Gli articoli spazzatura in oftalmologia

garbageCito da un articolo dedicato agli antibiotici in oculistica, tratto da una rivista, di cui non faccio nome:

“La scelta del chemioterapico da utilizzare in patologia o profilassi è uno dei compiti più complessi: è importante infatti conoscere le caratteristiche dei farmaci e dell’agente patogeno da combattere e per questo è necessaria una accurata diagnosi, con la corretta etiologia”.

L’articolo continua con altre amenità di questo tipo che sottolineano la totale astrazione dello scrivente dalla realtà del mondo oftalmologico.

Non conosco l’autore, ovviamente non ne faccio il nome, ma so che non è un’oculista. E’ evidente che non sa che gli antibiotici utilizzati in oculistica sono ad ampio spettro perchè devono supportare un uso empirico del chemioterapico, giustificato dalle caratteristiche delle tipiche infezioni oculari (congiuntiviti), dalla loro “benignità” e tendenza alla risoluzione sponanea in pochi giorni. L’autore non sa, quindi, che alla diagnosi etiologica si ricorre soltanto dopo che il trattamento empirico ha fallito e sono, fortunatamente, una percentuale minima delle infezioni oculari.

Ma a parte questo, l’autore pensa prima di aprire bocca o muovere la penna sul foglio di carta? Accurata diagnosi con corretta etiologia prima di utilizzare un chemioterapico in profilassi? Questa è una colossale idiozia in termini: la profilassi per definizione previene e non cura! Quindi, quale diagnosi e quale corretta etiologia se l’evento da prevenire non può essere già accaduto?

Quindi, perché far pubblicare queste simpatiche corbellerie, scritte da un non addetto ai lavori in una rivista dedicata all’aggiornamento medico dell’oculista? Una rivista che pubblica questa spazzatura non ha senso di esistere e per fortuna, non è certamente una rivista che si possa definire, prestigiosa. Putroppo, non è la sola, ma soprattutto, purtoppo, gli articoli insolentemente e palesemente ignoranti come questo sono pochi: sono patacche di facile riconoscimento. Il vero pericolo è rappresentato dalla subdola promozione medica. diciamo pure pubblicità , veicolata in articoli scientifici su cui l’intera classe medica si aggiorna, e di articoli di questo genere ne sono piene le più prestigiose riviste mediche. Ma questo è un problema molto più ampio che non può essere trattato nelle poche righe di questo blog.

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