervento chirurgico).

  552. Causa glaucoma sto utilizzando quotidianamente il prodotto Timogel.
    Ho l’impressione di subire effetti collaterali che si evidenziano durante le attività fisiche che abitualmente pratico (bicicletta), e precisamente stanchezza e minor resistenza allo sforzo fisico.
    Precedentemente ho usato l’ Azopt che ho dismesso a causa della dimuita efficacia del prodotto.
    Come è possibile diminuire gli effetti collaterali di questi prodotti?
    Grazie

  553. Hi,
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  554. Cara Michela,
    lei ha toccato un punto molto dolente: l’insufficienza della comunicazione medico-scientifica e la bassa qualità della divulgazione al pubblico di importanti informazioni sanitarie, che si rileva nel campo delle malattie dell’occhio.
    Il distacco di retina è una patologia che ha scarsa esposizione mediatica, molti individui non la conoscono e, quindi, rimangono vulnerabili al rischio. Tale situazione è aggravata dall’equivoco, mai affrontato in termini definitivi dalle Autorità che ne avrebbero competenza, per cui una misurazione della refrazione eseguita presso un centro ottico da un ottico/optometristaviene spesso confusa con una visita medica-specialistica che deve invece essere eseguita presso un centro oculistico da un’oculista. La prima è sufficiente per ottenere una prescrizione per occhiali o lenti a contatto, ma non può fornire al paziente informazioni adeguate sullo stato di salute dell’apparato visivo. Purtroppo, il paziente, erroneamente, ritiene di aver fatto un’adeguata prevenzione, mentre in realtà rimane esposto al rischio di qualsiasi patologia oculare, distacco di retina incluso, che potrebbero invece essere valutati, riconosciuti, prevenuti e trattati con una semplice visita presso un medico specializzato in oftalmologia. Parte della colpa la attribuisco al nostro sistema di informazione, in particolare a quello televisivo, che per diffusione dovrebbe assumenrsi maggiori responsabilità sociali in questo ambito, in cui il problema di distinguere il ruolo dell’ottico da quello dell’oculista, così facilmente confondibile per lo stretto rapporto professionale che lega le due figure, non viene mai affrontato con sufficiente chiarezza.
    Per quanto riguarda la sua situazione, negli ultimi 20 anni sono stati fatti enormi progressi nel trattamento chirurgico del distacco di retina, progressi di cui probabilmente anche lei si è avvantaggiata. Rimane il fatto che la malattia può assumere evoluzioni molto gravi e determinare una menomazione ipermanente della funzione visiva. Per questo gli sforzi maggiori devono essere indirizzati verso la prevenzione del distacco di retina, di cui l’informazione al pubblico rappresenta una componente assolutamente fondamentale.

  555. Caro Guglielmo,
    occorre distinguere ciò che è consentito dalla normativa che regola la produzione e la vendita dei farmaci, da ciò che è consentito dal buon senso medico.
    La normativa impone alle case farmaceutiche produttrici di monodosi di avvertire il paziente di non riutilizzare il residuo delle monodosi, neanche all’interno della stessa giornata, e di gettarlo. Questa norma deriva da un logico e corretto approccio precauzionale finalizzato ad evitare che il prodotto residuo, non essendo conservato, possa contaminarsi e quindi provocare infezioni.
    Il buon senso medico ci suggerisce che in un intervallo di poche ore, anche se venisse a contatto con contaminanti batterici, non è possibile che si sviluppi alcuna crescita microbica, soprattutto se il prodotto viene conservato in ambienti a bassa temperatura (frigorifero).
    Il suo comportamento, quindi, pur non potendo essere suggerito e consigliato, nel rispetto delle norme vigenti, è tollerato dal punto di vista medico.

  556. Gentile dottore,

    mi sorge un dubbio in relazione all’uso dei sostituti lacrimali da me usati e citati in precedenza: una volta aperta la confezione devo subito gettare il resto del contenuto inutilizzato, oppure conservandoli in frigo li posso riutilizzare entro la giornata di apertura,(ciò che sto facendo attualmente).
    Un cordiale saluto,
    Guglielmo

  557. Volevo sapere se c’erano dei passi in avanti a riguardo del distacco di retina…soluzioni….e medicine che rendono migliore la vista…
    tre anni fa purtroppo non sapevo che esisteva questa malattia e diciamo ho avuto un distacco di retina a ferro di cavallo…ora ci vedo da schifo…tutto appannato e fastidioso…dopo tre anni è toccato all’altro occhio che pero’ ho preso in tempo vista la precedente “disgrazia”. Ora…mi domando…perchè malattie cosi non le reputanto importanti e fanno mandare studi e soluzioni per le lunghe? Ho 27 anni una vita davanti e vivo con il costante terrore di perdere anche l’occhio buono….

  558. Caro Guglielmo,
    la secchezza oculare dopo PRK dipende in gran parte dall’amputazione delle terminazioni nervose corneali intrastromali indotte dal trattamento laser che determinano una riduzione della lacrimazione riflessa. Le terminazioni nervose tendono a rigenerarsi e parallelamente a questo processo la lacrimazione riflessa migliora ed il discomfort da occhio secco tende a diminuire. E’ probabile, quindi, che un’ulteriore riduzione del suo discomfort avvenga anche nei prossimi mesi, ma è impossibile quantificarla e prevederla con esattezza. Continui ad utilizzare il prodotti lubrificanti per 3-4 mesi, poi potrà provare a ridurli e successivamente ad utilizzarli in modo saltuario o anche sospenderli.

  559. Cara Marina,
    le condizioni del suo occhio la espongono al rischio di infezioni ed il tipo di attività lavorativa che fa aumenta tale rischio. D’altra parte, la sua è una situazione cronica, pertanto prima o poi dovrà riprendere il lavoro. Le suggerisco quindi di utilizzare occhiali da sole (con la colorazione che ritiene ottimale) a protezione dagli agenti atmosferici e dalla polvere durante lo svolgimento del suo lavoro ed, eventualmente, può chiedere al suo oculista se nelle sue condizioni è utilizzabile una lente a contatto protettiva.

  560. Gentile dottore,

    sto continuando ad usare regolarmente (4/5 volte al di) sia oftaial che lipimix ad oltre nove mesi dalla prk ed a giorni alterni il fastidio oculare è più o meno evidente.
    Le volevo chiedere, considerando che il mio recupero visivo è stato costante ma molto lento, a circa sei mesi dall’intervento ho cominciato ad apprezzare una buona qualità di immagine, si può ancora a 9 mesi dall’intervento sperare ad un miglioramente del comfort oppure devo considerare questo come effetto collaterale ormai irreversibile.
    Preciso per correttezza che alcuni giorni questo disagio appare inesistente.
    Un cordiale saluto,

    Guglielmo

  561. gentilissimo dottore , ancora ho la cheropatia bollosa e stò sotto medicinale, l’occhio si è sfiammato ma ancora mi duole secondo lei posso ritornare a lavorare ? Faccio l’operatrice ecologica può la polvere farmi ritornare l’infiammazione grazie per il suo aiuto

  562. Caro Roberto,
    gli infiltrati sotto-epiteliali che compaiono in corso di cheratite epidemica da adenovirus sono formazioni ad origine immunologica che rispondono prontamente alla terapia corticosteroidea. Per loro natura possono ripresentarsi anche a distanza di alcuni mesi dal primo episodio di cheratite e richiedono un trattamento antinfiammatorio appropriato, sia nella scelta del tipo di corticosteroide, che nella posologia. E’ quindi corretta la sua decisione di eseguire una visita specialistica al più presto. In assenza di arrossamento o altri fenomeni infiammatori, è molto improbabile che possa trattarsi di una nuova infezione virale. Per sicurezza, eviti l’uso di lenti a contatto (qualora le utilizzasse) fintanto che non sia stato visitato dallo specialista.

  563. Gent.mo dottore
    dopo diagnosi di cheratite virale (adenovirus) ho seguito terapia con collitio tobradex prima 4 gocce dì poi a scalare 1 goccia a giorni alterni nell’arco di 20 giorni.
    da subito i sintomi sono scomparsi(iperemia e infiltrati epiteliali) e per tre mesi nessun problema, poi circa 20 gg fa ho notato un infiltrato sottoepiteliale(come prima della cura li potevo notare fissando aloni luminosi) che appare per circa 24 ore poi scompare 4 ,5 gg per poi riapparire senza altri fastidi od arrossamenti.
    C’è da aspettarsi un ritorno della cheratite o è un fenomeno normale nel processo post terapeutico? andrò a farmi visitare ma ci tengo ad un suo prezioso commento, grazie

  564. Cara Marina,
    temo di non poter esserle di grande aiuto. In un caso come il suo, la possibilità che un trapianto sia rigettato è sempre elevata. Molto probabilmente sarà indispensabile un nuovo trapianto e, proprio dato l’elevato rischio di rigetto, è necessario che l’intervento sia eseguito in un centro che abbia esperienza anche in trattamenti immunosoppressivi sistemici, che vanno dosati con estrema cautela e perizia. Ritengo che il San Raffaele di Milano sia un ottimo centro a cui possa affidarsi.

  565. grazie dottore per essermi ancora di aiuto le spiego in breve che io sono nata con un dermoide nell’occhio destro e dopo tanti giri perfino in Spagna sono stata da Barraquer per eliminare il dermoide e per acquistare di nuovo la vista all’occhio destro mi hanno consigliato un trapianto di cornea sintetica, ma nn è andato bene a distanza di dieci anni sempre acquistare la vista e perchè il dermoide cresceva un altro professore a pensato di ripetere il trapianto con una cornea umana… ma a distanza di cinque anni anche questo nn è andato a buon fine. E adesso mi ritrovo con una cornea che nn serve più a niente e una cheropatia bollosa. grazie per il suo interessamento .

  566. Cara Marina,
    Non mia ha precisato la patologia che ha determinato la necessità del primo trapianto, per cui ho difficoltà ad inquadrare correttamente il suo caso, ma se siamo già al secondo fallimento chirurgico temo che non ci sia molto da fare. Senz’altro prima di un terzo trapianto, consulterei un altro centro oftalmologico. Sono molti i centri di eccellenza in Italia in questo campo, per esempio il S. Raffaele di Milano, L’Università di Siena, e molti altri.
    Per il momento eliminerei tutti i colliri contenenti conservanti: Timod va bene, ma Betabioptal può essere sostituito con Cloradex Monodose. Non esistono equivalenti commerciali del glucosio 35%, potrebbe essere sostituito solo con un preparato galenico (es. propilenglicole 75%). Inoltre, potrebbe essere opportuna una terapia immunosoppressiva, sia locale che sistemica, ma va prescritta da uno specialista che sia disposto a seguirla frequentemente e con molta attenzione.

  567. Gentile dottore, sono contenta che abbia risposto alla mia domanda… mi sento veramente scoraggiat per quanto riguarda questa cheropatia bollosa scopertami da poco: Ho subito un trapianto il ssecondo trapianto di cornea, sempre allo stesso occhio cinque anni fà. ma come sempre nn è andato bene e quindi ho di nuovo avuto il rigetto: Era da un pò che avevo l’occhio sofferente ma credevo che la causa era un punto mai tolto e quindi mi faceva male, in vece due settimane fa mi hanno diagnosticato la cheropatia bollosa e mi hanno di nuovo consigliato un trapianto di cornea.La terapia che stò facendo è: il timod due volte al giorno, il betabiotal tre volte al giorni e glucosio tre volte al giorno ma io nn trovo nessun giovamento che devo fare??? Mi consigli Lei Grazie

  568. Cara Marina
    la prima cosa da fare è seguire le indicazioni fornite dallo specialista che l’ha visitata.
    Per darle ulteriori informazioni mi occorrerebbe sapere la causa che ha determinato la cheratopatia bollosa. In alcuni casi può essere indicata una terapia locale con colliri iperosmotici, per esempio propilenglicole al 75% oppure glicerolo al 50% (non sono prodotti commerciali, ma possono essere facilmente preparati come galenici dal farmacista), ma tale indicazione terapeutica le deve essere data dal suo oculista, dopo un’accurata visita che ne stabilisca la necessità e l’utilità.

  569. buongiorno , mi hanno diagnosticato da poco la cheropatia bollosa che cosa devo fare???? grazie.

  570. Caro Federico,
    Potrebbe avere una piccola sofferenza dell’epitelio corneale, che va comunque confermata e valutata con una visita specialistica. Nel frattempo provi ad instillare Lipimix 3 volte al giorno ed eviti l’uso di altri colliri multidose con conservante. Utilizzare Brunistill ha senso solo se viene individuata un’origine allergica dei suoi sintomi

  571. Salve, da domenica sera dopo la doccia ho la senzazione di avere qualcosa dentro l’occhio, non ho dolore, solo un fastidio che a volte dimentico anche di avere. Ho provato vari risciaqui a guardarmi ma non trovo nulla. Se chiudo l’occhio e muovo lo sguardo sento come una pallina che si muove con il muovere lo sguardo.

    Cosa fare? Collirio? Brunistill 0,025%?
    La ringrazio anticipatamente.

  572. Caro Guglielmo,
    può tranquillamente continuare ad alternare i due colliri nel modo che preferisce e che le sembra garantire il miglior comfort oculare. La risposta ai vari sostituti lacrimali è individuale. Spesso utilizzando simultaneamente prodotti che agiscono su componenti strutturali diverse del film lacrimale (la microemulsione ristruttura la parte lipidica, mentre l’acido ialuronico corregge le alterazioni della componente muco acquosa) si ottengono risultati migliori. L’intervallo di tempo minimo che deve intercorrere tra l’instillazione di due colliri diversi deve essere di 15 minuti, per evitare che uno possa lavar via l’altro.

  573. Gentile dottore,

    sto usando da 10 gg lipimix, un paio di giorni fa l’ho alternato nel corso della giornata con oftaial,il farmacista ne era momentaneamente sprovvisto, ed ho notato un leggero miglioramento a livello di comfort.
    Pensando che la cosa potesse essere casuale, ho provato a ripetere la cosa anche nei due giorni successivi e questo leggero miglioramento si è ripetuto.
    Ora le chiedo il mio comportamento può portare a qualche conseguenza oppure posso continuare a seguire la terapia di questi ultimi giorni.
    In caso affermativo devo rispettare una distanza temporale minima tra i due colliri.
    Un cordiale saluto,
    Guglielmo

  574. Caro Geo,
    Se il suo oculista non le ha prescritto farmaci ipotonizzanti è proprio perché la sua attuale situazione clinica non rivela imminenti rischi di danno a carico del nervo ottico. D’altra parte 22 mmHg è un ipertono molto modesto che nella maggior parte dei casi può essere lasciato senza controllo farmacologico.
    Un trattamento ipotonizzante va iniziato solo se il quadro clinico lo giustifica: iniziative individuali sostenute da immotivati timori di peggioramento le sconsiglio in modo categorico. Tutti i farmaci ipotonizzanti oculari hanno una azione tossica, locale e sistemica e il loro impiego presenta rischi che vanno accettati solo se compensati da maggiori benefici. Nel suo caso, il ricorso periodico e non motivato al betabloccante presenta solo rischi e nessun vantaggio. Tra i rischi occorre annoverare anche la possibilità di un assuefazione che limiterebbe l’efficacia dello stesso farmaco nel momento in cui fosse realmente necessario assumerlo.
    Se la sua modesta ipertensione oculare la preoccupa, la cosa più saggia è controllarsi frequentemente (misurando la pressione oculare, eseguendo periodici campi visivi e valutando spesso lo stato della papilla ottica), identificare i fattori di rischio associati e rimuoverli, se possibile. Si affidi ad un oculista esperto in glaucoma e lasci a lui decidere se e quando iniziare una terapia.

