Le ragioni di Ben

220px-Big_Ben_Feb_2006Nel suo Bad Pharma (Effetti collaterali), Ben Goldacre lancia pessantissime accuse al sistema che controlla la gestione delle informazioni necessarie per determinare l’efficacia delle terapie farmacologiche e identifica nelle aziende farmaceutiche il principale fattore negativo, manipolatore dell’opinione medica e generatore di intollerabili rishi per i pazienti.

Premetto che su molte cose sono in disaccordo, soprattutto sul tono scandalistico di alcune informazioni, un po’ ingigantite per portare acqua al suo mulino.

Tuttavia, nessuno può negare che Ben Goldacre abbia colto perfettamente il nocciolo del problema: molti farmaci immessi sul mercato non hanno ragione di esistere o presentano un rapporto beneficio/rishio sfavorevole, a danno di chi li assume.  Le cause alla base di questa distorsione sono individuabili in 4 fattori:

1. I dati scientifici utilizzati per ottenere l’autorizzazione all’immisione in commercio di un farmaco sono di bassa qualità e spesso manipolati ad arte.

2.  Le “tecniche di seduzione” esercitate dalla aziende farmaceutiche nei riguardi degli sperimentatori prima e dei prescrittori poi.

3.  Informatori scientifici e meeting sponsorizzati dalle principali case farmaceutiche sono diventati la fonte primaria di aggiornamento medico (Inaccettabile!)

4.  Il cosidetto disease mongering, ovvero la pessima pratica di allargare i limiti diagnostici delle malattie o di classificare come patologiche esperienze al limite della normalità, per espandere i mercati e incrementare le vendite dei medicinali

A questo va aggiunta la passività, per non dire collaborazione, di molti rappresentanti della classe medica, troppo proni a favorire richieste provenienti da case farmaceutiche e troppo inclini ad accettare regalie e inviti per favorire questa o quella prescrizione.

Nessun’area terapeutica è esclusa da questo criticabile comportamento: ovviamente, neanche l’oftalmologia…

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