  575. Gentile Dottore
    ho 35 anni,ho la pressione a 22 ,mi hanno detto che per il momento non devo preoccuparmi,e che tutto è a posto.
    ho molta paura che col tempo questa pressione stressi i miei nrvi ottci ,se usassi un betabloccante a basso dosaggio,tipo timogel,magari solo per un periodo ,il mio occhio ne potrebbe essere danneggiato?
    cosa succede se inizio un trattamento e poi lo sospendo ,e contunuo senza assumere altro ?
    il mio occhio potrebbe diventare assuefatto al farmaco?
    la ringrazio per l’attenzione ,cordiali saluti

  576. Caro Guglielmo
    può passare tranquillamente ad usare Lipimix e verificare se dopo una settimana ottiene risultati migliori. In caso negativo, può riprendere la terapia iniziale senza alcun problema.

  577. Gentile dottore,

    La ringrazio per la cortesia con la quale risponde ai dubbi di noi pazienti, mi scuso se abuso ancora della Sua disponibilità e pazienza.
    Come Le dicevo da quando mi sono operato uso Oftaial 4/5 volte al giorno con risultati a giorni alterni, alcuni ottimi altri meno, volevo quindi provare ad usare Lipimix monodose.
    Esiste qualche controindicazione alla sostituzione del collirio, va fatta gradatamente, li devo alternare od usarne uno solo, ed eventualmente se non noto differenze fra i due sostituti lacrimali posso riprendere ad usare Oftaial.
    La ringrazio infinitamente e Le porgo i miei più cordiali saluti,

    Guglielmo

  578. Caro Guglielmo,
    le confermo il parere del suo oculista.
    Solo in caso di deficit a carico dell’epitelio corneale è necessario assumere atteggiamenti prudenziali per prevenire il possibile rischio di infezioni.

  579. Gentile dottore,

    come le avevo scritto in precedenza, mi sono operato con tecnica PRK il 16 novembre 2009 ed inizia la stagione balneare.
    Il mio oculista sostiene che non ci sono limitazione per il bagno io al contrario ancora mi astengo.
    Secondo Lei il mio è un eccesso di zelo, oppure qualche precauzione in più è da preferirsi.
    Un cordiale saluto,
    Guglielmo

  580. Caro René,
    chiedo scusa per l’equivoco sul nome.
    E’ assolutamente giusto che conosca i motivi per cui sta assumendo un farmaco indicato per la cura del glaucoma. Infatti, pur senza ravvedere particolari elementi di allarme, non è un comportamento corretto prescrivere farmaci che possono indurre effetti collaterali senza informare doverosamente il paziente delle ragioni, dei rischi e dei benefici di un tale trattamento.
    Sono sicuro, comunque, che il collega saprà fornirle le spiegazioni necessarie, tranquillizzandola sulle condizioni di salute del suo apparato visivo e, correggendo, eventuali inesattezze nel trattamento prescritto.
    Purtroppo, una carenza comunicativa nel rapporto tra medico paziente, molto frequente in questo settore dell’oculistica, può generare fraintendimenti, che in alcuni casi possono interferire negativamente con la compliance e l’aderenza alla terapia prescritta, e che, comunque, genera sempre ansie e preoccupazioni facilmente evitabili.

  581. Caro Dottore,
    grazie per le sue risposte. Allora, cercherò di chiedere quanto prima, delucidazioni rispetto alle sue indicazioni. Comunque, sono un ragazzo di 29 anni, non ho mai sofferto di ipertono, e la mia, è stata una semplice operazione di PRK per un astigmatismo miopico medio-basso.

    Mi preoccupa sapere che sto utilizzando un farmaco anti-glaucomico, visto che, per fortuna, i miei occhi erano in piena salute funzionale e organica.

    Cosa ne pensa?

    René Angeramo

  582. Caro Roberto,
    il cross-linking non deve essere impiegato in casi in cui la cornea non sia affetta da alterazioni strutturali, quali appunto il cheratocono o la degenerazione marginale pellucida.
    Per trattare un astigmatismo in un oggetto miope esistono altre procedure terapeutiche

  583. Cara René,
    I suoi dubbi sono corretti, in quanto il trattamento prescritto richiede precisazioni che, però, è il suo oculista a doverle fornire. Pertanto, la mia risposta non può che essere una serie di domande da indirizzare a chi la sta curando:
    – perché è stato prescritto Flumetol, un prodotto conservato con benzalconio quando ne esiste uno analogo (Fluaton) in monodose? E’ noto che l’effetto tossico del benzalconio è maggiore in occhi sottoposti a PRK
    – perché è stato prescritto Cosopt, un ipotonizzante oculare molto forte?
    – E’ stato prescritto per trattare un ipertono oculare o per altri motivi?
    – L’eventuale ipertono è tanto elevato da non poter essere gestito con un semplice betabloccante (in monodose)?
    – L’eventuale ipertono era preesistente al trattamento di PRK?
    – Se si, sono stati fatti i dovuti accertamenti diagnostici per escludere il glaucoma? E’ importante accertarlo in quanto il glaucoma rappresenta una controindicazione (anche se non assoluta) alla chirurgia refrattiva.
    Rimaniamo a sua disposizione per ulteriori commenti, dopo che il suo oculista avrà provveduto a precisare il razionale dello schema terapeutico prescritto.

  584. Buongiorno Dottore,
    un Oculista mi ha accennato del cross linking corneale;consigliandomelo;premetto che non ho il cheratocono;sono “semplicemente” fortemente miope(-8)e astigmatico -5,75-entrambi i difetti sembrano peggiorare nel tempo(ho 38 anni).
    Il trattamento a qwanto dettomi potrebbe servire a stabilizzare e irrobustire la cornea e a stabilizzare l’astigmatismo.
    Le chiedo semplicemente un suo commento e se la pratica e’ invasiva e/o ha contoindicazioni.
    La saluto cordialmente

  585. Gentile Dottore,

    ho appena letto i suoi commenti e le faccio i complimenti per la qualità delle sue osservazioni mediche.

    Ho effettuato l’intervento di chirurgia refrattiva PRK per astigmatismo miopico ad entrambi gli occhi, il primo, il 15 Maggio scorso e il secondo, il 29 Maggio, presso la clinica privata Villa Tiberia in Roma, dal prof. Vincenzo Marchi. Tutto bene, per fortuna, fino ad adesso.
    Gli unici dubbi sono relativi alla somministrazione dei colliri, secondo il mio punto di vista troppo protratti nel tempo… E’possibile che debba prendere il Cosopt e il Flumetol fino a settembre, visto che il primo è un beta-bloccante antiglaucomico? Quale effetto terapeutico hanno entrambi i farmaci sul tessuto oculare?

    Nell’attesa di una sua risposta, la ringrazio in anticipo per l’attenzione concessami.

    René Angeramo.

  586. Caro Guglielmo,
    I prodotti contenenti acido ialuronico sono tutti molto simili: lo provi e veda come va. Nel caso i cui i sintomi di secchezza persistessero dovrà utilizzare un acido ialuronico più concentrato e/o un collirio a base lipidica.
    La stabilizzazione dei tessuti dopo PRK presenta un’ampia variabilità individuale: in termini generali, trascorsi 6-12 mesi, se non sono comparse complicanze particolari, le eventuali variazioni residue sono minime.

  587. Gentile dottore,
    La ringrazio per Sua cortese ed esaustiva risposta, sto seguendo il Suo consiglio, ed uso Oftaial monodose, a suo avviso pensa che i principi contenuti in tale prodotto soddisfino una correta idratazione post prk o che debba sostuituirlo con un altro prodotto contenente altre sostanze.
    Le volevo chiedere anche un’ultima cosa: a che distanza da un intervento PRK si “può ragionevolmente” affermare che tutti i processi di riparazione e di adattamento della cornea siano completati.
    Un cordiale saluto,
    Guglielmo

  588. Caro Enzo,
    la corretta posologia del Cosopt è la risultante di studi clinici che hanno dimostrato che instillare un’ulteriore goccia di dorzolamide “normalmente” è inutile. Dico “normalmente” perché in casi particolari potrebbe indurre un lieve ulteriore effetto ipotensivo e quindi essere giustificata. La riflessione che le sottopongo è la seguente: nel suo caso clinico è necessaria un’ulteriore riduzione del tono oculare? Se la risposta è si, prima di somministrare un farmaco che potrebbe essere inutile (e che quindi può aumentare il rischio di effetti indesiderati senza aggiungere benefici) occorre sempre eseguire un controllo tonometrico (meglio se è una curva tonometrica giornaliera) prima e dopo il cambiamento della terapia, per verificare che esista un reale effetto ipotonizzante additivo.
    Se il suo oculista non ha verificato l’utilità della goccia aggiuntiva di dorzolamide, ho impressione che l’abbia semplicemente accontentata.

  589. Caro Roberto,
    Il VEGF-trap agisce in modo analogo agli altri farmaci anti-VEGF attualmente disponibili (bevacizumab, ranibizumab e pegaptanib ovvero Avastin, Lucentis e Macugen) anche se l’inibizione del VEGF dovrebbe essere più efficace e meno selettiva. Non mi risulta che il VEGF-trap sia già in commercio in USA. Da quanto ne so, negli USA la Regeneron Pharmaceuticals in collaborazione con la Bayer sta conducendo un grosso studio di fase III sul trattamento dell’edema secondario a occlusione della vena centrale della retina: lo studio è iniziato nel luglio 2009, non è ancora completato e i risultati preliminari sono previsti non prima del prossimo anno.
    Non posso sapere, quindi, se sua madre potrà avere benefici da questa terapia, ma visto l’esito negativo delle precedenti terapie, trovo giusto fare quest’ultimo tentativo.

  590. gent.mo dottore mia madre a seguito di trombosi della vena centrale retinica con relativo edema si sottoporra’ a protocollo di sperimentazione con vegf trap eye (le precedenti terapie di iniezioni intraoculari non hanno dato esiti incoraggianti). questa nuova terapia secondo lei
    avrà maggiori probabilità di contrastare l’edema che le impedisce quasi di vedere? ci sono dei dati già disponibili visto che negli usa è già utilizzata?
    grazie mille

  591. Cortese dottore,
    da più di poco più di 1 anno instillo Cosopt 2 volte al dì e Xalatan a tarda sera. Inoltre, considerato che la dorzolamide in monoterapia si instilla 3 volte al dì, ho chiesto all’oculista se potevo, a pranzo, instillare anche una goccia di Trusopt. L’oculista è rimasto perplesso, poi ha acconsentito. Dopo un anno, devo ammettere che instillare questa goccia di Trusopt non è sempre agevole, ma se concorre al controllo del tono oculare, poco importa il disagio. Tuttavia, sento di doverLe chiedere se a Suo parere questa ulteriore “goccia” ha un senso farmacologico o se sono stato semplicemente “accontentato”.
    Ringraziando, Le porgo distinti saluti
    Vincenzo

  592. Caro Guglielmo,
    La secchezza oculare è una conseguenza tipica della chirurgia refrattiva ed è dovuta, principalmente, all’amputazione delle terminazioni nervose intrastromali indotte dall’ablazione del tessuto corneale centrale con il laser ad eccimeri. Questo comporta una riduzione della sensibilità corneale con riduzione della stimolazione lacrimale riflessa. Le terminazioni nervose con il tempo tendono a rigenerarsi, per cui spesso la secchezza si riduce nel tempo. Un certo grado di occhio secco può però rimanere anche permanente e indurre sintomi di discomfort che possono variare in più o in meno in relazione alle condizioni ambientali, al tipo di attività lavorativa e al tipo di alimentazione.
    Piccoli assestamenti della qualità visiva sono normali, dipendono dall’adattamento del tessuto (stroma ed epitelio corneale) e possono verificarsi anche a distanza di mesi dall’intervento. Va precisato che la finalità dell’intervento è quella di ridurre il difetto refrattivo, non sempre si riesce ad azzerarlo completamente. Quindi, se il suo visus è di 10/10 senza correzione, l’intervento può considerarsi perfettamente riuscito, anche se può percepire piccole differenze nella qualità della visione o nel comfort tra i due occhi.
    Le consiglio di instillare regolarmente (almeno 3-4 volte la dì) un collirio lubrificante (preferibilmente un acido ialuronico oppure una emulsione fosfolipidica, rigorosamente in monodose) in entrambi gli occhi per ancora molti mesi: oltre a ridurre i sintomi di secchezza è utile ad esercitare un’azione di smoothing sulla superficie epiteliale che ne migliora le proprietà ottica, determinando quindi un effetto positivo sulla qualità della visione.

  593. Buongiorno dottore,
    Mi sono operato con tecnica PRK il 16 novembre 2009 con un decorso operatorio diverso, ma penso normale come più volte specificato dal mio chirurgo : il sx ha recuperato molto in fretta rispetto al dx ma più sofferente per secchezza oculare, fastidio quasi inesistente sul dx.
    Uso ad oggi il sostituto lacrimale quasi esclusivamente sul sx.
    Le volevo chiedere due cose:
    1) il problema della secchezza oculare sull’occhio sx è una complicanza temporanea visto che alcuni giorni tale secchezza si manifesta in maniera quasi irrilevante ed altri giorni è più accentuata oppure potrebbe essere permanente?
    2) è normale che a distanza di più di sei mesi dall’intervento vi siano ancora dei leggeri miglioramenti ed in partiolare sul dx (vista la non perfetta nitidezza delle immagini sull’occhio medesimo difetto quasi impercettibile).
    A margine di quanto sopra preciso che il visus risultante alla visita di circa un mese fa era di 10/10 su entrambi gli occhi.
    Sperando di essere stato abbastanza chiaro, ringraziandoLa per l’attenzione, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali
    saluti,

    Guglielmo Pagnini

  594. Caro Roberto
    Per trattare gli infiltrati sottoepiteliali, conseguenti ad una cheratite ad eziologia virale, somministrare corticosteroidi topici è corretto. Se la forma è leggera, il clobetasone va benissimo; per le forme più gravi, invece, può essere necessario uno steroide più potente (per es. desametasone). Le recidive sono possibili e frequenti. Per evitarle occorre sospendere i colliri corticosteroidei molto lentamente, continuando a instillarli con uno schema a scalare, riducendone lentamente la posologia fino a una goccia in giorni alterni, nell’arco di alcune settimane.

  595. gent.mo dottore,

    mi è stata diagnosticata una leggera forma di cheratite virale in occhio dx con infiltrati puntiformi
    la terapia è di 4 gocce dì di visucloben per 10 giorni più 2 gocce dì per altri 10 gg.
    le chiedo un consiglio sul farmaco e se le recidiveb sono frequenti in questi casi.
    grazie infinite roberto

  596. Ci scusi, Luigina, ma cosa possiamo dirle se ci fornisce così poche informazioni? Dopo 7 giorni il recupero funzionale da un intervento di cataratta dovrebbe essere completo, quindi non è normale avere una visione annebbiata. Ma per esprimere un opinione medica dovremmo almeno conoscere la sua età, il tipo di cataratta operata, il tipo di intervento, le eventuali complicanze intraoperatorie, la terapia prescritta, la situazione funzionale preoperatoria, le condizioni del suo fondo oculare, le eventuali patologie oculari e sistemiche concomitanti. Ci fornisca queste informazioni e saremmo lieti di darle una nostra opinione.

  597. ciao sono Luigina ho avuto un intervento una settimana fa di cataratta e ancora adesso vedo appannato sfocato è normale ? vorrei una risposta grazie

  598. Cara Elena,
    Le sconsiglio un tale regime posologico in quanto non garantisce un adeguato controllo pressorio ed espone al rischio di pericolose fluttuazioni della pressione oculare. Inoltre, facilita una cattiva aderenza al trattamento (è più facile dimenticare di instillare il collirio quando la frequenza è così diradata). La tendenza all’iperemia è un effetto indesiderato comune a questa classe di farmaci e quindi un certo grado di arrossamento va messo in conto. Per ridurre i disturbi della superficie oculare (secchezza e sensazione di corpo estraneo) può lubrificare l’occhio, anche più volte durante il giorno, con un sostituto lacrimale a base di acido ialuronico in formulazione monodose.
    Se il trattamento farmacologico risultasse assolutamente non tollerabile, potrebbe essere consigliabile non perdere tempo prezioso e orientarsi verso un terapia chirurgica o parachirurgica. Ma questo va valutato dal suo oculista che dovrà tenere conto anche, anzi soprattutto, dello stato di avanzamento della malattia, dell’età e del rischio di peggioramento.

  599. Buongiorno,
    mio padre affetto da ipertensione oculare e intollerante alla maggior parte dei colliri ipotonizzanti, è in trattamento attualmente con Taflotan sine con buon controllo pressorio; ciò nonostante sono sempre presenti, seppur in forma più lieve, alcuni dei fastidi già avuti in passato (rossore, sensazione di corpo straneo, secchezza oculare).
    Le chiedo se, al fine di ridurre l’ “aggressione” dell’occhio, sarebbe possibile applicare il collirio a giorni alterni.
    Grazie

  600. Caro Lillo,
    precisiamo ancora una volta che questo blog è dedicato alla discussione di argomenti che riguardano la farmacologia applicata alle malattie oculari e vorremmo evitare di assume comportamenti da “tuttologhi” addentrandoci in campi che esulano dalle nostre competenze.
    In modo del tutto informale e, soprattutto, suggerendole di rivolgere il quesito a chi ha credenziali più adeguate delle nostre per esprimere opinioni di medicina legale, riteniamo che lei non rientri nel campo di applicabilità della legge 104/92.

  601. Volevo sapere se in qualche modo mi spetta la legge 104 essendo invalido al 56% in modo permanente causa oftalmo dx con protesi.
    Grazie

  602. Caro Francesco,
    In termini generali, se identificate e trattate per tempo ed in modo adeguato, tutte le complicanze possono essere gestite con successo, tuttavia il loro impatto sull’esito funzionale del trattamento con laser ad eccimeri va valutato caso per caso. Per quanto riguarda la regressione dell’effetto, ne va valutata l’entità e identificata la causa, ma è probabile che possa rendersi necessario un ri-trattamento

  603. Già che ci sono però, e approfittando della Sua estrema disponibilità e cortesia, vorrei chiederLe se le possibili cause del mio problema che Lei ha elencato sono in ogni caso risolvibili senza compromettere l’esito dell’operazione oppure no (mi pare di capire che il punto 7 non sia risolvibile se non sottoponendosi di nuovo ad un’operazione).
    La ringrazio di cuore.
    Saluti.

  604. La ringrazio molto Professore. Seguirò il suo consiglio e mi farò fissare la visita di controllo a breve.
    Buona giornata e grazie ancora.
    Saluti.

  605. Caro Francesco,
    sinceramente, il fatto che il suo oculista si sia limitato a darle indicazioni telefoniche e non si sia reso disponibile per una visita mi lascia molto perplesso. La chirurgia refrattiva può dare, con una certa frequenza, complicanze che se riconosciute per tempo sono nella maggior parte dei casi facilmente gestibili, ma se trascurate possono aggravarsi al punto da provocare danni anche permanenti.
    Inoltre, se non ho capito male, lei è stato visitato solo due volte dopo l’intervento, di cui l’ultima oltre tre mesi fa. E’ una frequenza di controlli troppo bassa che la lascia inutilmente esposta al rischio di complicanze. Non sono solito criticare l’operato dei colleghi e mi dispiace farlo, ma non è tollerabile che un medico abbia un atteggiamento tanto superficiale e privo di senso di responsabilità.
    Da come mi descrive i suoi sintomi, le faccio alcune ipotesi che dovranno, ovviamente essere valutate e verificate attraverso una visita specialistica:
    1) haze corneale
    2) patologia dell’interfaccia (tipo “sabbia del deserto”)
    3) difetti epiteliali
    4) ulcera corneale
    5) edema corneale
    6)ipertono oculare
    7) regressione dell’effetto refrattivo (ovvero, ricomparsa di un difetto miopico)
    Inoltre, devono inoltre essere escluse anche altre patologie concomitanti (da banali allergie a più serie patologie retiniche), associate o meno al trattamento con laser ad eccimeri o alle terapie che ha finora seguito.
    La causa più probabile, se il tipo di intervento è stato una PRK, è lo sviluppo di un haze corneale: in tal caso la terapia con corticosteroidi è indicata, ma 20 giorni potrebbero essere insufficienti.
    In conclusione, il mio consiglio è di farsi visitare al più presto: non è sicuro attendere fino a luglio. Probabilmente, la terapia corticosteroidea sarà confermata, ma non vale la pena, perdendo tempo prezioso, di correre il rischio che si sviluppino danni permanenti a causa di una semplice negligenza.
    Consideri che di complicanze da laser ad eccimeri ne ho viste molte, ed erano quasi tutte evitabili se previste o riconosciute in tempo. Inoltre, poiché le correzioni della miopia sono interventi fatti su tessuti sani che vengono iatrogenicamente alterati, ritengo che debba essere garantito al paziente il massimo grado di sicurezza ed una condotta medica molto cauta ed accorta, dove scrupoli e prudenza non siano mai considerati eccessivi.

  606. Buongiorno dottore,
    mi chiamo Francesco ed ho 27 anni. Il 22 settembre 2009 mi sono sottoposto al laser ad eccimeri per l’occhio dx (il 17 dicembre ho operato l’occhio sx, che non mi sta dando problemi). Sul primo occhio (il dx) nel giro di 1 mese ho recuperato completamente la vista, “certificata” dal mio oculista dalla visita di controllo svolta il 26 ottobre (vista 10/10) e di nuovo nella successiva visita del 22 gennaio 2010. Tutte e 2 le volte il mio oculista mi ha confermato che l’occhio stava rispondendo benissimo e che non c’erano problemi di nessun genere. Da circa 45 giorni (inizi di marzo, all’incirca), però, ho notato un appannamento della vista su questo occhio a lunga distanza, accompagnato da una leggera sensazione di “velo”. Ho smesso la terapia (la sto continuando solo sull’occhio sx, come prescrittomi) e sto mettendo solo goccie di Hyalistyl per favorire la lacrimazione. A breve distanza (fino diciamo a circa 2 metri) non riscontro nessun difetto visivo, soprattutto facendo il confronto con l’occhio sx con cui, come detto, non ho nessun tipo di problema, ma per distanze maggiori ho notato questo calo della vista. Il mio oculista, contattato telefonicamente da me, mi ha prescritto delle goccie di dexamono collirio da mettere per 20 giorni 3 volte al giorno su tutti e 2 gli occhi. A luglio farò una visita di controllo. Le sarei davvero grato se mi fornisse una Sua opinione, grazie. Saluti.

  607. Grazie Dottore per la celerità e la completezza della risposta. Le auguro un buon week-end.
    Cordiali saluti. Claudio

  608. Caro Marco,
    Prima di intraprendere qualsiasi terapia occorre fare una diagnosi.
    Se il suo oculista, durante l’ultima visita non ha rilevato alcuna condizione patologica degna di importanza, per lei non vedo che due opzioni: o da fiducia al medico e si dimentica dei sintomi in quanto giudicati non indicatori di malattia, oppure non da fiducia al medico e si rivolge ad un altro specialista. Nel momento in cui verrà confermato il suo stato di salute oppure rilevata una patologia, potrà essere prescritto un trattamento oppure no.
    Assumere medicine o integratori senza un’indicazione precisa non è consigliabile.
    Non mi spingo a consigliarle particolari accertamenti clinici, decisione che che spetta al suo oculista, perché senza un quadro obiettivo in cui inserire i risultati sarebbero assolutamente inutili.

  609. Caro Claudio,
    se il suo oculista, sulla base della valutazione morfologica della sua camera anteriore e delle strutture di deflusso dell’umore acqueo, ha rilevato un rischio di chiusura d’angolo, l’indicazione per un iridoclasia mediante YAG-laser è senz’altro corretta. I valori di pressione oculare border-line non hanno grande importanza nella decisione per il trattamento, che può essere eseguito anche in occhi con pressione assolutamente normale, mentre, come ho già detto, è il rischio di chiusura d’angolo che deve orientare questa scelta terapeutica. Tale trattamento, se eseguito da mani esperte, è del tutto sicuro e garantisce una sufficiente protezione dal pericolo di crisi di glaucoma acuto.

  610. Buongiorno dottore

    Mi chiamo Marco, ho 45 anni e da un po’ di tempo oltre a corpi mobili vitreali vedo un po’ appannato da entrambi gli occhi.
    Eppure dall’ultima visita oculisica fatta recentemente non e’ emerso nulla di patologico. Ho fatto un campo visivo computerizzato ma e’ risultato normale. Tutti i miei problemi sono cominciati a Luglio 2009 in seguito ad un forte periodo di stress. Ora pero’ sono calmo ma i problemi non sono scomparsi! Poss fare qualcosa?

    Grazie in anticipo per la risposta

    Bye
    Marco da Genova

  611. buongiorno, mi chiamo claudio ed ho 56 anni, in seguito a visita oculistica mi è stata riscontrata una pressione oculare odt di 19 mmhg in entrambe gli occhi e consigliata iridoclasia yag laser in causa di camera anteriore bassa e iop border line, vorrei sapere il suo parere. la ringrazio anticipatamente

  612. Cara Loretta,
    l’unico preparato oftalmico ipertonico attualmente disponibile in commercio è un unguento a base di glucosio al 35%. E’ indicato nei casi di edemi della cornea e non ritengo faccia al caso suo.
    Le consiglio, invece, di utilizzare prodotti a base di acido ialuronico, preferibilmente in monodose o in formulazioni multidose senza conservanti. In farmacia ne esistono moltissimi, il suo farmacista saprà consigliarla per il meglio.
    Un’altra validissima alternativa è il LIPIMIX, un collirio leggermente oleoso a base di fosfolipidi, particolarmente indicato nel postoperatorio della chirurgia refrattiva.

  613. Salve, sapete indicarmi un collirio “simile” o meglio con le stesse caratteristiche di ADSORBONAC 5% ?

    sono stata operata ad entrambi gli occhi (PRK)
    Trovavo giovamento sopratutto nell okkio sx quando me lo davo, ed ora nn lo trovo piu da alcuna parte 😦

    cosa mi consigliate?
    scusatemi tanto a presto
    Lory

  614. Cara Donatella,
    se la sua papilla ottica ed il suo campo visivo sono normali, non è necessaria alcuna terapia, ma sono sufficienti i controlli periodici. Misurare la pressione oculare ogni due/tre mesi va benissimo, ma sarebbe indicato eseguire almeno una volta una curva tonometrica, ovvero la misurazione della pressione oculare a diverse ore della giornata, per stabilire la morfologia del suo profilo pressorio e, quindi, pianificare quale sia l’orario più indicato per eseguire i successivi controlli. Se volesse approfondire gli accertamenti, le consiglio di eseguire un esame HRT, utile per monitorizzare nel tempo in modo accurato e sensibile ogni variazione della sua papilla ottica, ed un campo visivo FDT che permette di rilevare difetti più precocemente della perimetria convenzionale.
    Il Visimast è un ottimo integratore, di cui ho già parlato in alcuni articoli (vedi qui e qui), ma ritengo che, se non è stato prescritto per altre indicazioni, sia superfluo per un individuo sano come lei, che non ha né ipertensione oculare, né danni funzionali.

  615. buon giorno dottore,ho iniziato i controlli della pressione oc.da circa 3 anni,avendo familiarità tramite mia madre col claucoma.Ho 50 anni ,da 3 prendo la pastiglia per la pressione alta (olprezide20mg).Misuro la pressione oc. ogni 2 mesi ed è sempre tra 16 e 20 ,vorrei sapere se dovrei eventualmente fare qualche terapia ,il mio medico mi ha prescritto Visimast ma è utile?

  616. Cara Federica,
    per una corretta valutazione del sua caso dovremmo sapere a quale tipo di trattamento è stata sottoposta (Lasik, Epi-lasik, Lasek, PRK?), quale era la sua refrazione e quale la sua pressione oculare preoperatoria.
    Da come ce la presenta, la situazione richiede una certa attenzione. In termini generali, possiamo dirle che 21 mmHg in un soggetto sottoposto a trattamento fotoablativo non sono affatto un limite tranquillizzante: infatti, la riduzione dello spessore corneale sottostima il reale valore del tono oculare (di 5-6 mmHg o anche di più!). Dopo un intervento laser di correzione della miopia un tono superiore a 12-15 mmHg potrebbe già essere considerato anomalo e potenzialmente pericoloso. Se è stata sottoposta a PRK, un periodo di trattamento cortisonico è necessario: sei mesi, comunque, mi sembrano eccessivi, a meno che non siano comparse complicanze (per esempio una tendenza a formare haze). Il ricorso ad una terapia ipotonizzante così precoce e intensa, non è certo un elemento rassicurante, perché potrebbe essere associata ad una sua tendenza costituzionale ad avere problemi di pressione. In questi casi, i trattamenti con laser ad eccimeri dovrebbero essere controindicati in quanto sono ad elevatissimo rischio di indurre glaucoma: negli occhi predisposti, infatti, le terapie corticosteroidee prolungate possono determinare danni persistenti, talvolta permanenti, a carico delle strutture di deflusso dell’umore acqueo. Per darle ulteriori spiegazioni, ed anche per rassicurarla, dovrebbe fornirci maggiori informazioni sulla sua situazione clinica pre- e postoperatoria.

  617. Buonasera, sono una ragazza di 20 anni e circa sei mesi fa ho eseguito un trattamento laser per correggere una miopia piuttosto elevata. Da sei mesi somministro dei colliri cortisonici tre volte al giorno e per controllare la pressione somministro anche la mattina Timogel e La sera Duotrav. Il mio oculista sta per sospendermi la terapia passati ormai questi sei mesi; volevo però sapere se l’aver somministrato per sei mesi del cortisone possa essere causa di glaucoma sebbene abbia usato nello stesso tempo anche dei colliri per la pressione che si è mantenuta sotto ai 21. Inoltre, sebbene il mio medico mi abbia detto che sospeso il cortisone, la pressione tornerà bassa come l’avevo prima, ho il timore che abbia potuto creare qualche danno alla pressione. Cordiali saluti.

  618. Cara Rossana,
    Le informazioni sullo stato clinico di sua sorella sono molto generiche, di conseguenza, anche la nostra risposta sarà generica.
    Un danno a carico del tessuto nervoso è sempre irreversibile, in quanto i neuroni sono cellule non dotate di capacità replicative. Tuttavia, è possibile osservare miglioramenti, parziali, mai completi, della funzione visiva se il paziente impara ad utilizzare al meglio il tessuto nervoso residuo. Pertanto, il recupero visivo di sua sorella è strettamente dipendente dall’entità del danno che ha subito e dalle sue capacità di utilizzo del tessuto superstite, Queste capacità possono essere stimolate, sia farmacologicamente che con particolari esercizi, ed aiutate con idonei ausili ottici per ipovedenti. Se il danno è totale, purtroppo, le possibilità di recupero sono nulle. Il futuro troppo ottimisticamente prospettato da alcuni mass media, in cui queste patologie potrebbero essere risolte con impiego di protesi elettroniche (il cosiddetto “occhio bionico”) o di cellule staminali, è ancora molto lontano dal diventare una realtà clinica usufruibile dal paziente.

  619. Buongiorno, mia sorella ha avuto il chiasma ottico lesionato dopo una radioterapia all’ipofisi. Vorrei per favore sapere se ci sono delle speranze in un futuro per lei. Grazie
    Rossana Turati

  620. Caro Roberto,
    i colliri ipotonici vengono comunemente impiegati in terapia per normalizzare l’iperosmolarità del film lacrimale dei pazienti affetti da occhio secco. L’iperosmolarità tende, infatti, a disidratare e a indurre alterazioni distrofiche a carico degli epiteli della superficie oculare. Viceversa, un collirio ipotonico favorisce l’idratazione della superficie oculare, contribuendo a normalizzare la funzione degli epiteli. Se l’idratazione cellulare è eccessiva, può verificarsi un aumento della permeabilità agli elettroliti, ma questo effetto difficilmente si verifica in vivo, ove esistono efficaci meccanismi omeostatici di controllo. Clinicamente, fino a valori a 150-170 mOsm i colliri ipotonici sono ben tollerati.

  621. buon giorno dottore, ho letto che l’uso di gocce ipotoniche può causare aumento di
    permeabilità epiteliale. cosa può comportare tale effetto e quali sintomi eventualmente
    sono riscontrabili? grazie e complimenti per il sito

  622. Cara Antonietta, in realtà, a voler essere precisi, per prescrivere una terapia ipotonizzante corretta occorrerebbe fare una curva tonometrica, ovvero la misurazione della pressione oculare più volte (4-5 volte) a differenti orari della giornata. In tal modo si può conoscere il profilo pressorio del paziente (alcuni pazienti hanno il picco pressorio la mattina, altri in differenti ore del giorno) e quindi posizionare nel modo più idoneo la/e somministrazione/i del farmaco ipotonizzante. Comunque, in generale ed in termini pratici, una variazione di una-due ore rispetto alla 12 ore canoniche previste dal regime di somministrazione bi-giornaliero, incidono molto poco sull’efficacia terapeutica del farmaco in questione.

  623. caro dottore sono affetta da glaucoma e dopo aver fatto terapia con nyogel gocce 2 per occhio solo di mattina la pressione dell’occhio e’ scesa a 18 rispetto a 3 mesi fa che era 24 ad un occhio e 26 all’altro.adesso sono 20 giorni che il medico mi ha cambiato la terapia con azarga 2 gocce per occhio mattina e sera.
    volevo solo sapere se le gocce vengono messe in orari precisi(ossia 12 ore precise tra le due applicazioni)oppure purche’sia di mattina e sera non importa se la distanza tra le due somministrazioni sia di 10 ore oppure di 14 ore?
    nel ringraziarla porgo distinti saluti.

  624. Caro Pierluigi,
    Suppongo che per “intervento catarrale” intenda una rimozione della cataratta.
    La causa più frequente di disturbi da abbagliamento dopo chirurgia della cataratta è l’opacizzazione della capsula posteriore (detta anche cataratta di seconda formazione), condizione facilmente risolvibile con un trattamento YAG laser. Altre eventuali patologie occorse dopo l’intervento, correlate ad esso o meno, vanno rilevate con una visita specialistica.

  625. Gentilissimo Dott. Fabio De Gregorio. le pongo il mio problema : diversi anni fa ho subito un intervento catarrale la quale dopo alcuni mesi dopo l’intervento mi si e creato un problema visivo da abbagliamento notturno e diurno .Vorrei informazioni in base alla mia anomalia.
    La ringrazio e aspetto con fiducia una gradita risposta

  626. Caro Giovanni,
    In effetti anche l’etinilestradiolo è metabolizzato dal citocromo P450, anche se il complesso enzimatico è il CYP450 3A4 (mentre gli SSRI sono metabolizzati dal CYP450 1A2 e dal CYP450 2D6). Non si può escludere comunque un’interazione. Sicuramente, in termini pratici, l’unica opzione è quella di ridurre il dosaggio di citalopram.

  627. Cara Marcella,
    Un trattamento di iridoclasia con YAG laser è sicuramente consigliato in un occhio che ha già sofferto di un attacco acuto di glaucoma, mentre l’estrazione del cristallino, la prenderei in considerazione solo se è presente una incipiente cataratta.
    Per quanto riguarda gli esiti della congiuntivite virale, la sua descrizione non è sufficiente per darle un consiglio diverso da quello di approfondire gli accertamenti sulle condizioni della sua cornea. Infatti, le fluttuazioni visive che lamenta possono dipendere da molte cause che vanno identificate con una accurata visita specialistica. Può senz’altro provare ad utilizzare lacrime artificiali a base di acido ialuronico, che sono adatte anche per chi soffre di glaucoma, ma non saranno risolutive per i suoi problemi, almeno per come ce li ha descritti.

  628. Grazie per la cortese risposta.
    La mia paziente assume citalopram da sabato (dosaggio 10 mg, lo dovremo scalare a crescere la prossima settimana) e in associazione è in terapia con pillola anticoncezionale (Mercilon). Non assume altri farmaci, quindi l’effetto sul CYP-450 dovrebbe essere modulato unicamente ad opera del citalopram.
    Secondo i dati che vi fornisco sulla sua terapia, sapreste dirmi qualcosa di più?
    Grazie anticipatamente e di nuovo complimenti per il bel sito. Si impara sempre qualcosa e la vostra risorsa è una delle poche che mi hanno offerto una chiara correlazione tra midriasi e SSRI (in questo caso il citalopram).

  629. Cara lettrice,
    Rispondiamo alle sue domande:
    – Anche se l’influenza degli ormoni estroprogestinici sulla pressione oculare è tuttora oggetto di studi, le concentrazioni ormonali contenute nella pillola anticoncezionale sono talmente basse che non hanno alcuna azione a tale livello.
    – Gli steroidi antinfiammatori (corticosteroidi) possono indurre alterazioni irreversibili delle strutture di deflusso dell’umore acqueo e, quindi, rialzi permanenti della pressione oculare, ma tale eventualità avviene solo dopo trattamenti molto prolungati, di solito per via topica oculare. Questa condizione è comunemente denominata “glaucoma da cortisone”,
    – La vitamina D non ha alcun effetto sulla pressione oculare

  630. Caro Giovanni,
    la midriasi indotta da SSRI dipende da vari fattori, tra cui la persistenza di elevate concentrazioni ematiche, che dipendono in larga parte dalla velocità di metabolizzazione epatica del farmaco. La principale via di metabolizzazione degli SSRI avviene ad opera del complesso enzimatico CYP-450. Molti farmaci di comune impiego (ed anche alcuni alimenti) hanno un’azione inibitoria o stimolante su questo complesso enzimatico, per cui le concentrazioni ematiche possono variare, anche in modo significativo, in funzione dell’assunzione concomitante di altri medicamenti. L’interazione a livello della metabolizzazione epatica rende difficile prevedere se la midriasi tende ad esaurirsi nel tempo oppure no.

  631. Buongiorno gentile Dottore espongo il mio caso, ho 45 anni a giugno 2009 ho avuto un attacco acuto gi glaucoma, pressione a 50 occho dx, subito normalizzata con 2 gocce su entrambi gli occhi di pilocarpina da 2, al giorno e 2 di Cosopt solo occhio dx ora la pressione è intorno a 10-13 controllata mensilmente, sono in attesa di yag laser, anche se alcuni oculisti mi consigliano l’intervento di sostituzione del cristallino, non so se può darmi un consiglio in questo senso, perche sono incerta sul da farsi visto che la pressione è giusta!!, il mio problema attuale è un altro ho avuto a dicembre la congiuntivite virale, per giorni non vedevo neanche a camminare, nell’ultima visita a gennaio l’oculista dell’ospedale mi ha detto che ho dei residui corneali, il fatto è che tutt’oggi continuo a vedere appannato le luci sfocate, solo se metto una goccia di collirio (lacrime artificiali optive), la vista si schiarisce ma solo per pochi minuti, poi riprende ad annebbiarsi, mi hanno detto di provare con le lacrime all’acido ialuronico, le posso usare con il glaucoma? sono più efficaci? la ringrazio anticipatamente della sua risposta.

  632. Gentile sito di Farmacologia oculare
    scrivo per sapere se la pillola anticoncezionale può far aumentare la pressione dell’occhio.
    ho letto che i farmaci steroidi possono anche una volta smessa l’assunzione mantenere alto il tono oculare.

    la vit D 880iu al giorno può aumentare la pressione oculare?
    complimenti per il sito.
    vi ringrazio,cordiali saluti.

  633. Gentili colleghi,
    sono anche io medico come voi e ho trovato nel vostro sito un’interessante risorsa per una risposta ai miei dubbi sul rapporto tra SSRI e midriasi.
    Seguo ora una paziente che assume citalopram e fin dalla prima assunzione, avvenuta 3 giorni fa, lamenta midriasi.
    Ho letto sul vostro sito dell’effetto di stimolazione centrale sui recettori 5-HT2A da parte degli agonisti del sistema serotoninergico.
    Vorrei capire solamente se, dalla vostra esperienza clinica, la midriasi associata agli SSRI tende a recedere o piuttosto a stabilizzarsi nel tempo, rimanendo reperto stabile in questi pazienti.
    Vi ringrazio anticipatamente

  634. Cara Gabriella,
    il Duotrav è un’associazione fissa che contiene timololo (lo stesso principio attivo di Timoptol) e travoprost, un analogo delle prostaglandine. Questa seconda sostanza spesso induce iperemia congiuntivale e può essere mal tollerata da alcuni pazienti. Occorrerebbe sapere la motivazione che ha spinto il suo oculista ad intensificare la terapia ipotonizzante oculare. Probabilmente, il suo campo visivo tendeva al peggioramento, oppure la sua pressione oculare è stata giudicata non sufficientemente compensata con il solo timololo.
    Lo faccia presente al suo oculista, perché la tollerabilità ad un prodotto che dovrà utilizzare a tempo indeterminato è molto importante. Esistono altri prodotti, ugualmente efficaci che potrebbero essere più tollerati dai suoi occhi, ma vanno prescritti solo dopo che sia stata fatta un’accurata valutazione della sua situazione clinica

  635. Sono Gabriella ho 64 anni e per 25 ho usato Timoptol 0,5 due volte al giorno per glaucoma ad angolo aperto.Di recente un nuovo oculista ha sostituito il Timoptol con il Duotrav una volta al giorno.Vorrei sapere se la differenza tra i due medicinali per il controllo del glaucoma è sostanziale oppure analoga.Vorrei saperlo perchè da quando uso il Duotrav ho gli occhi sempre arrossati e mi danno fastidio e tornerei volentieri al vecchio medicinale che ho sempre sopportato bene.
    Resto in attesa di risposta ed invio cordiali saluti

  636. Cara Franca,
    la secchezza delle mucose orali non è riportata nel riassunto delle caratteristiche del prodotto. Anche se non si può escludere che la reazione da lei riferita sia attribuibile al principio attivo (latanoprost), è più probabile, come ha lei stessa sospettato, che essa sia dovuta al conservante (benzalconio cloruro) che nel prodotto Xalatan è contenuto a concentrazioni molto elevate (da 2 a 4 volte più elevate rispetto ad altri colliri della stessa classe terapeutica). In generale, Xalatan e gli altri analoghi delle prostaglandine, essendo molecole pro-infiammatorie, possono essere mal tollerati da individui con una storia complessa di allergie come la sua. Le suggerisco, senz’altro, di passare ad una terapia ipotonizzante differente, sottoponendo il suo caso all’attenzione di un oculista di sua fiducia.

  637. Egregio Dottore, le chiedo se ha conoscescenza di xerostomia (gola secca) provocata da Xalatan che uso per glaucoma cronico, metto una goccia per occhio la notte. Sono allergica tutti i Fans e antibiotici compreso il cortisone, posso usare solamente i macrolidi e la tachipirina, sono allergica (dermatiti) agli oli di semi, noci, mandorle etc., dico questo perche comunque l’otorino mi ha riscontrato solamente una specie di mughetto sulle pareti della gola ed io sto pensando che forse sono allergica a qualche consergante dello xalatan. La ringrazio della sua cortese risposta. Saluti

  638. Caro Alberto,
    Certamente, può essere fatta una diagnosi del tipo di glaucoma di cui è affetto (primario, secondario, pigmentario, ad angolo aperto, stretto, ecc.) e questo permetterebbe anche di giustificare la natura monoculare della sua forma di glaucoma.
    Gli accertamenti principali da eseguire, oltre ovviamente all’esame biomicroscopico alla lampada a fessura, sono un accurato studio morfologico delle strutture angolari (mediante gonoscopia e/o altre tecniche di immagine più raffinate, per es. UBM), uno studio del profilo pressorio mediante curve tonometriche e test di provocazione (consiglio il test Ibopamina, anche se al momento è di difficile realizzazione) e le tradizionali indagini morfo-funzionali (HRT e campo visivo per es.). Sulla base di questi dati è possibile classificare correttamente il tipo di glaucoma (ovvero conoscere l’ “origine” della patologia, per usare la sua terminologia) e instaurare il trattamento più idoneo: quindi, conoscere l’ “origine” non rappresenta la risoluzione della sua malattia, ma è un passaggio intermedio che conduce alla terapia, anche farmacologica, se necessaria.

  639. Grazie per la risposta, a questo punto le chiedo se con visite particolari è possibile stabilire la causa di questo aumento della pressione perchè ci deve pur essere un’origine tenendo presente tra l’altro che questa origine tocca solo l’occhio sx.

    Risolto l’origine sarebbe la fine delle gocce.

  640. Caro Alberto,
    Penso che l’equivoco sia nell’interpretazione dei termini “curato” e “risolto”.
    Un glaucoma ad angolo stretto può determinare danni a carico dell’apparato oculare in conseguenza dei rialzi pressori che può determinare. L’entità di questi rialzi lo fanno classificare come forma acuta, subacuta o cronica. In ogni caso l’obiettivo terapeutico è la normalizzazione della pressione oculare che si realizza con procedure mediche, para-chirurgiche (per es. laser) o chirurgiche, o con la combinazione delle stesse. E’ evidente che se il suo oculista le ha prescritto una terapia medica successivamente al trattamento laser è perché ritiene che la sua pressione sia sotto controllo con questa combinazione di trattamenti. Quindi, “il suo glaucoma è curato” ed “il rischio di rialzi pressori è risolto” solo se segue queste indicazioni terapeutiche.
    Prima di ridurre la frequenza delle instillazioni di pilocarpina dovrebbe accertarsi che la pressione rimanga compensata e che, soprattutto, l’effetto miotico (restringimento della pupilla) si mantenga costante durante la giornata. E’ l’effetto miotico, infatti, che protegge l’occhio con angolo stretto da improvvisi rialzi della pressione oculare. La durata d’azione della pilocarpina è di circa 6 ore (il che richiederebbe una frequenza di somministrazione di 4 volte la giorno), ma dopo trattamenti prolungati, la contrazione dello sfintere pupillare tende a perdurare più a lungo, consentendo una riduzione della frequenza delle somministrazioni.

  641. Salve,

    sono uomo 51anni, da qualche anno ho scoperto un glaucoma acuto all’occhio sx, avevo la pressione a 40 e ora ho una sola diottria.

    Ho fatto il laser e per un’anno ho usato ogni giorno Timoptol 50 e Pilocarpina 2% e la pressione è tornata nella norma.

    Ora da quasi un’anno uso solo Pilocrpina e giorni fa la pressioni era a 16 percui tutto a posto.

    Il medico mi ha detto che però la Pilocarpina la dovrò usare tutta la vita e fare una visita 2 volte all’anno.

    Mi chiedo: se il glaucoma è curato a che serve usare ancora 3 volte al giorno Pilocarpina per tutta la vita? Secondo lei creerebbe problemi se la usassi solo 2 volte al giorno (mattina e sera)?

    Io francamente non capisco…il problema è risolto.

  642. Cara Rosalia,
    I disturbi che riferisce possono essere indicativi di un’alterazione qualitativa o quantitativa del film lacrimale. Le suggerisco di provare ad instillare un sostituto lacrimale a base di acido ialuronico, meglio se in formulazione monodose, priva di conservanti. Ne esistono molti in commercio: il farmacista saprà consigliarle uno idoneo.
    Il Digifar è un vecchio prodotto, a base di un derivato della digitale, utilizzato per i casi astenopia (affaticamento visivo). Non è più in commercio, ma può essere validamente sostituito, appunto, da una lacrima artificiale. Per la prescrizione di farmaci più specifici, qualora fosse necessario, dovrà prima sottoporsi ad una visita oculistica per avere una valutazione corretta dello stato di salute dei suoi occhi.

  643. Buongiorno,
    ho un problema di accentuata pesantezza agli occhi,indipendentemente dalla stanchezza generica.
    Ho 63 anni e porto solo gli occhiali da lettura.

    Qualche anno fa,anche in presenza di un lieve tic nervoso ad un occhio, ho utilizzato il collirio DIGIFAR ed ho subito risoltoma adesso non è più in vendita.

    Che cosa posso fare?
    Grazie
    Saluti
    Rosalia Di Giorgio

  644. Cara Antonietta,
    Non cambia molto instillare una o due gocce alla volta. Infatti il sacco congiuntivale riesce a contenere al massimo una goccia di collirio e l’eccesso sgocciola fuori.
    Comunque, la pratica corretta è di instillare una sola goccia per tempo di somministrazione e ricorrere ad una seconda goccia solo se si ha il dubbio che la prima non sia entrata correttamente nel sacco.

  645. caro dottore ho 50 anni e mi e’ stato diagnosticato un glaucoma ad entrambi gli occhi due mesi fa,con pressione oculare 26—
    ho fatto terapia con gocce di Nyogel,due gocce in entrambi gli occhi al mattino,dopo 45 giorni la pressione oculare si e’ ridotta a 18 alle ore 16,00,il edico che mi tiene in cura mi ha cambito la cura sostituendo il Nyogel con gocce AZARGA,due gocce per occhio mattina e sera.
    dopo aver letto il foglio illustrativo,che dice che assolutamente non bisogna superare la dose di una sola goccia per occhio mattina e sera,volevo un consiglio da lei,visto che mi sono un po’ impressionata che la dose fosse troppo alta.grazie anticipatamente.

    distinti saluti

  646. Caro Max,
    per il controllare gli attacchi emicranici esistono i cosiddetti trattamenti specifici a base di triptani, sostanze serotoninergiche attive su specifici recettori coinvolti in questo tipo di dolori cefalgici. Questi farmaci sono efficaci se assunti all’inizio della crisi emicranica. Di solito consiglio rizatriptan (Maxalt, MS&D), un farmaco formulato in piccole cialde che si sciolgono in bocca, che ne facilitano l’assunzione soprattutto quando al dolore si associa anche la nausea e la difficoltà alla deglutizione. Ricordi, però che i triptani sono farmaci che possono dare effetti collaterali anche gravi e vanno assunti nell’assoluto rispetto delle loro indicazioni di uso. A tale proposito legga anche questo articolo
    Per quanto riguarda i cibi da evitare, può trovare indicazioni utili leggendo i commenti all’articolo sull’emicrania oftalmica

  647. Salve mi chiamo Max ho 38 anni e da quando ne avevo 15, soffro di emicrania oftalmica, che dura più o meno 20 minuti e poi, a volte è seguita da mal di testa e a volte no. Mi sono sottoposto a parecchie visite tra cui risonanza magnetica, ecodoppler dei vasi sovraortici, visite oculistiche, campo visivo, e vari prelievi ematici. Egregio Dottore, volevo sapere, se esiste un farmaco specifico per far “sparire” questo disturbo, quando si manifesta, in quanto svolgo un lavoro particolarmente delicato per lo Stato, e a volte sono costretto a condurre automezzi veloci, con ausilio di dispositivi supplementari acustici di allarme (sirena) e mi creda che quando mi capita…….non è assolutamente di buon gusto! Gli episodi si verificano due volte al mese, ma anche meno e….se non la disturbo troppo se volesse indicarmi altresì i cibi che sarebbe meglio evitare, gliene sarei infinitamente grato! Grazie infinite.

  648. Cara Emilia,
    la sua domanda mi fa riflettere sul problema dell’eccessivo impiego di prostaglandine che viene fatto oggi in Italia, che va ampiamente oltre le reali necessità di tale tipo di trattamento. Cerco di rispondere alla sua domanda con le seguenti considerazioni:
    1) ritengo assolutamente scorretto, sia dal punto di vista medico che etico, trattare lievi ipertoni senza glaucoma (ovvero senza deficit anatomici e funzionali) con le prostaglandine. Questi casi possono essere gestiti con farmaci meno “aggressivi” e più tollerati a livello locale.
    2) effettivamente, dopo un intervento di cataratta, la pressione può normalizzarsi e non richiedere trattamenti farmacologici aggiuntivi.
    3) la normalizzazione avviene negli occhi con modesto ipertono oculare, che quindi non sarebbero dovuti essere trattati con farmaci molto potenti quali le prostaglandine.
    4) dopo l’intervento di cataratta, il rischio che le prostaglandine possano indurre reazioni avverse a livello retinico (mi riferisco all’edema maculare cistoide) è più elevato, e quindi andrebbero continuate solo in caso di accertata necessità.
    5) le prostaglandine modificano il colore dell’iride, lo spessore e la lunghezza delle ciglia. Tale effetto diventa esteticamente evidente soprattutto se il trattamento è eseguito in un solo occhio.
    Arrivo alla conclusione: ritengo che sua madre possa interrompere l’assunzione di prostaglandine (in entrambi gli occhi) e passare ad altri farmaci. Esistono per esempio betabloccanti in formulazione monodose a bassa concentrazione che sono sufficienti a gestire in modo ottimale la maggior parte dei casi. Prima di fare questo cambiamento deve essere accuratamente valutato il reale danno glaucomatoso, l’eventuale deficit campimetrico e l’eventuale tendenza alla progressione. Quindi, il mio consiglio è di rivolgersi a un oculista che sia esperto in glaucoma, capace di inquadrare correttamente la patologia di sua madre e di instaurare la terapia più adeguata al caso clinico. E’ probabile che dopo l’intervento di cataratta nel secondo occhio, la pressione oculare risulti bilateralmente compensata e non richieda ulteriori trattamenti.

  649. Gentile dottore.
    Due settimane fa mia madre è stata sottoposta con esito positivo all’intervento di cataratta all’occhio destro. Prima di detto intervento, causa pressione alta assumeva una goccia di collirio LUMIGAN in entrambi gli occhi. Dopo la visita di controllo il dottore ci ha consigliato di continuare con il collirio LUMIGAN sia nell’occhio sinistro che nel destro anche se in quest’ultimo, a parer suo, visto l’intervento subìto la pressione dovrebbe essersi stabilizzata. Chiedo cortesemente conferma sulla necessità di continuare la somministrazione del collirio nell’occhio operato ed eventualmente per quanto tempo.
    (Faccio presente che a breve mia madre dovrà probabilmente essere sottoposta all’intervento all’occhio sinistro).
    La ringrazio.

  650. Caro Roberto,
    per frustoli di muco si intendono addensamenti di secrezione mucosa che si formano sulla superficie oculare in alcuni casi di occhio secco, quando esiste una particolare alterazione qualitativa del film lacrimale. Se i fenomeni che riferisce si modificano con l’ammiccamento, sono senz’altro dovuti ad alterazioni del film lacrimale (frustoli appunto, o altri tipi di impurità) e non devono costituire preoccupazione: possono essere normalizzati/ridotti utilizzando un sostituto lacrimale idoneo al tipo di alterazione del suo film. Se invece sono assolutamente indifferenti al movimento palpebrale, è bene che si faccia ricontrollare il fondo dell’occhio.

  651. gent.mo dottore, grazie per la sua sollecita risposta del 7 febbraio ma che cosa sono esattamente i frustoli di muco? come si evidenziano a livello visivo? queste micro goccioline che noto appunto negli aloni luminosi ( le noto meglio con lente di ingrandimento) assomigliano ad altre che appaiono dopo ammiccamento ma queste scompaiono subito seguendo il movimento della palpebr verso l’alto potrebbero essere frustoli di muco del film lacrimale che permangono sull’epitelio più a lungo? grazie ancora

  652. Cara Adriana,
    Purtroppo, da come ce la ha descritta, la situazione funzionale di sua madre non lascia aperte grandi possibilità di miglioramento. Quello che mi sento di suggerirle è di completare gli accertamenti clinici, qualora non lo avesse già fatto, con uno studio tomografico della papilla ottica (per esempio un esame HRT), un campo visivo computerizzato e un’accurata valutazione elettrofisiologica del nervo ottico (potenziali evocati visivi ed elettroretinogramma da pattern). Questo permetterà di stabilire quanto tessuto del nervo ottico è vitale e quanto invece è morto, e consentirà, anche in assenza di una diagnosi etiologica, di esprimere una prognosi quoad functionem. Sono accertamenti che potrà fare in qualsiasi centro universitario, senza che si muova da Roma. La qualità dei medici italiani è eccellente e non è necessario affrontare inutili “viaggi della speranza”, che, anzi, le sconsiglio nel modo più assoluto, come li sconsiglierei ad un mio parente stretto. Tenga in considerazione che se il tessuto nervoso che compone il nervo ottico è morto, non esiste nessun medico, in nessuna parte del mondo, in grado di poter fare qualcosa.
    Per quanto riguarda il metotrexate, è indicato in questa patologia in quanto interferisce con il processo vasculitico che è alla base della arterite di Horton e consente di utilizzare quantità inferiori di cortisonici: l’eventuale effetto sulla funzione visiva è legato alla quantità di tessuto nervoso superstite e alle sue capacità di ripresa funzionale.

  653. Salve, chiedo consiglio per un problema di mia madre. E’ una signora di 73 anni a cui è stata diagnosticata una polimialgia reumatica a dicembre 2008. Di recente (novembre 2009) dopo aver fatto i due interventi di cataratta (uno a giugno uno a novembre), ha perso la vista all’occhio destro. Inizialmente siamo stati tratti in inganno dal fatto degli inteventi di cataratta, ma solo dopo i medici hanno capito che si è trattato di Arterite di Horton che ha provocato una probabile ischemia del nervo ottico. E’ una diagnosi incerta anche perchè gli esami della Ves e della Pcr non esprimevano valori alti, ma assolutamente nella norma; e inoltre non ne siamo sicuri in quanto non è stata fatta la biopsia che normalmente si prescrive, anche perchè essendo sotto cura cortisonica per la polimialgia tutti i medici ritengono che risulterebbe comunque negativa. Le sono state fatte 5 flebo di cortisone in day hospital ad un dosaggio alto (100 mg) e attualmente continua la terapia con 50 mg al giorno. Comunque la vista all’occhio destro non è tornata, sebbene veda appena appena una luce roteare che le da più fastidio che altro. Ora da quello che ho letto su internet, non mi sembra che ci siano grosse possibilità di recuperare la vista, ma volevo chiedere se sapete indicarmi esperti neurogoli o oculisti che si occupano in particolare di questi casi. Noi abitiamo a Roma, ma non escludiamo di andare anche in altre località o all’estero se fosse necessario. Inoltre volevo chiedere se l’immunosoppressore che mia madre assume Metotrexate è adatto sia come terapia per i problema dei reumatismi sia per il disturbo oculare. Grazie per la collaborazione e le informazioni che mi vorrete dare.

  654. Caro Roberto,
    la percezione di immagini entoptiche, ovvero generate all’interno dell’occhio, può essere dovuta ad alterazioni (perdite di trasparenza) di qualsiasi tessuto oculare attraversato dalla luce: film lacrimale, cornea, cristallino, vitreo e retina.
    Faccio qualche esempio:
    – film lacrimale: frustoli di muco
    – cornea: infiltrati sottoepiteliali
    – cristallino: opacità secondarie della capsula posteriore (dopo un intervento di cataratta viene conservata la capsula posteriore del cristallino, come supporto per la lente intraoculare)
    – macula: vasi, corpi colloidi, iniziale processo microcistico, ecc.
    Le cause possono essere molte e spetta al suo oculista individuare la sorgente di questo fenomeno.
    Escludo che il fenomeno sia attribuibile al blocco del sistema beta-adrenergico indotto dal levo-bunololo (principio attivo di Vistagan), mentre un’eventuale reazione avversa al prodotto oftalmico nel suo complesso, che si manifesta con alterazioni, anche transitorie, a carico della cornea, è possibile e, pertanto, dovrà essere esclusa o confermata.

  655. gent.mo dottore, sono stato operato di cataratta nel 99 ad entrambi gli occhi,ora ho 41 anni;nel gennaio 2009 mi hanno trovato la pressione alta 20 su entrambi gli occhi.
    ho iniziato cura con vistagan 0,5( 1 goccia al giorno) e la pressione è tornata nella norma; circa un mese fa nell’occhio destro ho notato guardando l’alone di un lampione (senza occhiali le luci si dilatano essendo miope a circa -2,5) come delle goccioline che rimangono in una posizione per qualche giorno e poi magari scompaiono per ricomparire nello stesso punto o magari in altra posizione. non sono da scambiarsi con miodesopsie con cui convivo da anni e che si notano su sfondi chiari. possono eserci concause con il processo inibitore del betabloccantre che favorisce la formazione di micro particelle che percepisco in questo modo all’interno dell’occhio?l’oculista dice che non nota nulla e che anatomicamente sono a posto (visus 10/10)
    la ringrazio sentitamente

  656. Cara Giovanna,
    a parte il fatto che Roberto non è il mio nome, ti ringraziamo per gli apprezzamenti verso il nostro sito.
    Non esistono prodotti in monodose o non conservati contenenti dorzolamide (Trusopt) o altri farmaci appartenenti alla medesima classe (inibitori topici dell’anidrasi carbonica). Non sono neanche a conoscenza di una loro imminente immissione in commercio.
    Per escludere un’allergia al principio attivo (dorzolamide) tua sorella potrebbe fare un tentativo con brinzolamide (Azopt) che è ugualmente conservato con benzalconio, ma avendo una differente composizione qualitativa, potrebbe essere meglio tollerato.
    Nel caso di assoluta intolleranza, dovrà optare per una soluzione alternativa:
    – utilizzare solo carteololo (o altro betabloccante) in monodose, se la pressione oculare è sufficientemente controllata.
    – passare ad una prostaglandina monodose (Taflotan) (vedi articolo a riguardo).
    – indirizzarsi verso un trattamento laser o un intervento chirurgico
    Ovviamente, la soluzione più indicata nel caso di tua sorella dovrà essere suggerita dall’oculista che la ha in cura.

  657. caro Roberto,la tua posta è molto interessante;mi ha colpito la risposta a Franca per quanto riguarda l’uso dei colliri monodose nel trattamento del glaucoma.Mia sorella,affetta da glaucoma ad angolo aperto da circa 10 anni , è diventata anche lei allergica al benzalconio cloruro.Poichè deve instillare 2 colliri al giorno a distanza di 12 ore,( Carteol + Trusopt ),quando usa il Trusopt ha fenomeni allergici di rigonfiamento abnorme delle palpebre,soprattutto al risveglio .Potresti dirmi se esistono dei colliri, affini al Trusopt come categoria,reperibili in flaconcini monodose,che a quanto sembra,contengono meno benzalconio degli altri?Grazie infinite

  658. Cara Giorgia,
    Nessun analogo delle prostaglandine per uso oftalmico, incluso il bimatoprost (Lumigan), è stato studiato clinicamente in gravidanza. Dal momento che questi prodotti sono derivati della prostaglandina PGF2alfa, nota per le proprietà abortive e impiegata infatti in ginecologia con queste finalità, se ne sconsiglia l’impiego durante i primi mesi di gestazione. Il rischio è comunque molto basso e nel suo caso, avendo quasi completato il terzo mese, non dovrebbe più rappresentare un problema. Le consiglio comunque di essere attenta ad instillare una sola goccia di collirio e di eseguire una digito-pressione dei canalini lacrimali per i 5 minuti successivi all’instillazione, manovra che consente di limitare l’assorbimento sistemico del farmaco.

  659. Gentile Dottore,
    sono una donna di 32 anni con un glaucoma congenito all’occhio sinistro, attualmente sto usando Lumigan in entrambi gli occhi una volta al giorno la sera e sono alla undicesima settimana di gravidanza.
    Ho chiesto sia al mio ginecologo che al medico di base se il collorio potesse dare problemi in gravidanza, ma entrambi mi hanno detto che potevo continuare a prenderelo.
    Ora però, navigando in rete, ho letto che la sicurezza di Lumigan non è stata studiata su donne in gravidanza…
    Ringraziandola anticipatamente spero di ricevere presto una sua risposta.

  660. Cara Nicoletta,
    La nostra opinione l’abbiamo già espressa nelle risposte ai commenti del 12-13 dicembre. Il rischio aborto o danni al feto durante i trattamenti con colliri ipotonizzanti esistono, ma non sono ancora stati quantificati. A mio avviso, si tratta di un rischio molto basso, in considerazione della scarsa quantità assorbita dalla circolazione sistemica. Se le condizioni cliniche lo consentono, la soluzione migliore sarebbe quella di sospendere/ridurre il trattamento duranti i primi tre mesi di gravidanza. Se ciò non fosse possibile, personalmente preferirei correre questo piccolo rischio anziché espormi a quelli di un intervento chirurgico. Lei è giovane, molto miope, già operata: in un caso come il suo, con il tono compensato farmacologicamente, un intervento antiglaucomatoso potrebbe esporla ad un rischio maggiore del necessario. Eventualmente, potrebbe considerare la possibilità di un trattamento laser per ridurre la pressione oculare (ALT oppure SLT), ma queste valutazioni spettano all’oculista che si assumerà la responsabilità di seguirla per il meglio.

  661. Gentile Dottore,
    ho 30 anni e due anni fa mi è stato diagnosticato il glaucoma. Ho da aggiungere che nel 2005 sono stata operata agli ambedue gli occhi, intervento di impianto cristallino dato che soffrivo di una miopia fortissima. Sembra che dopo l’intervento, loro mi abbiano lasciato questo regalo, cioè, il glaucoma.
    Ecco, il mio problema è che vorrei avere un bambino ma il problema che ci siamo posti, come nel caso di sopra, i colliri che sto instillando cioè il DUOTRAV nel occhio destro una volta al giorno e nell’occhio sinistro metto DUOTRAV come nel destro più TRUSOPT per tre volte al giorno. Quindi l’occhio sinistro è più danneggiato. Però con questa cura, la pressione si presenta bene.
    Questi giorni però stiamo valutando la possibilità dell’intervento, anzi già sto facendo gli accertamenti necessari.
    Vorrei tantissimo sapere la sua oppinione al riguardo.
    Ringrazio anticipatamente.

  662. Caro Emiliano,
    Mi risulta che la quantità di radiazioni emesse dagli scanner in uso presso gli imbarchi aeroportuali non si discosti molto da quella degli apparecchi diagnostici per radiografie. A tale livello di radiazione, la struttura molecolare di farmaci quali dorzolamide e timololo non subisce alcuna modificazione.

  663. Gentile Dottore,

    mi complimento per la struttura e i contenuti del presente blog e per il rigore scientifico che lo contraddistingue.

    Il mio quesito e’ il seguente:
    i controlli radiogeni degli aeroporti (su bagaglio a mano e bagaglio di stiva) possono alterare la struttura molecolare e l’efficacia dei farmaci? In particolare il mio interesse e’ rivolto a COSOPT collirio (dorzolamide e timololo).

    Ringrazio in anticipo per quanto potra’ essere fatto.
    Saluti
    E.

  664. Cara Laura,
    Lei sa che le diagnosi a distanza hanno un valore molto limitato, quindi tutto ciò che le dirò dovrà essere confermato da una visita specialistica.
    I sintomi che mi ha descritto sono altamente indicativi di una disfunzione del film lacrimale, problema altrimenti noto come “occhio secco”. Accade spesso che i pazienti con questo tipo di disturbo manifestino i primi sintomi con una lacrimazione, che all’apparenza sembrerebbe un paradosso in un “occhio secco”, ma non è così. E’ un tentativo riflesso di compenso con cui l’occhio tende a compensare una cattiva qualità del film lacrimale (film instabile che evapora con facilità e svolge male le sue funzioni protettive e di lubrificazione) stimolando la produzione lacrime in eccesso. L’occhio secco si presenta di solito con sensazione di corpo estraneo (sabbia, corpuscoli o sensazione di grattamento), tendenza a svegliarsi la mattina con l’occhio che fa fatica ad aprirsi, un certo gonfiore perioculare. L’età, il sesso e la pregressa patologia tiroidea sembrerebbero un’ulteriore conferma al fatto che il suo problema dipende appunto da un’alterazione del film lacrimale. La diagnosi può essere confermata con facilità: basta eseguire semplici test per valutare la produzione, la qualità di lacrime e lo stato della superficie oculare, come lo Schirmer test, il BUT e la colorazione con fluoresceina e/o verde di Lissamina – sono tutti esami che qualsiasi oculista può eseguire nel suo studio con estrema facilità – per avere già un sufficiente inquadramento diagnostico. Ulteriori accertamenti più approfonditi potranno essere decisi sulla base del quadro clinico. Mentre deciderà quando e da chi farsi visitare, per alleviare i suoi sintomi può continuare a bere molto (almeno 2 litri al giorno) e a far uso di sali minerali, quali magnesio e potassio, e instillare 3-4 volte al giorno un collirio umettante (lacrime artificiali), preferibilmente privo di conservante (per es. in formulazione monodose: può farsi consigliare dal farmacista). Se i fastidi che si presentano al risveglio non si riducono, può applicare una goccia di gel oftalmico la sera nel sacco congiuntivale, prima di coricarsi (anche per questo può chiedere consiglio al farmacista). Come generiche indicazioni comportamentali, consideri che fumo, ambienti fumosi, bevande alcoliche, alimentazioni disordinate con eccesso di cibi ricchi di grassi e stitichezza sono elementi che possono interferire negativamente con le funzioni del film lacrimale.

  665. Ho 48 anni e da almeno 2 soffro di lacrimazione agli occhi al momento del risveglio. La lacrimazione è densa e compare dopo alcuni secondi dal risveglio . Spesso ho la sensazione di avere “qualcosa” dentro l’occhio e ancora a volte le palpebre si gonfiano tanto che con il tempo risultano compromesse. La cosa strana è che casualmente ho iniziato ad assumere magnesio e sembra che questo minerale mi stia aiutando. Non assumo farmaci, non ho mai sofferto di allergie ma ho un fibroma , urino moltissimo e prima dell’ insorgenza del problema ho vissuto un periodo particolarmente stressante con problemi di ipertiroidismo successivamente e apparentemente superati. Pensa di potermi consigliare esami o rimedi per risolvere questo problema? Le sarei INFINITAMENTE grata se mi rispondesse. Grazie Laura.

  666. Caro Massimo,
    Corioretinopatia sierosa centrale e degenerazione maculare senile sono malattie completamente diverse in tutti i loro aspetti, dalla patogenesi, all’epidemiologia, al decorso clinico, alla prognosi.
    La corioretinopatie sierosa centrale ha un decorso di solito benigno, con risoluzione spontanea, ma può talvolta indurre deficit visivi permanenti nei casi in cui la tendenza alla recidiva è particolarmente frequente. Non esiste una terapia definita, ma ciò non vuol dire che non esistano trattamenti. Le opzioni terapeutiche sono molte: laser, terapia fotodinamica, trattamenti farmacologici. La scelta terapeutica più idonea va individuata e accuratamente valutata sulla base del singolo caso clinico. Per questo si deve affidare ad un valido oculista, che sappia gestire il decorso e prevenire o ridurre la tendenza alle recidive.

  667. Gentile Dottore,
    ho 41 anni e. un mese fa mi hanno diagnosticato una corioretinopatia sierosa.
    L’episodio in un mese sembrava risolto (OCT di una settimana fa rilevavav una risoluzione del sollevamento)ma da tre giorni vedo un’altra macchia simile alla precedente.
    Cosa mi consiglia di fare?
    Inoltre la coriortinopatia sierosa è uguae alla degenrazione maculare senile?

    1000 Grazie,
    Massimo

  668. Caro Giuseppe,
    Il suo disturbo agli arti inferiori è stato finora trattato come un generico dolore neuropatico periferico. All’interno di questo inquadramento diagnostico il Normast può darle qualche beneficio. Tuttavia, approfondirei gli accertamenti per verificare che non si tratti di una Restless Legs Syndrome (ovvero la cosiddetta “Sindrome delle gambe senza riposo”). Ne parli con il suo diabetologo e chieda anche un consulto ad un neurologo, in quanto esiste un trattamento specifico da cui potrebbe avere benefici, che però richiede una precisa diagnosi specialistica ed un accurato monitoraggio clinico.

  669. gentile dottore, ho 76 anni, soffro da circa venti anni di diabete di tipo 2. Da circa 8-10 anni sono comparsi delle contratture alle gambe che si presentao sempre di notte. La frequenza di questi crampi via via col passare del tempo è aumentata sia di intensità che di frequenza. Su indicazioni mediche ho provato di tutto:Neulenic, Lyrica, polase ( avendo comunque valori inerenti potassio e magnesio assolutamente nella norma ) Oggi il medico diabetologo mi consiglia di prendere due compresse al giorno di NORMAST da 600 mg a stomaco vuoto per 15 giorni e poi 1 compressa al giorno per un mese.
    Nel caso di insuccesso passare a XERISTAR 30.
    Apprezzo molto i Suoi consigli. Può aiutarmi ? Grazie

  670. Cara Donatella,
    Le novità nel campo del glaucoma le sta già utilizzando: fino a pochi anni fa, senza l’aiuto degli inibitori del VEGF (come Lucentis), il decorso di un glaucoma neovascolare sarebbe stato molto più aggressivo: ottenere un valore pressorio di 17 mmHg è un grande successo per questa patologia. Il Tegens può essere d’aiuto, ma non è indispensabile e non esistono sostituti mutuabili: infatti, è utile somministrare antiossidanti nei pazienti diabetici (per esempio polifenoli, antocianosidi, acido lipoico, ecc) come complemento nutrizionale, ma la terapia di base resta il controllo glicemico (più accurato possibile) e il trattamento/prevenzione delle complicanze. Da quanto mi ha descritto, finora suo marito è stato curato molto bene, per cui le suggerisco di continuare a seguire tutte le indicazioni terapeutiche che le verranno date: la gestione di un caso clinico così complesso richiede un rapporto di massima fiducia e collaborazione tra medico e paziente.

  671. Gentile dottore, mio marito,53 anni,e’ affetto da retinopatia diabetica e da un anno si e’ presentato pure un glaucoma neovascolare all’occhio sn. Ha fatto delle iniezioni di lucentis e tante sedute di laser. Prende 2 diamox al giorno e 3 volte al giorno 3 colliri:atropina 1%,brimonidina EG, xalacom. La pressione da 34 e’calata a 17 ma non di piu’.Gli occhi sono sempre molto rossi.Non ha mai avuto dolore. Una volta avevano dato pure il tegens. Andrebbe ripreso? Serve? C’e’ un sostituto mutuabile? Ci sono delle novita’ riguardo il glaucoma? Grazie

  672. Grazie mille dottore,
    è stato molto gentile ed esauriente! La terrò aggiornata non appena ci saranno delle evoluzioni in merito.

  673. Cara Roberta,
    gli studi di tossicità embriofetale sono obbligatoriamente eseguiti prima di richiedere l’autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo principio attivo mai utilizzato in terapia, ma è opinione comune che abbiano un valore predittivo molto limitato su quanto potrà accadere nell’uomo. In primo perché per evidenziare la possibile tossicità il farmaco viene somministrato nell’animale a dosi superiori a quelle poi utilizzate in terapia (questo vale specialmente a proposito dei colliri), in secondo perché la durata e del periodo gestazionale e lo sviluppo del feto nella specie umana sono enormemente diversa da quello delle specie comunemente utilizzate per questo tipo di studi. Quindi, da questi studi si può solo trarre un avvertimento, da verificare durante la fase di sorveglianza post-marketing. Al momento non mi è noto alcuna caso segnalato di malformazione del feto a seguito di esposizione di colliri contenenti inibitori dell’anidrasi carbonica (Trusopt, Azopt, Cosopt e Azarga) durante la gravidanza. Per sua ulteriore tranquillità la informo che anche per l’acetazolamide (farmaco della medesima classe, ma impiegato per via orale) non sono note segnalazioni di malformazioni fetali, anche se viene sconsigliata l’assunzione nei primi tre mesi di gravidanza. Per cui le confermo che il sospetto di in potenziale rischio esiste, ma è minimo e non è mai stato finora confermato.

  674. Gentilissimo dottore,
    GRAZIE infinitamente per la sua celere e rassicurante risposta.
    Non le so dire che tipo di glaucoma è insorto; mi sono recata dall’oculista quasi per caso: mi sembrava di aver perso parecchio la vista nel giro di poco tempo e poi erano tanti anni che non facevo visite (solo dall’ottico anche tre volte all’anno e dall’alto della mia ignoranza pensavo di essere sotto controllo!!!!).
    La situazione era più grave di quanto pensassi; la pressione dell’occhio destro era 37 (non mi ricordo l’unità di misura)e quella nel sinistro 25!!Dopo ulteriori esami di approfondimento l’oculista mi ha illustrato la situazione. L’occhio dx ha perso ormai il 98% della sua capacità visiva; ora stiamo investendo ogni tipo di speranza nel sinitro.Per fortuna già dopo 20 giorni di terapia la pressione registrata era di 14 e 12.
    Ho voluto illustrarle brevemente la mia situazione per farle capire quanto è indispensabile che io continui la terapia, non posso interromperla nemmeno per i primi tre mesi di gravidanza.
    E le dirò di più: inizialmente appena scoperta la patologia usavo due colliri (3 molecole: timololo+travoprost E brinzolamide).
    Ora utilizzo AZARGA (timololo+brinzolamide)e in questi giorni sto verificando se la pressione rimane sotto controllo solo con questo nuovo farmaco. Credo che sia impossibile trattare il mio caso con il solo Timololo durante la gravidanza, visto che l’oculista era già dubbioso se togliere o meno la molecola di Travoprost. Peccato perchè l’uso del solo Timololo durante i 9 mesi mi avrebbe tranquillizzata maggiormente!
    Le chiedo un ultimo chiarimento sempre se non me ne sto approfittando troppo: le conseguenze dell’assunzione di Timololo le ho ben comprese, non ho ben capito invece le conseguenze ipotetiche sul feto dell’uso di Brinzolamide.
    Grazie mille di cuore, mi creda era diventato un assillo per me non riuscire a trovare nessuno che riuscisse a fornirmi delle delucidazioni.

  675. Cara Roberta,
    Perché mai rinunciare ad una gravidanza!
    E’ vero, non esistono dati sufficienti per quantificare con precisione il rischio per il feto all’esposizione di farmaci antiglaucomatosi assunti in gravidanza, pertanto una risposta assoluta alla sua domanda non esiste. Quello che posso fare è un ragionamento basato sulla logica e sulla mia esperienza.
    Azarga contiene timololo e brinzolamide. Il primo è un betabloccante che può indurre effetti reversibili sul feto (ipoperfusione e bradicardia), ma non sembra provocare malformazioni. La brinzolamide è un inibitore dell’anidrasi carbonica che ha insufficienti dati sulle donne in gravidanza, non sono mai stati segnalati danni diretti sul feto, anche se gli studi tossicologici sull’animale hanno mostrato un incremento di danno fetale. Questi dati tossicologici, però, presi da soli sono di difficile interpretazione per l’uomo.

    D’altra parte, la quantità di farmaco assorbito dopo instillazione è molto bassa e può essere ulteriormente ridotta eseguendo la semplice manovra di compressione dei canalini lacrimali (ovvero esercitando una pressione con le dita a livello della radice del naso: il suo oculista le saprà spiegare meglio). Inoltre, consideri che durante la gestosi gravidica i betabloccanti vengono impiegati per via orale da oltre 40 anni, a dosaggi decine di volte superiori a quelli assunti instillando una goccia di collirio, con rischi marginali per il nascituro. Pertanto, potrei affermare che assumere timololo durante la gestazione costituisce un rischio molto basso: tale rischio può essere monitorizzato semplicemente controllando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, accertandosi che la sua assunzione non modifichi significativamente i valori basali.
    Il mio consiglio è di verificare se la sua pressione oculare può essere compensata utilizzando semplicemente una formulazione di timololo a bassa concentrazione (per esempio Timogel o Nyogel); in caso di necessità Azarga o Cosopt possono essere assunti con un buon grado di sicurezza. Le prostaglandine vanno evitate, anche se il dosaggio è talmente basso da rendere il rischio abortivo più teorico che reale.
    Eventualmente, potrà valutare, insieme al suo oculista, di ridurre al minimo il regime terapeutico durante i primissimi mesi di gestazione, magari continuando a trattare l’occhio più danneggiato e sospendendo temporaneamente la terapia nell’occhio migliore, per dimezzare l’esposizione al farmaco, sempre se la sua situazione clinica lo consente. Sulla base della descrizione che mi ha fornito, suppongo che il suo sia un caso di glaucoma malformativo giovanile o di glaucoma pigmentario, forme che difficilmente possono avere un’evoluzione tanto rapida da non consentire una sospensione del trattamento per alcuni mesi. Il suo oculista saprà valutare e consigliarla per il meglio.
    Ovviamente, non dimentichi che il suo caso, comunque, necessita di un piano di controlli più intenso durante la gestazione, per cui si affidi al ginecologo di sua fiducia e segua con tranquillità tutti i suoi suggerimenti. Un piccolo rischio lo dovrà accettare, ma sarà ampiamente giustificato dal desiderio di maternità.

  676. Gentile dottore,
    cercando informazioni in merito al glaucoma, ho trovato il vostro sito. Ho letto con attenzione i vari articoli presenti e li ho trovati molto interessanti. Ho 29 anni, a maggio di quest’anno mi hanno diagnosticato il glaucoma, in stadio avanzato nell’ occhio destro (fase preterminale). Fortunatamente l’occhio sinistro è in buone condizioni. L’oculista mi ha prescritto inizialmente collirio Azopt per 3 volte al giorno e Duotrav una volta al giorno, in entrambi gli
    occhi. (La terapia per fortuna ha funzionato da subito, la pressione è passata da 37 a 14). Ora stiamo provando AZARGA in previsione di una gravidanza.(questo farmaco permette un dosaggio inferiore rispetto ad Azopt e Duotrav e, sostituendo il farmaco, è riuscito ad eliminare la molecola di travoprost).
    Sto cercando disperatamente qualcuno che riesca a darmi una risposta certa a questa domanda: nel caso di un’eventuale gravidanza, quali sono i rischi sul feto assumendo AZARGA? Il bugiardino del farmaco non fornisce delle informazioni molto tranquillizzanti! Ho chiaramente parlato anche con la ginecologa che mi ha consigliato di contattare Il Telefono Rosso (farmaci in gravidanza).
    Ho parlato così con numerosi esperti, ma nessuno mi ha fornito una risposta certa. Si dice che non ci siano studi che abbiano dato esiti significativi in merito all’assunzione di brinzolamide+timololo in gravidanza. Ho ricevuto risposte vaghe e poco confortanti.
    Ora,le chiedo se lei ha avuto casi analoghi al mio; so che sono poche le persone giovani malate di glaucoma, ma non sarò di certo l’unica! Con questa e-mail non vi sto chiedendo terapie alternative in sostituzione ai farmaci prescritti dal mio oculista, non è assolutamente la mia intenzione.
    Volevo solo sapere se secondo voi esiste una soluzione a questo problema:
    voi nel corso della vostra esperienza avete seguito casi di donne glaucomatose in gravidanza? Ci sono dei farmaci per il glaucoma da poter assumere con tranquillità in gravidanza? (anche perchè l’oculista sembra scartare l’idea di un intervento laser, in quanto la situazione è troppo rischiosa).
    La mia è “SOLO” un’ enorme paura di dover abbandonare per sempre l’idea di una gravidanza!

    Grazie mille in anticipo per l’attenzione.

  677. Caro Roberto,
    Può sostituirlo con Cloradex, che contiente la stessa quantità di desametasone (0.2%). Il cloramfenicolo contenuto in Cloradex non è un problema se il trattamento non supera i 15-30 giorni. In alternativa può usare Visumetazone, che contiene però desametazone a concentrazione inferiore (0.1%), ma proprio in virtù dell’assenza di antibiotici è più indicato per un impiego a lungo termine. Etacortilen è meno attivo in quanto contiene desametasone-fosfato, che penetra meno attraverso la cornea, ma ha il vantaggio di non contenere conservanti. La scelta dipende dalla sua condizione clinica.

  678. Buongiorno Dottore,
    Da qualke tempo il collirio Luxazone risulta mancante (almeno in Piemonte),c’e’ qualche altro collirio con cui potrei sostituirlo?
    Etacortilen o visumetazone per esempio.

    grazie e cordiali saluti

  679. Caro Nicola,
    ti ringraziamo per l’apprezzamento rivolto a questo blog e ti ringraziamo anche per l’attenzione che hai avuto a non citare nomi commerciali. Ma dal momento che questo sito non ha finalità di lucro e non abbiamo interessi o vincoli pubblicitari da tutelare o rispettare, possiamo chiamare liberamente i prodotti con il loro nome, valutarli ed eventualmente criticarli, sempre nel rispetto della realtà e dei fatti scientifici.
    Parliamo dunque di Lacrisek, distribuito dalla Bioos Italia, uno spray che contiene fosfolipidi (lecitina di soia al 1%), etanolo, fenossietanolo e antiossidanti (vitamina A ed E a bassissima concentrazione, rispettivamente 0.025% e 0.002%).
    I fosfolipidi in acqua tendono a disporsi esponendo le teste polari e nascondendo le code apolari, assumendo la conformazione di micelle (monostrato di fosfolipidi) o di liposomi (doppio strato di fosfolipidi). La conformazione a micelle o a liposomi e le loro dimensioni dipendono da vari fattori tra cui l’energia applicata per disperdere i fosfolipidi nell’acqua, la loro concentrazione e l’eventuale presenza di altre sostanze. Se l’azienda distributrice di Lacrisek sostiene che lo spray contiene liposomi, stampandolo a chiare lettere sulla confezione del prodotto, non vi è ragione per non credergli.
    Per quanto riguarda la cinetica del prodotto, il meccanismo sostenuto dagli informatori scientifici dell’azienda distributrice non mi convince affatto. E’ molto più probabile, invece, che i fosfolipidi arrivino direttamente sulla superficie oculare attraverso la nube di aerosol che rimane in sospensione davanti agli occhi dopo aver azionato lo spray. Lo spray va applicato a palpebre chiuse, ma una certa quantità di microgocce permane nell’aria difronte agli occhi ed entra a contatto con la superficie oculare al momento della loro apertura. D’altra parte, il film lacrimale contiene non più di 10 microgrammi di fosfolipidi: questa quantità si ritrova in una gocciolina che abbia le dimensioni 30-50 volte più piccola di quelle di una goccia standard al 1% (concentrazione di fosfolipidi presente nel Lacrisek). E’ probabile che le microgocce che restano fluttuanti nell’aria riescano a veicolare, complessivamente, qualche microgrammo di fosfolipidi, che va ad integrarsi e a stabilizzare il film lipidico.

  680. Innanzitutto, voglio complimentarmi per l’interessantissimo sito; sono un oculista e quotidianamente, o quasi, mi collego per oggiornarmi e approfondire gli aspetti farmacologici .
    Vorrei chiedervi un parere su di un prodotto terapeutico (di cui non faccio il mone commerciale sperando che riusciate a capire a cosa mi stia riferendo), il quale viene pubblicizzato come un ottimo prodotto per la stabilizzazione del film lacrimale. La “somministrazione” di questa sostanza avviene per mezzo della vaporizzazione sugli occhi a palpebre chiuse.
    Le mie domande sono:
    1 – qual è il meccanismo attraverso il quale il principio attivo riesce a raggiungere la superficie oculare, esplicando la sua funzione stabilizzatrice ( visto che viene nebulizzato sulla cutre palpebrale?)
    2 – il termine “liposomi”, che viene indicato nella confezione, si riferisce al significato classico o che?

    Grazie per la Vs attenzione.
    Dott. N. Squitieri

  681. Caro Massimo,
    Anche se la malattia è di solito autolimitante e si risolve spontaneamente, la terapia riportata nella tabella del post del 26/10/09 permette di accelerare la guarigione e di ridurre il rischio di complicanze. Come trattamento profilattico, rivolto a contrastare le possibili recidive, le suggerisco di assumere abitualmente sostanze ad attività vasoprotettrice, quali vitamina C (500 mg die), derivati della rutina (per es. Venoruton 1000 x 1) e antocianosidi (per es Tegens 160 mg x 2), che possono essere prese per periodi prolungati senza il timore di effetti collaterali.
    L’eziologia della malattia non è chiara, ma è indubbio che la componente emotiva giochi un ruolo importante, per cui le suggerisco di consultare un specialista per valutare se l’assunzione di blandi ansiolitici sia indicato nel suo caso. Inoltre, essendo stata segnalata, in alcuni casi, un’associazione con l’infezione da Helicobacter pylori, (il medesimo agente batterico che provoca l’ulcera gastroduodenale), è utile sottoporsi ad un semplice esame che evidenzi o meno la presenza di questo microrganismo. A tale proposito il suo medico di famiglia le saprà dare tutte le indicazioni e l’eventuale terapia antibiotica se necessaria.
    Ovviamente, dovrà evitare il fumo, che essendo un veleno vascolare, può agire da cofattore favorente le recidive. Anche un’alimentazione bilanciata, ricca di fibre, vitamine e antiossidanti, evitando gli eccessi di caffè e alcolici, può rappresentare un ulteriore utile fattore di protezione

  682. Gentile Dott. DeGregorio,
    mi hanno appena diagnosticato una recidiva di corioretinopatia sierosa centrale OD.
    Il primo episodio non aveva interssato la fovea, ora invece ho disturbi a leggere un giornale con OD perchè vedo sfuocato (anche se per ora rimango a 10/10 di visus)

    Dalla FAG e OCT il risultato è:
    Superiormente all fovea si osserva area disomogeneamente iperflurescente associata ad alterata permeabilità capillare. Non punti di fuga visibili. Non segni di neovascolarizzazione sottortinica. l’OCT rileva minimo sollevamento del neurepitelio foveale”

    Mi chiedo in che modo posso combattere fin da ora questo disagio per tentare di farlo regeredire il più possibile e per prevnirne altri di medesima natura.

    Esistono sostanze naturali o farmaceutiche che possono aiutarmi in questo?

    Distinti saluti,
    Massimo

  683. Caro Roberto,
    Tra le varie caratteristiche farmacologiche, l’ibopamina possiede anche quella di stimolare i recettori adrenergici (sia alfa che beta). Pertanto, dopo un iniziale effetto di sbiancamento (vasocostrizione da stimolazione alfa), dopo 2-4 ore compare la fase di rebound (vasodilatazione da stimolazione beta) caratterizzata da arrossamento della congiuntiva. Il cortisone, invece, riduce il rossore se è presente uno stato infiammatorio. Spetta al suo oculista stabilire se l’arrossamento sia semplicemente attribuibile al farmaco (ibopamina), nel qual caso non è assolutamente un sintomo preoccupante, oppure se è causato da un processo infiammatorio in atto, che potrebbe necessitare di adeguato trattamento, oppure se è semplicemente una condizione acquisita della sua congiuntiva, essendo stata sottoposta a vari interventi chirurgici.

  684. Buongiorno Dottore,
    Il mio Oculista mi ha detto di riprovare con l’ibopamina(x3 die),sono gia’ in terapia con Luxazonex3 e ho una pressione di 9(plurioperato x distacco retina);a distanza di alcune ore dall’instillazione noto un “rossore”accentuato della congiuntiva che poi scompare poco dopo la successiva instillazione di Ibopamina o cortisone.
    Secondo lei e’ un sintomo che mi deve preoccupare o posso andare avanti tranquillamente?
    Grazie molte x la sua risposta.

  685. Ho qualche dubbio sull’effettiva efficacia del Lacrisek, lo spray ai liposomi.
    L’ho provato su un certo numero di pazienti, senza avere risultati particolarmente positivi. Sembrerebbe comunque ben tollerato.
    Infatti, è vero che sia l’etanolo che il fenossietanolo sono teoricamente controindicati per una cheratocongiuntivite sicca in quanto sono agenti disidratanti, epiteliotossici e destrutturanti il film lipidico, ma sono contenuti nel prodotto a concentrazioni molto basse (<1%). Puoi provarlo, ma non aspettarti miracoli.

  686. ho ricevuto una email da Elisa Alessi che mi ringrazia del suggerimento, però poi parla di uno spray per le palpebre e mi chiede se può essere dannoso. Forse voleva rivolgere la domanda al dott. De Gregorio,io non sono un medico, posso solo parlare della mia esperienza. Cordiali saluti.

  687. ti ringrazio molto per il suggerimento che seguirò senz’altro. Quindi anche il nuovo spray per le palpebre a base di lecitina di soja e vitamine, potrebbe essere dannoso per la presenza di Etanolo?
    grazie ancora

  688. Tutti i conservanti, chi più chi meno, sono tossici per l’epitelio corneale (gli ammoni quaternari come benzalconio e cetrimide lo sono in modo particolare). L’unica soluzione per evitare i conservanti è utilizzare prodotti monodose o prodotti contenuti in particolari flaconi denominati COMOD o ABAK. Per le disfunzioni della secrezione lacrimali associate a difetti trofici dell’epitelio il prodotto più indicato è Lipimix. E’ una microemulsione a base di fosfolipidi e trigliceridi a media catena, non conservata e formulata in monodose, efficace per ricostituire lo strato lipidico del film lacrimale. Il prodotto è commercializzato in Italia, ma è reperibile anche in Germania (vedi questo link). Va instillato 3-4 volte al giorno. Credo che sia particolarmente adatto per il tuo caso clinico, da come me lo hai descritto. Nel caso avessi bisogno di lubrificare gli occhi con maggiore frequenza puoi utilizzare, in aggiunta a Lipimix, un prodotto a base di acido ialuronico (ne esistono moltissimi in farmacia) sempre non conservato, in monodose oppure con i sistemi COMOD o ABAK.

  689. Sono una collega con una cheratite secca cronica. Vivo a Vienna. Dopo un recente esame del film lacrimale mi hanno detto che è soprattutto la componente lipidica quella compromessa e quindi prescritto gel oculare a base di vitamina A ed E più benzalconio cloruro. Mi sembra assurdo usarlo… Prima di questo stavo usando un gel a base di dexpantenolo con cetramide, ma dopo due settimane la cheratite stava peggiorando e non capivo perchè. Possibile che non esista un prodotto terapeutico che non abbia conservanti tossici?

  690. gent. dottore, la ringrazio per la gentile e veloce risposta ai miei quesiti; in effetti mi curo per la pressione alta dell’occhio da quando la pressione è arrivata lentamente a 21. Ero sotto controllo medico, poichè mio padre aveva lo stesso problema. Dopo anni di Timololo,l’oculista ha deciso di usare il laser per favorire il deflusso dei liquidi e la PIO è scesa,ma ho continuato ad usare il timololo,fino a quando mi è venuta l’allergia. Una volta all’anno faccio il campo visivo, che resta nella normalità ,il controllo della retina,normale, mentre la pressione si è stabilizzata su 16-17,anche se ,tra un cambio e un altro di colliri,sto anche 10 giorni senza instillare nulla.Capisco che la caduta dei capelli possa sembrare un effetto indesiderato trascurabile rispetto ad altri,ma creda che vedere i capelli che cadono come durante una chemioterapia,per una donna ,non è un problema da poco, tanto più che non c’è una speranza di ricuperarli. La ringrazio ancora per la sua gentilezza . Cordiali saluti

  691. Cara Franca, il suo, purtroppo, è un problema frequente e di difficile soluzione. Mettiamo subito in chiaro una cosa: il glaucoma è una malattia che se non controllata conduce alla cecità. Quindi, se è veramente affetta da glaucoma, la terapia DEVE assolutamente essere continuata. Questa mia affermazione le lascia aperta una serie di possibilità:
    1). Valutare insieme al suo oculista di fiducia se è affetta da glaucoma oppure da una semplice ipertensione oculare di modesta entità che potrebbe essere lasciata senza trattamento
    2). Se la diagnosi di glaucoma è confermata dovrà utilizzare prodotti monodose non conservati. Da quanto mi ha scritto sembrerebbe che presenta anche una intolleranza al timololo. Le consiglierei quindi di provare prima Vistagan 0.5% Monodose (è un betabloccante differente dal timololo). Se l’intolleranza si manifesta anche per questo betabloccante, l’unica opzione rimane il Taflotan (leggere post sull’argomento), che non è ancora in vendita in Italia ma che può essere reperito presso le Farmacie estere (per Farmacia del Vaticano) oppure direttamente alla casa produttrice (Santen).
    3). Si ricordi che nel momento in cui si instaura una intolleranza farmacologica e un infiammazione della superficie oculare, l’impiego di colliri sarà comunque mal tollerato, per cui dovrà mettere in conto di sopportare sempre qualche fastidio. Nel caso in cui disturbi non siano più tollerabili, potrà indirizzarsi verso una soluzione parachirurgica (trattamento laser) o chirurgica. Il suo oculista la saprà orientare per il meglio.
    Le sconsiglio nel modo più assoluto di ricorrere alla medicina alternativa. In particolare l’omeopatia è assolutamente inutile per il glaucoma: ho visto personalmente numerosi casi prendere una brutta piega a causa di simili scelte terapeutiche. Riguardo al collirio Mucokehl, non contiene nulla che sia in grado di esercitare il minimo effetto terapeutico nel glaucoma. Per giunta è conservato con clorexidina, che è assolutamente controindicato per il suo caso clinico (veda questo post sull’argomento)

  692. gent.dottore, da 11 anni assumo collirio Timololo per contrastare pressione alta degli occhi. Ora,dopo tanti anni ,sono diventata allergica al conservante (benzalconio )e quindi l’oculista mi ha cambiato collirio: ho provato con il Carteolo, ma mi asciugava troppo l’occhio e avevo problemi ad usare le lenti a contatto rigide che uso da 45 anni senza problemi ; ho provato Lumigan,ma mi arrossava troppo gli occhi,tanto da farmi venire una congiuntivite; ho usato Timogel ,che è senza conservante ma mi ha creato una serie di problemi come astenia caduta abbondante di capelli ,estremità fredde e problemi di pressione. Da 5 giorni non uso più niente e sto riprendendomi,però so che devo usare qualche farmaco per la pressione oculare,ma non so più cosa fare. C’è qualche prodotto omeopatico? Ho sentito parlare del Mucokehl,ma funziona? Mi potrebbe consigliare un collirio che faccia meno danni? Grazie e cordiali saluti

  693. Dear Mr Bennet,
    Unfortunately, Ibopamine eyedrops is not available, as the marketing autorisation holder company is having troubles with the manufacturing. At the moment, there are no other effective therapeutic options for stimulating ciliary processes secretion and the only ocular hypotony treatment are corticosteroids, though they work on aqueous outflow.
    However, patients like you can attempt to prepare “homemade” eyedrops from ibopamine tablets (they are marketed in Europe with the brandname Scandine, 100 mg). The instructions for preparing these eyedrops are reported in this site.
    The only help I can give is to keep you informed when/if Trazyl is marketed again.

  694. Dear Dr. DeGregorio,

    I have been attempting to locate sources of Trazyl to treat hypotony in my right eye. Severe PVR developed after surgery for retinal detachments. Although the retina remains well attached hypotony has been a persistent problem. About 6 months ago, a surgeon in Boston performed an endoscopic ciliary body dissection. There was 360 degrees scarring and he removed about 300 degrees. Post surgery aqueous humor production hasn’t restatred and the IOP remains very low. Since there is no lens in the eye and no useful vision, this can’t be remedied until the IOP is increased.

    The surgeon believes that Trazyl(2% ibopamine eye drops) would be a good option for treating the hypotony. Although he has used it successfully before it is difficult to obtain. Do you know of any sources or good suggested compounding pharmacies. Do you also know of any other medications that will stimulate the cilicary body to resume producing fluid?

    Thank you for any advice you can provide.

  695. Cara Antonella, senza dubbio il suo è un problema circolatorio in quanto la cefalea/emicrania è una patologia su base emodinamica. Le consiglio di rivolgersi ad un centro universitario per la cura della cefalea, dove eseguiranno tutti gli accertamenti necessari per un corretto inquadramento diagnostico e indirizzeranno una cura/prevenzione degli attacchi cefalgici. Emicrania e glaucoma presentano un’elevata comorbidità, ovvero sono due patologie distinte, ma che si presentano spesso insieme in quanto condividono alcuni meccanismi patofisiologici di alterata regolazione della motilità vascolare: quindi, è indispensabile che si affidi anche alle cure di uno specialista in oftalmologia, che le controlli periodicamente il fondo oculare ed esegua tutti gli accertamenti strumentali necessari, come l’esame del campo visivo, lo studio morfometrico della papilla ottica, ecc. Infine, una visita da un angiologo può essere utile per completare il quadro diagnostico. Tenere un diario su cui appuntare gli alimenti e le bevande che le favoriscono le crisi cefalgiche è un’ottima idea: ovviamente, ad essa dovrebbe seguire un allontanamento da tutto ciò che ha identificato come fattori concausali.

  696. Egregio dottore, ho 56 anni e sono capitata in questo sito seguendo un “filo” partito da “istamina”, a seguito di un’ennesima nottata in piedi per una cefalea di tipo oculare con moltissima probabilità collegata ad ingestione di pesce. Mio padre, deceduto a 89 anni, era diventato praticamente cieco a seguito di ischemia, ma era sottoposto anche a cure per glaucoma. Io risulto avere la pressione oculare normale, ma ho parecchi disturbi: miodesopsie e caduta del vitreo, sempre successiva ad un feroce mal di testa notturno. Credo di avere un problema di microcircolo e sono preoccupata anche per mia figlia che ha 22 anni e si lamenta spessissimo di pesantezza delle gambe, che a volte, in corrispondenza del ciclo, si ricoprono di piccolissimi puntini rossi. A chi posso rivolgermi per approfondire il problema oculare ed eventualmente prevenire danni gravi come quelli accaduti a mio padre? (Sono miope: -2 e -8; spessissimo ho dall’occhio sinistro come una perdita di acqua, cosa che capita spesso anche ai miei fratelli, uno dei quali ha la pressione oculare alta). Naturalmente faccio visite di controllo periodiche, ma il dubbio che l’aspetto circolatorio venga sottovalutato c’é. Queste cefalee insorgono sempre nottetempo,sono localizzate dietro gli occhi e frontali, regrediscono lentamente con la stazione eretta e sono collegate ad altri disturbi tipici come vampate; raffreddare e scaldare la fronte e gli occhi mi provoca un certo sollievo. Inoltre tenendo un diario mi sono accorta che spesso insorgono dopo ingestione di cibi ricchi di istamina.
    Grazie e cordiali saluti.

  697. Cara Cinzia, ciò che hanno fatto firmare a suo padre è un modulo di consenso informato, ovvero un documento indispensabile per partecipare a qualsiasi trial clinico. Questo documento tutela i diritti di suo padre ad avere un’informazione esaustiva e corretta sul prodotto che gli è stato prescritto, mentre non limita in alcun modo le responsabilità dello sperimentatore in caso di complicanze. Inoltre, se effettivamente si tratta di una sperimentazione, suo padre ha diritto alla fornitura gratuita del prodotto e ad una copertura assicurativa pagata dalla azienda farmaceutica che sponsorizza la sperimentazione. Precisato questo, ritengo che il problema principale, a prescindere dalla tipologia del difetto campimetrico, è nel confermare o meno la diagnosi glaucoma, procedendo quindi ad una classificazione del tipo di glaucoma e ad una sua stadiazione, Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno specialista della patologia. Per quanto riguarda l’assunzione o meno di Visimast, ritengo che, se il suo oculista ha suggerito questa terapia, anche se in assenza di una diagnosi certa e definitiva, abbia avuto delle valide motivazioni mediche e che, quindi, a suo padre convenga proseguire il trattamento, con il conforto dell’ottimo profilo di sicurezza che possiede la sostanza in oggetto.

  698. Buongiorno Dottore,
    a mio padre hanno dato da assumere le pastiglie di VISIMAST da 300 mg per un “sospettabile” glaucoma che peraltro non avrebbe secondo altri pareri di dottori. Hanno passato l’assunzione come una sperimentazione che non “dovrebbe avere” effetti collaterali ma si sono tolti la responsabilità facendogli firmare un documento nel caso dovesse avere insospettate ripercussioni
    Le chiedo cosa deve fare visto che non è neanche appurata la certezza che si tratti davvero di glaucoma; inoltre è vero che non ha assolutamente effetti collaterali? in quale caso si può provare ad assumere? Mio padre ha perso la vista solo dalla metà in giù dell’occhio sinistro e mentre faceva uno sforzo muscolare senza regressioni e neanche progressioni.
    Mi sa dare qualche consiglio in merito?
    Grazie mille.

  699. Si, Sandimmun soluzione orale contiene 100 mg per ml, quindi è una soluzione al 10%.
    Comunque, molto semplicemente, per preparare una soluzione all’1%:
    – prelevare la metà di principio attivo (4 ml anziché 8 ml)
    – lasciare invariata la quantità di solvente (32 ml)
    – il volume totale della soluzione ottenuta sarà di 36 ml, per cui occorrerà versare 7.2 ml in ciascuno dei 5 flaconi.
    Per preparare una soluzione allo 0.5%:
    – prelevare un quarto di principio attivo (2 ml anziché 8 ml)
    – lasciare invariata la quantità di solvente (32 ml)
    – il volume totale della soluzione ottenuta sarà di 34 ml, per cui occorrerà versare 6,8 ml in ciascuno dei 5 flaconi.

  700. Sono un collega oculista,
    ho letto l’articolo inerente la preparazione estemporanea di un collirio a base di ciclosporina -A al 2%. In base alla procedura di preparazione descritta, la concentrazione della ciclosporina-A nel flacone di Sandimmun è al 10% ? Faccio questa domanda per sapere come procedere nella eventuale preparazione di una diversa concentrazione del collirio (es. al 1 % o allo 0.05%).

  701. Caro Gianni,
    Innanzitutto, mi permetta di precisare, per evitare ingiustificate illusioni, che l’assunzione di antiossidanti può essere efficace per prevenire la AMD, non per trattare le forme conclamate. Il trattamento della AMD, finalizzato più ad arrestare la progressione della malattia che a ripristinare la funzione visiva compromessa, si basa su procedure laser (come è già avvenuto nel suo caso) ed, eventualmente, sulla somministrazione intravitreale di inibitori del VEGF. Consulti il suo oculista per sapere se questa possibilità terapeutica è applicabile alla sua condizione clinica.
    Tornando alla sua domanda, esiste un integratore commercializzato da Bausch & Lomb con il nome di Ocuvite Preservision AREDS Formula che contiene esattamente gli stessi antiossidanti utilizzati nello studio AREDS (ovvero Beta-carotene, Vit. E, Vit C, Zinco e Selenio). Va assunto alla posologia di 4-5 cps al dì, per raggiungere la medesima quantità di antiossidanti utilizzata nello studio AREDS. Può ordinare e acquistare il prodotto in una qualsiasi farmacia italiana.

  702. Sono, purtroppo, estremamente intesessato all’articolo riguardante la prevenzione/cura dellìAMD. Età, 63; os colpito nel 2001 e trattato con 5 PDT ; od colpito nel 2002 trattatoi con due interventi di laser diretti.
    Ho copiato l’articolo ed ho chiesto alle tre farmacie della mia cittè – Trieste – se erano in grado di prepararmi come galenico gli antiossidanti. Due hanno risposto subito di no, il terzo dopo due giorni mni ha risposto che era forse in grado vincolando però la produzione as un minimo di 1000 compresse ed ad un costo imprecisato….
    Esiste in Italia qualcuno che potrebbe aiutarmi ??

    Ringrazio, comunque

    Gianni Bua

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